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Autore: anubian    01/08/2016    1 recensioni
Sherlock è in missione in Serbia per distruggere l'ultima cellula terroristica dell'organizzazione di Moriary. Qualcosa però non va come sperato, la sua copertura salta ed egli si ritrova nelle mani di terroristi senza scrupoli. Questa storia narra delle sue emozioni e delle sue speranze durante il periodo di detenzione.
(Ispirata alle prime scene della puntata 3x1: La Casa Vuota)
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vita rallenta,
si attutisce, 
quasi si ferma.
Nel calpestio di trascendenti pensieri,
echeggia a rintocchi un richiamo
per l'ultimo viaggio
mesto e silenzioso.

(tratta dalla poesia “Seppur Distante”)
 
 
Sofferenza e dolore, sono queste le uniche sensazioni che il mio corpo è solito provare, da quando sono stato catturato. 
Probabilmente è colpa mia se mi trovo in questa scomoda situazione, sono stato troppo impulsivo, avrei dovuto mantenerela
calma e il mio sangue freddo, per cercare di preservare la copertura. Pensare che sono stati quegli stessi sentimentiche tanto
spesso in passato ho ripudiato a tradirmi. Proprio io: Sherlock Holmes, mi sono lasciato trasportare dalla vogliadi tornare a casa.
Dopo due anni di lontananza dalla mia città e soprattutto dalle persone a cui tengo la nostalgia mi ha giocatoun brutto scherzo,
portandomi a compiere quell’unico errore che mi ha portato a tradirmi.

 Stupido, stupido, ma da quando sono diventato così sentimentale? Se mio fratello me lo domandasse ora direi che quei terroristisiriani
mi hanno fatto il lavaggio del cervello, anche le se possibilità che mi creda sono scarse.
Se ripenso al fatto che questa era l’ultima cellula dell’immensa rete di Moriarty e che senza questo fastidioso contrattempo sarei già nel
mio comodo appartamento a Baker Street, mi monta una gran rabbia che mi spingerebbe a prendermi a pugni da solo, se potessi farlo.
Penso spesso a casa, e rivivo quelle scene nel mio palazzo mentale, quando ancora il gioco non era iniziato e io passavo il tempo a risolvere
i casi insieme a John e a bere il tè o suonare il violino, comodamente seduto sulla mia poltrona. Mi mancano quei momenti, anche se so
che quello che sto facendo è necessario per proteggere i miei amici.

Se qualcuno mi avesse detto diversi anni fa che pur di salvare delle persone a me care mi sarei buttato da un tetto e avrei sacrificato due anni
della mia esistenza, gli avrei sicuramente  riso in faccia. Ma in fondo è quello che succede: le persone cambiano, no? Per questa mia trasformazione
penso ci sia da ringraziare soprattutto un dottore, con una pazienza infinita e
un animo giusto. Una volta credevo che i sentimenti e gli affetti fossero solo un punto di svantaggio, un virus tra i dati. Quanto mi sbagliavo,
solo adesso capisco che sono un punto
di forza imprescindibile, un faro di luce tra gli abissi oscuri della vita.

Chissà se riuscirò ad uscire vivo da qui o questa lurida stanza si rivelerà la mia tomba, se non altro la lapide l’ho già a Londra, manca solo il
mio corpo. Probabilmente Mycroft avrà già sguinzagliato metà MI6 per cercare di trovarmi, anche se ormai sono passate due settimane dal mio
sequestro, le possibilità di trovarmi sono limitate. Mio fratello ha sempre cercato di proteggermi per tutta la vita, anche da me stesso, ma cosa
farà in questo caso, riuscirà a salvarmi anche in questo luogo dimenticato da Dio?                       
                                                                           
Vedo la robusta porta di metallo spalancarsi davanti a me e due persone fare il loro ingresso. Si ricomincia con le torture, ormai è diventata
una consuetudine, tutto il mio corpo è ricoperto da bruciature di ogni genere, tagli e profondi segni di frustate. Credevo che arrivati a questo
punto avessero capito che non gli dirò niente, ma a quanto pare non si arrendono e continuano, imperterriti, nel loro crudele operato.   

Comincio veramente a desiderare che mettano definitivamente fine alla mia esistenza, non so per quanto riuscirò a sopportare tutto ciò, ma
il mio corpo già provato dai miei digiuni e dalle notti insonni e tempestati dagli incubi sta per cedere definitivamente. La mia mente senza stimoli
sta stagnando e il mio palazzo mentale sto diventando sempre più tetro e cupo.  

Prima d’ora se qualcuno mi avesse chiesto come avrei immaginato la mia morte non gli avrei saputo dare una risposta, infondo ho avuto un
lavoro molto pericoloso e le probabilità di lasciarci le penne erano alte, per non parlare delle overdosi autoindotte. Di una cosa però sono
sicuro: se avessi potuto scegliere avrei preferito essere nella mia adorata Londra, per riuscirle a darle un ultimo sguardo prima di chiudere
una volta per tutte i miei occhi, se mai con l’immagine di John che mi è accanto. Ma ormai credo sia tardi per queste fantasie irrealizzabili.
L’orologio del tempo è già stato azionato e si avvicina pericolosamente al suo ultimo rintocco.

Ho sentito dire che se una persona perde la speranza è già morta, penso che sia così anche nel mio caso, in fondo non sono altro che un
morto che cammina, un fantasma di quello che ero stato. Moriarty è riuscito nel suo intento, sto cadendo, in un abisso oscuro, ancora poco
e mi avrà inghiottito definitivamente.
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Uno dei miei aguzzini se n’è andato dopo che io ho dedotto che la moglie lo tradiva, penso sia andato a controllare. Il secondo, comodamente
seduto su una sedia, si alza e si avvicina a me. Riuscirei a riconoscere tra mille quel passo cadenzale e quell’andatura troppo composta per
appartenere ad un semplice terrorista. Mi solleva il viso con le sue mani che si insinuano nei miei capelli, diventati troppo lunghi, e mi parla
all’orecchio con quella sua voce dura e imperiosa.

“Ora ascoltami, c’è una grossa rete terroristica a Londra e si preannuncia un imminente attentato……scusa, ma la tua vacanza è finita…fratellino”

Non riesco a trattenere un debole sorriso che sfugge dalle mie labbra impregnate dal mio stesso sangue. Certo che ce ne hai messo di
tempo fratellone.

E’ finita, questa volta per davvero, gli uomini di Mycroft si stanno occupati dei miei rapitori, non oso immaginare cosa farà di loro mio fratello,
credo che gli farà pentire di essersi messi contro degli Holmes. L’impero criminale Moriarty è stato spazzato via. Mi ci sono voluto 2 anni, ma
finalmente il mio obbiettivo è stato raggiunto. Il mondo da oggi potrà dormire sogni più tranquilli.

Adesso devo pensare a rimettermi in sesto, Londra ha bisogno del suo consulente investigativo e io di lei.
 
 

Note dell’autrice: Ringrazio chiunque sia giunto fin qui a leggere. Questa è la prima storia che scrivo in questo fandom. Non so bene come mi sia saltata
fuori questa ”cosa”, stavo riguardavo l’episodio: La casa vuota mi è venuta quest’illuminazione improvvisa ed eccomi qui. Pensavo di scrivere un’altra one
shot sempre su questo argomento, ma dal punto di vista di Mycroft, fatemi sapere se potrebbe essere una buona idea. Grazie :)
anubian        
   
 
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