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Autore: kamy    25/04/2009    7 recensioni
Ho voluto scrivere questa commedia dark dai toni insoliti dopo aver visto Db Evolution.
Fa parte della serie NA.
Lourth ha deciso di creare una sua versione dell'isola dei famosi, mettendo di mezzo Goku e Vegeta.
Genere: Avventura, Commedia, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Ringrazio anche solo chi legge.

Partecipa alla fanfiction challenge II:

Personaggi:Whils, Bills
Prompt: Eh, siamo in ritardo...DI NUOVO!

L’isola delle lucertole

Cap.1 Lourth organizza un programma televisivo

Bill-ssama si mise su un fianco, dimenò la coda e affondò il muso aguzzo nel cuscino. Piegò le zampe e miagolò, i baffi gli tremarono e le orecchie violacee lunghe due mani gli finirono davanti al viso.

Whils sospirò guardando l'orologio da taschino, lo ripose alzando il capo e intrecciò le braccia dietro la schiena,

"Le consiglio di alzarsi, Bills-sama, o la bomba-sveglia le esploderà addosso" disse calmo.

Bills strinse gli occhi, infilò il capo sotto il cuscino sentendo il calore sotto le coperte.

Whils sospirò, fece tre passi indietro chiudendo gli occhi e sporgendo le labbra a cuore. Una sfera sopra Bills esplose con un gran rumore che rimbombò nella stanza, frammenti di sassi brillanti di rosso si sparsero per il luogo rimbalzando su altri masso rotondi che esplosero a loro volta causando una serie di flash e rumori.

Bills saltò in aria, riatterrò sulle zampe con gli occhi sgranati. Abbassò il capo guardando che era a un letto di distanza dal suo talamo, galleggiante in aria. Deglutì e precipitò, sbattendo a terra con una testata.

"Mnh, l'appuntamento?" biascicò.

Whils socchiuse gli occhi facendo tre passo avanti.

"Eh, siamo in ritardo... DI NUOVO" disse. Strinse le braccia dietro la schiena, si chinò.

"Quindi si sbrighi, Bills-sama".

Bills si alzò in piedi, si voltò e si mise a correre verso l'uscita. Whils lo raggiunse, lo afferrò per la coda sollevandolo, furono avvolti da una fiammata violacea e si teletrasportarono.

“Benvenuti sul pianeta dei Kahioshin” disse Lourth. Incrociò le gambe e guardò Re Kahio del Nord dimenare le antenne. Gli altri tre Re Kahio alzavano e abbassavano tre ventagli grossi due volte il suo petto. Kahioshin il sommo si sedette sulla sua sfera e sgranò gli occhi, guardando la pila di fotografie che mostravano una serie di ragazze in bikini.

“Vendere così il nostro pianeta”. Gemette il Kahioshin più giovane. Kahioshin il vecchio infilò le foto in una serie di pagine di un giornaletto e lo gettò a terra. Si alzò, si voltò e prese la sfera tra le mani.

“Quei due stanno nuovamente litigando. Quel Vegeta è insopportabile!” gridò. Kahioshin dell’est si abbassò, osservò il principe dei saiyan tirare un pugno a Goku. Guardò l’altro saiyan parare con il gomito ed entrambi colpirsi con una ginocchiata in contemporanea. L’aura vermiglia di Goku faceva brillare la pelliccia dorata del suo sesto livello e quella bluastra di Vegeta faceva sembrare più chiara la pelliccia nerastra del suo di livello sesto.

“Si ostina a volerlo battere, ma tanto il mio ragazzo è il più forte” borbottò Re Kahio. Si piegò, offrì un piatto con sopra un budino giallo-trasparente a Bills-sama. 

Il dio della Distruzione si piegò in avanti e si leccò il muso. 

Whils si avviò verso un lungo tavolo dalla tovaglia candida e sorrise guardando la decina di ciotole e la trentina di piatti con dentro delle cibarie violacee. Prese delle bacche da un arrosto di maiale viola grondante grasso violetto.

“Un patto è un patto” disse Lourth. Un tentacolo di energia violacea partì da sotto il suo trono fatto di marmo con una serie di pezzi di scacco intarsiati sulla sua superfice e colpì un albero. Una trentina di fatine verdine si alzarono sul cielo coperto da una serie di lune biancastre.

“Si meritano una punizione” borbottò Paikuan. 

Lourth si avvicinò un bicchiere di coca-cola in cui galleggiavano degli scarafaggi dei vari colori dell’arcobaleno e si portò la cannuccia alle labbra. Se la portò alle labbra e succhiò uno scarafaggio giallo grande come l’unghia del suo mignolo. Balzar miagolò, i baffi gli tremarono e dimenò la coda. Saltellò, le zampe bianche pelose si sporcarono di fango e raggiunse il trono. Porse un vassoio d’argento con sopra una pizza fumante ricoperta di sangue rappreso.

“E l’avranno. Una settimana privati dei loro poteri su un’isola deserta” borbottò Kahioshin il sommo. 

Lourth allargò le braccia, aprì le mani e chinò di lato il capo.

“Benvenuti all’isola delle lucertole” sussurrò.

**************************

Vegeta dimenò la coda nera, ghignò e abbassò il capo. Il simbolo reale della casata dei Vegeta brillava dorato sulla sua fronte, il petto muscoloso si alzava e abbassava affannosamente.

“Avanti colpiscimi Kakaroth, voglio vedere se ci riesci” . Lo incitò. Goku si strappò la maglietta blu lacera ricoperta di buchi e sangue, era umida di sudore e la lasciò cadere a terra. Lo stomaco di entrambi i saiyan fecero una serie di rumori simili a grugniti.

“Vegeta, io ho fame. Smettiamo! Voglio piattoni di pasta con la salsa e bistecche perfettamente rosolate con patate, magari con un po’ di sale e rosmarino” si lamentò. Schivò una serie di ki-blast, le gocce di sudore s’imperlarono nella sua pelliccia dorata. Guardò l’altro caricare un Bin Bang Attack e caricò una Kamehameha, le onde si scontrarono a vicenda. Un paio di alberi si sradicarono precipitando a terra, il terreno tremò e alcune rocce esplosero.

“Colpo del drago!” gridò il Son. “Pugno della fenice!” urlò Vegeta. Una fenice nera apparve alle spalle del principe dei saiyan e dal pugno di Goku apparve un drago dorato. Le due tecniche si scontrarono, ci fu un’esplosione di luce e i due saiyan precipitarono a terra. Rotolarono, aprirono due solchi nel terreno e tornarono normali. Una serie di scintille bianche e nere ondeggiarono tutt’intorno e i due gemettero di dolore. Goku si rizzò in piedi, ansimando, Vegeta strinse gli occhi e tossì.

“Pari di nuovo” biascicò con voce roca l’eroe della Terra.

“Riproviamo” ribatté Vegeta. 

Son gattonò fino a lui e il principe dei saiyan si alzò seduto. Furono avvolti da una luce bluastra. 

Goku si piegò e tossì, sputò un grumo di muco e la sostanza bluastra premette sui suoi muscoli tesi. 

Vegeta sentì dei pesi sulla schiena e mugolò. Goku gemette, si massaggiò il petto e fu colto da un capogiro.

“Ch-che succede?” chiese Vegeta. Sentì la gola bruciare, gli occhi gli si arrossarono e boccheggiò. 

Goku si grattò dietro la testa. Entrambi i saiyan furono teletrasportati.

******************

Goku scese giù dalla palma, gli stivali gli affondarono nella sabbia dorata e si passò la mano tra i capelli neri a fiamma.

“La montagna oscura l’altro lato, ma urca sembra un’isola, ma più grande di quella di genio” spiegò. Si grattò il petto nudo, si massaggiò il collo e piegò a destra e a sinistra il capo facendolo scricchiolare.

“Kakaroth, questo non mi dice dove siamo finiti” ringhiò Vegeta. Strinse i pugni e conficcò le unghie nella pelle, dimenando la coda dalla pelliccia marrone.

< Non sappiamo neanche se è ancora la Terra. Ho incontrati infiniti posti come questo sasso nell’universo > pensò. Si girò di scatto, indicò Goku e gli mise l’indice sotto il naso.

“E’ colpa tua! Devi aver perso il controllo del tuo drago!” gridò. 

Goku si abbassò e i suoi occhi neri si rifletterono in quelli d’ossidiana dell’altro.

“O è un sogno o qualcuno ci ha fatto qualche scherzo” rispose Goku. Sorrise, chiuse gli occhi e si mise la mano dietro la testa.

“Non può essere un sogno, perché nei miei sogni tu non ci sei, o sarebbero incubi. Più che uno scherzo mi sembra una trappola. Dieci a uno che è un'altra idea di Lourth” borbottò Vegeta. Si voltò e raggiunse la palma. Si girò, si appoggiò al tronco e incrociò le braccia, sbuffando.

“Prima o poi ce la paga” borbottò. 

Il principe dei saiyan chiuse gli occhi, alzò il capo e contrasse i muscoli. Abbassò le mani, il respiro gli divenne irregolare, strinse i denti, la mascella gli fece male e rabbrividì.

“Cos… cosa diamine…” ringhiò. 

Goku lo raggiunse, piegò di lato il capo e sbatté le palpebre.

“Problemi, Vegeta?” chiese. Socchiuse un occhio e sgranò l’altro, leccandosi le labbra. Guardò l’altro ruggire, alzò le spalle e si voltò.

“Ti precedo io” disse. Spiccò un balzo, cadde a terra e affondo nella sabbia. Gemette di dolore, si mise in ginocchio e sputò ripetutamente, sbattendogli occhi.

“Urca, che male! Non riesco a volare” si lamentò. Udì Vegeta urlare, uno stormo di uccelli si alzò gracchiando dagli alberi oltre la decina di palme e i loro versi risuonarono tutt’intorno. 

Vegeta sentì le tempie pulsare, il viso era arrossato e madido di sudore.

“E’ una sorta di maledizione! Non possiamo mai allenarci o combattere in pace!” gridò. Abbassò il capo e sbuffò.

Continua …

  
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