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Autore: chia_drew    02/08/2016    1 recensioni
Due ragazzi. Hope e Justin. Un'amicizia nata su internet e che dura da anni fatta di risate e lunghe chiacchierate. Ma all'improvviso qualcosa, forse qualcosa di bello cambierà le cose e quel qualcosa é un viaggio, un piccolo e semplice viaggio
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 2 

-Allora, come immagini il vostro primo incontro?- sospirai 
-Deve essere perfetto, ma certe cose non si possono prevedere giusto?Potrei incontrarla domani in un supermercato, in biblioteca o all'università o magari potrei fissare un appuntamento con lei e incontrarla, ma in qualsiasi modo dovesse andare io il nostro incontro lo immagino in un parco. Io seduto su una panchina anzi davanti alla panchina che faccio avanti e indietro per il nervosismo, vestito in tiro, con un mazzo di fiori in mano e guardandomi intorno per cercare di  vedere e incontrare i suoi occhi. Si perché anche se non l'ho mai vista riconoscerei i suoi occhi anche a km di distanza perché sorriderebbero, sarebbero belli e solari proprio come il suo carattere. Lei invece la immagino con un vestito azzurro, capelli sciolti una frangetta leggera, intenta a cercarmi. I nostri sguardi si incontrano, lei comincia a corrermi incontro appoggio i fiori sulla panchina e la stringo a me assaporando quel momento che dovrebbe non finire mai. Ci sediamo e parliamo per ore ma la porterei anche a mangiare il gelato perché é golosa e so che mi ucciderebbe se no la portassi a prendere il gelato. La sera la riporterei a casa, assicuramdomi che tutto fosse apposto per poi tornare a casa, distendermi sul letto e pensare non solo alla migliore giornata della mia vita ma anche al fatto che io abbia incontrato la mia migliore amica.- ero completamente perso nei miei pensieri avevo in mente solo quelle immagini e cercavo di farle belle chiare in modo che le avrei potute rivivere quando volevo. Quando finì alzai lo sguardo su mia madre che aveva una mano sul manico della scopa e mi guardava con il sorriso sulle labbra perché, già lo sapeva ma probabilmente se lo stava ripetendo nella mente, che Hope per me indipendentemente dal fatto di averla vista oppure no, era molto importante. Sei anni fa niente era così, facevo il terzo anno del liceo i pensieri erano altri, le feste, gli amici, il basket. Certo tutto questo esiste ancora ma in maniera più moderata perché da quando lei é entrata nella mia vita,fin da subito ho capito che sarebbe diventata importante e che non avrei dovuto fare lo scemo -mamma mi inquieti cosa c'è?- 
-Niente tesoro, sono felice per te ti auguro di incontrarla presto allora-
-Grazie mamma- dissi socchiudendo gli occhi e utilizzando un tono di voce tra il sospeso e misterioso. Poco dopo sparí e così ne approfittai per andare alla biblioteca dell'università per studiare qualcosa.

HOPE'S POV
Corsi da mia cugina ad abbracciarla, Jenny aveva 23 anni era bella, anzi bellissima, studiosa e una sorella per me. Avevamo tre anni di differenza abbiamo vissuto tutto insieme e adesso mia mamma l'aveva chiamato sicuramente per farmi svagare, perché da quando avevo finito la scuola stavo praticamente i casa tutto il giorno ma ehi avevo un sogno da portare avanti ma non andava come volevo ma l'aveva chiamata anche per essere sicura che io andassi all'università o che almeno avessi le idee chiare. I miei genitori sono meravigliosi ci sono sempre non si fanno problemi per niente e hanno sempre aperto le porte ai miei amici aiutandoli con qualsiasi cosa. Sanno di Justin, che gli voglio bene e che mi piacerebbe vederlo e piano piano, anche se non lo hanno mai visto, si sono affezionati e gli vogliono bene
-Ciaoo ma cosa ci fai qui?- dissi mentre continuavo ad abbracciarla 
-Niente avevo una pausa dal lavoro e sono venuta un po qui- la guardai e  alzai un sopracciglio - e va bene mi ha chiamato tua madre- 
-Mamma, ma perché non importava-
-Sono 2 settimane che stai sul divano, tuo padre ieri si é seduto e credimi si é incastrato nella fossa, quella che tu hai fatto stando sul divano a guardare serie televisive e finendo la mia scorta di patatine- cominciai a ridere, ecco da chi avevo preso la simpatia e il senso dell'umorismo
-Abbiamo una scorta di patatine in casa e non lo sapevo- Mio padre era sconvolto e io ormai ero piegata in due dalle risate- 
-No george hai sentito male-
-Si certo come quando avevo comprato i cioccolatini per Hope e improvvisamente alle tre di notte erano spariti-
-George ne abbiamo già parlato, avevo visto un film sentimentale- 
-Tutte scuse- cominció a ridere anche lui e mia cugina dopo avergli detto che gli erano mancati li abbracció molto forte.
POCHE ORE PIÚ TARDI
-Mamma noi usciamo- urlai dal piano di sotto
-Va bene a più tardi vi voglio bene-
-Anche noi- dimmi all'unisono. Andammo al centro commerciale e parlammo del più e del meno. Mi raccontò di come andava il suo lavoro. Lavorava nel mondo della moda dopo aver fatto un corso di 2 anni in un'accademia e aver ottenuto un contratto di lavoro. Ricordo che lei é sempre stata appassionata di moda tanto che mi utilizzava come modella per creare degli abiti per il corso di cucito del liceo. Gli zii l'avevano sempre sostenuta e così ha intrapreso il suo sogno e ora lo sta vivendo. 
-Allora come vanno le scelte per l'università- disse mentre si gustava la sua granita al cocomero
-Bene, molto bene- avevo lo sguardo basso sulla mia granita alla menta
-Sei sicura??-
-Ok va bene no ho idea di dove andare sono indecisa- 
-Tra cosa??- 
-Qui c'è una buona università che fa corsi di scrittura mentre a New York c'è l'università più importante e bella del mondo dove fanno corsi di arte e disegno- 
-La New York University??- annuì- Caspita, impegnativo ma deve essere bellissimo. Ho degli amici che vanno li- 
-Ah si!? E com'è??-
-Molto buona da tante opportunità di lavoro anche in giro per il mondo- 
-In giro per il mondo?? Caspita un sogno insomma. Già mi ci vedo una mostra tutta mia, avrò una casa con i quadri più belli degli artisti più famosi e poi tanti premi e tanti...-
-weee piccola Picasso prima di sognare ad occhi aperti dovresti parlarne con gli zii e valutare le opzioni- annuì, forse aveva ragione insomma non serviva a niente sognare ad occhi aperti se prima non ne avessi parlato ai miei genitori che ne sarebbero stati contenti, sopratutto mia madre, che avrebbe capito che avrei fatto l'università, avrei avuto un lavoro e in futuro una bella famiglia e che non sarei finita sotto un ponte con 40 gatti in fila per sei con il resto di due(?). Dovevo seguire quello che era il mio sogno e magari seguire dei corsi di scrittura così avrei fatto tutte e due le mie passioni e magari avrei avuto la possibilità di andare a fare uno stage in Europa o in Asia e fare anche la mia prima mostra alla quale avrei invitato anche Justin. A proposito di Justin. Erano già 4-5 ore che non lo sentivo chissà cosa faceva?? Forse era in facoltà anche lui, sapevo che doveva andarci ma non so a che ora. Gli mandai un messaggio sulla chat perché nonostante tutto non avevo mai avuto il suo numero forse non glielo avevo mai chiesto perché nel caso in cui mi chiamasse non avrei saputo cosa dire e magari la mia voce sarebbe stata come quella di una gallina strozzata quindi preferivo evitare:
"Ehi piccolo drago come stai?? Sono in giro con mia cugina dopo ti racconto tutto e ti farò anche qualche domanda. Un saluto e scusa se ti ho disturbato" 
-A proposito di New York, Justin come sta?- 
-Bene parliamo tutti i giorni mi manca- sorrisi 
-Penso che manchi anche a lui- sorrise a sua volta -Da quando vi conoscete?-
-Sono sei anni- 
-Caspita, mi ricordo ancora quando sei venuta da me aprendo la porta di camera mia e urlando AHAHAHAHA- 
-Oddio si lo ricordo- 
FLASHBACK 
-JENNYYYYYYYY JENNYYYY- Spalancai la porta di camera sua e quasi gli venne un colpo
-No ma dico sei impazzita mi hai fatto prendere un colpo- si toccò il cuore ma a me non mi interessava niente perché ero sul suo letto che saltavo e cantavo 
-Ti puoi calmare e dirmi cosa é successo??- lo feci e cominciai 
-Ho conosciuto un ragazzo-
-COSAAAAA?? E me lo dici così santa mucca, come si chiama, dove abita, che capelli ha, che occhi ha?? Io li preferirei azzurri ma una si può accontentare insomma é un ragazzo tu hai 14 anni é presto ma tanto uscirete vi conoscerete e tutto andrà per...
-JENNYFER STEVENS TI DEVI DARE UNA CALMATA- urlai e lei si calmò -Allora ti ricordi quel sito di cui ti parlavo?- annuì - bene, stavo studiando e mi é arrivato un messaggio, così abbiamo cominciato a parlare e una parola tira l'altra e siamo diventati amici. Si chiama Justin ha 16 anni e vive a New York-
-New York? Così lontano ma come farete a vedervi in quel sito non si usa niente- 
-Esiste la fantasia e poi ho 14 anni non devo fare chissà cosa- 
-Si lo so ma un'amicizia a distanza?? Sono complicate non mi sembra una buona idea- 
-No ehi aspetta, so i rischi di internet e di certi siti lo so e capisco la tua preoccupazione ma ci ho parlato mi ha raccontato un pò la sua storia e io la mia. É presto? Forse si ma sono esperienze che nella vita vanno fatte e tu ci sei passata prima di me e dovresti appoggiarmi. Forse tra due giorni lui sarà sparito e ognuno andrà per la sua strada o forse tra 10 anni saremo ancora amici, io questo non lo posso sapere ma so che voglio  provare a conoscerlo e te per favore appoggiami- dissi tutto d'un fiato, lei come risposta mi abbracciò e mi disse che ci sarebbe stata e ci é stata veramente
FINE FLASHBACK 
-Non avrei mai pensato che sareste arrivati fino a qui vi volete molto bene- mi sorrise
-Lui mi rende felice come può, una risata, un bel discorso o una bella chiacchierata. É cresciuto con me e io con lui, si non l'ho mai incontrato ma chissà, forse quest'estate sarà il momento giusto e se non lo sarà arriverà. É molto importante per me gli voglio un bene dell'anima e non mi interessa della distanza o del suo aperto fisico, lui é il mio migliore amico- Le sorrisi e lei mi abbracciò. Sembrava di essere tornata indietro di sei anni e la cosa non mi dispiaceva.




SPAZIO AUTRICE

Salveeeee scusate se non mi sono fatta più sentire ma sono stata occupata con il trasloco e non mi sono fermata un attimo. Vorrei scusarmi anche perché nell'altro capitolo non mi sono presentata o altro quindi meglio farlo adesso. Mi chiamo Chiara ho 19 anni e vivo in Toscana. Mi sono diplomata quest'anno quindi sono finalmente liberaaaaaaaaaa (Popopopopopopopopopopopo). Ho sempre amato scrivere ma ho tralasciato questa passione per concentrarmi sullo studio ma non vedevo l'ora di ripartire e scrivere qualcosa perché avevo 29283828118 idee ma non ne mettevo una insieme. Sono una persona molto disponibile e che si affeziona subito, un pò ansiosa. Mi piace far ridere la gente e sono molto molto timida e a tal proposito il mio ragazzo fa di tutto per farmela passare. Lui é la mia ancora ci conosciamo dalle medie e siamo fidanzati da tre anni e mezzo e lo amo alla follia.

Bene ciancio alle bande(?) come vi sembra il capitolo?? Troviamo la
Piccola Hope alle prese di importanti decisioni e sua cugina sembra, per il momento, la sua ancora di salvezza, la persona giusta per staccare un pò la spina. E voi?? Siete alle prese con importanti decisioni?? Fatemelo sapere e se volete vi posso dare anche qualche consiglio.
Per favore lasciate anche un piccolo commento su come vi sembra il capitolo e magari anche qualche consiglio che si accettano sempre volentieri. 
Allora per il momento vi saluto e spero di aggiornare presto un grande bacio 

P.S scrivo dal telefono ed é per questo che non trovate lo spazio autrice tutto colorato perché non me lo fa cambiare e non capisco perché ma appena ho il pc cerco di sistemare tutto :) 
Bacioni, 
Chiara 
  
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