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Autore: Abuubu    02/08/2016    0 recensioni
Una piccola storia tratta dall'MV di Kyuhyun di "A Million Pieces".
Il video in versione flashfic, dove Kyuhyun è uno studente di Zurigo e Go Ah Ra una semplice ragazza che visita la splendida città svizzera e che attira l'attenzione del ragazzo.
I due riescono ad incontrarsi inspiegabilmente più volte in luoghi diversi.
Un destino "costruito" dallo stesso Kyuhyun lo lega alla ragazza, ma il vero destino cos'ha in serbo per loro?
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyuhyun, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza era andata lì per fare un viaggio, per distrarsi da quei problemi che sembravano volerla soffocare, ma che comunque non riuscivano a toglierle quello splendido sorriso che le ornava il viso, o almeno non c'erano riusciti fino a quel momento.


Poi quel ragazzo le si affiancò e cominciò a parlarle. Effettivamente non era la prima volta che lo vedeva in quella città, sembrava quasi che la stesse seguendo, riusciva sempre ad essere in tutti i luoghi che lei si era prefissata di visitare. Alla fine decise di chiederglielo direttamente, ma lui negò. Qualche attimo dopo però, il ragazzo dal nulla decise di proporle una sfida -vuoi scommettere che tra un’ora ci rincontreremo di nuovo nello stesso posto?- lei un o' titubante decise di accettare sempre mantenendo un atteggiamento distaccato e prudente. Ma si incontrarono davvero, e da lì i due fecero amicizia e cominciarono a visitare la città insieme parlando, ridendo e scattando foto.

 

In più ci fu quell’inaspettato momento, un ballo travolgente quanto improvviso in uno di quegli splendidi piazzali di Zurigo e il cuore cominciò a battere più forte, entrambi presi alla sprovvista da quei sentimenti così forti e così nuovi. Lei presa dall’imbarazzo cercò di dissimulare, ma poi lui l’attirò a sé e tutto sembrò cambiare.

 

-Come ti chiami?- chiese il moro -te lo dirò domani…- questa fu la risposta della ragazza da quegli occhi particolari, un misto dei colori della natura che contrastavano tra loro ma che al tempo stesso si fondevano in una totale armonia. Occhi diversi da quelli di una normale ragazza coreana, eppure così belli proprio perché inusuali. -allora ci vediamo domani, al prossimo luogo da visitare- un sorriso si affacciò sul viso del ragazzo -a domani- rispose lei ancora dubbiosa su come il ragazzo potesse sapere il suo itinerario in modo così impeccabile.

 

Lei era felice, si sentiva viva dopo tanto tempo e pensò che forse per questa volta la fortuna era dalla sua. Aveva vissuto un giorno normale, il primo dopo tanto tempo…

 

Guardava le istantanee scattate durante il giorno con quel ragazzo, anche lui coreano che si era presentato come uno studente di quella città svizzera. Aspettando l’indomani un sorriso le spuntò sul viso.

Ma all’improvviso alzandosi, la testa cominciò a girarle con un dolore acuto e martellante che la stordì a tal punto che tutto ciò che la circondava cominciò improvvisamente a vorticare, quasi come se la stanza fosse risucchiata da un vortice senza fine.

Il dolore si fece ancora più forte e la ragazza cadde in ginocchio. Cercò di aggrapparsi come poteva -ti prego, dammi ancora un po’ di tempo. Almeno fino a domani… Quando vuoi ma non ora!- pensò. 

 

Doveva raggiungere la sua borsa e prendere quelle pillole che oramai erano diventate il suo pane quotidiano. 

Prese la borsa a fatica e con le mani tremanti afferrò il piccolo barattolo bianco e cilindrico, lo aprì ma non ne uscì nulla. Riuscì poi a raggiungere la sua valigia, a prendere un altro contenitore di quelle stesse maledette pillole grazie alle quali però era ancora in vita. Ma niente da fare il dolore, i capogiri e l’irrefrenabile tremolio non le permisero di ingerire la medicina. 

 

Una lacrima le solcò il viso, poi un’altra. Il dolore si faceva sempre più intenso, poi capì: questa volta era davvero la sua fine. Cadde di schiena e un’ultima lacrima chiudendo gli occhi la fece sprofondare nel buio. Il buio eterno.

 

                                                       ————

 

Il giorno seguente il ragazzo rimase lì ad aspettarla sulla panchina posta difronte al più bel lago che avesse mai visto. Il paesaggio gli ricordava gli occhi della ragazza, ma di lei non vi era traccia. Eppure il luogo era esatto... 

E così rimase seduto lì, ad aspettare inutilmente quella ragazza che non rivide mai più, senza nemmeno sapere il suo nome. Tra le mani l’unica cosa che sapeva di lei e che le apparteneva: la mappa della città, con il suo itinerario che le era distrattamente caduto quando si erano scontrati ed incontrati per la prima volta.

 

Zurigo fu teatro di una storia d’amore mai veramente nata, ma che narra la storia di due cuori innocenti che si spezzarono in a million pieces.

 

 

*L’angolo dello sclero ☾*

Buonsalve a voi gente! Non so bene neanch’io come questa flashfic non ben identificata sia, ma l’ho trovata ieri sfogliando un mio vecchio quaderno e visto che mi mancava pubblicare ho deciso di portargli qualche modifica e di pubblicarla. Ricordo che quando è uscito l’MV di “A Million Pieces" io ero fissata con alcune canzoni dei Suju ma effettivamente non mi ero mai soffermata molto sui componenti. Quindi quando ho scoperto che il cantante era Kyuhyun, che tra l’altro era membro dei Super Junior praticamente è stato per me come se avessi scoperto l’acqua o l’America (tanto per intenderci…)

Ciò detto vi saluto e vi abbraccio invitandovi inoltre a lasciare un piccola recensione, consigliandomi e facendomi sapere che ne pensate. ANNYEONG♡

  
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