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Autore: occhi_di_cerbiatto    02/08/2016    1 recensioni
"Come si uccide una persona?" perché una ragazza così dolce voleva sapere da me una cosa così orribile?
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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“Come si uccide una persona?” me lo chiese guardando verso il basso, un po’ arrossita in volto, se non avesse detto quelle parole avrei creduto che fosse innamorata di me e che mi stesse dichiarando il suo amore. Eravamo seduti su una panchina, quando le risposi guardai dritto davanti a me: “Perché me lo stai chiedendo?”.

“Ti prego rispondimi…” perché me lo stava chiedendo? perché una ragazza gentile e paziente e dolce come lei voleva sapere una cosa simile? perché me lo stava chiedendo?

“… è piuttosto semplice, basta avere un po’ di inventiva” sospirai e la guardai di nuovo, si era girata verso di me, sembrava sul punto di piangere, gli occhi arrossati e lucidi, stringeva l’orlo della sua maglietta nera così forte che le mani erano diventate pallidissime. “Ora dimmi perché vuoi saperlo”

Invece di rispondermi mi chiese: “… è . . . è difficile uccidere?”

“No, difficile è il dopo, è convivere con te stesso sapendo ciò che hai fatto”

“Anche se quella persona sta distruggendo la tua vita? Anche se sai che quella persona non cambierà mai? Ti senti comunque male?...” dopo aver detto quelle parole le lacrime che aveva trattenuto scorsero sul suo viso e il suo esile corpo tremò.

“Sì…” non riuscivo più a vederla in quel modo, avrei voluto fare qualcosa per toglierle tutto quel dolore.

“Tu… tu hai già ucciso qualcuno, vero? Io lo so…” a quel punto capì perché lo aveva chiesto a me ma ancora non capivo perché volesse saperlo o meglio chi avesse voluto far fuori.

“Sì… l’ho già fatto molte volte; ma ora rispondi alla mia domanda: cosa ti ha spinto a volere la morte di qualcuno? Chi ha scatenato in te così tanto odio?” sentendo le mie parole pianse ancora più forte e io non riuscì più a trattenermi e la abbracciai.

Si strinse a me e in un sussurro mi rispose: “Tutti… voglio che tutti muoiano”

Le accarezzai i capelli e dissi sottovoce, per non spaventarla: “Lo farò io per te… non rimarrà nessuno”
Alzò la testa “Grazie…”

Sciolsi l’abbraccio, la vidi sorridere e me ne andai.

Nessuno da quel giorno la fece più soffrire.
   
 
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