Serie TV > iCarly
Ricorda la storia  |      
Autore: SpamShipper    03/08/2016    1 recensioni
Ambientata in iSpeed Date
Spam amicizia

Sono i piccoli gesti che ti fanno completamente cambiare ide sulle persone.
Sam Puckett lo capì quando, quella sera, dopo aver visto Carly e Freddie ballare insieme ed essere stata rifiutata adirittura da Gibby, si precipitò a casa Shay, dove Spencer fece di tutto per tirarle su il morale, anche improvvisare un finto ballo nel suo appartamento alle due di notte.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Samantha Joy 'Sam' Pucket, Spencer Shay
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sam uscì lentamente da Groovy Smoothie e iniziò a passeggiare, ogni tanto calciando qualche sassolino che trovava lungo la strada. Non sapeva se essere delusa o arrabbiata per quello che aveva appena visto. Non era tanto il fatto di aver trovato Carly e Freddie abbracciati che ballavano un lento nel bel mezzo del locale, era sconvolta perché non le avevano detto niente e Sam si sentiva esclusa. Beh, di certo non si sarebbe aspettata che Freddie glielo venisse a raccontare, ma Carly... Carly avrebbe dovuto farlo.

Sentì il proprio stomaco brontolare per il troppo appetito. Così, invece di andare a casa, si diresse nell'unico posto dove poteva mangiare gratis e in quantità a qualsiasi ora.

Arrivata a destinazione tentò di aprire la porta ma era chiusa. Sam sapeva dove gli Shay tenevano la chiave di riserva; alzò lo zerbino e con la chiave che trovò sotto di esso spalancò la porta. Sam notò che tutte le luci erano spente all'interno dell' 8C e chiese a se stessa che ore fossero. Accese le luci e guardò l'orologio. Le due meno venti di notte.

Dato che stava morendo di fame si versò delle patarine in una grande ciotola color azzurro e si accomodò sul divano guardando qualche stupido programma notturno.

Ma ben presto sentì dei passi "Sam?" Sì volto verso Spencer, vide che era in pigiama e i suoi capelli erano un disastro. Stava sicuramente dormendo "Come hai fatto ad entrare in casa?"

"La porta era aperta"

"Che strano, ero sicuro di averla chiusa" poi Spencer si avvicinò alla porta per accertarsi di chiuderla bene stavolta "come mai sei qui a quest'ora?" chiese stropicciandosi gli occhi.

Sam scrollò le spalle con noncuranza mentre divorava le sue patatine "Sai com'è, stavo morendo di fame ed eccomi qua"

Spencer accennò un sorriso e le rubò la ciotola colorata dalle mani "Le patatine non sono molto salutari, vado a prepararti qualcos'altro" ma prima che potesse fare un altro passo Sam lo fermò riappropriandosi delle sue amate patatine.

"Chi se ne frega se non sono salutari! A me piacciono" 

Spencer alzò le spalle rassegnato e si sistemò sul divano accanto a lei "pensavo avessi un ballo stasera"

"Lo so, ma non ci sono più andata"

"Come mai?"

Sam smise di mangiare per un momento "Sai quel ragazzo che doveva accompagnare Carly?" Spencer annuì "si è rivelato un vero maleducato tanto da non far mai parlare tua sorella. Poi quell' altra ragazza che era uscita con Freddie ci stava letteralmente rompendo con le sue insulse magie, e così Carly e Freddie si sono liberati di loro e dopo un ballo al Groovy Smoothie sono andati alla festa insieme o almeno è quello che ho capito... e io, invece, non ci sono andata perché non mi va di vederli per il momento"

"Pensavo che tu dovessi invitare Gibby" Spencer rubò una patatina dalla ciotola azzurra di Sam.

"Dovevo" sottolineò Sam "ma tu riesci a crederci che sono stata rifiutata perfino da lui?" 

"Non prendertela, ce ne sono tanti di ragazzi in giro, la vita non finisce stasera" a Sam faceva piacere avere sempre qualcuno come Spencer che la consolava nei momenti tristi, anche se poi realizzò che Spencer era l'unico che lo faceva. 
Sam non trovò le parole giuste per continuare la conversazione, così rivolse la sua attenzione alla televisione, ma il pensiero era concentrato altrove. Come al fatto che trovasse carino che Spencer era disposto a stare sveglio con lei.

Non sapeva come descrivere il suo rapporto con Spencer. Per prima cosa era strano, ma non strano in senso cattivo. Quel tipo di strano adorabile, quel strano a cui se ti abitui non puoi più farne a meno.
A volte si ritrovava a pensare che le sarebbe bastato nascere sei o sette anni prima, in modo che non si sentisse in colpa quando faceva determinati pensieri sul fratello maggiore della sua migliore amica.

E pensa anche altro. Pensa che se lei avesse un fratello più grande e Carly ci provasse con lui, come minimo la strangolerebbe. Ed è questo che la frena ogni volta, che non le permette di sedersi accanto a Spencer mentre guardano i film, che non le permette di scherzare, ridere e giocargli insieme. Bastava solo ignorare quella piccola cotta che ha dentro di se, e della quale lo stesso Spencer è al corrente dato che proprio lei glielo aveva urlato in faccia un giorno.

"Hey" Bastò una sua parola per resettare la sua mente ed eliminare tutti i pensieri "hai una strana espressione, ti dispiace non essere andata al ballo?"

Sam dovette attendere qualche secondo per assimilare la domanda "Sì, un po' mi dispiace, anche se non sono il tipo di persona ma... ci tenevo" ammise con una smorfia.

Spencer sorride di nuovo, il suo unico obbiettivo era tirarla su di morale. Odiava vedere la gente triste. Ma Sam, lei non meritava di essere triste nemmeno un instante della sua vita "Senti, mi è venuta idea!"

"Cioè quale?" La voce di Sam era ancora bassa. Spencer saltò giù dal divano e, raggiunta la radio accanto alle scale, scelse attentamente uno dei suoi CD preferiti per poi inserirlo nel cassettino della radio e schiacciare il bottone con su scritto 'Play'

"Perché hai messo la musica? Non sono dell'umore giusto" mormorò Sam con un sospiro.

"Niente, avevo pensato che..." Spencer era per la prima volta in imbarazzo con Sam, ma ormai doveva dirglielo "che siccome non sei andata al ballo, noi possiamo organizzarne uno qui"

Sam ritrovò il sorriso e si fece una bella risata "Spencer, per prima cosa che razza di ballo è senza invitati? Seconda cosa, sono le due di notte! E terza cosa, tu sei ancora in pigiama" poi riconobbe la canzone e tornò decisamente più seria "...e quarta cosa, io non so ballare i lenti"

Spencer alzò il volume dal telecomando per poi buttarlo da parte, sempre con quel sorriso stampato in faccia "Non c'è alcun bisogno di invitare altra gente e non importa se è tardi o se io sono in pigiama" si avvicinò a lei "e tranquilla, neanch'io sono un ballerino, ma posso insegnarti alcuni passi"

Stava quasi per accettare ma hey, lei ha una reputazione da salvare "Cosa? No! Sam Puckett non perde tempo a ballare, stai fermo o ti rompo le braccia" Spencer, in tutta risposta, alzò le spalle e si sedette sul divano guardandola, forse aspettando che lei cambi idea. Ma Sam voleva davvero cambiare idea?

Cominciò a creare nella sua testa paragoni tra Spencer e gli altri suoi amici. Non era stato lui ad aiutarla quando lei aveva quel brutto incubo? Non era lui quello che la pensa come lei e appoggia sempre idee? E era sempre stato grazie a lui se Sam aveva sempre avuto un rifugio, una casa che l'ha sempre accolta a braccia aperte quando era triste. Come quella sera stessa. 
Voleva pensare anche a degli aspetti negativi, trovare un momento in cui Spencer non è stato gentile con lei ma non ne trovò.
In quel momento lui era sveglio con lei in piena notte, quando a quest'ora lui potrebbe comodamente dormire nel suo letto. Eppure era lì, pronto a consolarla per il fatto che non era andata al ballo al punto di improvvisarne uno nel suo appartamento. E lei chi era per dirgli di no?

"Su alzati" gli disse "ma non toccarmi troppo"

Lui sorrise "sapevo che non avresti rifiutato" 

"Non farci l'abitudine, Shay" Anche se non c'era serietà nella sua voce.

Inutile dire che per Spencer fu difficile anche se solo abbracciarla, ma quando si avvicinò timidamente e ci riuscì era molto più rilassato. Ora che ci pensava, non aveva mai ballato canzoni lente con delle ragazze, forse solo un paio di volte quando lui e Carly erano piccoli e il loro papà stava ancora in America, e alle feste forse capitò qualche volta, ma si sentiva come se questa fosse la prima per lui. Strano che Sam non gli avesse amputato le mani quando gli circondò la vita per averla più vicino.

"Ahi!" Si lamentò poi quando Sam gli pestò un piede "sei davvero una frana"

"Te l'avevo detto, non imparerò mai i passi"

"Andiamo, è facile" le sorrise "non ci sono passi precisi, devi solo lasciarti trasportare dalla musica"

"Ci provo ma non ti assicuro niente" Sam faceva fatica non solo a stagli dietro ma anche a raggiungere le sue spalle con le braccia, -cavolo, è davvero alto- pensò. Così si limitò ad appoggiare la testa sul suo petto piuttosto che sulla spalla come si fa di solito. Ma non era affatto spiacevole, anzi! Riusciva persino a sentirgli battere il cuore, che forse era anche più veloce del normale.

"Spencer? Come si chiama questa canzone?"

"Ti piace? Si intitola Blue Eyes" 

"Ah, sì! Di... ehm" Sam si sforzò di ragionare ma le veniva difficile anche solo ricordare in quello stato.

"Di Cary Brothers" 

"Sì, la conoscevo" disse Sam per poi far ricalare il silenzio tra i due. Era imbarazzante anche per il motivo che entrambi conoscevano abbastanza la lingua Inglese e quindi il significato delle parole ma nessuno commentò al riguardo. E il silenzio si prolungò per tutto il resto della canzone, concentrati a respirare il profumo dell'altro e a godersi il momento.

Poi la canzone finì e furono costretti a sciogliere il loro abbraccio, anche se entrambi di malavoglia. 

Ovviamente la serata non finì lì. Spencer voleva che fosse come un vero ballo e si mise a preparare cibo e bibite, incurante del fatto che stesse letteralmente crollando dal sonno. Arrivarono verso le quattro di notte che ancora giocavano con dei pupazzi creati con oggetti trovati qua e là, il che trasformò il ballo in una sorta di pigiama party. E poi davvero non resisterono più.

"Oh, cavolo, sono proprio stanca adesso" disse Sam mentre risistemava i giochi da tavola che avevano usato nello scaffale.

"Sì, abbiamo giocato abbastanza" aggiunse Spencer con un sorriso stanco "ma strano che Carly non sia ancora arrivata"

"No, mi ha mandato un messaggio prima, dorme con Freddie" borbottò in modo scontroso.

"Ho capito, allora stanotte dormi tu nel suo letto"

"Sai, Spencer, dovremmo rifarlo qualche volta" notando che tutto il soggiorno era in ordine come quando era arrivata si diresse verso le scale "mi sono divertita tanto, è stato meglio di un vero ballo" il che era vero.

"Ma certo! Tutte le volte che vuoi, Sam" la raggiunse e spense le luci del soggiorno e la tirò in un altro abbraccio, il quale non sorprese Sam.

"Buonanotte Spencer"
"Notte Sam" 
E dopo che la ragazza ricevette un innocente bacio sulla fronte, entrambi si diressero nelle proprie camere.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > iCarly / Vai alla pagina dell'autore: SpamShipper