Crossover
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Autore: S05lj    04/08/2016    0 recensioni
Un grande classico, l'Iliade, molto rivisto e rivisitato da alcuni dei personaggi più famosi di anime/manga, telefilm e film.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Shin VS Ken

A Troia…
Raul aveva preso di buon occhio la proposta di Ulisse, ma visto che era ancora arrabbiato per la figuraccia che avevano fatto nell’ultima battaglia, mandò solo Ulisse e Jagger a proporre la sfida, a Saruman e i suoi.
I due trovarono difficoltà già nel farsi aprire la porta dai Sith sulle mura.
La prima volta provarono a suonare il campanello e dirgli semplicemente la verità, ma vennero accolti con lanci di olio bollente e catrame.
La seconda volta si presentarono come testimoni di Geova, ma in quel caso non gli andò particolarmente bene visto che dovettero darsela a gambe per impedire di essere impalati da un incazzassimo Palpatine, che avevano appena svegliato alle 8.00 di mattina di sabato.
Ci riprovarono con i prodotti della casa e travestiti da elettricisti, ma niente, quelle porte non si volevano aprire.
Alla fine ad Ulisse venne il lampo di genio. Chiamare in aiuto Tsunade, pregandola di andare sotto le mura con loro e allargarsi la scollatura.
Non si sa come fecero a convincerla, fatto sta, che lei decise di aiutarli e così, mentre i Sith erano intenti a creare cascate di bava, Ulisse e Jagger si intrufolarono in città da una piccola breccia.
-Primo passo. Fatto. - Disse tutto contento Jagger.
Si diressero al castello, dove all’ingresso vennero accolti da Re Robert, che gli andò in contro per stringergli la mano… ma era uno sporco trucco, infatti non appena strinse la mano di Jagger, cercò di mangiarselo. Per fortuna Ulisse riuscì in tempo a toglierglielo di bocca, anche se ormai Re Robert si era mangiato il casco del maestro di Hokuto.
Spaventati andarono avanti e incontrarono Kahl Drogo che si mise a tediarli con la sua lingua incomprensibile, probabilmente voleva fargli vedere tutte le sue treccine. Dopo una buona mezz’ora di stracciamento dei tessuti genitali, e la richiesta da parte di Kahl di sentire quanto fossero morbide le sue trecce sotto l’ascelle, finalmente gli lasciò andare.
Camminarono per qualche minuto senza incontrare nessuno, e si stavano quasi convincendo che il peggio fosse passato, quando vennero raggiunti da Rey, che fermò Ulisse.
-Sei tu l’uomo dalle 7 stelle che ha cercato di rapire mia sorella e si è fatto massacrare di botte da lei e dai miei genitori di 90 anni? -
Ulisse guardò Jagger che cominciò a fare il vago.
-Visto che hai da fare… io ti aspetto più avanti. - Così dicendo Jagger corse lungo il corridoio e al povero Ulisse toccò dimostrare che non aveva 7 cicatrici da nessuna parte.
Dopo essersi dovuto praticamente spogliare di ogni indumento, Rey si convinse che non poteva essere lui e lo lasciò andare.
Più avanti, Ulisse beccò Jagger, costretto da Souther, a portare in cima ad una piramide un’enorme roccia. Dopo averlo deriso un pochino e aspettato che finisse la costruzione, ripresero il cammino, e ti incontrarono Cercei, che nascosta dietro una colonna saltò addosso a Jagger urlando di voler avere un figlio anche con lui. Solo il tempestivo intervento di Ulisse che piantò una palata in testa alla donna, salvò il povero Jagger, che spaventato a morte, poverino tremava come una foglia.
Ormai dovevano proseguire, e così videro Julia, che si buttava da un balcone cantando “I Belive I Can Fly” quella volta atterrò, purtroppo, in testa ad Ulisse, spalmandolo al suolo, e siccome lei soffriva della sindrome della croce rossina, decise che voleva curarlo in tutte le maniere, ma Ulisse, aveva visto il film Misery Non Deve Morire, e poi non voleva incombere nell’ira funesta della sua spartana moglie che infiniti calci avrebbe dato alle sue greche chiappe. Tramortì la povera Julia con una palata in testa e proseguirono.
Schivarono Shin che gli rincorreva gridandogli di ascoltare musica figa che spaaacca, mentre si dimenava urlando ogni tanto un Tunz, e finalmente giunsero alla sala del trono, dove Saruman parve piuttosto sorpreso.
-Ma… come avete fatto ad entrare? Chi siete? -
-Dì il mio nome! - Gridò Jagger facendogli la mossa del maniaco, e subito venne picchiato con grossi randelli da degli orchi che spuntarono da dietro una colonna, e lo costrinsero ad erigere una statua in onore di Saruman.
Mentre Jagger era all’opera, Ulisse propose l’accordo di un duello tra Shin e Ken, in modo che il vincitore si prendesse Julia, e tutti se ne potevano tornare a casa. Saruman che era stufo sia di Shin, sia di tutti quegli stranieri sulle sue spiagge che rubavano il lavoro ai troiani e che gli affollavano il bagno-asciuga, decise di acconsentire alla richiesta.
Al ritroso Jagger e Ulisse, dovettero affrontare nuovamente i pericoli che gli avevano insediati all’entrata.
Misero su una canzone di Freddy Mercury, per tenere alla larga Shin, scaraventarono Julia di sotto da un balcone, colpirono Cercei con una mazza da Baseball sui denti, aiutarono Shu a portare l’ultima pietra della piramide di Souther, Ulisse si rispogliò per far vedere a Rey che non era lui l’uomo dalle 7 stelle, spalmarono del burro sulla testa di Jaime e attesero che Re Robert se lo mangiasse, infine attesero che i Sith smettessero di sbavare ed uscirono.
Tornati all’accampamento, un po’ provati dalle dure esperienze affrontate, riportarono la buona notizia a Raul, che finalmente fu contento e si adoperò perché la sfida si potesse infine compiere

Nell’Olimpo….
Hade si lasciò cadere sulla sedia esausto come non mai.
-Finalmente un po’ di relax… - Sospirò sprofondato nella poltrona vicino a Zeus. -Già ricominciata la partita? -
Sta iniziando adesso. -
-Ma che fanno Nettuno e Apollo? Non lo sanno che Athena è appena scesa in campo a favore dei Greci? -
La loro conversazione venne interrotta dall’arrivo di un Nettuno più ubriaco di una spugna. -Tò chi sci vede… -
-Nettuno… ma che hai fatto? - Gli chiese Zeus.
-Di là sc’è Gesù che moltiplica i peschhhh… hic… i pescci e trasforma l’acqua in vino… e giù che si beve e si balla! E sci ci fa tanti amici… hic… - Poi Nettuno cadde a sacco di patate per terra e finalmente svenne.
-E Apollo? - Ma il Dio del Sole era intento a recitare la Divina Commedia in rutti, e quindi non poteva certo interrompere la sua performance, per una bazzecola come una guerra.

Fuori dalle mura…
Sulle spiagge assolate di Troia, era stato montato un palco tra l’accampamento Acheo, e la città fortificata. Sul palco montò un tizio biondo con gli occhiali da sole.
-Ancora il presentatore di Dragon Ball? - Chiese Tsunade.
-No! Muhuwhahahahaha! - Il presentatore si tolse la giacca e la cravatta, rivelando un giubbotto di pelle nero. -Sono Wesker! Questo incontro lo vincerò io! E conquisterò il mondo! Muhuwhahahaha! - Poi un Yuda saltellante come uno scimpanzé e con versi altrettanto scimmieschi lo agguantò e rientrò velocemente dentro le mura, rincorso da Jamie che urlava stile Tarzan.
Dopo il momento di sbigottimento generale, ecco che ti arrivò un altro tizio biondo con gli occhiali.
-Salve a tutti signore e signori! Sono di nuovo io, il presentatore di Dragon Ball. - Dopo aver lanciato uno sguardo alle due tifoserie e ai due sfidanti che si guardavano saltellanti ai loro angoli, il presentatore cominciò la sua tiritera. -All’angolo destro in jeans blu, e con maglietta rossa strappata, allenato dal Grande Re di Hokuto, e da quel tipo lì che sembra Gesù… -
Toki si voltò verso Raul. -Tutta qui la mia presentazione? -
-Accontentati, guarda Yuda povero disgraziato come viene rappresentato in questa fan fiction. - Rispose Raul.
-… abbiamo il personaggio più amato di tutti i tempi, colui che tutte le donne desiderano, il trottolino amoroso dudù dadadà per eccellenza, il prescelto, il salvatore, il legittimo successore della divina scuola di Hokuto… Kenshiroooo!!! - Un boato dalla folla dei Greci fece sentire il loro appoggio a Ken che subito si mise a piangere.
-Amici… porterò il vostro coraggio con me, anche dopo la vostra morte. -
Dopo una grattata di coglioni generale e varie toccate a destra e a manca, il presentatore riprese.
-Nell’angolo sinistro, in tutina attillata bianca, che tra l’altro lo ingrassa in una maniera incredibile, allenato dal Sacro Imperatore Souther, pettinato da Kahl Drogo, nutrito da Re Robert e ospitato da Saruman… il transessuale platinato per eccellenza, colui che tutte le donne invidiano per i suoi capelli, il Re di Croce del Sud! Shin! -
I Sith misero su uno spettacolo pirotecnico per tenere alto il morale del loro alleato, e Palpatine per far sentire quanto fosse vicino il loro appoggio gli dette una bella palpata nelle chiappe.
Darth Fener, decise di dirgli qualche parolina confortante. -Shin ricordarti… prima di combattere… che io sono tuo padre. -
-NNNOOOOOOOO!!!!!! - Sconvolto da tali parole Shin divenne la brutta copia sconvolta dell’Urlo di Munch.
Il gong decretò l’inizio dello scontro, e subito Ken decise di mettere in chiaro le cose.
-Shin! Sono tornato dall’inferno solo per poterti uccidere. -
-E se io non c’ero? - Gli chiese Shin.
Siccome gli aveva rovinato la sua bella battuta, Ken decise di colpirlo senza pietà, riempiendolo di lividi e bozzoli ovunque. Quando Shin tornò all’angolo, per lo spavento Shu si accecò una seconda volta.
-Sono messo così male? - Chiese il transessuale platinato per eccellenza.
-No. - Rispose Souther e subito dopo vomitò.
Quando l’incontro stava per ricominciare Shin giocò il tutto per tutto, e si accanì violentemente contro la Barby Julia che Ken aveva comprato per compensare alle notti di solitudine. A quel punto Ken non ci vide più e cominciò a spogliarsi. Shu si accecò per la 3° volta. Lo sconcerto ed il terrore fu generale, ma per fortuna di breve durata, tranne che per Wesker, poveraccio, ancora nelle stanze di Yuda. Per fortuna tirarono tutti un sospiro di sollievo quando si accorsero che Ken si era solamente strappato la maglia per far vedere quanti anabolizzanti prendesse e le 7 cicatrici che secondo lui facevano tanto figo. Insomma incacchiato come un animalista al ritrovo dei macellai, Ken cominciò a riempire di pugni il povero Shin. E glie ne dette tante… ma così tante, che la cometa di Halley si fermò per vedere lo spettacolo.
Quando ebbe finito… e di Shin rimaneva si e no un tubetto di Skifidol, finalmente Ken reclamò la vittoria.
-Ho vinto io! Shin rendimi Julia. -
-Mi dispiace Ken… - Shin cominciò a piangere. -E’ troppo tardi… Julia… è scappata con i 5 astri di Nanto. -
-Cosa?! - Gridarono tutti sconvolti.
-E quando è successo? -
-Quando ha deciso di cominciare a vestirsi da uomo! - E attaccò a piangere.
Siccome era una scena piuttosto penosa, con tutti che piangevano e si scambiavano il gesto di pace, Saruman decise di disperdere tutti con i lacrimogeni, e i troiani tornarono a nascondersi dietro le mura della città, mentre i greci tornarono a bivaccare sulla spiaggia.
Mentre il fumo si diradava all’accampamento acheo arrivò una tizia con lunghi capelli viola, che si presentò a Raul come la Dea Atena.
-Bene! Abbiamo una Dea dalla nostra parte. E dimmi… con che poteri distruggerai le mura di Troia? Con un fulmine? -
-No… -
-Con un' alluvione? -
-No… -
-Uno tsunami? -
-No. -
-Un terremoto, una meteora, le fangirl di Twilight! Cosa? -
-Niente di tutto questo. -
Raul cominciò ad osservarla titubante. -Ma cosa sai fare scusa? -
-Bè… io mi metto in pericolo e quei tizi lì in armatura vengono a salvarmi. - Raul si voltò a vedere dei tizi strani che si tagliavano le vene per riparare le loro armature ridotte in frantumi durante il trasporto in aereo. Mentre Raul non riusciva a chiudere la bocca per lo stupore, e i suoi occhi privi di espressività tentavano invano di rinunciare al dono della vista, arrivò Toki, che gli batté compassionevole la mano sulla spalla e poi si allontanò mangiandosi con non chalance una mela. Sulle mura, Shu si accecò per la 4° volta.
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Boromir era stato sequestrato dalla fangirl di Frodo e costretto a firmare un contratto dove in cambio della sua vita, doveva limonare con il piccolo hobbit. Perché a loro dire, il piccoletto era innamorato di lui e quindi doveva starci o avrebbero richiamato le fangirl di Aragorn a picchiarlo. Siccome Boromir non aveva una gran voglia di farsi dissestare nuovamente le vertebre dalle assatanate dell’Aragorn’s fan club, decise malvolentieri di stare all’accordo. In fin dei conti un bacio solo che cosa poteva mai essere? Per darsi coraggio si scolò pure, tutta la scorta di alcol di Gimli, che adesso stava bestemmiando in turco.
La mattina seguente beccò Frodo, da solo e in disparte Frodo, vedendosi avvicinare questo elemento, ubriaco come una spugna e barcollante come una trottola, credette volesse picchiarlo e scappò urlando come un’aquila. Frodo si rintanò da Aragorn che stava pensando come fare per proporre un approccio sessuale a Legolas, anche se era ambiguo, non era del tutto sicuro che ci stesse.
Quando vide arrivare Frodo, che lo distolse dai suoi pensieri, lo mandò a fare in culo e gli disse di togliersi dalle scatole, così il piccoletto, se ne andò tutto mogio, convinto di riuscire da solo a portare a termine la missione, e a quel punto sarebbe divenuto un eroe e tutti lo avrebbero cercato, perché si sa… tutti amano gli eroi. A seguirlo, fu solo Sam, che gli si attaccò ad una gamba facendogli il cangurino.
Legolas sentì degli strani rumori provenire dal bosco e scattò in piedi. -State pronti… sta succedendo qualcosa! -
Era Gimli che era passato dal bestemmiare in turco a bestemmiare in orchesco.
Aragorn, che aveva letto il copione, sapeva però che stava avvenendo anche dell‘altro. -Gli Uruk-hai! Presto! - Insieme a Legolas e Gimli scesero dalla collina.
Boromir, si era ripreso dalla sbornia, e sentendo Merry e Pipino che urlavano, pensò fossero arrivati gli orchi. Anche se erano dei pervertiti, comunque, ormai ci si stava affezionando. Decise di correre in loro aiuto. Con sua somma sorpresa però, non erano gli orchi quelli che stavano per raggiungere i due hobbit, ma bensì un esercito di donne, tutte bellissime, tutte bravissime, tutte perfette.
Merry e Pipino si nascosero dietro di lui urlando e pregandolo di salvarli. Pensando che fossero delle fangirl, che volevano nuovamente picchiarlo, Boromir estrasse la spada e soffiò nel corno di Gondor, per chiamare aiuto. Merry e Pipino a quel punto si ripresero dallo spavento e cominciarono ad assillarlo che volevano anche loro soffiare nel corno di Gondor, preso dalla disperazione e dall’assillo che quei due esseri continuavano a dargli, acconsentì. Purtroppo capì troppo tardi che i due non intendevano il vero corno di Gondor, e così se li ritrovò addosso che tentavano di sbottonargli i pantaloni.
Per sua fortuna Legolas piantò una freccia nella chiappa a Merry, e Gimli un’accettata in testa a Pipino ed i due vennero portati via dall’orda di donne, che gridavano che con loro sarebbero stati al sicuro. Subito una di queste si lanciò su Boromir, ma per sua fortuna, intervenne Aragorn che la scaraventò via con un calcio frontale.
-Ma non ci dovevano essere gli Uruk-hai? - Chiese Gimli.
-Chi sono tutte queste donne bellissime? -
-Sauron deve aver intuito il copione del film, e ci ha mandato contro un esercito di Mary Sue! - Aragorn indietreggiò scioccato. -Non fatevi ammaliare dalla loro bellezza, dalla loro destrezza, dalla loro intelligenza e dalla loro perfezione. Sono esseri in grado di deviarci dal cammino che il nostro creatore ha designato per noi… Boromir! - Gridò vedendo il capitano di Gondor limonare con una di queste.
-Che vuoi? Ho bisogno di un po’ di normalità, dopo mesi che viaggio con voi depravati. -
Aragorn piantò una poderosa spadata in testa alla perfetta protagonista di fan fiction, facendola crollare al tappeto, poi acchiappò Boromir per un braccio e lo trascinò via, mentre quella in un ultimo attimo di lucidità gli faceva il gesto del telefono per invitarlo a chiamarla.
-Sauron ha cambiato il copione… adesso tutto sarà da rifare! - Aragorn era in preda al panico.
-Che vuol dire? - Chiese Gimli.
-Adesso che non sono arrivati gli Uruk-hai, Boromir non è morto… -
-Mitico! - Gridò Boromir tutto estasiato.
-…questo vuol dire che non potrò sbaciucchiarmelo tutto, in punto di morte. -
-Cos’è che volevi farmi in punto di morte? - Chiese quello spaventato.
-Non so più che cosa succederà! Tutte le mie certezze stanno cadendo! Ho tremendamente bisogno di affetto! - Legolas indietreggiò facendo finta di guardarsi le unghie, Gimli strinse forte l’ascia fra le mani facendogli il gesto, del: ti tengo d’occhio. L’unica fava sempre pronto a consolare i disperati era ovviamente Boromir, che prima gli dette una poderosa manata sulla schiena che rischiò di fargli uscire un polmone, dopodiché lo abbracciò per rassicurarlo. Aragorn non se lo fece ripetere e gli saltò addosso.
-Ti sbaciucchio lo stesso! -
Boromir gli piantò un gancio destro, ma non appena Aragorn toccò terra, arrivarono le fangirl, armate di tutto punto che lo presero e lo massacrarono di botte. Mentre era privo di sensi Aragorn finalmente poté slinguazzarselo un pochino. ……………………………........................................................................................................................
  
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