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Autore: Aeriin    05/08/2016    1 recensioni
Phil rientra a casa e trova qualcuno ad aspettarlo.
Dal testo: "Fury, dopo il suo ritorno a pieno titolo tra le file dello SHIELD, lo aveva assegnato agli Avengers come Agente di Riferimento, il che voleva dire che tutti i casini che combinavano dovevano essere imputati e di conseguenza risolti da lui. Non credeva di meritarsi una simile punizione, non dopo tutto quello che il direttore gli aveva fatto passare, compresa la bugia di cui si era ritrovato protagonista."
(Il titolo si riferisce a una mia long, di cui è un missing moment, ma le due storie non sono legate e possono essere lette separatamente).
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Agente Phil Coulson, Clint Barton/Occhio di Falco
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’impegno di Clint

 

 

Phil entrò nel suo appartamento con un sospiro di sollievo, appoggiando sul piccolo tavolino all’ingresso la pila di documenti che attendevano solo di essere letti e compilati.
Fury, dopo il suo ritorno a pieno titolo tra le file dello SHIELD, lo aveva assegnato agli Avengers come Agente di Riferimento, il che voleva dire che tutti i casini che combinavano dovevano essere imputati e di conseguenza risolti da lui.
Non credeva di meritarsi una simile punizione, non dopo tutto quello che il direttore gli aveva fatto passare, compresa la bugia di cui si era ritrovato protagonista.
L’unica nota positiva era che in quella maniera era quasi riuscito a farsi perdonare dagli Avengers, in particolare da…
“Spero abbia fame, signore, perché ho ordinato il cinese.”
Non sobbalzò nemmeno. Non che non avesse imparato a nascondere le proprie emozioni in quei lunghi anni di lavoro, ma il vederselo comparire in casa ad ogni orario e con ogni scusa possibile ormai non costituiva più un evento così straordinario.
Non si voltò nemmeno a guardarlo, appendendo la giacca all’attaccapanni e sfilandosi le scarpe e i calzini, per sentire la piacevole sensazione del legno a contatto con la pelle.
“Hai preso gli spaghetti di soia?” chiese slacciandosi la cravatta.
“Certo, insieme ai toast di gambero e agli involtini primavera, come sempre. Che fa, viene? Altrimenti si raffreddano.”
Lo raggiunse in salotto, sedendosi accanto a lui sul vecchio divano. La televisione era spenta, ma la radio invece suonava debolmente qualche vecchia canzone
Clint gli porse un paio di bacchette e un contenitore da take away con un sorriso.
“Che cosa ci fai qui?” lui lo guardò offeso così specificò “Di solito quando porti da mangiare significa che devi farti perdonare qualcosa.”
“Non è vero!”
“Sì invece. Lo facevi quando eri una recluta e lo fai ancora adesso che sei un agente…” ingoiò un gamberetto “Ma stasera sono abbastanza stanco da lasciar correre. Lo scoprirò quando verrà fuori e Fury chiederà la mia testa.”
“Il direttore la adora, non le farebbe mai nulla.”
“Non esserne così sicuro…” lasciò cadere la discussione, iniziando a mangiare. Clint fu abbastanza intelligente da non ribattere, portando la discussione su altri temi.
Uno di questi fu il racconto dettagliato di come Tony era impazzito per prepararsi al Galà della Stark Expo. Lo ascoltò, anche se forse non con tutta l’attenzione che avrebbe dovuto dedicargli. Francamente non gli interessava niente di Stark.
Era più bello guardarlo mentre si comportava come aveva sempre fatto, come faceva prima.
Ma non era così sciocco da dimenticare che non era ancora stato perdonato.
Clint aveva sofferto per oltre due anni la sua morte, incolpandosene, e il pugno che gli aveva spaccato il naso era stato pienamente meritato, anche se non era stata una sua idea nascondergli la verità.
Parlarono del più e del meno per tutta la cena, alla fine della quale Clint si stese su di lui come da copione; lui avrebbe dovuto leggere i fascicoli, era quella la loro routine.
Al diavolo, pensò.
La loro routine funzionava prima, adesso non aveva più voglia di fingere.
Lo baciò, cogliendolo di sorpresa, ma all’altro bastò vedere il suo sguardo per capire che non era tempo di domandare.
Si separarono solo due volte nel tragitto divano-letto.
Non gli importava perché Clint fosse lì.
C’era, contava solo quello.










Noticina:
Non ho saputo davvero resistere, loro sono una delle mie OTP preferite... non potevo non scrivere nulla su di loro.

   
 
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