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Autore: Celty23    05/08/2016    1 recensioni
Gilbert ha iniziato a fumare quando era piccolo, spesso ha cercato di smettere fallendo ogni volta.
Dopo che gli eventi causati da Jack finirono, lui ci riprova in diverse occasioni.
E' la mia prima storia di Pandora Hearts e spero di essere riuscita a rendere i sentimenti di Gil!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Attorno a lui aleggiava una nuvola nera di fumo, l’odore pungente gli fece storcere il naso, ma nonostante questo con la sua unica mano si portò la sigaretta alla bocca, inspirò profondamente per poi rilasciare un’altra nuvoletta di vapore grigia. Un leggero sorriso gli increspò le labbra mentre i ricordi si impossessavano della sua mente, i capelli neri gli ricadevano scomposti sulla fronte e sugli occhi come loro abitudine, mentre lui si incamminava verso la villa della cerimonia della maturità, dove tutto era iniziato, alla tomba di Lacie.
Gilbert aveva iniziato a fumare dopo qualche anno che Oz era finito in Abyss, era partito tutto come uno stupido scherzo di quel matto di un cappellaio. Una stretta al petto lo fece bloccare.
Break gli aveva detto che per somigliare di più allo zio Oscar, per poterlo eguagliare, il fumo era un buon inizio. Quante risate si era fatto mentre lo guardava tossire l’anima, con gli occhi rossi come il suo, aveva capito subito dopo che non era serio, e lo stava solo prendendo in giro, ma Gil non riuscì più a interrompere quel vizio. In quei dieci anni aveva provato circa otto volte a smettere di fumare, per non dare una cattiva influenza al suo fratellino Vincent, per non aggravare troppo le sue finanze, ma era stato tutto inutile.
Riprese a camminare cercando di non farsi sopraffare dalle emozioni, Gil aveva avuto molte ultime sigarette, che alla fine non lo furono mai per davvero, e la prima fu il giorno in cui il suo padrone e quello stupido coniglio scomparvero, Oz e Alice. Erano successe tante cose per colpa di Jack Vessalius e finalmente si era concluso tutto quanto; molte persone erano rimaste ferite, tra cui la signorina Ada, Sharon, Reim, il Duca Barma, Sheryl Rainsworth; e altrettanti erano morti, erano stati uccisi, si erano sacrificati per permettere agli altri di sopravvivere, di avere una seconda possibilità.
Continuò a camminare nel prato verde, con l’erba che veniva schiacciata dalle scarpe nere, la villa era davanti a lui imponente e bellissima, in quegli anni l’avevano ricostruita, ripulita dalla vegetazione che l’aveva invasa, che si era impadronita di quelle mura.
Così tanti ricordi.
Tutte le persone che erano scomparse, che se ne erano andate a causa di Jack e del suo tentativo di distruggere Abyss, gli erano care, ha sofferto per ognuno di loro in modo diverso, ma ugualmente devastante. Lo zio Oscar ad esempio, al solo pensarci gli occhi ricominciavano a pizzicargli, si era sacrificato per permettere a loro di salvarsi, era stato un padre per loro, fu una morte improvvisa, scioccante, distruttiva.
Di Break invece si sapeva, ogni suo giorno era un passo verso la morte, ma nessuno se ne rendeva conto, in fondo il suo aspetto non cambiava col tempo, tutti lo vedevano come un uomo, non come un vecchio, ma quando divenne cieco se ne resero conto molto bene, e quando alla fine successe, quando la sua vita si spense non poterono fare nulla, solo piangere sul suo corpo.
Prima ancora ci fu Elliot, il suo fratellino, anche se adottivo, che senza rendersene conto lo aveva protetto dai suoi veri fratelli, i suoi fratelli di sangue, avevano sofferto tutti per la sua morte, nessuno escluso, ma Leo fu quello che ne rimase più sconvolto, e come dargli torto.
Come era ovvio dopo poco tempo ricominciò a fumare, mandando in frantumi ogni suo buon proposito, sospirò e guardò la tomba che aveva davanti, le lettere sbiadite non permettevano di capire cosa ci fosse scritto, ma lui sapeva che la lapide apparteneva a Lacie. Prese un tiro dalla sigaretta e la cenere cadde, lasciandosi trasportare dal vento fino a terra, guardando quella scena una risata amara gli scappò dalle labbra, era buffa la vita a volte, buffa e crudele, gli ricordava molto la cenere di quella sigaretta.
Il suo secondo proposito fu quando Sharon e Reim si sposarono, il loro dolore per Break li aveva uniti, e la loro unione fu il primo evento felice da quella tragedia, tutti lo vissero come un nuovo inizio, una nuova vita.
Fallì miseramente anche quel tentativo, ma non si diede per vinto e riuscì a non fumare per un giorno intero, quando disse ad Ada che Vincent era morto sotto suo diretto ordine, era un pessimo bugiardo e lei capì perfettamente che stava mentendo, ma gli sorrise gentile anche se le lacrime le bagnavano il volto.
Un altro tentativo fu quando vide per la prima volta suo fratello Vince piangere, erano passati tanti anni ormai da quel fatidico giorno, da quando Oz e Alice erano scomparsi; la vita di un Baskerville era più lunga di quella di una persona normale, sapevano che sarebbe arrivato il giorno in cui le persone che avevano conosciuto, che erano cresciute con loro sarebbero morte, e la prima fu proprio la signorina Ada. Vincent si era allontanato volutamente proprio per questo motivo, lui avrebbe vissuto più a lungo di lei, voleva che avesse una vita normale, e che si sposasse come una qualsiasi donna.
A quel punto del flusso di ricordi si permise di lasciar libere le lacrime di scorrere, la sigaretta che stava fumando in quel momento era la prima dopo quella promessa, aveva fallito, ma non la vedeva come una sconfitta.
Lui avrebbe atteso il loro ritorno, continuando ad avere ultime sigarette, continuando a vedere i suoi amici scomparire, ad aspettare che le loro anime, che si erano messe in viaggio verso Abyss, fossero nuovamente condotte su questa terra.
In tutto quel tempo Gil non aveva mai dubitato del loro ritorno, non aveva mai perso la speranza, sapeva che sarebbero tornati, come sapeva che non era quella la sua ultima sigaretta.


Angolo Autrice
Salve a tutti, spero che il capitolo sia piaciuto, ho scritto questa one-shot per un contest su facebook, ma ho deciso di pubblicarlo anche qui per condividere con tutti voi questa storia malata che mi è uscita dalla testa.
Se volete dirmi cosa ne pensate con una recensione mi fareste molto felice :3 e niente, buona giornata a tutti!
   
 
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