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Autore: _ElakeilEma_    07/08/2016    1 recensioni
La sua voce pareva avere la consistenza stessa della lieve brezza nelle notti estive della Contea.
E Frodo, con stupore, si era accorto di non desiderare altro che poter rimanere ad ascoltare in eterno quel canto del vento.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Baccador, Frodo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Frodo si svegliò all’improvviso, un raggio di Luna a illuminare il suo pallido volto, Lei era lì.
Bella, sottile e armoniosa come la prima volta che l’aveva vista.
Pareva fatta d’Oro, proprio come diceva il suo nome, la dolce Baccador: così diversa da ogni altra creatura che Frodo avesse mai visto.
Così simile a una regina degli Elfi, antica e saggia.
 
Il cuore del Mezzuomo batteva furioso, ancora preda dei sottili rimasugli di un incubo troppo orrendo, per essere ricordato.
C’era del fuoco, sì, di questo Frodo era certo: alberi in fiamme, in procinto di cadere tra crepitii e fumo.
C’erano grida, lampi accecanti, rumori assordanti. Infine uno sguardo: uno sguardo supplicante aiuto, e prima che Frodo fosse riuscito a capire a chi apparteneva, si era svegliato.
Per ritrovare un altro paio d’occhi, iridi del più acceso fra i verdi.
Baccador aveva riso, sommessamente, poi si era messa a cantare.
 
La sua voce pareva avere la consistenza stessa della lieve brezza nelle notti estive della Contea.
E Frodo, con stupore, si era accorto di non desiderare altro che poter rimanere ad ascoltare in eterno quel canto del vento.
Quasi fosse nato con questo solo proposito al mondo.
Ma la partenza era prevista per la mattina successiva: tanto vicina, quanto ineluttabile.
E il cuore dello Hobbit minacciò di spezzarsi.
 
Mi dimenticherai, Frodo Baggins, mormorò la Dama, quasi gli avesse letto nell’anima, Presto svanirò dalla tua mente, come il più ingannevole dei sogni notturni. Così deve essere perché altro per te io non sono stata, né sarò mai. Ora riposa, mio giovane amico, fin quando puoi. Non lasciare che altri oscuri pensieri turbino il cuore. Per questa notte ancora, Baccador veglierà su di te.
 
Non potrei mai dimenticarti, mia dolce Signora!
Il solo pensiero suona come un terribile affronto alle orecchie di Frodo.
Si sentirebbe addirittura pronto a battersi contro chi ha mosso quell’illazione, se non fosse che è stata Baccador stessa.
E lei continua a sorridergli, mesta e affettuosa insieme, come ha fatto quella stessa mattina. Quando Frodo ha sentito per la prima volta il cuore riempirsi di un turbamento sconosciuto, a cui non ha saputo dare nome.
 
Le sue dita scivolano inconsapevolmente a toccare l’Anello e per un attimo nei suoi pensieri non c’è spazio che per quello.
Quando i suoi occhi incontrano di nuovo quelli di Baccador non sa dire se un’ombra li abbia davvero oscurati, seppur per un fugace istante, o se sia stato solo frutto della sua stanchezza.
Frodo prova vergogna e non sa perché, ma lei non da segno di essersene accorta.
 
Dormi, gli sussurra nuovamente la Dama, il suo soffio lieve come una carezza.
Canta ancora per me, dolce Signora, vorrebbe dirle Frodo, ma non riesce a proferire parola, non voglio dimenticarti come accade coi sogni. Non voglio lasciare questo momento scivolare via, come acqua tra le mie mani.
 
Dormi, caro amico. Un lungo viaggio ti attende.
 
La stanchezza lo vinse e questa volta, suo malgrado, Frodo obbedì.
 
Baccador cantò ancora, fino all’arrivo dei primi raggi dell’alba, e per lo Hobbit l’unico ricordo di quella notte rimase quello della melodia del vento.

 
 

Note:
1-la storia è stata in parte ispirata dal capitolo VII de ‘Il Signore degli Anelli’. I personaggi non mi appartengono e la fan fiction non è stata scritta a scopo di lucro.
2-non vi è da intendersi nessuna relazione sentimentale fra i due personaggi, anche se a me, personalmente, è sempre piaciuto credere che Frodo si fosse preso una piccola
“"cotta”” per Baccador.
Spero di non aver forzato troppo la mano travisando lo spirito dei personaggi. Se così fosse non esitate a farmelo presente!
 
Ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia.
 
_Ema_
   
 
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