OTP prompt:
It’s a great feeling when you’re the only girl from your squad and you’re with five guys at a restaurant whom all are flirting with the waitress and you’re the one who gets her number.

Strani incontri al ristorante

«Voi cosa prendete?»
Jax si massaggiò lentamente il mento. «Non saprei. È tutto molto invitante» disse, rivolto a Ray.
«Concordo» proseguì Mick. «Anche se le alette di pollo sembrano fare al caso mio.»
Carter, cogliendo l’allusione, inarcò un sopracciglio, ma non disse nulla al riguardo. «Mi limiterò a prendere un’insalata.»
«Io voglio una pizza» mugugnò Sara, chiudendo il menù davanti a sé.
«Siamo in un ristorante e tu ordini una pizza?»
Sara lanciò un’occhiata a Ray, per poi alzare gli occhi al cielo.
«Beh, credo che mi unirò alla canarina» affermò Snart, con decisione.
Jax annuì appena. «Anche io. In effetti, è da un bel po’ che non mangio qualcosa di italiano.»
Nello stesso istante, una cameriera si avvicinò al loro tavolo, pronta a prendere le ordinazioni. Sara fu la prima a notarla: aveva lunghi capelli neri, un velo di rossetto a contornarle le labbra e due meravigliosi occhi nocciola. Era bellissima. Quando alzò lo sguardo dal suo blocchetto di fogli, incontrò casualmente quello di Sara, e le due, senza un motivo preciso, continuarono a guardarsi intensamente negli occhi per un tempo indefinito. Poi, ad un tratto, la cameriera si ricordò della propria mansione e si schiarì la voce. «Siete pronti a ordinare?»
Jax le rivolse un sorriso smagliante. «Ehilà, bellezza» esclamò, dedicandole un’occhiata. «Il mio nome è Jax. Tu invece chi sei?»
«Una ragazza che è troppo vecchia per te» rispose lei, ridendo appena. Jax ricambiò il sorriso, convintissimo di aver fatto colpo.
«La signora ha ragione, Jax. Sei ancora un bamboccio per una come lei» disse Rory, allungando la mano destra in direzione della mora. «Mick Rory al tuo servizio. E lui è il mio socio Leonard Snart» concluse, indicando l’amico con lo sguardo.
La cameriera annuì appena, ricambiò la stretta con Mick e spostò la sua attenzione su Leonard. «Allora, signor Snart. Lei sa già cosa vuole?»
«Il tuo numero, magari?» rispose, con uno sguardo eloquente. La donna rise ancora, portandosi una ciocca di capelli dietro all’orecchio. Subito dopo, lanciò una rapida occhiata a Sara, notando con piacere che anche lei la stava osservando.
«Che sfacciato» sussurrò Ray tra sé e sé, ma tutti lo udirono chiaramente. «Non dare retta a quei due, sono dei pazzi.» Si sistemò la cravatta, dopodiché le dedicò uno dei suoi sorrisi più smaglianti. «Ray Palmer. È un piacere fare la conoscenza di una ragazza carina come te.»
«La state solo infastidendo» s’intromise Carter, che fino a quel momento non aveva detto una parola. «La signorina qui ha del lavoro da sbrigare, non ha il tempo di flirtare con degli idioti come voi. E a dirla tutta sto morendo di fame, perciò non ho più voglia di aspettare ancora per colpa vostra.»
Mick e Leonard aggrottarono la fronte, mentre Ray sbuffò sonoramente. Jax, invece, si limitò ad osservare la scena in silenzio.
«Perfetto!» esclamò la mora, la penna in una mano e il blocco di fogli nell’altra. «Significa che ha già deciso cosa ordinare?»
«Più o meno» fu la risposta di Carter. «All’inizio volevo un’insalata, ma ora che lei è qui, magari potrebbe consigliarmi il piatto del giorno. Mi affido a lei.»
La cameriera si passò una mano sul viso, stremata. Ricominciò a ridere di gusto, perché quella situazione stava diventando piuttosto buffa.
Poi, all’improvviso, una voce femminile ruppe l’atmosfera che si era creata.
«Sei capitata al tavolo sbagliato.»
«Tu dici?» rise la donna, rivolta a Sara.
Quest’ultima annuì, ricevendo un’occhiataccia da parte di Leonard.
«I miei amici sono dei tipi un po’ fuori di testa. Appena vedono una bella ragazza non ci capiscono più nulla» spiegò, incrociando le braccia.
La cameriera, ancora sorridente, annuì. «Mi chiamo Nyssa» disse poi, avvicinandosi alla bionda.
«Sara» rispose l’altra, non riuscendo a smettere di guardarla negli occhi.
«Che bel nome» commentò Nyssa, le guance lievemente rosate. «Sai una cosa? Credo che il mio numero sarebbe più che al sicuro nelle tue mani.» E prima ancora che Sara potesse dire una parola, la cameriera strappò un pezzo di carta dal blocco e glielo porse. Nello stesso istante, un cameriere chiese a Nyssa di dargli una mano a pulire un tavolo e la donna fu costretta ad allontanarsi, non prima di aver rivolto un occhiolino a Sara.
La bionda prese ad osservare con occhi sognanti il numero sul foglio, scritto con una calligrafia perfetta. Con il cuore che batteva a mille, si mordicchiò il labbro inferiore sotto gli sguardi furenti dei cinque amici, dopodiché iniziò a sventolare il pezzo di carta davanti ai loro occhi con sguardo fiero, mentre gli uomini cercavano in tutti i modi di strapparglielo di mano.













Non è niente di che, anzi, è una stupidaggine che mi è uscita in pochi minuti dopo aver letto il prompt e che non ho neanche scritto con tanto impegno, ma ormai era conclusa e a me le storie che se ne restano a fare muffa nel pc sinceramente mi fanno pena xD
Titolo sparato a caso, come sempre. Compatitemi lol
E niente, non linciatemi se gli uomini sono OOC perché fra tutti e cinque non ne so gestire uno, ma magari mi salva il fatto che questa storia è un bordello già di suo, che non sappiamo come reagirebbero davanti alla bellezza Nyssa (questa frase va sempre bene per salvarsi xD) e che è un’AU.
Detto questo, ringrazio chiunque abbia avuto il coraggio di arrivare fin qui >.<