26/04/2009
2 recensioniNote dell'Autore:E' dedicata a Chamelion_, che ha arricchito la mia mente con quest'immagine bellissima, e alla quale riconosco il merito di saper amabilmente condurre una discussione filosofica fatta di metafore. e ho cercato di rendere questo frutto di esperienze comuni in uno stile poetico più curato, che potesse incontrare i suoi (ed i miei) gusti. Buona lettura.
I
Mio giocatore, con chi giocherai adesso?
Per sfuggire alle gelide serate di noia,
di cui la tua stessa decadenza sarà il boia,
mischi il tuo mazzo disdegnandone il possesso.
In ogni carta uno spirito, in ogni spirito
un frammento, di morte, di dolore o chissà cosa,
una persona incatenata, un orgoglio ferito,
che null'aspetta ch'esser scosso dalla Voluttuosa.
Hai pescato le tue carte, giocatore?
Le prime cinque, sei o otto, mangiatore
d'uomini e d'amici, lo comprendono?
Dovrà aspettare, il Poeta, con quelli che stendono
tappeti rosso sangue per avere un'attenzione
A languire, marcire, sanguinare, in decomposizione
II
Hai sfruttato la sua carta finno alla rottura
lui ha cercato in te appiglio, riparo, conforto
ma vi ha trovato stanchezza, rabbia e paura
la sua immagine per te è al secondo posto.
Non è più utile, e sprofonda lì nel niente
"Seconda scelta, perchè, Poeta, cosa dici?
Non saresti l'ultima neanche tra i nemici.
Solo se sarà opportuno, risveglierò il dormiente!"
Ma, potesse il poeta urlare il suo dolore
pensarlo, esprimerlo, coglierne l'immenso
partorirebbe, in vero, serpenti d'astio e di livore.
La falce cade su chi la merita e sull'incenso
A lei offerto dal misero che l'invoca e chiama
E il poeta, morendo, compiange aver detto che Ama.
Hai sfruttato la sua carta finno alla rottura
lui ha cercato in te appiglio, riparo, conforto
ma vi ha trovato stanchezza, rabbia e paura
la sua immagine per te è al secondo posto.
Non è più utile, e sprofonda lì nel niente
"Seconda scelta, perchè, Poeta, cosa dici?
Non saresti l'ultima neanche tra i nemici.
Solo se sarà opportuno, risveglierò il dormiente!"
Ma, potesse il poeta urlare il suo dolore
pensarlo, esprimerlo, coglierne l'immenso
partorirebbe, in vero, serpenti d'astio e di livore.
La falce cade su chi la merita e sull'incenso
A lei offerto dal misero che l'invoca e chiama
E il poeta, morendo, compiange aver detto che Ama.