Serie TV > I Cesaroni
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Autore: Sissy77    08/08/2016    0 recensioni
Questa è una storia.
Quando è iniziata?
Molto tempo fa.
Potrebbe essere una di quelle storie che iniziano con:C’era una volta…., ma non è una di quelle storie: è la mia storia.
Mi chiamo Eva: Eva Cudicini.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Aprile dolce dormire.
Era proprio solo un detto popolare pensò.
Eva di dormire poteva scordarselo.
Se durante la settimana le toccava alzarsi per andare a lavorare, la domenica le toccava alzarsi perché a Marta di starsene qualche ora in più a letto proprio non le passava per l’anticamera del cervello.
Men che mai quella domenica: le famiglie Cesaroni/Masetti avevano pensato di andare al mare.
Marta non stava più nella pelle.
Mare per lei voleva dire seconda casa, voleva dire Marco, voleva dire musica, voleva dire famiglia. Tutte cose che aveva imparato ad amare i primissimi anni della sua vita.
 
Togliere le scarpe, appoggiare i piedi sulla fredda sabbia, le aveva dato un brivido alla schiena.
Quanti ricordi aveva su quella spiaggia?
Marta correva felice incontro le onde, la sua risata contagiosa, quando Mimmo la sollevava facendola volare in alto perché l’onda non le bagnasse i piccoli piedini,  risuonava come una dolce musica alle orecchie della madre.
 
Nel pomeriggio erano stati raggiunti da Walter e Carlotta.
Erano rientrati a Roma il giorno prima.
Appena il lavoro di Walter alla Ducati lo permetteva i due piccioncini tornavano alla Garbatella.
La mancanza della famiglia, dei luoghi e dalla gente di Roma si faceva sentire prepotentemente e non importava in che parte del mondo fossero: loro tornavano a casa.
Mentre Carlotta ritrovò la sua amica di sempre, Walter rimase deluso di non poter trascorrere la giornata con il suo miglior amico.
Era cresciuto, il Masetti si era fatto uomo e da uomo aveva imparato che la vita non va sempre come ci si aspetta.
Lui e Marco da ragazzini avevano fatto progetti, avevano avuto sogni, ma pochi si erano avverati, tanti erano rimasti nel cassetto e chissà se mai li avrebbero realizzati.
 
Eva gli sedette accanto: Ti manca vero?
Walter la guardò, pur conoscendola da anni, si sorprendeva sempre del suo intuito.
Quella ragazza aveva la capacità di guardare una persona a cui voleva bene e capire cosa pensasse.
Walter sorrise: Mi spaventi lo sai? Ogni volta di più!!
Entrambi scoppiarono a ridere.
Walter passò il braccio attorno al collo di quella ragazza, a suo modo era stato innamorato di lei, rimasero così: amici per sempre.
 
Lucia osservava la figlia.
Dopo l’iniziale dolore per il no di Marco, l’aveva vista riprendere in mano la propria vita, cercare un lavoro, uscire con alcune amiche di Roma, fare la madre, uscire alle volte anche con alcuni uomini. I mesi passavano e lei pareva stare bene. Pareva.
 
Lucia osservava la figlia abbracciata a Walter.
In entrambi vedeva un pensiero triste.
Walter sentiva la mancanza del suo amico.
Eva di cosa sentiva la mancanza? Di  Marco come persona nella sua vita?
Di Marco come padre nella vita di Marta? O di Marco come amore con la A maiuscola?
 
Erano rimasti  fino al tramonto.
Tutti seduti sulla spiaggia in silenzio, solo Marta ogni tanto si lasciava sfuggire qualche esclamazione di stupore.
I tramonti visti dal mare erano ancora più belli di quelli visti dal tetto di casa pensava Eva mentre teneva stretta sua figlia a se.
Proprio quando il sole baciò il mare, entrambe di alzarono di scatto richiamando l’attenzione di tutti.
Tutti seduti, tutti con la testa rivolta a guardare madre e figlia che osservavano con occhi sbarrati un punto nel mare.
 
Lucia si alzò: Eva cosa succede?
Eva guardò la madre mentre Marta scoppiò a piangere.
Tutti ora si guardavano e nessuno capiva.
Eva prese in braccio Marta avviandosi alla macchina.
Cercò di calmare se stessa e la figlia.
Marta continuava a singhiozzare con la testa affondata nel collo di Eva.
Tra i singhiozzi Eva sentiva la figlia domandare: L’hai visto mamma, l’hai visto???
 
Si, l’aveva visto.
 
Per calmare Marta, Carlotta e Mimmo  si erano offerti di portarla al parco.
Ezio e Stefania avevano portato a casa Cesare, Pamela e Matilde mentre Lucia, Giulio, Walter ed Eva stavano scaricando la macchina dei Cesaroni.
 
Mentre scaricavano, Giulio sentì per l’ennesima volta squillare il telefono di casa. Da quando erano arrivati era la 5^ volta che lo sentiva suonare.
Decise di lasciare i 3 a finire e di correre a vedere chi li cercava così insistentemente.
Lucia e Walter davanti ad Eva stavano percorrendo la salita che portava alla casa. Avevano finito di  scaricare la macchina e Walter si burlava di Giulio dicendo a Lucia che aveva usato la scusa del telefono per non aiutarli.
 
Giulio era sulla porta di casa.
Quando lo videro Walter smise all’istante di parlare.
Giulio scese, traballando sulle gambe, i gradini di casa.
Lucia lo vide impallidire sempre di più.
Lui continuava ad avanzare e guardava dritto Eva.
Walter e Lucia non capivano cosa succedeva, ma entrambi sentivano che non era nulla di buono.
 
Giulio arrivò davanti ad Eva.
L’unica cosa che riuscì a dire fu: Lui….
Poi si aggrappò a quella figlia e scoppiò a piangere.
Eva lo tenne stretto mentre lacrime rigavano anche il suo di volto. 
  
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