Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Ricorda la storia  |      
Autore: Jade Evans    08/08/2016    3 recensioni
Tutti odiano svegliarsi la mattina presto, ma se si ha vicino la persona che si ama diventa un dolce momento. E poi ti rendi conto che, forse, è tutto un sogno.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I raggi del sole passarono attraverso la persiana della finestra della stanza lasciata alta e finirono sugli occhi di un ragazzo addormentato, che si svegliò mugugnando insulti per quelle cose intangibili e gli stramaledetti uccellini che non la smettevano di cinguettare vivacemente.

Con gli occhi ancora mezzi chiusi provò a mettere a fuoco i numeri sulla sveglia digitale che stava sopra il comodino vicino al letto. Era fottutamente presto. Avrebbe potuto dormire ancora due ore prima di doversi alzare e prepararsi per andare a scuola. Fece per girarsi e dare le spalle alla finestra per tornare nel mondo dei sogni, quando si rese conto che non poteva.

Qualcosa, o meglio qualcuno, lo stava abbracciando da dietro.

Poteva sentire il petto nudo di quella persona alzarsi e abbassarsi lentamente contro la sua schiena altrettanto spoglia.

Aveva le braccia di quell'uomo, perché quelle braccia erano sicuramente di un uomo, che lo abbracciavano stretto, uno intorno alla vita, l'altro passava sotto il collo e finiva per cingergli il petto.

Voltò la testa per spiare il volto della persona e... gli si mozzò il respiro rimanendo mentalmente più abbagliato che con i raggi solari. Il volto dai lineamenti fini quasi regali, in quel momento rilassati, la pelle chiara in perfetto contrasto con i lisci capelli neri, le palpebre che celavano due perle grigie e le labbra seducenti che non erano in grado di fare un sorriso se non di scherno... tutto apparteneva all'uomo che amava.

Levi.

Un nome per la perfezione.

Sorrise dolcemente e tornò ad accoccolarsi contro di lui. Si era scordato che quella notte era rimasto da lui.

Rimase a godersi il momento della loro vicinanza per circa dieci minuti prima che gli venisse in mente un'idea.

Si spostò un poco allentando le braccia intorno al suo corpo e si mosse con cautela per poter riuscire ad alzarsi da quel letto matrimoniale senza svegliare l'altro.

Gli ci volle molto più tempo di quello che aveva pensato per preparare la colazione per entrambi, ma fortunatamente quando tornò in camera, Levi dormiva ancora disteso a pancia in su sul letto con solo il lenzuolo a coprire le sue parti basse.

Eren si bloccò in mezzo alla stanza con il vassoio fra le mani, incantato da quella visione.

Sembra quasi un sogno.

Le sue gambe si mossero da sole verso il letto e appoggiò il vassoio sul comodino spostando un po' la lampada che ci stava sopra.

Forse fu la troppa luce, o il letto che si abbassava sotto il peso del ragazzo che si era seduto, o entrambe le cose, sta di fatto che finalmente quelle piccole perle grigie tornarono a far sospirare il mondo.

Il vassoio di un verde schifosamente acceso posato sul comodino con le solite cose che mangiava al mattino e il suo caffè nero furono la prima cosa ad attrarre lo sguardo di Levi, poi però ogni cellula del suo corpo fu attratta dal ragazzo dagli occhi verdi che se ne stava seduto sul letto al suo fianco con un grambiulino biancho a fiori azzurri. Con indosso solo un grambiulino bianco a fiori azzurri.

In un istante la colazione fu dimenticata, dopo di che il letto venne ulteriormente distrutto e gli uccellini e il sole smisero di infastidire.

 

-Eren... Eren!-, un sussurro spaventato e poi qualcuno che lo scuoteva disperatamente.

Il ragazzo castano aprì i suoi stanchi occhi verdi per guardare il suo migliore amico Armin che lo guardava terrorizzato.

Sentiva il duro del legno del banco sotto la guancia e avvertì distrattamente che sentiva una matita nella mano destra.

-Jeager o alzi immediatamente la testa da quel schifosissimo banco e scoprirai quanto può far male venir colpiti dal libro di inglese.-, la voce gelida gli fece provare dei brividi di paura e non solo.

Alzò di scatto il capo con gli occhi sbarrati, ma il professor Levi Ackerman lo colpì comunque.

Eren si tenne la testa con le mani facendo una smorfia di dolore.

-Quello era per essere sicuro che ti fossi svegliato. Se ti addormenti di nuovo durante una delle mie lezioni non avrò problemi ad utilizzare il dizionario.-, minacciò lanciandogli uno sguardo tagliente prima di voltarsi e tornare alla lavagna per riprendere la lezione.

Il ragazzo si accasciò sulla sedia non badando alle risatine di Connie, Jean e Sasha e ignorando Mikasa che probabilmente stava lanciando una maledizione al loro professore.

-Tutto bene, Eren?-, domandò il suo dolce amico biondo in un sussurro preoccupato vedendo l'espressione un po' depressa sul suo volto.

'No.', pensò Eren. Come poteva andare tutto bene se il risveglio più bello della sua vita era solo un fottuto sogno?

Annuì comunque guardando le spalle larghe dell'uomo che amava mentre scriveva cose a lui incomprensibili.

“Era davvero tutto un sogno?”, la parte razionale della sua testa gli disse che sì, lo era, perché non poteva essere altrimenti.

 

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scherzavo :P

 

Quando il professor Ackerman si girò e vide che in molti non stavano ricopiando gli appunti, e che fra quei molti c'era anche quel moccioso dagli occhi stregati, minacciò di fare un compito a sorpresa se non ricopiavano quello che aveva scritto alla lavagna.

Eren afferrò immediatamente la matita e cominciò a scrivere freneticamente con una scrittura orribile quando, senza alcun motivo apparente, guardò verso l'astuccio tutto rovinato e vide un fogliettini bianco.

Lo prese e lo aprì senza farsi vedere.

Ti ho stancato troppo. Niente più sesso al mattino.

Non era firmato, ma quella scrittura perfetta era fin troppo riconoscibile da sola. Cercò di trattenersi dal sorridere come un'idiota, inutilmente.

No, decisamente non era stato solo un sogno. Ripiegò il foglietto e lo mise in tasca. Forse però avrebbe potuto arrivarci anche prima dato il leggero dolore al fondoschiena.

Il suo sorriso si fece più ampio.

-Jeager! Presta attenzione!-

 

 

 

 

 

Mi sono svegliata esattamente come Eren, purtroppo mi riferisco al sole fastidioso delle cinque del mattino. Non avevo nessun Levi che mi abbracciava.... (momento di depressione)

Comunque non sono più riuscita a prendere sonno perché mi è venuta in mente sta cosa e l'ho scritta subito. È un bel modo di iniziare la giornata XD

In ogni caso questa è la mia prima e unica Ereri spero vi sia piaciuta!

Ciao! Jade;)

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: Jade Evans