08/08/2016
3 recensioni---A
casa---
«Rilassati»
disse Judy voltandosi verso il sedile del guidatore, dove era seduto
Nick
«Andrà tutto bene»
«Se lo dici tu» rispose Nick a mezza voce. Era la centesima volta che lei gli diceva di calmarsi da quando erano partiti da Zootropolis e la situazione non era molto migliorata. Non appena lui ebbe parcheggiato il furgoncino, Judy sgusciò via e fece il giro per aprirgli la portiera: «Signor Wilde, mi permetta di darle il benvenuto alla fattoria degli Hopps»
Nick le sorrise e scese dal furgoncino. Ebbe appena il tempo di guardarsi intorno, prima di venire assalito insieme a Judy da una moltitudine di coniglietti urlanti. Con qualche sforzo per farsi sentire al di sopra del loro chiasso, Judy chiese a fratellini, sorelline, nipoti e altri parenti vari di lasciar respirare lei e il suo partner e lo presentò ai cuccioli esagitati. Non appena il baccano si attenuò, i due videro apparire sulla soglia di casa i genitori di Judy. Nick li riconobbe immediatamente dalle descrizioni che lei gli aveva fatto: Stu, il padre, con quel suo cappello con visiera e l’aria da campagnolo, e Bonnie, la madre, con il pelo perfettamente in ordine, sicuramente spazzolato da poco, e gli stessi occhi della figlia. Erano entrambi visibilmente tesi e Nick li capiva perfettamente perché anche lui era parecchio nervoso.
Judy saltellò in avanti e gettò le braccia al collo dei suoi genitori, felice di rivederli dopo tanto tempo.
«Mamma, papà, questo è Nicholas» disse infine voltandosi verso di lui. Nick aveva riflettuto molto su quel momento e aveva stabilito che la scelta giusta sarebbe stata lasciare che fossero Stu e Bonnie ad avvicinarsi, invece di andare loro incontro, con il rischio di sembrare aggressivo.
Fu la madre di Judy a fare per prima quei pochi passi che li separavano e a tendergli la zampa. Nick la strinse mentre lei diceva: «Bonnie Hopps, la madre di Judy. Sono così contenta di poterti finalmente conoscere, Nicholas, Judy ci parla tantissimo di te»
«Immagino» rispose Nick, sorridendo al pensiero della parlantina di Judy «Anche io sono felice di conoscerla, signora Hopps, ma mi chiami pure Nick, lo fanno tutti»
Bonnie gli sorrise e si scostò per fare spazio al marito, che si era infine deciso ad avvicinarsi: «Stu Hopps, piacere di conoscerti, figliolo»
«Piacere mio, signor Hopps»
Cadde per un attimo un silenzio abbastanza imbarazzato, che Judy interruppe proponendo di entrare in casa.
Durante la cena, Nick si sentì tirare la manica della camicia da qualcuno che doveva essere senza dubbio molto piccolo. Si voltò e vide una coniglietta minuscola che lo guardava con gli occhioni viola spalancati e le orecchie appiattite: sembrava alquanto impaurita.
«Come ti chiami?» le chiese.
«Jenny» rispose la piccola con un filo di voce.
«Ciao, Jenny, io sono Nick» Jenny annuì come per dire che lo sapeva, assomigliava moltissimo a come Nick si era immaginato Judy da piccola «Sei la sorella di Judy?»
Jenny annuì ancora, poi prese fiato come chi deve dire una cosa importante: «Posso… Posso toccarti la coda?»
Nick fu colto di sorpresa da quella domanda, ma si riprese in fretta: «Ma certo!»
«Grazie» sussurrò Jenny con un sorriso e poi si getto sulla vaporosa coda rossa con grande entusiasmo. Nick si sentì a casa.
«Se lo dici tu» rispose Nick a mezza voce. Era la centesima volta che lei gli diceva di calmarsi da quando erano partiti da Zootropolis e la situazione non era molto migliorata. Non appena lui ebbe parcheggiato il furgoncino, Judy sgusciò via e fece il giro per aprirgli la portiera: «Signor Wilde, mi permetta di darle il benvenuto alla fattoria degli Hopps»
Nick le sorrise e scese dal furgoncino. Ebbe appena il tempo di guardarsi intorno, prima di venire assalito insieme a Judy da una moltitudine di coniglietti urlanti. Con qualche sforzo per farsi sentire al di sopra del loro chiasso, Judy chiese a fratellini, sorelline, nipoti e altri parenti vari di lasciar respirare lei e il suo partner e lo presentò ai cuccioli esagitati. Non appena il baccano si attenuò, i due videro apparire sulla soglia di casa i genitori di Judy. Nick li riconobbe immediatamente dalle descrizioni che lei gli aveva fatto: Stu, il padre, con quel suo cappello con visiera e l’aria da campagnolo, e Bonnie, la madre, con il pelo perfettamente in ordine, sicuramente spazzolato da poco, e gli stessi occhi della figlia. Erano entrambi visibilmente tesi e Nick li capiva perfettamente perché anche lui era parecchio nervoso.
Judy saltellò in avanti e gettò le braccia al collo dei suoi genitori, felice di rivederli dopo tanto tempo.
«Mamma, papà, questo è Nicholas» disse infine voltandosi verso di lui. Nick aveva riflettuto molto su quel momento e aveva stabilito che la scelta giusta sarebbe stata lasciare che fossero Stu e Bonnie ad avvicinarsi, invece di andare loro incontro, con il rischio di sembrare aggressivo.
Fu la madre di Judy a fare per prima quei pochi passi che li separavano e a tendergli la zampa. Nick la strinse mentre lei diceva: «Bonnie Hopps, la madre di Judy. Sono così contenta di poterti finalmente conoscere, Nicholas, Judy ci parla tantissimo di te»
«Immagino» rispose Nick, sorridendo al pensiero della parlantina di Judy «Anche io sono felice di conoscerla, signora Hopps, ma mi chiami pure Nick, lo fanno tutti»
Bonnie gli sorrise e si scostò per fare spazio al marito, che si era infine deciso ad avvicinarsi: «Stu Hopps, piacere di conoscerti, figliolo»
«Piacere mio, signor Hopps»
Cadde per un attimo un silenzio abbastanza imbarazzato, che Judy interruppe proponendo di entrare in casa.
Durante la cena, Nick si sentì tirare la manica della camicia da qualcuno che doveva essere senza dubbio molto piccolo. Si voltò e vide una coniglietta minuscola che lo guardava con gli occhioni viola spalancati e le orecchie appiattite: sembrava alquanto impaurita.
«Come ti chiami?» le chiese.
«Jenny» rispose la piccola con un filo di voce.
«Ciao, Jenny, io sono Nick» Jenny annuì come per dire che lo sapeva, assomigliava moltissimo a come Nick si era immaginato Judy da piccola «Sei la sorella di Judy?»
Jenny annuì ancora, poi prese fiato come chi deve dire una cosa importante: «Posso… Posso toccarti la coda?»
Nick fu colto di sorpresa da quella domanda, ma si riprese in fretta: «Ma certo!»
«Grazie» sussurrò Jenny con un sorriso e poi si getto sulla vaporosa coda rossa con grande entusiasmo. Nick si sentì a casa.
Questa è la mia prima fic su Zootropolis :) grazie di averla letta e fatemi sapere che ve ne pare! Io ho adorato scriverla e pertanto ringrazio tantissimo bluemary per il suo prompt :)