Iniziai
a correre senza meta, solamente lontana da loro, non mi importava che i
miei genitori erano a casa e si sarebbero preoccupati, li avrei
chiamati una volta che mi fossi calmata.
Corsi per qualche chilometro e poi mi ritrovai in un posto sconosciuto,
una parte del bosco che non conoscevo, mi seddetti su un tronco e presi
il telefono per chiamare mia mamma.
<
ehi mamma, sono ancora a scuola e dovrò rimanerci fino a
tardi sta sera, ho molto lavoro da svolgere per il consiglio >
< OK tranquilla, chiamami quando stai per finire che ti passo a
prendere >
< NO!- risposi forse troppo velocemente- ho già
chiamato James e gli altri per accompagnarmi >
< a dopo Ma > chiusi la chiamata e buttai la testa
all'indietro per cercare di lavare via tutti quei brutti pensieri che
avevo fatto sui miei amici, ma non ci riuscivo, mi sentivo troppo male,
mi sentivo tradita.
Avvertì
un rumore, troppo vicino, mi alzai con calma, se fosse stato un animale
selvaggio l'ultima cosa da fare era correre, sentì quello
che mi sembrava un ululato e delle zampate veloci venire nella mia
direzione. Fanculo al rimanere calmi, anche se ero stanca stavo
correndo, per la vita sta volta, ovviamente non andai lontano, fui
presto circondata da almeno una decina di lupi.
I miei occhi li passarono tutti in rassegna ma si fermarono su quello
che mi sembrava il capo,un magnifico esemplare di grandi dimensioni e
con un bellissimo pelo rosso, persi un battito e lui
indietreggiò di un passo, perché?
Una voce umana cominciò a parlare, cacchio ero pure diventata pazza, poi mi ricordai del perché fossi qui e quindi pensai che non fosse poi molto strano.
<
chi sei umana, sei impregnata dell'odore del clan del Nord >
ringhiò il lupo rosso. Respirai profondamente, non mi faceva
paura.
< penso sia normale visto che per anni quelli che consideravo i
miei migliori amici mi hanno mentito sulla loro natura e mi hanno usato
per migliorare i rapporti tra licantropi e umani e io l'ho scoperto
perché ho sentito una stupida conversazione nel bosco, dove
non sarei dovuta essere, su come mi dovranno abbandonare appena
inizieranno a poter percepire la loro compagna o il loro compagno!
> mi ritrovai a urlare e piangere in ginocchio, in mezzo a quel
cerchio di licantropi, non volevo più vendicarmi, mi ero
sfogata.
Vidi il lupo rosso intimare agli altri di andarsene, mi riteneva innocua e lo ero. Le falcate si allontanarono veloci, sentì di nuovo il rumore di qualcosa che si rompeva e alzai lo sguardo, dove prima c'era il lupo ora si stagliava un bellissimo ragazzo con una folta e curata chioma rossa, due occhi bellissimi occhi eterocromi, uno verde e uno azzurro, il viso leggermente spigoloso, era una delle cose più belle che avessi mai visto, ancora una volta persi un battito.
Si sedette vicino a me e iniziò a parlare con una voce roca e profonda.
< adesso ti racconterò una storia, prometti che non urlerai e non scapperai via finché non sarà finita > annuì e lui iniziò a raccontare.