Storie originali > Soprannaturale > Licantropi
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Autore: kaki16    09/08/2016    0 recensioni
Ero stata tradita, tradita dai miei amici, tradita da coloro che amavo di più, loro mi avevano mentito su loro stessi e sul nostro rapporto...
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Iniziai a correre senza meta, solamente lontana da loro, non mi importava che i miei genitori erano a casa e si sarebbero preoccupati, li avrei chiamati una volta che mi fossi calmata.
Corsi per qualche chilometro e poi mi ritrovai in un posto sconosciuto, una parte del bosco che non conoscevo, mi seddetti su un tronco e presi il telefono per chiamare mia mamma.

< ehi mamma, sono ancora a scuola e dovrò rimanerci fino a tardi sta sera, ho molto lavoro da svolgere per il consiglio >
< OK tranquilla, chiamami quando stai per finire che ti passo a prendere >
< NO!- risposi forse troppo velocemente- ho già chiamato James e gli altri per accompagnarmi >
lo disse con una voce strana, come se pensasse che avessi un appuntamento con uno dei ragazzi, che vergogna < a stasera bimba >
< a dopo Ma > chiusi la chiamata e buttai la testa all'indietro per cercare di lavare via tutti quei brutti pensieri che avevo fatto sui miei amici, ma non ci riuscivo, mi sentivo troppo male, mi sentivo tradita.

Avvertì un rumore, troppo vicino, mi alzai con calma, se fosse stato un animale selvaggio l'ultima cosa da fare era correre, sentì quello che mi sembrava un ululato e delle zampate veloci venire nella mia direzione. Fanculo al rimanere calmi, anche se ero stanca stavo correndo, per la vita sta volta, ovviamente non andai lontano, fui presto circondata da almeno una decina di lupi.
I miei occhi li passarono tutti in rassegna ma si fermarono su quello che mi sembrava il capo,un magnifico esemplare di grandi dimensioni e con un bellissimo pelo rosso, persi un battito e lui indietreggiò di un passo, perché?

Una voce umana cominciò a parlare, cacchio ero pure diventata pazza, poi mi ricordai del perché fossi qui e quindi pensai che non fosse poi molto strano.

< chi sei umana, sei impregnata dell'odore del clan del Nord > ringhiò il lupo rosso. Respirai profondamente, non mi faceva paura.
< penso sia normale visto che per anni quelli che consideravo i miei migliori amici mi hanno mentito sulla loro natura e mi hanno usato per migliorare i rapporti tra licantropi e umani e io l'ho scoperto perché ho sentito una stupida conversazione nel bosco, dove non sarei dovuta essere, su come mi dovranno abbandonare appena inizieranno a poter percepire la loro compagna o il loro compagno! > mi ritrovai a urlare e piangere in ginocchio, in mezzo a quel cerchio di licantropi, non volevo più vendicarmi, mi ero sfogata.

Vidi il lupo rosso intimare agli altri di andarsene, mi riteneva innocua e lo ero. Le falcate si allontanarono veloci, sentì di nuovo il rumore di qualcosa che si rompeva e alzai lo sguardo, dove prima c'era il lupo ora si stagliava un bellissimo ragazzo con una folta e curata chioma rossa, due occhi bellissimi occhi eterocromi, uno verde e uno azzurro, il viso leggermente spigoloso, era una delle cose più belle che avessi mai visto, ancora una volta persi un battito.

Si sedette vicino a me e iniziò a parlare con una voce roca e profonda.

< adesso ti racconterò una storia, prometti che non urlerai e non scapperai via finché non sarà finita > annuì e lui iniziò a raccontare.


  
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