Daisy’s POV
Era passato un anno dal giorno del mio quasi matrimonio con Enos Strate. Un anno che avevo passato lontana da Hazzard, precisamente a Birminghan, la città cantata da Luke e Candy Dix quella sera al Boars’Nest, la sera in cui avevo capito che tra me e Enos non c’era semplice amicizia. Solo che non potevo darlo a vedere, almeno finché non ero sola con lui. Dopo quel giorno, il giorno del mio mancato matrimonio, il giorno in cui mi misi l’abito della zia Lavinia e realizzi che era veramente quello che desideravo, sposarmi con Enos e passare il resto della mia vita con lui, sono dovuta fuggire. Lo so che Enos non mi ha sposata per non costringermi a vivere una vita che secondo tutti non desideravo ma il solo vederlo mi faceva ricordare tutto: i sentimenti che provavo, il modo in cui dovevamo sposarci, il paese che spettegolava su noi due… Era troppo e perciò con il consenso di zio Jesse, trascorsi un anno a Birmingham a studiare per diventare maestra, perché poteva sembrare strano ma quello era sempre stato il mio sogno. Esattamente un anno dopo il mio mancato matrimoni, dovetti fare ancora una volta i conti con la realtà, infatti il provveditorato mi aveva assegnato la cattedra proprio nella mia Hazzard. Chiamai subito lo zio Jesse, emozionato e fuori di sé dalla gioia perché finalmente avrebbe riavuto con sé la sua nipotina che poteva tenere a bada quei discoli dei suoi cugini, e solo allora realizzai a pieno ciò che significava: tornare ad Hazzard equivaleva a rivedere Enos. Un brivido mi scorse lungo la schiena e decisi che appena sarei tornata avrei dovuto vederlo per chiarire le cose. Con questi propositi mi preparai ad andare a dormire per affrontare, l’indomani, uno dei giorni più importanti della mia vita.
 
Enos’ POV     
Era già passato un anno da quando avevo deciso di non sposare Daisy, non senza rammarico, ma non avevo scelta: non volevo costringerla ad una vita che non voleva. Naturalmente zio Jesse mi aveva aiutato molto: come se fossi un suo nipote mi aveva aiutato a superare il dolore datomi dalla fuga di Daisy. Inoltre Jesse mi aggiornava sempre su Daisy, in maniera implicita, sapevo dove viveva e una volta mi ero fatto coraggio per andarla a trovare e l’avevo pure vista ma non avevo il coraggio di parlarle così tornai ad Hazzard e ogni giorno durante la pausa andavo dai Duke. La sera di quel giorno, in cui avrei potuto festeggiare il mio anniversario di matrimonio con la mia amata Daisy, ero con i cugini e zio Jesse quando squillò il telefono. Quando zio Jesse disse: - Ragazzi, Daisy insegnerà qui ad Hazzard e perciò domani tornerà da noi! – il cuore mi si fermò e temetti di rischiare un infarto, cosa che tutti notarono. Mentre i cugini scoppiavano dal ridere nel vedere la mia faccia zio Jesse disse: - Avanti Enos, quando saprò l’ora di arrivo dell’autobus ti avvertirò subito e così verrai ad accoglierla anche tu. Sei d’accordo? -   Probabilmente balbettai un si grazie e così Bo e Luke mi dovettero scortare in città. Quella notte non dormii affatto perché riguardai le foto di me e Daisy.
Daisy’s POV
Finalmente vidi tutto quello che mi era familiare, pregustando il momento in cui avrei riabbracciato i miei cari. Ci sarebbe stato anche Enos? Chissà. Finalmente arrivammo in città, e dopo aver riabbracciato zio Jesse, Bo, Luke, Cooter lo vidi.
Enos era lì, per me.
Enos’ POV
L’attesa era straziante ma ne valse la pena. Era più bella di prima. Non sapevo cosa dirle. Così uscì con un semplice: - Ciao Daisy-.  

Author's corner: benvenuti a tutti in questa mia mia fan fiction. Non so che dire, visto che sono nuova, spero solo vi piaccia.
se volete leggerla con sottofondo la canzone di Luke e Candy Dix, Boulder to Birmingham, il link è https://www.youtube.com/watch?v=SL82PPvwuR8. Enjoy the reading.
Ps: Daisy riuscirà a chiarirsi con Enos? Lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Pps:Benvenute sono le recensioni, anche critche