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Autore: GrellShinkou    09/08/2016    0 recensioni
Massimo Ferrati, dopo la misteriosa morte della sorella, decide di indagare più a fondo.
Con l'aiuto di un vecchio amico, cercherà di rivelare il vero volto dell'assassino .
Un uomo , una donna , chi potrà essere quella persona così crudele da strappar via dal cuore dei suoi cari una ragazza come lei?
Genere: Mistero, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Caro Diario, Ricordo ancora bene quella mattina di ottobre. Arrivò una segnalazione da una stazione di polizia nella periferia della città. Avevano trovato una donna, priva di vita e freddata da due colpi di pistola, uno al petto e l'altro alla testa. In un primo momento rimasi sotto uno stato di shock, non capitò mai una cosa del genere sin da quel momento. Ma poi,quando capii che quella donna era lei, il dolore pervase il mio animo. In quel momento ero quasi convinto di non avere neppure un'anima, ma il sangue gelato nelle vene e le lacrime che scorrevano lungo il mio viso testimoniavano il contrario. Era Amanda, l'unica donna che in realtà ho amato e con cui ho passato i momenti più belli della mia miserabile vita. Cercate di mettervi nei miei panni, cercate di comprendere quello strazio, quella rabbia provata contro chi ha osato portarla via. Mi sentivo così in colpa, desideravo morire e sparire dalla vergogna. Ero stanco della mia vita da poliziotto, ero stanco di seguire i soliti obblighi imposti dalla mia famiglia per fini puramente economici. Nell'ufficio entrò un collega , mi chiese come stavo visto che sentiva da diverso tempo il mio piagnucolio. Gli urlai contro, e gli dissi che se non se ne sarebbe andato gli avrei fatto del male. Avevo il costante terrore che potessero scoprirmi , vivevo nella paura e nell'ombra. Nessuno conosceva la mia vita privata, neppure i miei genitori. Scappavo costantemente dalla realtà , cercavo di dimenticare e di non pensarci troppo su ciò che era capitato, ripetendo che non era colpa mia. Ma sentivo che in me qualcosa di negativo, quel dolore al petto , quel senso di colpa. Dubitavo di me stesso. Mi toccava continuare la mia vita senza di lei, proseguire in silenzio e nel mio dolore. Roberto"
   
 
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