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Autore: icydarcystormy26    10/08/2016    4 recensioni
Spin-off sulla storia "Una famiglia...". A seguito di una domanda fatta da un'autrice riguardo al primo incontro di Stormy e Derek, ho deciso di farci una storia, una One-shot.
Spero che la storia vi incuriosisca e che vi piaccia. Buona lettura.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Stormy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La piccola Abigail era seduta su una roccia. Si trovava in una fossa profonda una decina di metri. La sua mamma le aveva detto di non camminare di lì, poteva essere pericoloso, ma lei era andata e il terreno le era crollato sotto i piedi. La bambina era spaventata, non sapeva come uscire e inoltre aveva una ferita sulla gamba che iniziava a farle male. 
“Mamma?” disse la bambina. “Mamma!”
***
Un uomo stava camminando per di lì. Era scappato dal suo pianeta, aveva vagato per lo spazio cercando un pianeta che fosse il più lontano possibile dal suo, trovato quel pianeta aveva deciso subito di andarci. Ad un certo punto gli sembrò di sentire qualcosa, ma non capiva cosa esattamente. Si concentrò, sembrava una voce… si, era proprio una voce, di una bambina esattamente. Incuriosito, l'uomo seguì la voce. Arrivò davanti una grande crepa nel terreno. Guardò al suo interno; in fondo alla fossa c'era una bambina, probabilmente era sua la voce che aveva sentito. Si alzò in volo e si calò nella fossa per poi atterrare davanti la bambina. Abigail lo guardò incuriosita. 
“Ciao” disse la piccola. 
“Come ti chiami?” chiese l'uomo abbassandosi e appoggiando le mani sulle ginocchia. 
“Abigail” rispose la bambina. “Tu?”
“Io sono Derek” disse l'uomo. “Come sei finita qui?”
“Stavo camminando e sono caduta qui” disse Abigail. 
“Quanti anni hai?” chiese Derek. 
“Tre” rispose la bambina facendo segno con le dita. 
“E a questa età vai già in giro da sola?” chiese ancora Derek. 
“Di solito gioco nel cortile, ma oggi mi sono spinta un po' troppo oltre” rispose Abigail. “Mi aiuti ad uscire e a trovare la mia mamma?”. 
“Va bene” disse Derek. “Come si chiama la tua mamma?”. 
“Mamma” rispose Abigail con naturalezza. 
“Ovvio” disse Derek ridacchiando. Si iniziò a sentire una voce che chiamava la bambina. 
“Io conosco questa voce” disse Abigail sorridendo. 
Stormy si affacciò dalla crepa, vedendo Abigail si calò nella fossa. 
“Ti stavamo cercando tesoro” disse Stormy abbassandosi per raggiungere l'altezza della bambina. 
“Zia” disse la bambina abbracciandola. 
“Ora ti riporto a casa” disse Stormy. “Alzati su”. 
“Non so se hai notato che la sua gamba sta sanguinando, temo possa essere rotta, sarebbe il minimo dopo un volo del genere” disse Derek. 
“E tu chi sei?” chiese Stormy alzandosi con in braccio Abigail e girandosi verso l'uomo. Si era accorta solo in quel momento della sua presenza. 
“Io sono Derek” rispose l'uomo. “Tu?”.
“Come osi darmi del tu?!” esclamò Stormy. “Tu sai chi sono io?!”
“No, è per questo che te l'ho chiesto” rispose Derek. 
“Non sei di questo pianeta?” chiese Stormy calmandosi un po'. 
“No” rispose Derek. “Sono qui di passaggio”. 
“Beh, allora sappi che io qui sono la regina e nessuno può darmi del tu” disse Stormy. 
“Ma io lo faccio” disse Abigail. 
“Ma tu sei la mia Dorami” disse Stormy facendole un puffetto sulla guancia. “Noi siamo in confidenza”. 
“E la mia faccia non ti ispira confidenza?” chiese Derek. 
“Odio le persone come te” disse Stormy. 
“Come me in che senso?” chiese ancora Derek. 
“Con un pessimo senso dell'umorismo” rispose la strega. Derek stava forse per ribattere, ma improvvisamente le pareti rocciose iniziarono a muoversi. 
“Zia ho paura” disse Abigail stringendosi alla donna, che la teneva ancora in braccio. 
Delle rocce iniziarono a staccarsi dalle pareti a cadere ai loro piedi. 
“Dobbiamo uscire” disse Stormy. Ma ormai le rocce erano sempre di più e sempre più grandi. 
“Attenta!” disse Derek spingendo Stormy, e di conseguenza anche Abigail, in un cunicolo lì vicino. Subito dopo si formò un cumulo di rocce davanti l'entrata. 
“Accidenti, siamo bloccati” disse Stormy. “Su andiamo, cerchiamo un'uscita” disse Stormy iniziando ad incamminarsi per il cunicolo. 
“Certo che potresti anche ringraziarmi” disse Derek iniziando a seguirla.  “Quel masso stava per colpirti”. 
“Sarei riuscita a salvarmi anche da sola” disse Stormy continuando a camminare. “E ti ho detto che non devi darmi del tu!”. 
“È in questo modo che trattate i turisti qui?” chiese ironico Derek. 
“Però è strano” disse Stormy. “Dovrebbe esserci una barriera che impedisce ai non Obsidiani di entrare nell'atmosfera del pianeta”. 
“Già, sono riuscito a raggirarlo con un incantesimo; ho modificato temporaneamente il mio DNA in modo che sembrasse quello di un abitante di Obsidia”. 
“Bene, sarebbe ora di revisionare le protezioni” disse Stormy. “E comunque incantesimi di questo tipo indeboliscono la barriera”. 
“Oh, mi dispiace” disse Derek, il suo dispiacere sembrava abbastanza sincero. “Ora mi faccio perdonare”. 
Derek prese una pietra e la porse alla strega. Stormy la prese in mano. 
“Con questa devo farti sanguinare il naso o l'orecchio?” chiese Stormy. 
“Ma dai, è un esemplare raro, ne trovi poche in giro di così” disse Derek. 
“Oh, sarà il pezzo forte della mia collezione” disse Stormy fingendosi entusiasta. 
“E comunque, sul mio pianeta, alle donne si regalano cose del genere” disse Derek.
“Di quale pianeta sei?” chiese Stormy. 
“Sono di Solaria” disse Derek. 
“Oh, abbiamo un mago del sole qui, che fortuna” commentò Stormy. 
“Io non sono un mago, sono uno stregone” disse Derek. “Il mio potere non ha a che fare con il sole, il mio potere è quello della terra”. 
“Però, finalmente qualcuno con un potere un po' diverso”. 
“Non ci posso credere, sei riuscita a trovare un pregio in me” disse Derek stupito. 
“Già, contro un migliaio di difetti” disse Stormy. 
“Ne hai anche tu, e molti anche” disse Derek. 
“So di avere tanti difetti, ma è così che mi piace” disse Stormy. 
“Guarda che mi riferivo ai pregi” disse Derek. Stormy non disse nulla, era rimasta visibilmente stupita da quell'affermazione, cercando di non farlo vedere a Derek, e continuò a camminare. 
“È tua nipote quindi” disse Derek dopo un minuto di silenzio guardando Abigail, che nel frattempo si era addormentata e che ora dormiva fra le braccia di Stormy. 
“Si, è la figlia di mia sorella” disse Stormy sistemando una ciocca di capelli alla bambina. 
“Hai altri nipoti?” chiese Derek. 
“Ehm…”. Stormy non finì la risposta che il suolo cedette sotto i suoi piedi. Derek la tirò istintivamente a se, subito dopo si formò un enorme fossa nel punto in cui si trovava Stormy. 
“C'è mancato poco” disse Stormy con un fil di voce. 
“Già, in alcuni punti le rocce sono molto friabili, sta attenta” disse Derek. Solo in quel momento si accorsero di essere avvinghiati l'uno all'altra. Si separarono subito e arrossirono entrambi. 
“Comunque non mi hai ancora detto come ti chiami” disse Derek. 
“Stormy” rispose la strega. 
“Direi che ti si addice un sacco” disse Derek. Per il precedente movimento brusco, Abigail si risvegliò. Subito però iniziò a piangere. 
“Che cosa c'è piccolina?” chiese Stormy. 
“Mi fa tanto male” disse la bambina indicando la sua gamba. 
“Ci penso io” disse Derek. Prese Abigail e la appoggiò per terra. Iniziò a tastarle la gamba, poi iniziò a tirarla verso di se. 
“Ahi! Mi fai male…” si lamentò la bambina. 
“Gioca con i miei capelli” disse Derek avvicinando il suo viso a quello della bambina. I capelli dell'uomo arrivavano fin sotto le spalle. Dopo che Derek ebbe finito, con un coltellino strappò un lembo di tessuto dalla sua manica e fasciò il punto in cui c'era la ferita. 
“Ecco fatto” disse Derek. “Ti fa male come prima?”. 
“No, va meglio” disse la bambina. “Ti ho fatto una treccia” disse poi ridendo. 
Stormy prese la bambina da terra. 
“Me la cavo bene con i bambini” disse Derek. 
“Certo, sei uno di loro” disse Stormy sorvolando la fossa e ricominciando a camminare. 
“Beh, e allora? È così bello esserlo” disse Derek seguendola. 
“Senti Drake, smettila col tuo umorismo improvvisato e pensa ad uscire di qui” disse Stormy. 
“Derek” disse l'uomo. “Mi chiamo Derek”. 
Stormy e Derek camminarono ancora qualche minuto, ad un certo punto Stormy si appoggiò ad una parete rocciosa mentre il respiro le si faceva affannoso. 
“Ehi, va tutto bene?” chiese Derek allungando le braccia verso di lei. 
“Ehm, diciamo che… soffro di claustrofobia, non riesco a sopportare gli ambienti chiusi” disse Stormy continuando a respirare affannosamente. 
“Ok, cerca di calmarti ora” disse Derek appoggiandole le mani sulle braccia e aiutandola a sedersi. 
“Che cos'ha la zia?” chiese Abigail. 
“Nulla, è solo un po' stanca” disse Derek prendendola e facendola sedere dietro di lui, poi si rigirò verso Stormy. 
“Respira lentamente e cerca di calmarti” disse Derek. 
“Non ci riesco” disse Stormy. “Le pareti si stanno muovendo, ci stanno schiacciando!”. 
“Le pareti sono immobili, non ci stanno schiacciando” disse Derek con calma e accarezzandole un braccio. 
“È pieno di ragnatele! Le ho sulla faccia!” disse Stormy muovendo le mani davanti il viso, come se cercasse di togliere le ragnatele di lì. 
“Non ci sono neanche delle ragnatele, ora sta calma” disse Derek. “Riesci ad alzarti?”. 
“Ci provo” disse Stormy. Iniziò ad alzarsi pian piano, ma subito si sedette. “Ho le vertigini, non ci riesco”. 
Derek la guardò qualche istante, pensieroso su cosa fare. Poi la prese in braccio. 
“Drake, ho le vertigini” disse Stormy iniziando a tremare. 
“Non guardare giù, guarda i miei pettorali scolpiti” disse Derek. 
“Il tuo umorismo non mi aiuta” disse Stormy, ma alla fine fece come le aveva detto Derek. 
“E comunque il mio nome è Derek” disse lo stregone per poi girarsi di spalle ad Abigail e abbassarsi. 
“Sali sulle spalle Abigail” disse Derek. La bambina fece come le aveva detto l'uomo, poi Derek si alzò e ricominciò a camminare. 
“Devi essere molto forte se sei riuscita a resistere tutto questo tempo” disse Derek. 
“Già, e anche tu se riesci a portarmi” disse Stormy. 
“Ma dai sei leggerissima” disse Derek. “Non puoi fare nulla con i tuoi poteri?”. 
“No, i miei sono legati al cielo, sono la strega delle tempeste, e qui non funzionano affatto bene” rispose Stormy. “I tuoi, invece, sono legati alla terra, non puoi fare qualcosa?”. Nonostante stesse cercando di calmarsi, Stormy era sempre più agitata, stava entrando in iperventilazione e non la smetteva di tremare. 
“Potrei provare ad aprire un varco, ma queste rocce sono molto friabili, ci cadrebbero addosso “ disse Derek. “Va un po' meglio?”. 
“Affatto, anzi mi sembra che stia peggiorando” rispose Stormy. 
“Dobbiamo uscire di qui” disse Derek guardandosi intorno. 
“Ehm, ho una buona e una cattiva notizia, quale ti dico per prima?” chiese Stormy. 
“La cattiva” disse Derek. 
“C'è un bestione enorme dietro di te” disse Stormy indicando la creatura col dito. 
Derek si girò, alle sue spalle c'era una specie di marmotta blu gigante. 
“Quale sarebbe la bella notizia?” chiese poi Derek. 
“Hai dei bei pettorali” rispose Stormy. 
“Parla piano, è praticamente cieca, ma può capire dove siamo sentendoci” sussurrò Derek. “Ascolta, ho un'idea, per venire qui ha sicuramente scavato una fossa, questa in cui siamo deve essere una di quelle scavate in precedenza, dobbiamo arrivare a quella da cui è arrivata qui e potremo uscire di qui finalmente. Ora cerco di avvicinarmi senza fare rumore”. 
Derek iniziò a camminare lentamente verso la creatura. Essa era molto grande e occupava gran parte dello spazio. Tra lei e le pareti rocciose c'era poco spazio, giusto quello che serviva ad una persona per passare. 
“Non sono sicuro che ci passiamo entrambi” sussurro Derek quando fu un po' più vicino alla creatura. 
“Fammi scendere” sussurrò Stormy staccandosi dalla presa dell'uomo. 
“Fa attenzione” disse Derek. Stormy si girò verso di lui guardandolo con aria interrogativa. “Perché altrimenti sarei nei guai anch'io, è per questo che l'ho detto” continuò Derek guardando in basso. 
Stormy si avvicinò barcollando a causa delle vertigini. Arrivata davanti alla creatura si appoggiò alla parete e iniziò pian piano a superarla, ma arrivata dietro di essa non resistette più e cadde. Sentendo il rumore, la creatura si girò verso la strega ringhiando. Derek si mise davanti alla strega e lanciò un raggio di energia verso la creatura, ma essa sembrò immune. 
“Credo sia immune alla magia, dobbiamo andare” disse Derek aiutando Stormy ad alzarsi e iniziando a correre tenendola per mano. Ad un certo punto il cunicolo iniziò ad innalzarsi verso l'alto. Derek sia alzò in volo tenendo Stormy con un braccio, appena uscirono,  Stormy si staccò da Derek, mentre quest'ultimo chiuse l'apertura nel terreno con i suoi poteri.
“Ce l'abbiamo fatta” disse Derek dopo aver sospirato. “Ora stai meglio?”. 
“Non immagini quanto” rispose Stormy, che era seduta per terra e stava riprendendo un respiro normale. “Dov'è Abigail?”. 
“Non era con te?” chiese Derek. 
“COSA?!” chiese Stormy. 
Derek scoppiò a ridere. 
“Dai, scherzavo, è qui, sulle mie spalle” disse Derek girandosi di spalle rispetto a Stormy. 
“Che stupido, mi hai fatto prendere un colpo” disse Stormy alzandosi, per poi prendere in braccio la bambina, che nel frattempo si era di nuovo addormentata. 
“Ma come ha fatto ad addormentarsi in un momento simile?” chiese Derek. 
“Di solito a quest'ora dorme, è un'abitudine ormai” disse Stormy. “Abigail? Abigail svegliati”. 
La bambina aprì piano gli occhi. 
“Zia” disse stropicciandosi gli occhi. “Siamo usciti?”. 
“Si, ora siamo fuori” rispose Stormy. “Ora dobbiamo tornare subito a casa, la mamma sarà preoccupatissima per te”. 
Abigail la guardò con sguardo supplice. 
“Zia, non dire alla mamma che le ho disobbedito, si arrabbierebbe con me” disse Abigail. 
“E come le spieghiamo la tua ferita alla gamba?” chiese Stormy. 
“Posso dirle che stavo cercando di arrampicarmi su un albero e poi sono caduta” disse Abigail. 
“Così piccola sai già mentire con tanta naturalezza?” chiese Stormy. “E va bene, non dirò nulla, ma prometti che non disobbedirai più”. 
“Va bene” disse la bambina. 
“Noi ora torniamo a casa” disse Stormy rivolta a Derek. “Ehm, grazie per l'aiuto”. 
“Figurati” disse Derek. 
I due si guardarono per qualche istante. Derek avvicinò pericolosamente il suo viso a quello della strega. 
“Aspetta” disse Stormy fermandolo. “Non so se funzionerà”. 
“Anche se indirettamente, posso controllare i terremoti” disse Derek. 
“Si, credo che potrebbe funzionare” disse Stormy sorridendo. 
Si avvicinarono lentamente l'uno all'altra, per poi baciarsi. 
“Insomma” si lamentò Abigail coprendosi gli occhi. 
"Bene, io ed Abigail andiamo" disse Stormy.
"Allora a presto" disse Derek.
Detto questo Stormy si alzò in volo tenendo in braccio Abigail, mentre Derek le vedeva allontanarsi.



Ciao a tuttiii!!! 
Eccomi qui con una nuova storia solo per voi. Era da qualche giorno che stavo pensando di scrivere una storia sul primo incontro di Derek e Stormy, dopo la domanda di un'autrice, che saluto, ho deciso che l'avrei scritta, ed ora eccola qui. Spero che la storia vi sia piaciuta e di aver trovato Derek simpatico piuttosto che irritante (come inizialmente lo trovava Stormy). Ringrazio inoltre Tressa per il suo aiuto. Bene, ora vi lascio. A presto. 
Icydarcystormy
   
 
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