PROLOGO

Sirius Black non riusciva a credere alle sue orecchie, guardava Silente come se fosse impazzito. Erano nell’ufficio del preside e , fuori dalla finestra, sopraggiungevano i tuoni che squarciavano il silenzio del parco di Hogwarts.

Sirius si alzò e iniziò a passeggiare su e giù per lo studio con le mani dietro la schiena e borbottando cose senza senso.

Albus Silente lo osservava divertito e congiunse le mani sotto il mento in attesa della risposta da parte di Sirius.

“No. Non può essere vero!” sbottò all’improvviso Sirius Black.

“Perché dici così?”

“Io sono passato attraverso il velo! Non dovrei essere qui!”

“Invece sei qui davanti a me. E noto con piacere che non hai perso il tuo modo di fare!” ribatté Silente sorridendogli gentilmente.

Sirius abbozzò un sorriso e si risedette davanti al preside.

“Albus, sei veramente il miglior mago esistente!” disse ammirato e il preside fece un cenno con la mano per dargliene atto.

“Ma tu capisci che non puoi rimanere qui… In questo mondo, tu sei morto e Harry deve affrontare un compito difficile.” Gli fece notare.

“Lo so, Albus. Vorrei tanto aiutarlo…”

Albus Silente lo guardò e sospirò pesantemente. Si alzò e si diresse verso un armadietto antico. Aprì le ante e prese un piccolo oggetto. Ritornò vicino alla scrivania e tirò fuori una pozione dalla manica.

“Sirius, purtroppo il tuo tempo qui è finito.”

Sirius alzò la testa e guardò Silente negli occhi per poi spostare lo sguardo sulla mano annerita del preside.

“E per colpa mia che ti sei ferito la mano? “

Silente si guardò la mano e abbozzò una risata. “ No, Sirius. È una storia emozionante, ma preferisco non dirtela. Ma ti posso assicurare che non è stato l’Incantesimo Reversus .”

Sirius annuì, sapendo perfettamente che era inutile insistere. Guardò la pozione e, poi , quel piccolo oggetto che assomigliava molto a un GiraTempo.

“è una tua invenzione, come il Deluminatore?” chiese indicandolo.

Silente sorrise e i suoi occhi azzurri lampeggiarono “ Sì, ma non ti posso assicurare che funzionerà. Tu sarai il primo e unico ad usarlo.”

Sirius si prese il volto tra le mani e scosse la testa. Non riusciva ancora a credere alla proposta di Silente. Veramente poteva rifarsi una vita in un altro mondo?

“Dove andrò, Voldemort è vivo?” domandò con calma.

“No, Voldemort è morto quando ha attaccato i Potter. In quel mondo, Harry lo ha sconfitto quando era ancora un bambino, purtroppo James e Lily non c’è l’hanno fatta.”

Sirius sorrise amaramente e si alzò in piedi per poi spostarsi vicino alla finestra. Si appoggiò con una spalla al vetro e vide in lontananza lo stadio del Quidditch. Harry, il suo figlioccio, era lì e lui non poteva raggiungerlo. Si chiese distrattamente se c’era anche Hermione con lui, ma poi si ricordò che la ragazza odiava profondamente quello sport.

“Albus, sei sicuro che sia l’unica maniera?”

“Sì, Sirius. Lo so che per te è difficile dover rimanere in disparte, ma non sei più destinato a rimanere qui. Se non partirai subito, ritornai nel velo.” Rispose Silente con tono serio.

Sirius annuì e domandò “ Cosa succederà?”

“Appena berrai la pozione, ritornerai giovane e dimenticherai tutto quello che è successo qui. Saprai solo le cose che lo accomunano questo mondo con l’altro. Dopo prenderai il GiraVerso che ti porterà via, dove potrai rifarti una vita ed essere felice. Te lo meriti dopo tutto quello che hai passato.” Disse Silente e Sirius si voltò verso di lui.

“Ma non rischio di incontrare l’altro me?”

“ No. Lì, non è mai esistito Sirius Black.”

“E come farò a sopravvivere? Dove andrò? Cosa farò?”  Sirius si spostò per avvicinarsi a Silente e appoggiò le mani sulle braccia del preside. “ Chi incontrerò? “

Silente lo guardò attentamente e, con tono curioso, chiese “ Non mi dirai che Sirius Black ha paura?”

L’uomo dai fluenti capelli neri latrò una risata e scosse la testa.

“Non ho paura… e solo che…”

“Hai già perso tutto mesi fa, ti sto offrendo la possibilità di rifarti una vita. I miei studi sono  accurati, li sarai felice.” Mormorò Silente dolcemente “ Prendilo come un modo da parte mia per scusarmi. “

Sirius si sorprese quando si accorse della sofferenza di Silente e si allontanò da lui per non vedere le lacrime che aveva intravisto in quegli occhi azzurri penetranti.

“Non ti faccio nessuna colpa, Albus!” ribatté Sirius.

“Tu no, ma io sì.” Silente tirò fuori il suo orologio con dodici lancette e si limitò a dire “ è ora!”

Sirius annuì e raccolse la borsa vicino alla sedia, tirò fuori la bacchetta e prese in mano la pozione.

Fece volare via il tappo e, prima di portarla alle labbra, si fermò.

“Proteggerò Harry… e anche Hermione…”

Sirius sorrise e bevve tutto d’un fiato assaporando quel sapore dolce. Si voltò verso lo specchio, che era appeso dietro il trespolo di Fanny, e spalancò la bocca. I suoi lineamenti si ringiovanivano e le rughe intorno ai suoi occhi, neri brillanti, sparivano lasciando una pelle liscia come seta. I capelli si rinfoltirono e il ragazzo affascinante di un tempo, ritornò.

Sirius scosse la testa, sentiva la sua mente leggera e dovette appoggiarsi al muro per non cadere.

“Sirius gira una volta GiraVerso e partirai.  Ti auguro buona fortuna.”

Sirius voleva ringraziarlo, ma si dimenticò del motivo. L’unica cosa che riuscì a dire prima di partire, fù

“Hermione…”

E la luce lo avvolse.

Salve a tutti… Non so come mi sia venuta in mente. Spero di aver scatenato la vostra curiosità. Non so entro quanto aggiornerò, ma spero che attenderete. Sempre se questa FF sia seguita.

Il pairing lo so che è strano, ma io lo adoro.

Alla prossima! (Forse)