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Autore: FalbaLove    10/08/2016    2 recensioni
-Flora?- improvvisamente la ragazza si girò ad osservare gli occhi pieni di amicizia e gratitudine di Musa
-Grazie-disse sincermanete abbracciandola
-Ehi piano piano... Così mi soffochi-esclamò Flora ma ad un tratto udì di nuovo dei singhiozzi da parte dell'amica
-Ehi...-disse tornando a guardarla di nuovo in volto e sciogliendo l'abbraccio
-Tranquilla questa volta sto piangendo per la gioia. Grazie davvero perchè senza di te io non saprei neanche come andare avanti... Se non ti avessi mai conosciuta...-ma l'altra la interruppe.
-Smettila perchè se no fai piangere anche me. E comunque lo stesso vale per me... Ti voglio bene amica- e schioccò un bacio sulle sue gote oramai sorridenti
-Ne abbiamo passate di avventure insieme- Musa sorrise a quella affermazione
-Sempre fantastche perchè anche nei momenti più bui siamo riuscite a farcela
-Perchè eravamo insieme-disse con naturalezza Flora alzando le spalle
-Si perchè eravamo insieme e per sempre lo saremo-concluse l'altra sfoderando un sorriso
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flora, Musa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era finalmente giunto il ventinove di febbraio e tutta Alfea si preparava ad accogliere con gioia il mese di Marzo,segno che la primavera non era poi così lontana. Ad Alfea questo però non era un semplice giorno: quest'anno infatti tutta Magix aveva avuto la possibilità di festeggiare un giorno in più grazie all'anno bisestile e quindi tutta Torrenuvola e tutta Alfea erano stati invitati a Fonterossa per festeggiare l'evento. Era oramai inoltrata serata quando una ragazza snella,con i capelli coloro miele e gli occhi color giada stava passeggiando da sola per il lungo corridorio di Fonterossa, deserto causa la festa che si stava svolgendo all'esterno:I suoi passi risuonavano complice il silenzio che regnava sovrano mentre dei gemini strozzati di pianto accompagnavano il tutto. I suoi occhi,così brillanti e limpidi,erano oscurati dalle lacrime e ogni passo sembrava di una difficoltà incredibile,come se dentro di sè portasse un peso insostenibile.All'improvviso si fermò davanti a una delle tante vetrate che caratterizzavano quel luogo e rimase quasi affascinata di fronte allo spettacolo stupendo che quella sera il cielo mostrava:nessuna nuvola oscurava il tappeto di stelle che brillavano spazzando tutto il buoio che la notte portava. Ma la cosa che più rapì la sua attenzione fu la luna che in tutto il suo splendore si rifletteva nei suoi occhi color giada;per un attimo rimase affascinata da quello spettacolo mentre una sola e piccola lacrima rigava le sue gote. Ad un tratto un rumore rapì la sua attenzione,sentiva degli strani gemiti provenire dalla stanza di fronte alla finestra. Si avvicinò con attenzione come se avesse paura di essere scoperta ed ad un tratto,accostando l'orecchio alla porta,si accorse di conoscere molto bene quei gemiti strozzati e senza esitazione aprì la porta ritrovandosi dinanzi una figura raggomitolata a terra.
-Musa...-disse flebilemente osservando che la sua amica,notando la sua presenza,stava inutilmente cercando di asciugare le lacrime che avevano segnato la pella del suo viso così candida e pura.
-Ma tu stai piangendo-disse correndo verso di lei e sedendosi accanto a lei. L'amica si coprì,come se fosse spaventata dalla sua presenza, il volto con la mani per poi ritornare,silenziosamente, a piangere.
-Musa,ti prego dimmi che cosa è successo-continuò la mora abbracciandola di slancio: e tra quellle braccia,così familiari, per un attimo la Fata della Musica si sentì al sicuro. L'amica teneramente le asciugò l'ultima lacrima che stava scivolando per il suo volto,nera a causa del trucco e le sorrise teneramente:per un attimo Musa si sentì meno sola e triste in quel momento e ringrazò il cielo per la sua presenza.
-Allora me ne vuoi parlare? Non voglio obbligarti ma sono sicura che ti farebbe bene confidarti con me. Nel senso che non voglio fare l'impicciona ma sai che ti voglio bene e quin...- ma non riuscì a finire la frase che il silenzio fu spazzato via da una risata da parte dell'amica
-Flora te lho mai detto che mi fai molto ridere quando parli a macchinetta?-commentò lei mentre la Fata della Natura rispondeva con una smorfia sentendosi il cuore un po' più leggero. Ad un tratto la mora abbassò lo sguardo e cercò dentro la sua borsetta un fazzoletto di stoffa bianco e azzurro che porse dolcemente all'altra WInx.
-Allora?-riprese quando notò che Musa finalmente era riuscita a calmarsi.
-Non è niente flora,ho avuto solo un attacco d'ansia-rispose lei chinando il capo:Flora alzò gli occhi al cielo
-Ci conosciamo da otto anni e ancora non hai capito che molto probabilmente io ti conosco meglio di te stessa-continuò imperterrita la Fata mentre fece materializzare una piccola rosa blu
-Questo mi preoccupa abbastanza-replicò in modo ironico l'altra ma subito si morse la lingua notando l'espressione seria dell'altra
-Smettila di scherzare- e detto questo mise delicatamente la rosa trai i capelli blu dell'amica la quale sorrise sinceramente a quel gesto -Scusami...-disse flebilmente come se fosse una bambina appena sgridata
-Forse parlandomene ti sentiresti meglio-
-Il fatto è che è una cosa così stupida-a quelle parole Flora si alzò per andarsi a sedere su un banco segno che molto probabilmente si trovavano in un'aula di Fonterossa
. -Si tratta di Riven?- all'udire di quella frase l'amica si incupì e iniziò a giocherellare nervosamente con il fiore. Annui quasi impercettibilmente ,ma Flora capì che forse si trattava di un fatto molto più grave di quanto pensasse.
-L'hai risentito?- Oramai erano passati quasi tre mesi da quando il bel tenebroso aveva deciso di lasciare la scuola e soprattutto Musa alla ricerca di se stesso. Sapeva perfettamente quando questo avessse influito su Musa la quale aveva passato un mese a piangere,ma che per fortuna da pochi giorni aveva rincominciato a sorridere grazie a lei,alle altre Winx e agli altri specialisti:eppure eccola lì con il viso deturpato dal trucco tutto sbavato e gli occhi pieni di tristezza e di malinconia... Forse si erano sbagliati tutti? Forse non era riuscita a dimenticare? Forse qualcosa aveva riaperto la ferita... Per sua fortuna la Fata scosse la testa in risposta alla sua domanda e scostò i capelli blu oramai ritornati corti dopo 6 anni.
-So che abbiamo fatto la scelta giusta lasciandoci,ma oggi,alla festa,vedendovi così felici e così innamorate sono stata sopraffatta dalla malinconia... Sai lui mi manca tremendamente...ogni giorno-a quella risposta un sorriso amaro comparve sul viso ambrato di Flora mentre delle lacrime a quelle parole stavano facendo capolinea dai suoi occhi: Non poteva lasciarsi sopraffare dai suoi problemi in quel momento ... Non voleva farla soffrire.
-Musa sappiamo tutte e due quanto sia stata giusta quella vostra scelta- e prese tra le sue mani quelle dell'amica per farle capire che lei c'era,lei ci sarebbe sempre stata.
-Non potevate continuare così perchè quello non era amore; era solo uno strano sentimento che vi divorava all'interno con i litigi e tutte le sofferenze che anche involontariamente vi causavate-disse decisa cosa che lasciò un po' di sorpresa l'amica non aspettandosi un comportamento così dalla fatina della Natura.
-Sappiamo tutti quanto ci tenessi a lui,ma devi cercare di reagire-la Fata della Musica abbassò lo sguardo triste -Io non ci riesco-replciò a bassa voce come se fosse un peccato
-Devi farlo per te stessa,devi farlo per noi- a quelle parole una lacrima scivolò veloce per la sua guancia andandosi a dividere sul vestito rosa che quella sera indossava. L'amica rimase un attimo interdetta da quel geso così strano
-Vieni con me-disse sicura prendendo la mano della mora che intando non riusciva a far smettere di scendere le lacrime. Tutte e due si avvicinarono alla grande porta-finestra che vi era in quella stanza e che illuminava in modo soffuso tutta la stanza lascianod passare la luce lunare. La Fata della Musica senza indecisione l'aprì ritrovandosi tutte e due su un piccolo balcone. La ragazza però non si fermò e anzi condusse la mora su per delle scale fino a quando non si ritrovarono sul punto più alto di Fonterossa:Flora rimase stupeffatta dallo spettacolo su cui quel piccolo spiazzo si affacciava. L'intera Magix si mostrava in tutta la sua bellezza e milioni di lucine la illuminavano allegramente
-Che ne pensi?-domandò curiosa l'amica stendendosi a terra come se conoscesse alla perfezione quel luogo:l'altra non riusciva a risponderle talmente bello era lo spettacolo che i suoi occhi vedevano
-é...è bellissimo Musa-disse esasperata sedendosi affianco a lei:l'altra sorrise per quella risposta
-Ma come fai a conoscere questo posto?-continuò lei mentre tutte e due si misero a guardare il cielo stellato.
-Era il nostro luogo... nel senso mio e di Riven. Mi portò in questo luogo circa 7 anni e mezzo fa... Per il nostro primo mesiversario-disse tristamente lei e per un attimo Flora mi maledì per la sua troppa curiosità
-Abbiamo passato dei momenti fantastici qui:passavano l'intera serata a parlare, a guardare le stelle e ad aspettare l'alba-continuò notando l'imbarazzo della Fata della Natura
-Sai sei la prima che porto qui quindi dovresti sentirti onorata-
-Onoratissima-e alla risposta della mora entrambe iniziarono a ridere -Flora?- improvvisamente la ragazza si girò ad osservare gli occhi pieni di amicizia e gratitudine di Musa -Grazie-disse sincermanete abbracciandola
-Ehi piano piano... Così mi soffochi-esclamò Flora ma ad un tratto udì di nuovo dei singhiozzi da parte dell'amica
-Ehi...-disse tornando a guardarla di nuovo in volto e sciogliendo l'abbraccio
-Tranquilla questa volta sto piangendo per la gioia. Grazie davvero perchè senza di te io non saprei neanche come andare avanti... Se non ti avessi mai conosciuta...-ma l'altra la interruppe.
-Smettila perchè se no fai piangere anche me. E comunque lo stesso vale per me... Ti voglio bene amica- e schioccò un bacio sulle sue gote oramai sorridenti
-Ne abbiamo passate di avventure insieme- Musa sorrise a quella affermazione
-Sempre fantastche perchè anche nei momenti più bui siamo riuscite a farcela
-Perchè eravamo insieme-disse con naturalezza Flora alzando le spalle
-Si perchè eravamo insieme e per sempre lo saremo-concluse l'altra sfoderando un sorriso
o -Flora-al sentire il suo nome la mora si girò a guardare l'amica
-Cosa hai? non credermi stupida... ti ho sentita piangere e poi vedo la tristezza nei tuoi occhi-la mora sorrise amara a quelle parole come un ladro appena scoperto
-è per Helia?-continuò mentre lei abbassava tristemente il capo
-Sì... Il fatto è che in questi giorni non va per niente bene tra di noi colpa anche la presenza di Kristal-e sospirò come se si fosse appena tolta un peso dal cuore.
-Durante la festa abbiamo di nuovo litigato e io penso che sia finita proprio questa volta-disse gurdando il cielo. Ad un tratto sentì la mano dell'amica stringere forte la sua
-Devo farti una confessione. Quando stavo con Riven ti ho invidiato per molto tempo-La mora la guardò sorpresa
-Sì insomma si nota subito quanto amore tu provi per quello Specialista;lo vedo da come lo guardi,dal tuo sguardo che si illumina quando lo vedi o parli di lui... e beh io gelosa di questo. Lui ti guarda come se fossi la cosa più preziosa a questo mondo e io non riuscivo a capire come mai voi eravate così felici insieme a differenza mia e di Riven-
-Mi dispiace- -Non devi dispiacerti perchè non è colpa tua. Su una cosa sono sicura e cioè che tu ed Helia siete fatti l'uno per l'altra. Siete la coppia più innamorata che io abbia mai conosicuto e non dovete rovinare tutto per una stupida gelosia come abbiamo fatto io e riven. Parlate e vedete che tutto si sistemerà- Flora rispose a quelle parole con un sorriso pieno di gratitudine anche se dentro di se sentiva che questa volta la sua amica si sbagliava. Musa fece per alzarsi,ma notò che l'amica non le lasciava la mano
-Puoi restare con me ancora un po' per guardare le stelle?- lei annuì felice
-Ti voglio bene- e detto questo entrambe si lasciarono cullare dalla leggera brezza di un fine inverno e dalle stelle che sembravano sorridere. Gli occhi azzurri di Musa si fecero sempre più pesanti fino a quando si chiusero,ma sul suo volto per tutta la notte non l'abbandonò un sorriso felice e rilassato che da mesi non si vedeva più su di lei.

   
 
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