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Grazie
a te, piccola anima pia che con buona
volontà hai aperto questa schifezza e
con curiosità ti accingi a leggere
questa sciocchezzuola. Quindi, intanto grazie, meriti una medaglia solo
per
questo!
Adesso ti spiego pure cosa la mia mente malsana ha
partorito dopo la visione del promo della 6A di Teen Wolf. Dunque il
titolo
della flash-fic è preso integralmente da una frase detta da
Clara al Dottore in
un episodio della settima stagione di DW (non ricordo di preciso quale)
e l’ho
trovato calzante ai sentimenti di Lydia e ai suoi poteri, il suo essere
banshee
e il collegamento con il regno dei morti. Da queste quattro parole
messe in
croce il roditore / alias coinquilino del mio cervello / si
è messo in moto e
dopo opportune divagazioni, pianti isterici e quant’altro
sono riuscita a
sfornare questo. La voce che Lydia
sente e che la interroga non è altro che il suo inconscio
per poi scoprirsi che
in realtà—beh, credo proprio che dovrai arrivare
fino alla fine per scoprirlo.
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To
you, I’m a ghost
Ricorda
Ricorda
Ricorda
Cosa?
Cosa dovevi ricordare,
Lydia? Se non lo ricordi, non era importante dopotutto, non ti
crucciare.
Cosa c'è? Oh, stai
piangendo.
Perché
stai piangendo?
Ti strofini gli occhi opachi,
una lacrima ballerina si aggrappa su quel filo di matita prima di
precipitare
sulle guance già umide.
Lydia, quanto hai pianto? Non lo
sai, non lo riesci a ricordare. Deve
essere stato tanto. Sicuramente troppo. E di notte. (Succede
sempre di notte)
Ricorda.
Se
dimentichi, è finita! Non
potrai più salvarli (da cosa?).
Ma la testa continua a fare
male, fa male! I sussurri, cosa ti dicono i sussurri?
Allora dimmi, non vorresti
forse dimenticare, Lydia? Lo potresti fare, sai. È
più facile dimenticare.
Dimentica e sarà come se non fosse mai
esistito.
Chi?
Ricorda,
Lydia. Ricorda. È
solo nella tua testa. Non è reale, perché
dovrebbe esserlo?
Non c'è nessun ragazzo di
fronte a te.
Nessuno sta chiamando il tuo nome.
È solo l'eco di te stessa.
Lui
non esiste. Lui.
Lui chi?
Suvvia,
Lydia. È solo un
ragazzo. È come gli altri (— non
come
Jackson, non come Aiden).
Quei ricordi che hai provato
a gettar via. Sono ombre che si allungano e si assottigliano dietro di
te,
mentre corri, scappi, ti allontani. Sono elastici che ti riportano
indietro e
fanno male. Sono solo fantasmi che popolano la tua mente.
Ricordi.
Sì,
Lydia. Stai piangendo.
Se piangi è perché sai
di ricordare, nulla può
essere dimenticato. E se lo ricordi vuol dire che lui è
esistito e se è
esistito una volta significa che può sempre tornare
— da te.
“Lydia?”
Hai
poco tempo, Lydia. Quel
che ti basta per dirgli qualcosa.
Cosa dovevi dirgli, Lydia?
Che non è vero che non è
importante, lo è, eccome. Ricorda.
Che non vuoi dimenticarlo,
non lo farai, non lo permetterai. Ricorda.
Che non è solo un ragazzo,
lui è Stiles. Ricorda!
“Stiles”
Mormori
il suo nome, una
ninna nanna per anime perse. Come hai potuto dimenticartene?
“Mi
dimenticherai”
“No,
non lo farò”
Guardalo
Lydia, non ti
distrarre. Non vedi che sta lentamente scomparendo? (Sono
venuti a prenderlo, sono venuti a prendere tutti noi).
“Per te, sono un fantasma”
dice e il suo sguardo ti frantuma il cuore.
“Per
te, siamo tutti fantasmi”
Non
ha forse ragione, Lydia?
Svegliati prima che i
fantasmi ti afferrino, prima che ti cancellino, prima che anche tu
dimentichi
chi sei, chi sono — senza di lui.
Svegliati,
Lydia, per te questo è solo un brutto sogno.
Svegliati,
Lydia.
Svegliati.
Ricordami.