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Autore: innamoratahobbit96    11/08/2016    3 recensioni
< < Non possiedi niente, e poi, come ti vesti? – rise un altro – sei proprio un inutile Hobbit. Non riusciresti ad adeguarti a tutte le nostre tradizioni > >
Bilbo strinse i pugni, trattenendo a stento le lacrime. Chi voleva prendere in giro? Era soltanto un piccolo hobbit. Un hobbit e un nano erano molto diversi, sì, ma d’altronde, gli opposti si attraggono.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bilbo, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DEVE PIACERE A TE, NON AGLI ALTRI

 
 
< < Come sarebbe a dire che devo attenermi a queste norme?? > > urlò Thorin a Dain, alzandosi in piedi di scatto e battendo i pugni sul tavolo.
< < Tuo nonno le ha tramandate e tu, da Re Sotto la Montagna, sei tenuto a rispettarle > > disse serenamente Dain, senza alcuna paura dell’ira del cugino.
Il re si passò una mano sul viso e cominciò a camminare di qua e di là, guardando fuori dalla finestra, cercando di pensare a qualcosa.
< < Io sto per diventare re– si puntò il dito contro il petto – IO decido > >
< < Lo deluderesti moltissimo cugino > >
< < Maledetto a te Dain! > >
Dain si alzò dalla sedia e lo raggiunse, appoggiando una mano sulla sua spalla.
< < Mi dispiace molto, ma . . guarda > > gli disse accompagnandolo verso la finestra. Gli indicò con lo sguardo un piccolo hobbit. Non un hobbit qualunque, ma un hobbit che ha rischiato la vita più volte per proteggere i suoi amici. Il suo nome era ormai riconosciuto in tutta Dale ed Erebor: Bilbo Baggins.
Thorin sorrise, vedendo il suo piccolo amico sistemare delle aiuole e piantare degli alberelli nel giardino.
< < E quale sarebbe il dilemma? > > domandò corrucciando la fronte voltandosi verso il cugino.
< < E’ troppo diverso da noi. Lo rispettiamo moltissimo, lo amiamo, ma . . non è un nano. Ha atteggiamenti, tradizioni . . troppo diverse, il popolo cosa direbbe se tu scegliessi di sposare quell’hobbit? > >
< < QUELL’HOBBIT si chiama Bilbo e io lo amo > > gli spiegò Thorin incrociando le braccia e sfidandolo con lo sguardo.
< < Il consiglio non approverebbe . . hai ancora tempo per pensarci Thorin > >
Thorin appoggiò le mani sul davanzale, senza togliere gli occhi di dosso da Bilbo e ignorando le frasi di Dain, che si concentravano principalmente sulla questione del matrimonio.
< < Lasciami solo > > mormorò Thorin ad un certo punto.
< < Thorin . . > >
< < HO DETTO lasciami solo > > sottolineò cercando di non perdere la pazienza. Se non lo avesse ascoltato, sicuramente gli avrebbe messo le mani addosso.
Dain sospirò e uscì dalla stanza, chiudendola alle sue spalle.
 
Più tardi, Thorin uscì dal palazzo. Aveva bisogno di prendere una boccata d’aria. Appena Bilbo lo vide, lo raggiunse e gli mostrò il lavoro nel giardino.
< < E’ bellissimo mastro Baggins > >
< < Oppure – pensò Bilbo ad alta voce – potrei collocare quei fiori bianchi vicino alle rose > >
< < Va benissimo così - lo rasserenò Thorin ridendo – questa sera in taverna ci sarà una festa, ti va di accompagnarmi? > > gli propose estasiato.
< < Una . . festa in cui non farete altro che ubriacarvi, giocare a carte e fare a pugni? > > domandò Bilbo corrucciando la fronte.
< < Be . . ci sarà molto vino e molta birra sicuramente – disse Thorin modesto – ma ti assicuro che non succederà niente > >
Bilbo alzò un sopracciglio e sospirò, dondolando sui talloni, pensando, mentre Thorin lo supplicava con lo sguardo.
< < No eh, non utilizzare quello sguardo per convincermi! > > lo rimproverò puntandogli il dito.
< < Andiamo, lo sappiamo entrambi che non resisti > > sorrise Thorin avvicinandosi pericolosamente a lui.
Tuttavia, si fermò, comprendendo lo sguardo preoccupato di Bilbo. Forse aveva osato troppo. Rimasero in silenzio per alcuni secondi, in imbarazzo, quando fu Bilbo a rompere il ghiaccio.
< < Allora . . ci vediamo stasera Thorin > >
< < Certo! > > ammiccò Thorin.
Bilbo divenne rosso in viso e abbassò lo sguardo, sperando di non essere notato, lo superò e si allontanò a passo felpato.
Quando Bilbo rientrò nel palazzo, tre nani lo stavano seguendo con lo sguardo, la loro schiena era appoggiata alla parete.
< < Ma chi ti credi di essere . . Hobbit ? > > sottolineò uno di loro.
< < Pensi davvero di avere speranza con Thorin Scudodiquercia? > >
< < Lui fra poco sceglierà il suo principe o principessa e sicuramente non sarai tu, sei soltanto un hobbit. Non hai nulla da donargli > > disse il capo dei tre girandogli attorno.
< < Non so . . non so di cosa state parlando > > li ignorò Bilbo superandoli.
< < Un Re deve essere forte, coraggioso e avere molta ricchezza > > disse uno, facendo bloccare Bilbo, che teneva la schiena rivolta verso di loro.
< < Non possiedi niente, e poi, come ti vesti? – rise un altro – sei proprio un inutile Hobbit. Non riusciresti ad adeguarti a tutte le nostre tradizioni > >
Bilbo strinse i pugni, trattenendo a stento le lacrime. Chi voleva prendere in giro? Era soltanto un piccolo hobbit. Un hobbit e un nano erano molto diversi, sì, ma d’altronde, gli opposti si attraggono.
 
La sera, come promesso, Bilbo accompagnò Thorin alla festa. Come fecero ingresso nella taverna, ebbero tutti gli occhi puntati addosso. Alcuni nani sghignazzarono alle sue spalle, altri lo guardarono furiosi.
< < Ho . . ho qualcosa che non va? > > mormorò Bilbo a Thorin, mentre si stavano sedendo ad un tavolo libero.
< < Niente affatto, perché mi poni questa strana domanda? > > gli domandò Thorin tranquillamente.
< < Niente > >
< < Sicuro? > >
< < Sì sì > >
< < Oh . . scusami un secondo, c’è un nano che non vedo da tanto tempo – lo indicò sorpreso e alzandosi – torno subito mio hobbit > >
Bilbo lo seguì con lo sguardo e lo vide sedersi davanti al bancone, cominciando a parlare con un altro nano.
Bilbo sorseggiò della birra, quando due nani si sedettero accanto a lui.
< < Fai sul serio? > > gli domandarono alzando un sopracciglio.
< < Che volete dire? > >
< < Tu? Con Re Thorin? > > risero.
< < Quante volte dobbiamo dirtelo? Lui sceglie solo i nani, è sempre stato così > > rise uno.
Bilbo corrucciò la fronte e scosse la testa.
< < Thorin è libero di scegliere chiunque voglia! – alzò la voce – ora lasciatemi in pace, mi avete stancato abbastanza > >
< < Volentieri > >
I due nani si alzarono e uno di essi fece cadere la coppa con la birra all’interno, che si riversò sul vestito di Bilbo.
 
< < Thorin, sta arrivando il gran giorno - gli disse Bertol, un suo caro amico – hai scelto il tuo sposo? > >
< < Be . . ho qualche idea > > sorrise Thorin voltandosi verso Bilbo.
< < Oh . . sono felice per te > > sorrise il nano entusiasta e abbracciandolo.
< < E’ un hobbit speciale > > mormorò Thorin guardando Bilbo dolcemente.
< < Dalle tue lettere me lo dicevi spesso. È davvero fortunato, come me e il mio compagno dopotutto > > sorrise soddisfatto.
< < Ma vi siete sposati? > >
< < Certo! > >
Poco dopo sentirono un tonfo.
Tutti i presenti si voltarono verso la direzione da cui proveniva il rumore e videro il povero Bilbo con la schiena a terra, mentre si reggeva sui gomiti, con accanto un barile e dell’acqua che si riversava sotto di lui.
Thorin si alzò velocemente e lo raggiunse, notando che era completamente bagnato.
Molti nani sghignazzavano e lo prendevano in giro per la sua sbadataggine. Ma Bilbo sapeva bene di chi era la colpa.
Thorin lo aiutò a rialzarsi, ma Bilbo colpì la sua mano, guardandolo sia tristemente sia furibondo.
< < Vieni con me, non voglio sentir ragioni > > gli disse Thorin abbracciandolo.
< < Lasciami Thorin! Per favore! Lasciami solo! > >
Bilbo alzò così tanto la voce da stupire Thorin, il quale rimase fermo e allontanò le braccia, guardando il suo piccolo amico andarsene.
< < Ok signori, non c’è nulla da guardare qui > > ruppe il silenzio il locandiere, andando a ripulire insieme ad altri.
Alcuni nani approfittarono del momento avvicinandosi sensualmente a Thorin.
< < Sire, vi dono la mia spada, è dei miei Padri > > disse un nano porgendogli la sua spada.
< < Io invece ho abbastanza denaro d’oro, posso donarvelo Sire > > disse un altro.
< < Non ce n’è bisogno > >  precisò Thorin, con il tono di voce basso, a causa della tristezza per ciò che era successo a Bilbo.
< < Sire, davvero vi interessa quell’hobbit? – rise uno di loro – non potete sposarlo > >
< < Cosa penserà il popolo della vostraa unione con un hobbit? > > domandò un altro.
Thorin strinse i pugni e si trattenne.
< < E’ soltanto un inutile hobbit > >
Quell’affermazione fu la goccia che fece traboccare il vaso. Thorin sferrò un pugno al nano, il quale finì scaraventato su un tavolo.
< < Una volta era la mia taverna > > disse il locandiere sarcastico.
< < La prossima volta che chiamerai così Bilbo, ritrovati scaraventato giù dalla montagna > > lo avvertì Thorin , minacciosamente, prima di uscire dalla locanda, seguito dal suo amico Bertol.
< < Devo trovarlo! > >
Raggiunsero il palazzo e Thorin corse verso la camera di Bilbo, bussando incessantemente.
< < Bilbo > >
< < Lasciami stare! > > urlò Bilbo, all’interno.
< < Mi dispiace per quello che è successo, Bilbo, aprimi! Altrimenti . . .> > continuò Thorin.
< < . . sfonderai la porta? > >
< < Sì! > >
< < E poi sentirai Balin . . – disse Bilbo – quando scoprirà che dovrà versare un’altra somma di denaro per riparare la porta > >
Thorin sospirò e appoggiò un braccio sulla porta, abbassando lo sguardo.
< < Bilbo . . > >
< < Basta Thorin – mormorò Bilbo poco dopo, aprendo leggermente la porta – domani ripartirò per la Contea > >
< < No! > > gridò Thorin cercando di entrare in camera, ma Bilbo la richiuse velocemente, a chiave.
< < Sono le regole Thorin. Tu dovrai sposarti, che senso ha rimanere qui? BUONA NOTTE! VATTENE! > >
Thorin sospirò tristemente e si allontanò dalla camera. Raggiunse Bertol dietro l’angolo e prima di andarsene, guardò per l’ultima volta la porta della camera di Bilbo.
< < Sei uno stupido > > gli disse Bertol scuotendo la testa.
< < Lo hai sentito? > >
< < Sì. E tu dovevi impedirglielo > >
Camminarono per i corridoi del palazzo e si fermarono sul grande terrazzo che si affacciava su Dale in lontananza.
< < Senti amico mio – disse Bertol - Ho sofferto tanto, ho lottato tantissimo per conquistare l’amore del mio compagno e io ti OBBLIGO a trasgredire queste stupide norme e di chiedere a Bilbo di sposarti! > >
< < Cosa dirà il popolo? - domandò tristemente – non lo accetterà > >
< < Non importa! L’hobbit deve piacere a te, non agli altri. TU AMI L’HOBBIT? > >
< < Sì > >
< < E allora riprenditelo testardo di un nano! > >
< < Anche tu sei un nano > > rise Thorin.
< < Sì . . ma di sicuro meno capoccione di te > >
< < Sai . . all’inizio odiavo Bilbo. Era così debole e fifone . . ma poi, ho potuto trovare in lui il coraggio. Ci ha salvato la vita più volte, MI ha salvato la vita. Non ho mai trovato nessuno come lui > > raccontò dolcemente, ripensando a tutti i bellissimi momenti trascorsi con lui.
< < Cosa ti ha colpito di lui? > >
< < La sua dolcezza. La sua gentilezza anche quando ci sono momenti di tensione. Quando perdevo le staffe e mi arrabbiavo, c’era sempre Bilbo a tirarmi su il morale. Sono pazzo di lui > > continuò.
< < Conquistalo Thorin. Ascolta il tuo cuore e vedrai che troverai con lui la felicità che tanto meriti > >
< < So cosa fare ora – sorrise Thorin – grazie mille amico mio! > >
 
Il giorno seguente, Bilbo aveva preparato tutte le sue cose e aveva chiesto a Balin di non dire nulla a nessuno. Balin, inutilmente tentò di convincerlo.
Bilbo fece per aprire il portone, quando sentì dei passi.
< < Dove credi di andare? > > gli domandò una voce profonda.
Bilbo sobbalzò e appoggiò una mano sul suo povero cuore, che batteva dallo spavento.
< < Thorin! NON  . . non farlo mai più! > >
Thorin non disse niente e lo osservò, sorridendogli dolcemente. Bilbo era piuttosto irritato ma anche imbarazzato dal modo in cui lo guardava, per questo arrossì.
< < Lasciami passare, devo andarmene > >
< < Perché? > >
< < Non sono il benvenuto > >
Thorin lo afferrò per il braccio, per evitare che fuggisse, lo strinse a sé e lo baciò.
< < Non andartene, perché ti amo > > sussurrò sulle sue labbra.
< < C- Come? > > tremò Bilbo.
< < Ti amo e vorrei che tu fossi il mio sposo > >
< < Thorin . . le regole . . non . . > > balbettò confuso.
Thorin posò l’indice sulle sue labbra, invitandolo a fare silenzio.
< < Che tu piaccia o no al mio popolo, ti sposo lo stesso > > gli disse baciandogli la punta del naso.
< < Ma . . non ho oro, non ho armi particolari da donarti > >
< < Tu sei il mio tesoro. Tu mi doni felicità > > gli spiegò Thorin appoggiando la fronte contro la sua.
Bilbo sorrise, fece cadere il suo zaino, gli cinse il collo con le braccia e lo baciò con passione.

 
Così . . .
Thorin e Bilbo si sposarono. Il popolo, un po’ scosso, accettò il piccolo hobbit, tuttavia, con un po’ di diffidenza, credendo che fosse incapace di governare il Regno, tuttavia, stupì tutti quanti. Sapeva Governare il regno meglio di chiunque altro, persino più di quanto stava facendo Thorin.
D’altronde, anche Thorin, inizialmente era diffidente verso Bilbo, ma si dovette ricredere.

 
 
  
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