Il colore del mare

Che colore ha il mare di notte? È scuro come il ventre di una madre? Nero come inchiostro? Come una promessa non mantenuta? Come un grido?
Che voce ha il mare? Profonda e vibrante come quella di un padre? Grondante di futuro come quella di un amico? Gonfia d'amore? Satura di rabbia? Poliglotta per tutte le navi che lo hanno solcato, i morti annegati, perduti, dimenticati?
O forse, aveva la tua voce il mare, per questo lo hai seguito, per questo ti sei arreso.
Ti togli le scarpe, arrotoli i calzoni e inizi a camminare. La sabbia che scivola tra le dita dei piedi. La giacca sbottonata. Avanzi incerto, la spuma che ti sottrae equilibrio, quando ti raggiunge. La brezza ti gonfia la giacca, i pantaloni, scuote le ciocche sfuggite alla coda bassa.
Ti fermi.
Il mare ti ha sottratto l'anima, ti ha riempito di immensità e ti ha lasciato il turbamento.
Lo fissi, scorgendo unicamente il riflesso increspato della falce di luna.
Poco più in là, dove la spiaggia è già finita da un pezzo, alcuni ragazzi siedono in cerchio su uno scoglio piatto. Hanno le teste chine, cospiratrici. La punta delle sigarette che si arrossa di tanto in tanto.
Forse hanno la tua età, forse qualche anno in piu. Sarebbe semplice coprire le distanze. Camminare con attenzione sugli scogli umidi, sedersi con loro, e fingere che la tua coscienza sia ancora pulita. In fondo hai anche tu sedici anni, e a sedici anni è così facile fare amicizia e credere nella fine del mondo.
Sospiri e pieghi le labbra in un sorriso amaro.
Quando ti volti, sai già che lui è lì. Elegante nel completo di Armani, la frangia più lunga, pettinata di lato, il riflesso argenteo negli occhi viola da Elisabeth Taylor. Le cameriere di Villa Solo sospirano ad ogni suo sguardo, ad ogni suo passo.
«Non devi restare per forza.» gli avevi detto, quel giorno.
Lui aveva guardato il mare, aveva guardato te e si era avviato verso la mercedes che attendeva al limitare della spiaggia.

Note dell'Autrice - non è uno shonen-ai. Intendiamoci.

Questa è opera di fantasia.
Saint Seiya, i suoi personaggi e ogni richiamo alla serie citata appartengono a Masami Kuramada. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma solo come omaggio da parte di un fan. Tutti i personaggi, gli episodi e le battute di dialogo sono immaginari, e non vanno riferiti ad alcuna persona vivente né intesi come denigratori. In particolare, i personaggi, le ambientazioni e le situazioni da me create, mi appartengono; per poterli utilizzare altrove, o per riprodurre questa storia o parti di essa è necessario il mio consenso.