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Autore: Sciao_Principesa    11/08/2016    0 recensioni
"Ed eccolo arrivato il fatidico momento che aspettavo da non so quanto tempo.
oggi primo luglio 2015 io, Federica Pellegrini, partirò per le mie bellissime due settimane di vacanza studio a Londra. Si mi chiamo Federica Pellegrini, come la famosa nuotatrice italiana che ha battuto tutti i record sui 200 stile libero. Peccato che io faccia fatica anche ad alzarmi dal divano." tratto dal primo capitolo
Genere: Commedia, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La giornata è iniziata in un modo diverso oggi. Stranamente mi sono svegliata prima delle altre e senza il bisogno della svegli. Sentendomi particolarmente contenta, decido di farmi una doccia e vestirmi in modo più carino del solito. Mi preparo in una decina di minuti, mi metto i miei pantaloncini a vita alta e il top a voulant bianco che avevo comprato qualche giorno prima, mi piastro i capelli, metto una riga di eyeliner e i miei soliti dieci strati di mascara, poi decido di essere pronta e guardando l’orario sullo schermo del mio telefono mi dirigo verso la camera di Arianna decidendo di svegliarla io almeno una volta in queste due settimane.
Dopo aver bussato ed essermi sentita rispondere con un “arrivo, arrivo” che era un misto tra L’affanno di una ragazza in ritardo ed il mormorio della stessa ragazza ancora mezza addormentata, la bionda apre la porta mentre sta cercando di infilarsi una delle sue All Star argentate, ma dopo poco alza lo sguardo su di me.
“A cosa dobbiamo questa Federica così figa?”
“A una giornata che mi si prospetta splendida”
Fa un sorrisino compiaciuto, poi raccoglie la sua borsa e ci dirigiamo verso la mensa per fare colazione.

**
Ovviamente una cosa in questa giornata apparentemente splendida doveva essere come le altre e infatti anche oggi siamo in ritardo per la lezione mattutina. Oggi è la volta buona che Kevin ci ammazza.
Cerchiamo di percorrere la strada verso il college il più velocemente possibile evitando semafori e possibili investimenti. 
Arriviamo al college con meno minuti di ritardo rispetto al solito e corriamo per le scale verso la nostra aula, apriamo di scatto la porta e poi, rendendoci conto del gesto non proprio carino, cerchiamo di riparare il fatto con un “Ciao Kevin! Dovresti essere contento, solo dieci minuti di ritardo!” Nel nostro inglese migliore e con un sorriso a trentadue denti. Ormai Kevin ha perso le speranze e ci dice solo di sederci dove troviamo posto.
Gianmarco ci aveva tenuto due posti di fianco a lui e ci ha fatto cenno di andarci a sedere lì, così ci avviciniamo, lo salutiamo con un bacio sulla guancia e ci sediamo.
“Complimenti ragazze, solo dieci minuti di ritardo! Devo segnarlo sul calendario”
“Ma smettila che sarai arrivato si e no due minuti prima di noi” dico dandogli un colpetto sul braccio e cercando di capire qualcosa della lezione.

**
“Ci si ferma da Pizza Express?” Dice Francesco raggiungendoci insieme ad Ale davanti all’uscita.
Annuiamo tutti contenti e ci dirigiamo verso la pizzeria che distava qualche metro dal residence.
“Che si fa stasera?” Chiedo io sorridendo
“Bowling” rispondono i quattro in coro con una faccia che diceva tutto.
“Che palle, non possiamo fare qualcos'altro? Dopo cerco di convincere Andy. Mi adora.”
“Non è vero che ti adora, se potesse ti abbandonerebbe in metropolitana.” Dice canticchiando Francesco e fingendomi offesa gli dò un calcio sulla gamba da sotto al tavolo.
Il nostro pranzo continua cercando di trovare un piano per evitare il bowling e ridendo e scherzando ci accorgiamo che si è fatto tardi e dobbiamo tornare al residence per il ritrovo.

**
Arriviamo in tempo per rispondere all’appello,  precisamente al mio nome, a cui rispondo urlando un “I’m there!” Correndo e sbracciandomi verso Andy che mi guarda un attimo e poi fa una faccia sconsolata scrollando la testa e tornando all’elenco. 
“Visto? Mi adora” dico alitandomi sulle dita e strofinandomele sulla spalla, trovandomi ben presto spintonata e riempita di “ma smettilaaa” dei miei amici.
Andy annuncia felice che si andrà al bowling e subito dopo si alza un coro di protesta da parte mia e dei miei 4 amici a cui lei risponde con un “niente proteste”, quindi la seguiamo dietro agli altri nostri compagni che a differenza nostra sembravano entusiasti.

**
Eccola. Una bellissima sala da bowling piena di scarpe sudate e completamente deserta. La Gioia proprio. 
Dirigendoci verso le piste noto un cartello con una freccia che segnala un “ice skating” sulla destra. All’inizio penso “che strani sti inglesi, solo loro possono mettere una pista da pattinaggio sul ghiaccio al chiuso, a luglio e nello stesso posto di una pista da bowling” ma poi realizzo che forse possiamo scampare alla partita a bowling. Raduno i miei amici, indico la scritta sorridendo e loro mi rispondono allo stesso modo, quindi corriamo da Andy e le spieghiamo la situazione riuscendo alla fine a contrattare un “fate una partita, poi se siete almeno dieci vi facciamo pattinare”. 
Entusiasti giriamo tra gli altri a cercare reclute per il pattinaggio riuscendo nell’impresa. Dieci persone esatte. Carolina Kostner preparati.

**
“I can't skate!” Mi dice con accento francese Adrien mentre si prepara ad entrare
“No problem, just take my hand and follow me, ok?” Rispondo sorridendogli e venendo ricambiata con un sorrisino pieno di terrore, poi entriamo in pista e gli porgo la mano non attendendo molto prima che venisse stretta. 
Sentivo la sua tensione e mi metteva un po’ di agitazione ma comunque mi piaceva come sensazione.
Facemmo un paio di giri vicino al bordo mentre lo trascinavo e vedevo Arianna mostrare le sue acrobazie agli altri, poi Adrien decise che poteva bastare e mi lasciò andare da loro ringraziandomi.

**
“Vedi di romperti qualcosa te!” Urlo alla bionda mentre mostrava la sua bravura nel pattinare all’indietro poi mi prese la mano e mi trascinò lontano dal gruppo.
“Ti piace il francesino eh?” Mi chiede facendo uno dei suoi sorrisini 
“Eh? Noo, quello che mi piace non è lui” dico perdendomi un attimo a fissare nel gruppo
“Non è lui? Ma l’hai visto? ...Che guardi?... Ooooh è nel nostro gruppo? Francesco no perché è mio e lo sai... Vediamo... Oh mio dio, Giammo?”
“Già” rispondo abbassando lo sguardo e arrossendo
“Ma sei stupida? Vai da lui, non lo vedi come ti guarda? Chiedigli di pattinare con te muoviti” dice spingendomi verso il gruppo contromano e trovandomi a fermarmi addosso a Gianmarco.
“Scusa è colpa di quella pirla.. Pattiniamo?” Dico cercando di nascondere l’imbarazzo e sentendo a malapena la risposta affermativa del fiorentino che in pochi secondi già mi aveva preso per mano e mi aveva accompagnata per qualche metro.
“Sei davvero bella oggi. Mi piace come ti sei vestita” 
“Grazie, peccato che in questo momento io stia leggermente congelando, ok la pista del ghiaccio ma fa un freddo porco qui” ecco che devo sempre rovinare tutto.
Parliamo per tre giri e mezzo, poi Andy viene a dirci che dobbiamo tornare al residence visto che abbiamo già  sforato l’orario.

**
Torniamo al residence senza parlare, poi ci fermiamo tutti davanti all’entrata per salutare i fiorentini e andare a prepararci per la notte.
“buonanotte quindi” mi dice Gianmarco avvicinandosi a me mentre gli altri si salutavano
“A domani, vedi di non arrivare in ritardo o Kevin si incazza” dico sorridendogli scherzosamente
“Guarda che quella che non deve arrivare in ritardo qui sei tu stupida... Mi sono divertito stasera”
“Anche io” gli dò un bacio sulla guancia e poi entro nel residence.
Sento un applauso lento vicino a me, alzo lo sguardo continuando a sorridere e mi trovo di fronte a Luca che mi fissa.
“Qualcuno qui si è innamorato?” 
“Eh? Ma smettila dai” dico cercando di superarlo per andare nella mia camera ma mi sento subito bloccata.
“Nono non vai da nessuna parte finché non mi racconti tutto quello che succede con quel tipo. Ho visto come vi guardavate. Che è successo?” 
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo, poi dopo qualche secondo di silenzio lo trascino davanti alla porta della mia camera e gli racconto la serata dall’inizio alla fine un po’ in imbarazzo.
Non sono abituata a raccontargli questo tipo di cose, di solito è lui il rubacuori e sono io a dovergli chiedere tutti i dettagli.
“... Però devi stare zitto, mi hai capito bene?” Lo minaccio puntandogli addosso l’indice e mi risponde facendo il gesto della bocca cucita, quindi gli rispondo sorridendo soddisfatta.

** 
Merda, merda, merda. Beatrice mi ammazza sta volta. Sono andata in camera del Rosso insieme ad Arianna per stare un po’ insieme ai nostri compagni di viaggio ma quando è arrivata l’ora del “tutti nelle proprie camere” e abbiamo visto che non c’era Maria a fare il giro del nostro piano ma la leader Danese famosa per prendere provvedimenti su chi non è nella propria camera all’orario stabilito io e la mia abdica bionda ci siamo guardate e siamo sparate lei nell’armadio grande ed io nel bagno con Luca per prepararci al “dov’è quello che manca?” “Sotto la doccia” e quindi evitare richiami subito dopo aver mandato un messaggio alle mie compagne in modo da dire la stessa cosa per me.
Abbiamo scampato così il controllo della signorina Rottermeier e dopo aver salutato i ragazzi ci siamo fiondati nelle nostre camere. O almeno, Arianna si è fiondata nella sua camera. Io sono rimasta chiusa fuori perché come sempre mi sono dimenticata la chiave.
Maledicendomi in tutte le lingue a mia conoscenza e aspettando qualche secondo di riflessione decido, facendomi coraggio di bussare alla porta.
Mi apre Beatrice più incazzata del solito, come potevo aspettarmi, che mi lancia addosso una trentina di insulti per poi tornare nel suo letto e riaddormentarsi come se nulla fosse successo. Meno male, pensavo al peggio.
Mi strucco, mi metto il pigiama e mi infilo nel letto. Metto la sveglia per domani e controllo i messaggi. Uno, da Gianmarco “vedi di non farti pure rimpatriare stupidina” con una faccina che manda un bacino. Sicuro qualcuno gli ha detto qualcosa. E credo anche di sapere chi. Domani mi sente, giuro.



NON È UN ERRORE CHE LA STORUA PASSI DAL GIORNO QUATTRO AL GIORNO SETTE, HO TAGLIATO APPOSTA DUE GIORNI  ALTRIMENTI LA STORIA RISULTAVA PARECCHIO RIPETITIVA E NOIOSA. SPERO CONTINUIATE A SEGUIRE LA MIA STORIA ANCHE SE INIZIO A PENSARE FACCIA UN PO’ SCHIFO, SCRIVETEMI IN UNA RECENSIONE COSA PENSATE ALMENO VEDO SE CONTINUARE CON IL DIARIO DEGLI ALTRI GIORNI O LASCIARE STARE. GRAZIE MILLE
-Federica
  
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