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Autore: ZeldaFitzgerald    12/08/2016    0 recensioni
Senza spazio e senza tempo, Louis e la decisione di tatuarsi il dagger.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi improvvisamente di averlo visto lì, disteso sul divano intento a leggere una tragedia ottocentesca in un grigio pomeriggio londinese. Un ricordo riaffiorato così, quasi per caso che si insinua tra le dita, velluto sulla pelle. Tocchi istintivamente l’avambraccio sinistro, lo accarezzi con gentilezza, lo sguardo perso in quel flashback così distante eppure così nitido nel presente.
 
Come sempre, il protagonista delle tue più dolci memorie è lui, Mr Harry Styles come sono soliti chiamarlo i rotocalchi, Haz per gli amici, Harold per te. Era disteso, una tua felpa addosso che, sempre troppo piccola, gli lasciava scoperti i polsi, lo trovi adorabile. Di solito sei tu a rubargli i vestiti, maglioni per lo più, la differenza di quei jeans sempre troppo lunghi è molto più evidente… Non sai perché ma vederlo lì, con la tua felpa addosso ti inebria di tenerezza e senti il bisogno di osservarlo ancora un minuto e di andare ad abbracciarlo e stampargli uno di quei baci che solo voi sapete di darvi. 
 
Aspetti ancora qualche secondo e ti avvicini. Lui è lì, fisso con il dito su una riga, la legge e la rilegge ed è talmente bello che hai paura di toccarlo perché potrebbe svanire l’incantevole magia di quel momento. Lui però ha fiutato la tua scia, ha sentito il battito accelerato del tuo cuore, suono da anni inconfondibile per il suo orecchio e ti ha battuto sul tempo, “Lou leggi qui”. Non sei mai stato un grande lettore né tantomeno incline al romanticismo delle tragedie femministe ottocentesche ma quella frase colpisce anche te.
 
The dagger has no terror for me unless it’s pointed to your breast.
 
Si stringe nelle spalle, le tue braccia attorno al suo collo, il tuo respiro  fra i suoi capelli. Un desiderio irrefrenabile ti prende, hai un debole per l’Harold vulnerabile, romantico quasi fanciullesco e prendi a baciargli l’orecchio. La sua schiena si inarca, un brivido gli scende lungo la colonna vertebrale, la tua lingua si insinua in ogni possibile zona erogena ma non sei ancora pronto quindi decidi di farlo soffrire un po’.
 
Il suo sesso infiammato, le tue labbra che iniziano a schiudersi e ricompattarsi in un vortice frenetico che non dà via di scampo alla sua pelle abbronzata, la sua fronte è madida di sudore e le gocce ne evidenziano le impurità adolescenziali, ti fermi un attimo ad osservare quel dettaglio. Sei improvvisamente pronto. Non gli dai il tempo di girarsi lo posizioni secondo quella che è la tua fantasia del momento. Sei rude oggi, paradossalmente la sua ingenuità ti rende animalesco. Lo guardi. A lui piace. Non esiste atto di piacere che non coinvolga il suo piacere, non esiste godimento che non arrivi dopo la soddisfazione di Harry, è così e non c’è modo di cambiarne le dinamiche. E’ il tuo modo di amarlo, di amarti e di amare quello che siete. 
Harry si è steso, pancia in giù sul divano, le fossette alla base della schiena in evidenza per via del peso del corpo retto dalle sole ginocchia, ti fai strada con le mani. Lo accarezzi, ne disegni i lineamenti perfetti, lo baci. Trema. Il suo corpo sta supplicando il tuo di raggiungerlo e non aspetti altro tempo, ogni ritardo nell’azione è una tortura, il piacere dell’attesa cede il posto al piacere dell’orgasmo. Siete voi due nel salone del vostro nido e non esiste più nulla, niente che appartenga più a te o a lui, è tutto vostro, tutto giallo, tutto luce. I vostri corpi nudi sono gli unici a rimanere a fuoco nel gioco dei ricordi che ti sta danzando tra le mani, riesci ancora a sentire il sudore della sua pelle su di te, l’odore del suo sesso dopo averlo baciato con foga insistente, il suo sorriso e quello scintillio nello sguardo dopo che, ad atto finito, ti eri steso sopra di lui, esausto, e implorante ti aveva sussurrato:  “Ancora”. 
 
Sei incredibilmente scosso dalla potenza del tuo ricordo, ti siedi su quello stesso divano che vi ha visti complici e amanti nelle vostre giornate casalinghe e ti abbandoni al flusso di pensieri che ti porta ancora una volta a quella giornata per te così speciale. Rimembri di essere uscito di casa, frettolosamente,  di esserti recato nel tuo studio di tatuaggi di fiducia. Gli hai chiesto di tatuarti, lì, in fretta, non potevi più aspettare. Harry è il tuo dagger, è il tuo pugnale, la tua arma. E’ ciò che ti rende incredibilmente potente da ucciderti con un solo taglio, è il cuore che pompa il sangue nelle tue vene, è la tua forza ed è contemporaneamente la tua debolezza. Ti hanno chiesto come mai solo il pugnale, chi avrebbe fatto la rosa e ti sei limitato a dire che qualcun altro ci avrebbe pensato per entrambi… non avresti mai potuto tatuarti quel fiore, quello spetta a lui, lui che è bellezza, passione, lui che profuma di rose. 
 
Continui a toccarti il braccio sinistro e ricordi di essere tornato a casa, emozionato per quella dichiarazione d’amore così strana e così usuale per voi due, chiave nella serratura, entri. 
Uno di quei canali musicali canta le sue melodie, lui ti guarda e capisce. Rimanete così fermi a fissarvi mentre le vostre anime fanno l’amore, mentre le vostre bocche si baciano e le vostre mani si accarezzano. 
La musica rimane di sottofondo ad addolcire quel ricordo. Ricordi perfettamente quale canzone fosse e adesso che sei di nuovo su quel divano prendi le cuffie, chiudi gli occhi e ti stendi.
 
Ronan Keating comincia a cantare “the touch of your hand says you’ll catch me whenever I fall… you say it best when you say nothing at all”.
   
 
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