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Autore: Ventodivino87    12/08/2016    0 recensioni
Derpy Hooves è una pegaso grigia dagli occhi incrociati che un giorno riceve una lettera da un ammiratore segreto, il quale si interessa a lei.
I problemi inizieranno quando un’altra pegaso (che ormai tutti conoscerete) di nome Rainbow Dash si presenterà a casa di Derpy dicendole che quelle lettere sono pericolose, ma la nostra pegaso sentirà qualcosa in quelle lettere che le farà pensare in tutt’altro modo rispetto alla sua amica.
Riuscirà la nostra protagonista a legare con il suo misterioso compagno senza farsi scoprire?
ATTENZIONE: Questa storia è uno Spin-off/Mini-Sequel di Pony no ongaeshi, si richiede di aver letto la seguente storia per comprendere meglio determinati pezzi.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derpy, Fluttershy, Nuovo personaggio, Rainbow Dash, Twilight Sparkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ATTENZIONE:
Questa storia è uno spin-off (o meglio, un mini-sequel) di Pony no ongaeshi, in particolare prende luogo dopo il True End, e non è legata in nessun modo al Normal poiché in tal caso sarebbero presenti buchi di trama, per chi non avesse letto questa Fan Fiction potrebbero presentarsi alcuni problemi di comprensione, a tal proposito vi sarà qui la trama riassunta:
A causa di un motivo sconosciuto il nostro protagonista umano si ritrova a Ponyville, qui incontra le Mane Six e le Cutie Mark Crusaders con le quali fa amicizia; il problema è che non appartenendo a quel mondo, il nostro protagonista acquisirà lentamente le sembianze di un pony; il suo scopo sarà di tornare al mondo reale prima di essersi trasformato completamente e non poter più tornare umano. Nel Normal End il protagonista decide di rimanere un pony e vivere ad Equestria, mentre nel True End decide di tornare nel suo mondo; quando si risveglia scopre di avere con se una piuma appartenente a Rainbow Dash con la quale può aprire piccoli portali verso Ponyville.
 
Ora che avete finito di leggere la trama di Pony no ongaeshi potete gustare al meglio questa Fan Fiction.






Hey Derpy, spero che tu stia bene oggi, volevo semplicemente salutarti poiché la prima volta non sono riuscito a parlarti a causa della mia timidezza e un paio di problemi, tuttavia spero che tu possa ricevere questo mio messaggio ed il suo allegato (il delizioso muffin accanto a questa lettera), sebbene non ci siamo mai effettivamente incontrati io conosco i tuoi gusti, e ho pensato che un muffin potesse renderti contenta. Inoltre ci tenevo a dirti una cosa importante: se tu volessi rispondermi ti chiedo di fare in questo modo, quando avrai scritto la tua lettera poggiala dove hai trovato questa, se hai un oggetto da inviarmi fai allo stesso modo, io lo riceverò appena ne avrò il tempo, quindi non te la prendere se non ritiro subito la tua posta.
Spero che tu possa rispondermi il prima possibile e che il muffin sia buono.
Alla prossima Derpy, buon appetito  ;)  “
 
 
Un Muffin Sotto Casa
家の中でマフィンの




 
 
Per quanto fosse assurdo, Derpy era attratta dal messaggio che si era trovata sul tavolino del salotto, era bizzarro che della posta non fosse nella sua banale cassetta, insieme al muffin comparso dal nulla.
“Wow ho un ammiratore, chissà che tipo è… “
Tuttavia Derpy si chiedeva come avrebbe potuto inviare la posta direttamente a casa sua e poggiarla con cura sul tavolino, non era semplicemente appoggiata, ma era stata posizionata in modo da essere notata e che potesse essere letta all’istante.
Derpy iniziò comunque a lasciarsi andare, dopotutto era appena tornata a casa dopo aver consegnato un casino di pacchi ed era davvero stanca, tutto ciò che voleva era semplicemente distendersi sul suo letto e staccare la spina per il resto del giorno, guardò la lettera ed il muffin per qualche secondo e s’incamminò verso camera sua. Una volta sul letto provò ad addormentarsi, ma la curiosità di sapere chi fosse il suo ammiratore non le dava pace…
“Mmmmh… e se aspettasse una mia risposta da tanto tempo? Chissà quando mi ha scritto… “
Derpy si rialzò e si mise a sedere sul materasso, iniziava a considerare il fatto di avere qualcuno che fosse veramente interessato a lei, o per lo meno la considerasse più degli altri.

“Ah chi se ne importa? Gli scriverò che ho ricevuto la lettera, almeno sarà tranquillo… “
Derpy si incamminò verso la dispensa per prendere dei fogli, aveva intenzione di rispondere al suo ammiratore il prima possibile, e magari chiedergli qualcosa in più.

“Caro ammiratore, o chiunque tu possa essere, ti sono grata per il pensiero di avermi inviato un muffin ed una lettera di presentazione, tuttavia sono curiosa di sapere qualcosa di più sul tuo conto: che tipo di pony sei? Giusto per capire meglio con chi ho a che fare, tuttavia ci tengo a precisare che se si tratta di uno scherzo ti invito a finirla subito, non mi va di essere presa in giro poiché mi è successo fin troppe volte… se capisci di cosa parlo…
Comunque… spero di avere nuovamente la possibilità di parlarti… chiunque tu sia sento però che posso fidarmi di te, aspetto risposta.
Derpy Hooves”

Derpy posò la sua lettera sul tavolino e tornò a dormire, sperando di potersi finalmente riposare dopo una pesante giornata di lavoro extra; perlomeno poteva stare tranquilla e riposarsi senza più nessuna preoccupazione per il resto del giorno.
 
 

-Derpy sei in casa?!
Derpy si svegliò lentamente, le sembrò che qualcuno la chiamasse da fuori ma non riusciva a capire se stesse ancora sognando o no, non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti dalla stanchezza.
“Dovrei alzarmi ed andare ad aprire? E se lo avessi solo immaginato? “
-Derpy! Se ci sei aprimi!
Non se l’era immaginato, c’era davvero qualcuno alla porta di casa sua che la stava chiamando.
“E se fosse chi mi ha scritto? Non posso lasciare che vada via così facilmente!”
Derpy si alzò così di fretta che sbatté il muso per terra, ma non poteva certo farsi fermare da questo perché doveva raggiungere la porta il prima possibile per evitare che il suo visitatore se ne andasse pensando che non ci fosse nessuno in casa.
-STO ARRIVANDO!
Derpy pensò che facendo così potesse guadagnare un po’ di tempo, forse se avesse sentito la voce di Derpy non sarebbe andato via e avrebbe aspettato ancora un pochettino. La pegaso era già scesa di sotto e aveva la porta davanti, solo un piccolo sforzo in più… Derpy aprì la porta in un attimo.
-Ci sono… Ci sono… Ti stavo aspettan…
Derpy alzò lo sguardo, per poi accorgersi che non aveva davanti il suo ammiratore, ma qualcun altro. Era così imbarazzata che non riusciva quasi a parlare.
-R… Rainbow… Dash?
-Che c’è Derpy? Sono capitata in un brutto momento? Se vuoi ripasso dopo.
Derpy non sapeva bene che cosa dire a Rainbow Dash, la conosceva bene, e sapeva che a prescindere dalla sua risposta lei si sarebbe intromessa in quella storia. Doveva cercare di dare una risposta neutrale se voleva togliersi la sua amica di torno.
-No Rainbow Dash, non disturbi per niente, stavo semplicemente riposando, poi ho sentito il mio nome più e più volte e sono venuta di corsa ad aprire pensando che fosse importante.
Forse così sarebbe riuscita a mantenere la calma e non far venire a galla niente. Almeno per il momento.
-Oh… scusami tanto per averti svegliata, immagino stessi riposando da poco…
Derpy vedeva che Rainbow Dash era visibilmente dispiaciuta per ciò che aveva fatto; tuttavia cercò di consolarla.
-Tranquilla Dash, è che aspettavo visite, che ore sono? Vedo che è un po' buio qua fuori...
-Credo che siano le 8 di sera, so che è tardi ma ti dovevo chiedere una cosa.
-Le 8 di sera? Ho davvero dormito così tanto? Cavolo devo preparare la cena.                 Disse la pegaso portandosi una zampa dietro la testa
-Se vuoi posso dare una zampa, non è che abbia molto da fare d’altronde.
Dopotutto perché no? Bastava soltanto che Dash non vedesse la lettera e tutto sarebbe andato bene, non che Derpy non si fidasse, ma preferiva tenere nascosta la cosa almeno per il momento.
-Beh Dash se proprio vuoi puoi darmi un aiutino, almeno mangerò un po’ prima, e poi non avevi qualcosa da chiedermi?
-Ah giusto, comunque ti spiacerebbe se ne parlassimo dentro?
-Certo che no, entra pure.
Derpy portò la pegaso azzurra in casa sua, si incamminò verso la cucina e si rivolse a Rainbow Dash.
-Potresti prendermi una delle pizze che ho nel frigo? Io intanto accendo il forno, ci metterò almeno un quarto d’ora.
-Certo Derpy, arriva subito.
Derpy non fece in tempo ad accendere il forno che Dash le aveva già preso la pizza che aveva chiesto.
-Rainbow Dash, ma te come fai ad essere sempre così attiva? Io sono tornata a casa stanca morta…
-Semplicemente sono instancabile, comunque volevo chiederti…
-Oh giusto, dimmi tutto Rainbow Dash.
-Sarò sincera e andrò subito al dunque: per caso oggi ti è arrivata della posta?
Derpy sgranò subito gli occhi, come faceva Rainbow Dash a sapere che le fosse arrivata quella lettera? Avrebbe dovuto controllare interamente tutti i registri dei messaggi inviati e ricevuti a Ponyville, ma non è certo una cosa che viene lasciata vedere a tutti. Derpy era davvero preoccupata, e cercò di fingere ignoranza, chiunque fosse il mittente della sua lettera non aveva intenzione di perderlo.
-Ehmmmm… non mi risulta Rainbow Dash, come mai me lo chiedi?
-Sembra che una lettera non registrata ti sia arrivata per magia, in tal caso ero interessata a saperne qualcosa.
-Anche se una lettera mi fosse arrivata come avresti fatto tu a saperlo? Voglio dire… se non è registrata come avrebbe potuto saperne qualcuno?
-Beh, Twilight ha percepito uno strano tipo di magia in questa casa, ma non si trattava di teletrasporto, qualcosa di più particolare.
-Del tipo?
Dash stava iniziando a sparlare, tuttavia doveva tenere nascosto il tutto, nessuno doveva capire davvero cosa stesse succedendo.
-Non ha voluto dirmelo, sei proprio sicura di non aver ricevuto niente?
Ormai era ovvio che Dash stesse cercando di mettere Derpy sotto pressione per fare in modo che si lasciasse scappare qualcosa, tuttavia Derpy sapeva benissimo cosa stesse succedendo, e riuscì a fingere ignoranza in modo come solo lei potrebbe fare, la sua unica speranza era che Dash le credesse.
Derpy alzò lo sguardo verso la sua azzurra amica, e con la voce più rassegnata di sempre le rispose.
-Ascolta Dash, se stai cercando di farmi confessare qualcosa non ci riuscirai, non mi è arrivata nessuna lettera oggi.
Rainbow Dash guardò la sua grigia amica nei suoi storti occhi gialli, in qualche modo sentiva che poteva fidarsi, che aveva ragione e non mentiva per niente, eppure non era ancora del tutto convinta.
-Te lo chiederò un’ultima volta giusto per sicurezza, poi ti lascerò in pace: se ti è arrivato qualcosa dimmelo, di me puoi fidarti, noi siamo amiche e sai che non ti farei nulla.
Derpy era quasi sul punto di cacciare Rainbow Dash fuori da casa sua, tuttavia pensò che facendo in quel modo avrebbe attirato i sospetti sul suo conto, e al momento erano l’ultima cosa che le serviva. Pensò quindi di risponderle con un leggerissimo stress in più, come ogni pony infastidito da tante domande potrebbe fare.
-Ascoltami Dash, non è probabile che la tua amica si sia semplicemente sbagliata e non fosse qualche casa qua accanto? Se mi arriverà davvero qualche lettera come mi hai detto te ti farò sapere.
A questo punto Dash non aveva più carte da giocare, l’unica cosa che poteva fare era fidarsi di ciò che Derpy le avesse detto e andare via.
-D’accordo Derpy, facciamo come dici tu, perdonami se ti ho tartassata di domande così tanto …
-Te l’ho detto Dash, se succede qualcosa te lo dirò subito.
Disse Derpy sorridendo verso la sua amica; in realtà tutto ciò che voleva fin dall’inizio era che Dash andasse via da casa sua il prima possibile per poter vedere se avesse ricevuto risposta dal suo misterioso mittente.
Passarono circa un paio di secondi di silenzio fra le due pegaso, fino a che Rainbow Dash non si alzò di scatto.
-Va bene! Io vado via Derpy, ci vediamo!
-Aspetta Rainbow Dash, non rimani a mangiare qualcosa?
-Avevo detto che ti avrei aiutata a cucinare, non che sarei rimasta per cena, quella è tutta tua.
Dash si incamminò verso la porta di casa e ancora prima che Derpy potesse risponderle volò via nel buio cielo notturno. Derpy non aveva idea di cosa fosse preso a Dash quel giorno, ma era sollevata dal pensiero che fosse finalmente andata via. La pegaso grigia chiuse la porta di casa e tornò in cucina a sfornare la pizza che aveva messo prima…
-… Un momento! Da quando io ho delle pizze? Non dovrei magiare soltanto muffin? Oh beh, per una volta che si cambia non muore nessuno.
Derpy finì di mangiare la sua pizza dopo un quarto d’ora, dopotutto voleva gustarsi qualcosa di nuovo dopo tanto tempo.
“Mi sarei volentieri mangiata quel muffin di prima, ma se Rainbow Dash lo avesse visto avrebbe capito subito che mentivo, credo proprio che me lo terrò per domani mattina. Tanto cosa potrebbe mai andare storto? “
Una volta che Derpy finì di lavare i piatti tornò nel suo salotto per vedere se era giunta risposta, provò a buttare uno sguardo sulla lettera.

“Cara Derpy, sono contento che tu abbia ricevuto la mia lettera di presentazione, tuttavia non credo che sarò in grado di rispondere alla tua domanda riguardante il mio aspetto, è semplicemente una cosa difficile da spiegare… Ad ogni modo ho notato che ancora non hai mangiato il muffin che ti ho inviato, non ti critico dato che probabilmente non avrai avuto il tempo di farlo ma… come mai? Sono solo curioso. Spero che tu possa rispondermi il prima possibile e che abbia la fortuna di mangiare quel muffin.
Ciao Derpy”

Derpy era entusiasta che fosse giunta risposta, tuttavia aveva paura che l’amica di Rainbow Dash potesse intercettare pure quella, quindi decise di scriverlo nella sua lettera di risposta nella speranza che il suo ammiratore trovasse una soluzione.
Derpy prese una penna, un foglio, spense le luci ed iniziò a scrivere.

“Caro ammiratore, sono contenta che tu mi abbia risposto, per quanto riguarda il muffin non ne ho avuto il tempo a causa di un particolare problema che ora vado a spiegarti e lo mangerò domani mattina. Ora ti scrivo cosa è successo oggi: Si è presentata a casa mia una pegaso azzurra di nome Rainbow Dash (è amica mia) a chiedermi se oggi mi era arrivata una lettera, questo perché sembra che me ne sia arrivata una non registrata grazie ad un particolare tipo di magia (che non sembra teletrasporto, secondo un’amica di Rainbow Dash), ho paura che si tratti della tua e che con altre lettere possa venire scoperta, per oggi sono riuscita a cavarmela abbastanza bene e non mi sono fatta scoprire per poco, ero davvero tesa…
Se hai un modo alternativo per mandarmi queste lettere ti invito a farlo nel modo più segreto possibile, altrimenti temo che dovremo smettere di scriverci ma… mi dispiacerebbe tantissimo… è la prima volta che qualcuno si attacca così tanto a me.
Spero che possiamo continuare a scriverci in segreto, per evitare di attirare sospetti vista l’ora ho deciso di scriverti a luci spente, ho come l’impressione che Rainbow Dash mi stia guardando da fuori, e spero che spengendo le luci sia andata via del tutto.
Se non trovi un’alternativa temo che dovremo smettere di scriverci ma… non voglio, quindi credo che cambierò città, spero che non serva comunque farlo.
Adesso vado a dormire, si è fatto davvero tardi.
Buona fortuna.
 
Derpy Hooves”
 
Una volta finito di scrivere, Derpy mise la lettera sul tavolo accanto al muffin inviato con la prima cercando di non pensare a cosa fosse successo. Derpy tornò di sopra, si distese sul letto e si addormentò.
 
 
La mattina dopo Derpy si svegliò tranquillamente rispetto al pomeriggio precedente, questa volta non temeva niente, nessuno l’aveva svegliata e questo la fece sentire sollevata. Derpy scese dalle scale per prepararsi la colazione, era il momento di mangiare quel muffin che aveva ricevuto il giorno prima… e magari vedere se le era giunta risposta.
Derpy prese la lettera sul tavolino senza pensarci ed il muffin, andò in cucina a prendere una tazza e del latte per poter fare colazione, mise il latte sul fuoco e iniziò a leggere la lettera.

“Cara Derpy, conosco i pony di cui stai parlando, sono Rainbow Dash e Twilight Sparkle, giusto? Credo che Twilight abbia intercettato il muffin poiché ha creato un’apertura abbastanza grande, Rainbow Dash è tornata di nuovo dopo la prima lettera? In tal caso credo di aver ragione io, ma non preoccuparti: sembra che le lettere creino un varco abbastanza piccolo da non essere intercettato. In ogni caso… Come ti sta andando ultimamente? Spero bene e che tu sia riuscita a mangiare quel muffin, almeno una volta fatto non ci penserai più ;)  .Ah, e fammi sapere come era.
Ci risentiamo Derpy, e buon lavoro.”

Derpy stava leggendo così intensamente che si scordò quasi di spengere il fuoco e bruciare il latte, per fortuna se ne ricordò e riuscì a salvare il tutto. Prese il muffin e gli diede un morso: era stranamente più buono degli altri, aveva qualcosa di più… era più gustoso e aveva un sapore più intenso rispetto a tutti gli altri muffin che aveva mangiato finora.
Derpy stava iniziando a voler conoscere chi le inviasse quella posta più di qualsiasi altro, ma al momento doveva pensare a mangiare e andare al lavoro, stava facendo fin troppo tardi.
Si limitò a scrivere una rapida lettera ed andare via.

“Caro ammiratore (posso chiamarti amico d’ora in poi?), si, i pony di cui stai parlando sono Rainbow Dash e quell’altra, credo che il nome detto da Dash fosse Twilight, non so cosa stiano tramando ma ho leggermente paura, credi che potrebbe accadere qualcosa di brutto? E poi di quale varco stai parlando? Di quale magia si tratta? Sono sempre più incuriosita da te, sei una continua sorpresa ogni volta. Per quanto riguarda il muffin sono finalmente riuscita a mangiarlo ed è stato davvero gustoso, aveva però uno strano sapore che non avevo mai sentito, mi era del tutto nuovo. Per caso è di un altro paese o cose simili?
Adesso ti saluto, sto facendo davvero tardi al lavoro e le giornate soleggiate non si creano da sole (in realtà si, ma non lo dire a nessuno), ci risentiamo alla prossima lettera.
 
Derpy Hooves”

Derpy posò la lettera sul tavolino ed uscì più velocemente possibile per non tardare troppo al lavoro, chiuse a chiave la porta e volò via verso Cloudsdale.
“Accidenti spero soltanto che riesca ad arrivare prima dell’assegnazione dei ruoli. “            Pensava fra se e se la pegaso grigia stringendo i denti dall’ansia; sembrava però che qualcuno si stesse avvicinando a lei in volo… Rainbow Dash! Sembrava che avesse ancora qualcosa da dirle, in faccia era davvero preoccupata e stava volando il più veloce possibile.
-Hey Derpy! Hai fatto tardi pure te?!        Urlò Rainbow Dash a Derpy.
-Rainbow Dash! Che ti è successo per fare tutto così di corsa?!
-Ho dovuto aiutare Pinkie a portare nel suo negozio una decina di scatole in piena mattinata, e ora sto cercando di arrivare a Cloudsdale il prima possibile, te?
-Non mi è suonata la sveglia.
-Wow… tutto qui?
-Perché? Cosa sarebbe dovuto succedere?
-Niente… Non farci caso…
Derpy si sentiva stranamente sotto pressione come la sera prima, come se fosse ancora sotto test da parte della sua amica, ma in fin dei conti entrambe erano stressate per lo stesso motivo: ora le due pegaso dovevano soltanto raggiungere Cloudsdale prima dell’assegnazione dei ruoli. Dopo qualche minuto di volo entrambe arrivarono a destinazione con una precisione immane, erano le uniche due che mancavano all’appello, e per questo motivo vennero messe a lavorare insieme quel giorno. Rainbow Dash approfittò dell’occasione per fare un pochettino di domande alla sua collega.
Derpy e Rainbow stavano lavorando sulle nuvole in periferia di Ponyville.
-Senti Derpy… spero che tu non sia ancora arrabbiata con me per ieri sera…
-Rainbow Dash, te l’ho già detto: non c’è bisogno di scusarsi.
-Chiedo scusa, ma mi sentivo come se ti avessi disturbata fin troppo… non riesco a togliermelo dalla testa.
A Derpy era bastato poco per capire che Rainbow voleva sapere altro sul suo conto, doveva trovare un modo per non tradirsi, avrebbe potuto dire direttamente a Dash che non le era arrivato altro ma… sarebbe potuto essere rischioso dire tutto subito senza che Dash parlasse per prima, rischiando così di aumentare i sospetti sul suo conto.
-Eddai non pensarci, guarda che non mi offendo più Dash.
-Beh Derpy grazie ancora della comprensione, comunque sia… non è che per caso-
-Quella nuvola non ti sembra un po’ troppo ingombrante?        Derpy provò ad interrompere Rainbow sperando che cambiasse discorso. La pegaso azzurra diede pigramente un’occhiata dietro di se.
-Nah, non è un problema per nessuno…
-Beh… io te l’ho detto…
-Senti Derpy, tanto per chiacchierare… che hai mangiato ‘stamani?
-Ehm… muffin… come al solito… tu invece?
-Io ne ho approfittato per mangiare qualcosa da Pinkie. Non che avessi comunque tanta fame.
-Almeno hai mangiato qualcosa, lo sai che a saltare troppe colazioni si ingrassa?
-Lo so lo so, dopotutto ingrassare e non poter più volare non mi si addice.         Disse Dash passandosi una zampa sulla sua criniera arcobaleno.
Derpy era contenta di essere riuscita a far cambiare discorso alla sua compagna di lavoro e non farsi scoprire, non che pensasse davvero che volesse spiare di più della sua vita ma era sempre meglio non rischiare. Tuttavia Rainbow Dash aveva ancora qualcosa da dire…
-Comunque volevo chiederti, prima che tu mi interrompessi, se per caso avevi visto Twilight. Visto che questa mattina non era a casa ho pensato che volesse fare di testa sua e venire da te per indagare di nascosto su ciò che, suppongo, sia successo ieri sera.
Derpy era stata colta di sorpresa, si aspettava una domanda come “Ti sono arrivati altri messaggi?” o cose simili, ma una domanda su dove fosse un altro pony non se l’aspettava per niente al mondo. Questo la mandò così in ansia che sentì il suo cuore fermarsi e le sue zampe tremare; smise di battere le ali e si posò sopra una nuvola.
-T… Twilight… è quell’unicorno viola... con la quale ti vedo ogni tanto?       Domandò Derpy cercando di stare calma il più possibile, ma era inutile, da come lei parlava Dash capiva di aver fatto centro e che la pegaso grigia nascondesse qualcosa. Doveva immediatamente inventarsi qualcosa per tirarsi fuori dai guai.
-Si Derpy, a regola deve non essersi fidata abbastanza di me e avrebbe potuto indagare a casa tua ‘stamattina presto.
Derpy sapeva di dover rispondere qualcosa, ma sembrava quasi che Dash volesse farle credere che la sua amica fosse a casa sua in quel preciso momento per trovare qualcosa. Derpy era ancora più stressata di prima e sarebbe potuta volare via il più veloce possibile per accertarsi che il suo pensiero fosse sbagliato, ma sapeva che se lo avesse fatto Rainbow Dash avrebbe avuto la sua conferma e l’avrebbe inseguita. Doveva pensare e pensare, ma non le veniva in mente assolutamente nulla, e questo non faceva che peggiorare le cose dalla sua parte.
-Rainbow Dash mi sono stancata, dimmi cosa sta succedendo perché non ne posso davvero più.
-Cosa c’è Derpy? Ti sto forse recando fastidio?         Rispose Dash con un velato sorriso sul volto.
-Ormai è inutile nasconderlo Dash, stavo cercando di non pensarci e andare avanti come se fosse una giornata come le altre ma adesso devi darmi delle spiegazioni, se non vuoi darmene me le farò dare direttamente dalla tua amica.
Ormai Rainbow Dash aveva vinto, era riuscita a far parlare Derpy e a capire che stava tenendo qualcosa nascosto, le rimaneva ancora una carta da giocare, e non aveva dubbi che funzionasse… bastava solo giocarla…
-E tu pensi che ti dirò tutto così facilmente? E dove dovrebbe essere Twilight ora? Sentiamo un pochino…
-È a casa mia non è così? Tu sei solo il pezzo del puzzle che mi tiene lontana?
-Da quanto tempo lo avevi capito?
-Da ieri sera… solo perché soffro di strabismo mi reputi stupida come fanno tutti gli altri?!
-Non ho mai detto questo…
-Fatto sta che nessuna delle due sa che cosa debba trovare, e nemmeno io so di cosa stiate parlando, quindi vedi di darmi delle spiegazioni una volta tanto, oppure hai soltanto paura che possa essere una stupidaggine e che ti prenda in giro?! Sei solo una codarda che non spreca nemmeno il fiato per dire una singola cosa agli altri, se proprio devi torturarmi così mettimi al corrente delle cose!
Con l’ultima frase Rainbow andò su tutte le furie.
-CODARDA IO?! CON CHI PENSI DI PARLARE DITZY?!
-DI SICURO A QUALCUNO CON UN PIZZICO D’ALTRUISMO, NON CERTO A TE!
-È SEMPLICEMENTE UNA COSA CHE NON RIGUARDA I PONY NORMALI!
-PERCHÉ TU TI REPUTI SPECIALE?! RICORDATI CHE SEI UN PEGASO COME TUTTI GLI ALTRI! HAI FORSE PAURA CHE TUTTO QUESTO POSSA SCONVOLGERE L’ESISTENZA DI OGNI ABITANTE DI PONYVILLE?!
Rainbow Dash rimase in silenzio per un paio di secondi, poteva leggere negli occhi storti di Derpy tutta la sua furia, poi con uno sguardo rassegnato rispose…
-In realtà… si…
-E che cosa potrà mai essere di così pericoloso?! Che riguarda me poi!
-Ti va bene se ne parliamo da un’altra parte?
-Perché non me lo dici direttamente qui? Eh?
-Qualche pegaso di passaggio potrebbe accidentalmente sentire.
-Se davvero è qualcosa di sconvolgente facciamo come vuoi tu: ti porto a casa tua e mi racconti tutto.
Rainbow Dash annuì, e una volta finiti i loro turni di lavoro si spostarono entrambe a casa della pegaso arcobaleno, una volta sedute una davanti all’altra iniziarono a discutere di cosa stesse accadendo.
-Derpy… ti ricordi che cosa successe qualche settimana fa?
-No, che cosa è successo?
-Non hai notato la presenza di qualcuno nuovo in paese? Come un pegaso arancione?
-Forse… forse ho visto qualcuno nei pressi di Cloudsdale volare verso l’alto… credo fosse un pony arancione.
-Quel pegaso veniva da un altro mondo, probabilmente avrai avuto poco tempo per vederlo poiché per pochissimo tempo è stato ciò che hai probabilmente visto.
-Sarebbe a dire?
-Nel suo universo lui non è un pegaso, lo è stato per pochissimo tempo poi è andato via, ma rimanendo comunque nostro… ecco… chiamiamolo amico.
-Non è un pegaso? E che cosa sarebbe?
-Lui… mi spiace, ma ti sto dicendo troppo…
-Rainbow Dash, io-        Derpy venne interrotta dal rumore della porta, sembrava che qualcuno fosse entrato per far visita a Dash: era… Twilight.
-Hey Rainbow Dash, posso disturbarti per un minuto o…       Lo sguardo di Twilight si posò su Derpy, era sorpresa di vederla li.
-… Derpy? Che cosa ci fai qui?
-Niente! Niente. Io e Dash abbiamo parlato un pochino visto che oggi eravamo a lavoro insieme e ho deciso di fermarmi un pochettino qui. Non preoccuparti, stavo andando via.
-Ok allora… ci vediamo…        Rispose dubbiosa Twilight.
Mentre Derpy era sulla soglia della porta si sentì chiamare da Rainbow Dash.
-Hey Derpy!
-Si Rainbow?
-Vedi di non esagerare...
Derpy chiuse la porta e fece per volare via; proprio nel momento in cui spiegò le ali e si preparò a partire verso casa sua esitò, doveva sapere la verità. Vide una finestra aperta e ne approfittò per rientrare in casa di Dash; si sentiva davvero a disagio a rientrare di nascosto da una finestra, ma dovendo sapere cosa accadesse entrò, si avviò verso l’ingresso e iniziò ad origliare: sentì parlare i due pony abbastanza bene nonostante ci fosse una porta fra lei e loro due.
-Allora Dash, di cosa stavi parlando prima quando hai detto a Derpy di non esagerare?
-Semplicemente di muffin.
-Ok, mi sembra giusto che abbiate parlato da buone amiche, comunque… non sono riuscita a sbirciare in casa sua mentre non c’era quindi credo che lo farò domani, tanto lavorerà lo stesso… no?
-Si si… ma sembra che lei sospetti delle cose, oggi non ha smesso di parlarmi.
-Pensi che abbia scoperto tutto?
-Non lo so ma… credo che domani te la tratterrò per un po’ più di tempo al lavoro, così potrai guardare con più tranquillità.

Derpy aveva sentito bene, Twilight avrebbe perquisito casa sua il giorno dopo, doveva impedire che trovasse qualcosa di compromettente, tuttavia non smise di ascoltare.
-Senti Rainbow Dash, tu le hai detto di una lettera, ma sai che potrebbe non trattarsi solo di quello e potrebbe anche essere qualcos’altro, tuttavia dev’essere una cosetta di piccola taglia, altrimenti l’avrebbero percepito tutti gli unicorni di Ponyville.
-Mi vorresti dire che qualsiasi unicorno potrebbe percepire uno squarcio dimensionale come hai detto tu?
-No, solo se si trattasse di uno bello grande, questo era abbastanza piccolo. Inoltre io sono versata nelle arti magiche molto di più rispetto agli altri unicorni.
-Vabbè non importa, l’importante è che tu riesca a fermare questa cosa prima che succeda un casino.
-Speriamo bene Dash…
-Senti Twilight, tu pensi che si tratti di colui che è venuto qui qualche settimana fa?
-Era uno squarcio dimensionale e non si trattava di teletrasporto, penso che si trattasse di quell’umano.

Appena Derpy sentì quella parola andò su di giri, un umano? Di cosa stavano parlando quelle due? E perché le sembrava di aver già sentito quella parola da un altro pony? La sua curiosità era più alta che mai, avere a che fare con un’altra creatura che a quanto pare fosse stata amica di Rainbow Dash e Twilight.
-Perché mai avrebbe dovuto mandare qualcosa a Derpy?     Disse Dash.
-Dovrei trovare un modo per parlargli, ma non ho idea di come fare… credo che mi limiterò a perquisire la casa della tua amica quando lei non ci sarà.
-Fai come vuoi Twilight, io non ho altro da dirti e possiamo finirla qui.
-D’accordo Rainbow Dash, ci vediamo domani… e buona notte.

Derpy si era persino scordata che si fosse fatta sera, sentì la porta d’ingresso chiudersi e qualche secondo di silenzio. Sentì poi dei passi andare avanti e indietro, pensò che fosse Rainbow Dash visto che era l’unica rimasta in casa.
La sentì sospirare per poi dire qualcosa come se parlasse fra se e se.
-Spero che tu sia contenta Derpy… avrei potuto dirle che sapevi molto di più…
Appena Derpy sentì i passi di Dash avvicinarsi corse il più veloce possibile alla finestra per andarsene, spiegò immediatamente le ali e volò via verso casa sua. Era davvero sconvolta, non sapeva cosa pensare di Dash visto che l’aveva in qualche modo nascosta. Decise comunque di scrivere tutto quanto nella lettera di quella sera.
Una volta rientrata in casa controllò prima di tutto che non ci fosse nessuno perquisendo le stanze una per una, guardò ovunque: armadi, ceste, sportelli e chi più ne ha più ne metta. Una volta assicuratasi di essere sola guardò la sua lettera e iniziò a leggere.

“Tranquilla Derpy, puoi chiamarmi amico senza problemi   ;)
Comunque conosco i pony di cui stai parlando, spero che non ti accada nulla perché mi piace parlare con te, e se smettessimo non so proprio cosa farei (anche tu in fondo, se ho capito tutto). Ma non devi preoccuparti di loro due, semmai fai un po’ attenzione a Rainbow perché è davvero ostinata, e non si arrenderà facilmente… prova a giocare d’astuzia e con un po’ di fortuna riuscirai a togliertela di mezzo.
Per quanto riguarda il muffin sono contento che ti sia piaciuto e… era così gustoso perché era fatto a… ehm… zampe, i muffin fatti a zampe hanno molto più sapore di qualunque altro al mondo, e proprio parlando di mondi… sapevi che ne esistono più di quanti tu possa immaginare? E che ognuno di loro ha i suoi abitanti? È come tantissime Ponyville ma con abitanti sempre diversi, tuttavia vi è una regola molto importante: nessuno deve rivelare l’esistenza di un altro mondo ai suoi abitanti poiché potrebbe distruggerne l’ordine, ma in fin dei conti se la cosa rimane un segreto non sarà un problema, e io ci tengo a rispettare questa regola importante… inoltre so che tu non farai nulla di male, quindi l’ordine di Ponyville è al sicuro :)
Spero che tu abbia passato una bella giornata e che spostare le nuvole non sia stato troppo difficile.
Ci sentiamo presto Derpy”
 
Derpy lesse tutta la lettera, ma doveva informare immediatamente il suo amico di cosa fosse successo quel giorno, lasciarlo nell’ignoranza era un rischio troppo grande… almeno per il momento…
La pegaso prese immediatamente un foglio, una penna ed iniziò a scrivere tutto ciò che le passasse per la testa a riguardo.

“Ascoltami ho delle cose davvero importanti da dirti, oggi Rainbow Dash mi ha massacrata di frasi cercando di farmi confessare qualcosa riguardo a te, tuttavia sono riuscita in qualche modo a non farmi scoprire. L’ho poi sentita parlare con Twilight di te, hanno detto che sei un umano e che potresti essere un pericolo se ti scoprisse qualcuno. È questo che intendevi con “esistenza di altri mondi”, vero? Non c’era bisogno di nascondermelo in questo modo, avrei potuto capire… anzi… forse non subito… ma penso che ora come ora ti accetterei comunque. Ho una grande voglia di incontrarti e di parlarti faccia a faccia, di vederti in volto e di stringerti la zampa… sempre che tu ne abbia (mi sembra di aver sentito da un altro pony che gli umani non hanno le zampe).
Ho davvero paura che se ci scoprissero non potremmo mai incontrarci, ma la cosa più importante di tutte è questa: domani Twilight verrà a perquisire casa mia mentre sono fuori, e io ho avuto una grandissima idea, basta soltanto che tu non mi mandi nulla fino a sera; pensi di farcela? Fai così e dovrebbe andare tutto bene… fidati di me .

Derpy Hooves”

Dopo aver scritto tutto, mise la lettera al solito posto e andò a mangiare, provò a cercare qualche muffin poiché non aveva tanta fame, tuttavia aveva scordato che quello inviatogli era l’unico rimasto.
“Accidenti, come faccio ad essere a secco di muffin? È scientificamente impossibile che io rimanga senza muffin. Credo che domani farò un po’ di rifornimento. “       Pensò Derpy.
Decise quindi di prendere qualcos’altro, iniziò a perquisire tutto il suo frigo cercando qualcosa da mettere sotto i denti. Trovò qualche sandwich con uova e tonno; decise quindi di prendere quello e poi andare a letto.
Mangiò quel sandwich lentamente, non riusciva a concentrarsi sul mangiare per ciò che avevano detto Dash e Twilight ed era preoccupatissima per tutto ciò che sarebbe potuto succedere a lei e al suo nuovo amico.
Dopo una decina di minuti finì il suo panino, diede un’occhiata veloce al tavolino e non vedendo nulla decise di andare a dormire. Una volta sul letto sperò soltanto che nessuno scoprisse niente.
“Io mi fido di te… so che riuscirai a non farti scoprire… e così potremmo parlarci all’infinito…“
Derpy si addormentò.
 
 
La mattina dopo Derpy si svegliò davvero lentamente, come se portasse sulla schiena tutte le lettere che aveva consegnato in vita sua, quando scese dalle scale e guardò il tavolino si trovò davanti una grande sorpresa: accanto alla nuova lettera vi era un muffin di pezza con degli occhietti ovali che risultavano davvero carini alla pegaso. Derpy lo prese e iniziò a guardarlo, al tatto era davvero soffice come un vero muffin, solo che non è commestibile… vi era addirittura l’etichetta ancora attaccata…
Etichetta? Vuol dire che il suo amico lo aveva comprato? Non sembrava un’etichetta come quella di ogni peluche, vi era scritto… “Per Derpy”. La pegaso grigia aveva gradito così tanto questo regalo che sentì un gran calore nel suo petto, tuttavia si preoccupò che potesse essere rintracciata nuovamente, ma prima di scrivere la sua lettera di risposta lesse quella allegata al suo regalo.

“Cara Derpy, mi dispiace averti mentito per tutto il tempo, pensavo di rivelartelo fra ancora una lettera o due… Comunque sono contento che tu mi accetti comunque, avevo paura che una volta scoperta la mia vera identità mi avresti in qualche modo respinto (oh, e il pony di cui dovresti aver già sentito degli umani credo sia Lyra, se non ce l’hai in mente è un unicorno verde acqua), ma sappi che i tuoi sentimenti per me sono reciproci.
Per la questione Twilight si, penso di riuscire a non mandarti nulla fino a sera, stai tranquilla che saprò quando sei tornata a casa. E non preoccuparti, riusciremo a parlarci ancora.
P.S.
Spero che il peluche di muffin che ti ho fatto sia di tuo gradimento, e inoltre non dovrebbe essere stato intercettato dato che durante il sonno gli unicorni percepiscono meno la magia attorno a loro.”
 
Dopo aver letto tutto, Derpy prese la penna e rispose immediatamente.

“Caro amico, non c’è bisogno di sentirti in colpa per avermi mentito, non è poi un gran problema (considerato che a quanto sembra me lo avresti rivelato più avanti)… io non ti respingerei mai, ormai si è creata fra noi questa grande amicizia, e non ci tengo a farla crollare.
Si, credo che il pony di cui stessi parlando fosse Lyra, non so dirlo con esattezza visto che non ci siamo mai parlate molto .
E soprattutto grazie infinite per il muffin di peluche, credo sia il regalo più bello che abbia mai ricevuto. Non hai la minima idea di quanto tu mi stia rendendo felice in questi giorni.
 
Derpy Hooves”

Una volta messa la lettera sul tavolino, Derpy si preparò a prendere il suo zaino, questa volta aveva davvero un sacco di posta da consegnare fra lettere e pacchi, aveva detto di avere un’idea e la mise in atto: Derpy prese il peluche di muffin e lo gettò dentro lo zaino in modo che Twilight non trovasse nulla in casa sua… avrebbe rimesso dentro anche la lettera se solo non fosse già sparita ma… meglio così.
Derpy uscì di casa e si avviò a prelevare la posta da consegnare a Ponyville, prese tutto quanto e lo mise nello zaino, in modo da lasciare nascosto il muffin in fondo ad esso… così non avrebbe avuto problemi.
Quando Derpy iniziò il suo giro di consegne non si fece il minimo problema a volare da una parte all’altra del paese, inoltre era così calma che avrebbe potuto farlo ad occhi chiusi. Sapeva che nessuna delle due fra Dash e Twilight avrebbe trovato niente e se la sarebbe cavata davvero facilmente.
Derpy aveva ormai consegnato una decina di lettere, la prossima consegna era un piccolo pacco per… Rainbow Dash? Sentiva già che sarebbe finita male come le altre volte, ma non poteva certo evitare una consegna per colpa di qualche capriccio, decise quindi di involarsi dalla pegaso azzurra e togliersi quel pacco di mezzo il prima possibile.
Raggiunta la casa di Dash, Derpy lasciò il pacchetto nella sua cassetta della posta per poi volare verso la consegna successiva, tuttavia Rainbow Dash uscì di casa all’improvviso come se aspettasse quel pacchetto da una vita.
-Hey Derpy! Oggi ti dai alle consegne?
Derpy sapeva già come sarebbe andata a finire, alzò gli occhi al cielo e si girò verso Dash.
-Si, e gradirei che nessuno mi disturbasse, ho davvero un sacco di lavoro da fare e non voglio perdere neanche un minuto.
-D’accordo Derpy, vado a leggere il nuovo numero di Daring Do e ti lascio continuare il tuo giro.
-Daring Do?
-È semplicemente il pacchetto che mi hai portato.
-Ah, va bene Dash. Io devo volare via.
-Derpy solo un secondo!
-Si Dash?
-Dentro quella borsa hai soltanto lettere o ti è rimasto ancora qualche pacchetto? Perché penso che sia mio pure quello, volevo evitare di farti fare qualche giro in più.
Derpy aveva capito che Dash stava cercando di sbirciare nel suo zaino, quindi le rispose in tutta tranquillità.
-Mi sono rimasti ancora due pacchetti, ma non vi è scritto il tuo nome quindi suppongo che siano di qualche altro pony.
-Sei sicura? Uno dovrebbe essere per Scootaloo.
A Derpy sembrò di aver già sentito quel nome, forse la sua amica aveva ragione?
-Credo che darò un’occhiata veloce, ma non sperare che mi fermi da te.
Derpy poggiò lo zaino e iniziò a frugare fra le centinaia di lettere che vi erano dentro, facendo attenzione a non far vedere il muffin di peluche a Rainbow Dash, la quale si avvicinò per contribuire.
Derpy vide il pacchetto di cui parlava Dash, sull’etichetta vi era scritto “Scootaloo” come le era stato detto.
-Ecco qua Dash, trovato.
Dash guardò in alto.
 -Te lo avevo detto.
Derpy prese il pacchetto per consegnarlo a Dash, ma come lo fece scoprì il muffin dal suo nascondiglio; immediatamente diede una zampata alle lettere e riuscì a far coprire loro il peluche prima che Dash lo potesse vedere.
-Tieni Dash, qualunque cosa sia ti ringrazio per avermelo detto.
-Ma figurati Derpy, ti ringrazio anche da parte di Scoot.
-Ma prego.
Derpy volò via prima che Dash potesse dire altro, era rimasta li da lei per fin troppo tempo e non aveva intenzione di rimanerci per altro… e poi aveva ancora tanto da consegnare.
“Spiacente Dash… Questa l’ho vin
ta io. "       Si disse fra se e se la pegaso grigia.

Derpy passò l’intera giornata a consegnare lettere, ma verso le sei e mezza di pomeriggio finì il tutto: la sensazione di avere di nuovo lo zaino leggero le dava un sollievo che aspettava sin dall’inizio. Una volta tornata a casa poggiò lo zaino e tolse il muffin di peluche da li, Derpy andò a fare merenda per riprendersi da tutto il lavoro fatto. Aprì la dispensa e mangiò il primo panino che vide, era troppo stanca per andare a comprare dei muffin nuovi.
Mangiato il panino Derpy guardò il tavolo e vide un’altra lettera, al che pensò:
“Ma non gli avevo detto di non scrivere nulla? Che testardo… “
Derpy prese la lettera e la lesse.

“Cara Derpy, non preoccuparti se vedi questa lettera, so che sei tornata a casa e ho aspettato fino ad ora per consegnartela, in realtà non avevo molto da dirti rispetto all’ultima volta quindi...
Come ti è andata oggi? Hai avuto problemi con Dash e Twilight questa volta? Spero di no.
Ad ogni modo spero che ti sia andata bene e che loro non ti abbiano infastidita troppo, che possiamo continuare a scriverci Derpy.
Ciao ciao. ”

Derpy si sentì in colpa per ciò che aveva pensato prima, dopotutto nessuno di loro avrebbe fatto l’idiota in questo modo. Farsi scoprire così? Non andava a genio a nessuno.
Derpy scrisse la sua lettera prima di andare a riposarsi.

“Caro amico, per un attimo ho pensato che tu non mi avessi ascoltata e avresti mandato la lettera in mia assenza… che stupida…
Oggi sono stata a consegnare davvero tante lettere, e anche due pacchetti per Rainbow Dash (il secondo in realtà ha detto che era per Scootaloo), dato che per evitare problemi mi ero portata con me il peluche di muffin che mi hai dato tu c’è mancato poco che lei lo trovasse nel mio zainetto, almeno penso che volesse sbirciarci dentro. Ma sembra che io sia stata più furba, non che pensassi che tramasse davvero qualcosa, per una volta mi è sembrata normale.
Comunque ti lascio qui, vado a riposarmi, ci risentiamo domani.
Ciao ciao
 
Derpy Hooves”

Derpy si stava come innamorando del suo amico, ma si vergognava troppo a dirglielo, forse un po’ di tempo dopo ce l’avrebbe fatta. Derpy andò a letto e staccò completamente la spina.
 
 
 
Il giorno dopo Derpy si svegliò come al solito nel suo letto, rispetto alle altre volte era davvero rilassata e non provava neanche un pizzico di sonno mattutino; dopo essersi stiracchiata un pochino, scese di sotto e lesse la nuova lettera arrivata.

“Cara Derpy, non c’è motivo di preoccuparsi visto che la mia intelligenza supera quella di Twilight (ok, forse me la sto tirando troppo), non sentirti offesa… mi fai pena così…
Cavolo, avrei voluto essere da Dash per godermi la scena, se solo Dash se ne fosse accorta ci saremmo potuti godere insieme la sua faccia, dev’essere stata impagabile.
Beh, spero che tu abbia dormito bene e che oggi sia una bella giornata.
Alla prossima Derpy .”

Derpy prese senza nemmeno pensarci la penna e iniziò immediatamente a scrivere.

“Caro amico, lo sai che mi stai davvero piacendo? Il tuo modo di scrivermi mi piace davvero tanto, non so davvero cosa farei senza di te…
Comunque sia condivido la tua idea di sapere come andrebbe se Dash lo avesse scoperto, ci sarebbe davvero da ridere .
Vedrò cosa accade oggi e ti informerò, ciao .
Derpy Hooves”

Derpy mise la sua breve lettera sul tavolino prima di uscire di casa, era Sabato, ed era l’ultimo giorno che aveva per rifornirsi di cibo, e non poterlo fare durante la settimana a causa dei suoi due lavori era una cosa che davvero odiava, era la sua unica possibilità.
Derpy stava quasi per uscire, ma qualcosa le fece cambiare immediatamente idea: Twilight e Dash si stavano avvicinando verso casa sua, non ci stavano passando vicino, si stavano proprio dirigendo li. Derpy riusciva a vedere i loro sguardi infuriati dallo spioncino della porta, che cosa sarà successo di così grave? Avevano forse intercettato qualcosa? Non potevano essere ne lettere ne il muffin di peluche, altrimenti si sarebbero indirizzate da lei il giorno prima, l’unica cosa a cui pensava era avvertire il suo amico di cosa stesse accadendo, soprattutto quando sentì bussare alla porta di casa sua.
-Derpy! Dobbiamo parlarti!           Era la voce di Dash, ed era davvero arrabbiata.
Derpy era sotto pressione più di quanto si potesse immaginare, immediatamente prese la penna e scrisse una seconda lettera.

“EMERGENZA! Sembra che Dash e Twilight mi abbiano scoperta, e stanno bussando alla mia porta quindi fammi un favore: prendi immediatamente questa lettera prima che loro possano vederla, ti prego fai in fretta.
Forse riusciremo a scriverci di nuovo, io scappo da qualche parte finché loro non smetteranno di cercarmi.
Augurami buona fortuna”

Derpy mise la lettera sul tavolino, e mentre sentiva Dash battere alla porta in modo sempre più violento corse a prendere il suo zainetto, vi buttò dentro il peluche di muffin e volò fuori dalla finestra prima che Dash potesse scoprire della sua presenza. Appena Derpy lo fece Rainbow Dash sfondò la porta di casa sua, quando le due entrarono in casa della pegaso grigia, ella rimase a guardare sperando che non accadesse nulla. Dalla finestra poteva vedere Dash e Twilight setacciare casa sua da cima a fondo, ma a quanto pare non vi era traccia delle lettere, forse era salva.
Quando tutto sembrava andare per il meglio Derpy ebbe la sfortuna di essere vista da Rainbow Dash dalla finestra, immediatamente la pegaso azzurra volò fuori casa e puntava già i suoi occhi su Derpy, la quale era così terrorizzata che si girò e volò via il più veloce possibile, il pensiero di avere dietro una pegaso infuriata che le dava la caccia le faceva battere le ali come una forsennata… e il pensiero che la pegaso infuriata fosse Rainbow Dash non migliorava certo le cose.
Incredibilmente riuscì a seminare Dash, era così strano che non le sembrava vero, provò a guardarsi attorno un paio di volte ma non vedeva nessuno.
-Sono riuscita… a seminarla… uff… meno male…
Era la sua occasione per riposarsi ma, non si sentiva sicura, aveva bisogno di un nascondiglio dove farlo. Poco lontano da lei c’era una casetta, anche se sembrava di più un albero. La pegaso vide una finestra aperta e ne approfittò subito, sapeva che non era giusto intromettersi nella casa di qualcun altro ma era un’emergenza, sarà stato soltanto come prendere in prestito qualcosa, se ne sarebbe andata via appena le acque si sarebbero calmate.
Sembrava un posto davvero calmo se non fosse stato per qualche animaletto qua e la, soprattutto un piccolo coniglietto che non le toglieva gli occhi di dosso. Derpy lo trovava così carino che cercò quasi di accarezzarlo se solo lui stesso non l’avesse respinta.
-Hey calma, se non volevi farti toccare bastava dirlo…      Disse Derpy.
Proprio quando finì di parlare sentì una voce dal piano di sotto, una voce così sottile che a stento si riusciva a sentire.
-Angel, è successo qualcosa?
Derpy non sapeva che cosa pensare, ma dopotutto non aveva nulla da temere, bastava che spiegasse tutto quanto e chiunque fosse capisse che non aveva cattive intenzioni.
La porta della camera si aprì lentamente, per poi rivelare una pegaso gialla dalla criniera rosa la cui voce era davvero bassa, la quale sembrava leggermente tesa nel vedere un altro pony in casa sua.
-E tu… chi saresti?          Chiese con una voce davvero sottile la pegaso gialla.
-Io… Io mi chiamo Derpy, mi spiace essermi infiltrata in casa tua in questo modo ma sono come dire… inseguita, non che sia qualcosa di grave ma… potresti ospitarmi per un pochino? Prometto che non sarò di alcun disturbo.
La pegaso gialla non sapeva cosa pensare, tuttavia ebbe compassione per la sua ospite dagli occhi incrociati.
-Ma certo che puoi restare, anche fino a sera se fosse necessario.
Derpy pensava fosse un pochettino troppo, ma nonostante ciò le si lanciò contro e l’abbracciò.
-Ti ringrazio così tanto.
-Oh non c’è bisogno di ringraziarmi. Oh! Tanto per sapere, come mai ti stai nascondendo? Se per te non è un disturbo…
Derpy spiegò alla sua compagna delle lettere e di chi la cercava.
-Vedi, io ultimamente ho ricevuto delle lettere da un ammiratore di cui penso che ormai non farei a meno ma… ci sono questi due pony, Rainbow Dash e Twilight, che dicono che questo tipo sia pericoloso per Ponyville ma io ho imparato a conoscerlo, e non è cattivo.
-Hai detto Rainbow Dash e Twilight?
-Ah scusami tanto, non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami.       Derpy arrossì dall’imbarazzo e cercò di nasconderlo sorridendo.
-F… Fluttershy….
-Beh, piacere di conoscerti.
-Allora hai detto che si chiamano Rainbow Dash e Twilight se non sbaglio.
-Si, come mai?
-Le conosco, sono amiche mie.
A quelle parole Derpy rabbrividì, stava facendo amicizia con un’amica delle sue inseguitrici, ma dopotutto non sembrava cattiva come loro, sentiva di potersi fidare di lei.
-Amiche tue?
-Stai tranquilla, le conosco davvero bene e sono certa che non ti torceranno un capello, non in mia presenza.
-Basta soltanto che tu non dica nulla di me e tutto andrà bene.
-Ma certo che non dirò nulla, sarò muta come un pesce… tanto per chiedere… cosa hai in quello zaino?
-Oh, qui dentro? Beh, ho una cosina che-           Derpy venne interrotta dal rumore di qualcuno che bussava alla porta della sua amica.
-Hey Fluttershy, sei in casa?
Era la voce di Twilight, ma sentito ciò che aveva detto Derpy era ovvio che con lei ci fosse pure Dash.
Fluttershy dette una risposta in tutta fretta.
-Ehm… Soltanto un minuto…
Si girò verso Derpy e le sussurrò.
-Devi nasconderti immediatamente, vai di sopra in camera mia e troverai di sicuro un nascondiglio.             Finì con un occhiolino.
Derpy corse al piano di sopra cercando di non fare rumore mentre Fluttershy andava ad aprire. La pegaso gialla non fece in tempo ad aprire del tutto la porta che Rainbow Dash si fiondò in casa sua facendola girare su se stessa un paio di volte.
-Ehm… A cosa devo questa visita?          Chiese Fluttershy.
-Dash non voleva che ti coinvolgessimo ma… per caso è passata di qui una pegaso grigia con uno zainetto?        Domandò Twilight.
-Non… non penso che sia passata di qua… o perlomeno non l’ho vista…
-Avanti Twilight io conosco Derpy, si sarà nascosta da qualche parte.      Disse Rainbow Dash.
-Senti Fluttershy, ti spiacerebbe se dessimo un’occhiata in casa tua?
-Tu continua pure a chiederle quello che vuoi, io sono l’unica che si sta dando da fare.
Rainbow stava guardando da tutte le parti nella speranza di trovare la pegaso grigia mentre Fluttershy era così preoccupata per lei.
-C… certo… basta che non disturbiate gli animali…
-Grazie Fluttershy, ci metteremo un attimo. Rainbow Dash! Datti una calmata!
-Hmpf, d’accordo Twilight, come vuoi tu.
Rainbow Dash e Twilight setacciarono tutto il piano terra senza trovare nulla, e a questo punto passarono al piano di sopra; non c’era molto da controllare, giusto la camera da letto di Fluttershy. Rainbow Dash controllò inutilmente sotto il letto della sua amica trovando soltanto Angel… non che a Dash importasse qualcosa di quel coniglio. Come ultima possibilità, Rainbow Dash aprì l’armadio sperando almeno li di trovare Derpy, la quale era davvero dentro l’armadio… e sentiva i passi di Dash avvicinarsi a lei, la sua unica speranza era che le coperte che aveva davanti bastassero a tenerla nascosta.
Dash aprì l’armadio…

-Non ci posso credere, davvero non c’è?
-Hey Dash, è probabile che non sia passata di qui come ha detto Fluttershy.
-Dai Twilight, non è possibile che qui ci siano solo coperte, sarà certamente nascosta dietro.
-Dietro dove Rainbow? Quelle coperte sono a pieno contatto col fondo dell’armadio, spiegami come potrebbe essere li.
-Non volevo dirtelo ma… hai ragione Twilight.        Dash si allontanò delusa dall’armadio.
-Beh Fluttershy, scusa il disturbo, noi andiamo.
-Ok… ci vediamo ragazze…
Le due uscirono dalla casa di Fluttershy, la quale tirò finalmente un sospiro di sollievo. La pegaso gialla camminò verso camera sua.
-Ok Derpy, puoi uscire…
Derpy uscì dall’armadio annaspando in cerca d’aria.
-Nascondersi sotto una coperta e tenerla ferma immobile sul proprio corpo è terribile, li dentro non si riesce neanche a respirare, credo che se fossi rimasta li ancora un po’ sarei soffocata…
-Mi dispiace tanto Derpy… vuoi che apra la finestra?
-Non ti scusare, va tutto bene.
Fluttershy aprì la finestra per far arrivare più ossigeno alla sua amica, ma non appena lo fece Rainbow Dash si buttò a capofitto verso Derpy, riuscendo pure a bloccarla.
-R… Rainbow Dash… che cosa…
-Sei troppo gentile Fluttershy, ed io lo so.
-Fluttershy, ma che cosa sta succedendo? Non era andata via?
-È quello che pensavo…
-Il fatto è che la tua nuova amichetta gialla è troppo gentile, e sapevo che in qualche modo ti stava nascondendo. Per chi pensi di avermi presa Derpy?
-Ascolta Rainbow Dash… lei non vuole fare nulla di male… vuole semplicemente-
-Tu non capisci Fluttershy, se io e Twilight non facciamo qualcosa l’equilibrio di Ponyville potrebbe crollare.
-Fluttershy… fai qualcosa…        Implorò Derpy.
-Rainbow Dash lasciala andare, non c’è bisogno di comportarsi così…
Rainbow Dash stava tenendo Derpy con sempre più forza, la pegaso grigia provò a sbattere le ali sperando di dare fastidio a Dash ma non funzionò, e non aveva certo la forza per contrastare quella della sua avversaria. Dash la stava stringendo così forte che stava iniziando a farle male.
Twilight entrò di corsa nella stanza, si trovò davanti Rainbow Dash che stava trattenendo Derpy, della quale si poteva vedere il dolore sulla sua faccia, e Fluttershy che assisteva alla scena senza la minima idea di cosa fare.
-RAINBOW DASH! Ma che cosa stai combinando?!         Urlò Twilight.
-Era ora che tu arrivassi, dammi una zampa a portarla via.
-Ra… Rainbow… Dash… la… lasciami…
-Pensi davvero che lo farò?
-Dash allenta la presa, le stai facendo davvero male.
-Se non farà scherzi non ci sarà il minimo problema.
Dash allentò la presa, e con il corpo ancora dolorante, Derpy provò a togliersi di dosso la pegaso azzurra, riuscendoci anche. Derpy provò a correre via, ma con il dolore alle zampe e Twilight che si era messa nel mezzo non era nemmeno in grado di uscire dalla stanza; nonostante ciò si sforzava di scappare con tutta se stessa.
-Vi prego ragazze, smettetela.      Disse Fluttershy cercando di calmare la situazione.
Con tutte le sue forze, Derpy si scagliò su Twilight riuscendo a spostarla, ma non aveva calcolato una cosa: grazie alla spinta di Derpy, entrambe rotolarono giù dalle scale. Entrambe arrivarono in fondo distrutte non riuscendo neanche ad alzarsi, Twilight aveva un gran dolore alla testa, mentre Derpy si sentiva morire…
Soltanto dopo qualche secondo si accorse di non avere più il suo zaino con se, provò a guardarsi intorno per cercarlo ma il dolore l’assaliva in ogni parte del corpo, tanto che non riusciva nemmeno a muovere le ali.
Rainbow Dash e Fluttershy scesero dalle scale preoccupatissime per le loro rispettive amiche.
-Derpy, Twilight, tutto a posto?          Domandò Fluttershy col cuore in gola.
Dash aiutò Twilight a rialzarsi.
-Tutto a posto Twilight? Niente di rotto?
-Io sto bene, dovresti piuttosto preoccuparti di Derpy, mi sembra quella ridotta peggio di tutte ora.         Disse Twilight con uno sguardo arrabbiato in direzione di Rainbow Dash.
Rainbow Dash si girò ad osservare la pegaso grigia che ormai era distesa agonizzante a terra; Derpy vide il suo zainetto vicino a Rainbow Dash e fece come per prenderlo, non le importava del dolore alle zampe e alle ali, doveva riprendere quello zainetto.
-Hey Derpy, ma che fai? Cerchi ancora di scappare?      Chiese incredula Rainbow Dash.
Derpy non rispose, cercò soltanto di raggiungere il suo zaino, se doveva finire in questo modo voleva farlo con il suo regalo accanto a se.
-Credo che voglia prendere quello zaino.         Disse Twilight.
-Quale za-          Dash lo vide ancora prima di finire la frase e vi si diresse contro. Rainbow Dash prese lo zainetto e fece per guardarvici dentro.
-N… non… p… pren… derlo…      Disse agonizzante Derpy.
-Che cosa dovrei prendere? È vuoto.
-C… cosa?
-Hey Rainbow Dash, forse voleva quello.        Twilight indicò a Dash il peluche di muffin, sembrava che nel trambusto fosse caduto fuori dallo zaino di Derpy.
Dash, Twilight e Fluttershy si avvicinarono a quel pupazzetto, chiedendosi come mai nascondere un aggeggio così.
-Derpy… volevi nasconderci un peluche?         Dash era sempre più confusa.
-Non… toccarlo… ti… ti prego…
-Derpy, so che potrebbe essere un regalo da parte del tuo amico, ma non possiamo permettere che qualcun altro sappia dell’esistenza di altri mondi.
-Un… un peluche… può… può essere… di chiunque…
-Spiacente Derpy, nessuna traccia deve rimanere.         Dash si avvicinò alla pegaso grigia, ma venne immediatamente fermata da Fluttershy che le si mise davanti.
-Adesso basta Rainbow Dash, ha passato fin troppo, se proprio devi non farla parlare più con il suo amico falle tenere almeno quel peluche.        Fluttershy stava salvando la situazione.
-Fluttershy ha ragione, un peluche non può fare nulla.         Anche Twilight approvava.
-Io… io credo… di… essermi innamorata di lui…
-COSA?!          Dissero tutte tre all’unisono.
Derpy si alzò lentamente riuscendo a sopportare il dolore, e iniziò a spiegare tutto alle sue amiche.
-Sono state… così tante lettere che io… mi sono affezionata davvero tanto a lui… lettera dopo lettera…
Derpy stava iniziando a piangere.
…finché non ho iniziato… a sentire qualcosa… qualcosa di più per lui… gh… Lui… è l’unico… che ha iniziato a parlarmi… come se fossi un pony come gli altri… pur sapendo del mio strabismo… lui ha continuato a parlarmi… senza il minimo problema…
Le lacrime negli occhi della pegaso grigia erano perfettamente visibili, e stavano iniziando a colare sul suo volto.
…Quando ha iniziato a parlarmi io ho colto subito l’occasione… è così gentile che non posso farne a meno… appena Rainbow Dash è venuta a casa mia… dicendomi di una lettera non registrata… io ho tenuto nascosto il tutto… all’inizio per curiosità e conoscerlo meglio… poi per non farmelo portare via ad ogni costo… avevo paura che una volta scoperto tutto… mi avreste impedito di parlarci di nuovo… e così sarei rimasta sola di nuovo…
Derpy non era più in grado di contenersi.
-IO NON VOGLIO RIMANERE SOLA UN’ALTRA VOLTA! VOI NON POTETE CAPIRE COME CI SI SENTE! È orribile… non avere nessuno con cui parlare seriamente… a causa di un problema che nemmeno ti sei scelta… e al quale non puoi porre rimedio…
Derpy cadde a terra singhiozzando, ormai aveva raggiunto il limite, la povera pegaso non ne poteva più.
Rainbow Dash si sentiva davvero in colpa per ciò che aveva fatto alla sua amica per tutto il tempo, capiva di essere stata troppo dura con lei e che avrebbe dovuto contenersi di più. Twilight non sapeva che cosa fare, una scenata del genere non la vedeva da un sacco di tempo. Fluttershy si avvicinò a Derpy e cercò di fare del suo meglio per consolarla, la accarezzò e cercò di tranquillizzarla con frasi come “va tutto bene”.
Nonostante Derpy non potesse andare oltre, Rainbow Dash si sentiva davvero in colpa, si sentiva come se fosse tutta colpa della sua impulsività. Dash decise comunque di farsi perdonare…
Anche Twilight si era unita a Fluttershy per calmare Derpy.
In mezzo alle lacrime, Derpy alzò leggermente lo sguardo per trovarsi davanti i dolci occhietti del suo peluche di muffin, a tal proposito alzò lo sguardo ancora di più per trovarsi davanti Dash, la quale sembrava davvero dispiaciuta.
-Derpy… credo che questo sia tuo…
Derpy allungò una zampa e lo portò al petto come un orsacchiotto.
-Rainbow Dash, non mi dirai che hai cambiato idea?       Disse Twilight alla pegaso azzurra.
-Credo… credo di aver esagerato.          Rispose imbarazzata Dash.
-Mi sa di si, da cosa lo hai capito?
-Ascolta Twilight, lasciami parlare con lei ancora un secondo, non come prima però…
-D’accordo Rainbow, ti do un’ultima possibilità.
-Mi basterà Twilight… mi basterà.
Rainbow Dash si avvicinò ancora di più a Derpy fino a vederla nei suoi occhi pieni di lacrime, e mentre Fluttershy non smetteva di accarezzare la pegaso grigia, Rainbow Dash provò a parlarle, tuttavia appena Derpy vide i suoi occhi girò immediatamente lo sguardo e chiuse i suoi per non vedere Dash.
-Derpy… puoi ascoltarmi solo per un ultima volta? Ti prometto che poi non ti darò più fastidio.
Derpy aprì lentamente un occhio e mugolò. Rainbow Dash si sedette davanti alla sua amica.
-Senti Derpy, mi dispiace per quello che ho fatto, sono stata troppo dura con te. Ti lascerò tenere quel peluche se proprio ci tieni, se proprio insisti ti lascerò continuare a scrivere al tuo amico, a condizione che lui rimanga segreto agli abitanti di Ponyville.
-Certo Dash, non dirò niente a nessuno, lo prometto…      Derpy rispose con un misto fra parole e singhiozzi.
-Allora siamo d’accordo Derpy…
Dash porse la sua zampa a Derpy per rialzarla, lentamente la pegaso grigia si alzò e poggiò una delle sue zampe attorno al collo di Rainbow Dash per tenersi in piedi.
Twilight intervenne in aiuto delle due.
-Avanti Derpy, adesso ti portiamo a casa.
Derpy stava cercando di camminare quanto meglio potesse.
-Aspettate.        Disse Fluttershy.
Rainbow Dash e Twilight si girarono a guardarla, ma non erano loro l’oggetto del suo interesse.
-Hai scordato questo.
Fluttershy diede a Derpy il peluche di muffin che era rimasto a terra e sorrise.
-Grazie… Grazie Fluttershy…      Derpy prese il pupazzetto e lo portò via con se.
 
 
-Mi raccomando Derpy, vedi di riposarti e domani starai certamente meglio.
-Ma certo Twilight, mi riprenderò in men che non si dica.
-Allora Twilight che facciamo? La lasciamo da sola?
-Si Rainbow, credo che se la possa cavare.
-Andate pure ragazze, non può succedere peggio di ciò che è successo oggi.              Disse Derpy sorridendo.
-D’accordo, ci vediamo Derpy.
Le due uscirono dalla camera della pegaso lasciandola così finalmente da sola.
-Bene bene, ora è il momento di scrivere.
Derpy prese la penna ed iniziò a scrivere.

“Caro amico, è stata una giornata davvero movimentata, ma sembra che abbia risolto i miei problemi con Rainbow e la sua amica. Ti spiego: quando sono entrate in casa mia ho preso il peluche che mi hai dato e sono scappata, mi sono nascosta a casa di una pegaso gialla con cui ho fatto amicizia che ha cercato di tenermi nascosta, successivamente ho scoperto che lei è amica di Dash e Twilight, e si chiama Fluttershy, è una pegaso davvero gentile, dovresti vederla .
Sebbene ci siano stati momenti davvero terribili, alla fine tutto quanto si è risolto per il meglio. Adesso fra me e Dash è tutta acqua passata, credo che domani verrà a farmi visita dato che rimarrò a casa per un paio di giorni (causa problemi di salute come caduta dalle scale e rissa °^ °). Nulla di davvero grave, roba da qualche giorno.
Spero che tu possa rispondermi e perdonare Dash per ciò che mi ha fatto come ho fatto io.
Ci vediamo presto.
 
Derpy Hooves”

Derpy era pronta a portare la lettera al piano di sotto, tuttavia pensò che se il suo amico sapesse quando lei era in casa e quando no, potesse anche sapere dove lei mettesse le lettere, quindi decise di lasciarla su una sedia in camera sua. Se non avesse funzionato avrebbe sempre potuto dargliela il giorno dopo. Tuttavia qualcosa ancora non la convinceva, sentiva che alla lettera mancava qualcosa. Rimase a guardarla per un pochino per capire cosa potesse essere.
Dopo un po’ capì cosa mancava, riprese la penna e fece una piccolissima aggiunta…

“[…]
Ci vediamo presto.
 
Derpy Hooves    <3    “

Adesso era perfetta. Derpy era però davvero stanca, si alzò giusto per poggiare la lettera sulla sedia per poi tornare a letto, una volta sotto le coperte, Derpy allungò una zampa per spengere la lampada e dormire.
Derpy spense la lampada e rimase al buio, giusto un pizzico di luce filtrava dalla sua finestra; ma nonostante ciò non aveva ancora finito…
Derpy aveva preso una cosa dal comò, si sdraiò con la schiena sul letto e chiuse gli occhi.
Chissà se il giorno dopo avrebbe ricevuto risposta dal suo amico, e chissà in tal caso cosa le avrebbe scritto, fatto sta che con il peluche di muffin fra le zampe, Derpy dormiva come un angioletto.

 

Fine
終わり

 
   
 
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