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Autore: ChizuSuzuki    12/08/2016    3 recensioni
Guardò davanti e i suoi occhi si posarono su Thorin, così stanco e provato che sembrava sotto l'influsso di un potente maleficio. Che senso aveva avuto lasciare la Contea per trovare alla fine del viaggio solo sofferenza?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Buonsalve!
Dopo anni e anni sono tornata a scrivere fanfiction. Sono passati talmente tanti anni che ho dovuto rifare l'account perché non ricordavo la password di quello vecchio :D""
AD OGNI MODO!! Una piccola fanfiction su Bilbo e Thorin, che spero possiate apprezzare. Buona lettura!

LE AQUILE


Erano rinchiusi in quella montagna da giorni, tutto era oscuro, malato e l'aria pesante soffocava il suo respiro. Smaug era morto, lo sapevano, l'avevano visto, eppure era come se fosse ancora lì, nascosto nell'oro, pronto a uccidere.

Ladro.

Così l'aveva chiamato, ed era vero,perché custodiva ciò che Thorin bramava di più al mondo,l'Archengemma e così come il drago, anche lui avrebbe ucciso per rivendicare il proprio ruolo di re e come l'animale, anche lui ormai era annebbiato dalla pazzia e i suoi occhi erano offuscati da un velo dorato. Non era il solo a essersene accorto, anche gli altri avevano notato quel cambiamento pericoloso e se prima erano legati al loro leader per rispetto,ora lo hobbit temeva che fossero lì solo per paura. Ma non valeva per lui, era un altro il sentimento che lo teneva attanagliato lì sotto, anche se non era sicuro di voler ammettere a se stesso quello che gli stava succedendo. Si sentì così stupido, perché nulla sarebbe successo se, mesi prima, avesse continuato a essere un Baggins anziché riscoprire le sue radici Tuc. Guardò davanti e i suoi occhi si posarono su Thorin, così stanco e provato che sembrava sotto l'influsso di un potente maleficio

"Se solo ti accorgessi del mondo là fuori, non saresti qui dentro, rinchiuso nel tuo dolore!" Gliel'aveva gridato il giorno prima e si stupì di come si sentì stranamente spossato, col cuore dolorante e si spaventò, perché mai in vita sua aveva provato una sofferenza simile. Thorin aveva smesso di parlargli eppure aveva la sensazione che continuasse a fissarlo e studiarlo e per un attimo, temette che lo sguardo di quel re pazzo avesse visto cosa celava sotto al panciotto o forse, azzardò, i suoi occhi lasciavano intravedere altri pensieri

"Stai solo fantasticando, perché mai Thorin Scudodiquercia dovrebbe..." Non riuscì a finire il pensiero, tanto fosse sciocco e infantile. Ma Thorin sapeva cosa provava? Sapeva che più di una volta l'aveva spiato, nel sonno, studiando il suo viso e ammirando tutto di lui? Sapeva che aveva più di una volta immaginato di essere abbracciato da quelle braccia?

Stupido.

Sporco.

Patetico.

Che senso aveva avuto lasciare la Contea per trovare alla fine del viaggio solo sofferenza?

 

Guerra.

Thorin aveva deciso. Gli elfi, gli uomini, gli orchi, dovevano morire. A nulla erano servite le parole degli altri compagni e tutti sapevano bene che la loro fine era segnata solo da pochi rintocchi del tempo.

Si appartò in uno dei tanti angoli bui di quella maledetta roccaforte e solo in quel momento si ricordò di quell'anello che aveva in tasca. Avrebbe potuto fuggire e invece era rimasto lì, ancora. Sentì dei passi avvicinarsi verso di lui e,nervoso, nascose il suo tesoro. Si voltò e si trovò di fronte l'ultima persona con cui avrebbe voluto parlare

-Thorin-

C'era una strana atmosfera, tutto taceva, eppure era certo che gli altri si stessero preparando per quel massacro. Lo sguardo di Thorin era puntato dritto su di lui eper qualche istante fu certo di vedere quegli occhi bellissimi che aveva visto per la prima volta nella Contea. Nessuno dei due parlò.Nessuno dei due accennò a un movimento, eppure tante cose non dette urlavano in quel silenzio atroce

-Così hai deciso di morire- Disse improvvisamente Bilbo, temendo una reazione violenta del nano. Ma non disse nulla -Perché è di suicidio che si sta parlando, lo sai vero?- La voce profonda di Thorin restava ancora celata, serrate dietro a quelle labbra sottili e lo hobbit sentì la rabbia aumentare dentro di lui, feroce

"Parla! Se devo morire, voglio sentire ancora una volta la tua voce!"

-Sì, lo so- Bilbo ebbe un sussulto ed ebbe paura di aver detto quelle cose -Ma che senso ha vivere, se ormai non mi è rimasto niente per cui sopravvivere?-

-L'Archengemma, certo, la sola cosa importante per te-

-No, non la sola- Aveva un tono strano,di rimprovero e di tristezza, quasi fosse deluso da quelle parole di Bilbo

-Non capisco...- Vide il nano avanzare piano, senza fretta, ma i suoi movimenti nervosi lasciavano trasparire le sue azioni -Thorin...- Arretrò, spaventato, ma sbatté con la schiena contro la nuda roccia e non aveva vie di fuga, dal momento che Thorin aveva appoggiato le mani accanto al suo volto,contro quella stessa roccia. Era vicino, troppo vicino

-Per tutti questi anni, ho lottato,sopportato e vissuto solo per entrare in questa montagna e solo ora mi accorgo di quanto sia tutto superfluo- La voce era decisa, ma le pupille dicevano altro di quell'anima inquieta. Bilbo non parlava e temeva che Thorin sentisse il battito del suo cuore.

Il rumore del suo amore -Non so se morirò, mastro scassinatore, ma in un modo o nell'altro le nostre strade di separeranno e allora mi chiedo che scopo potrebbe avere lamia vita, se non quella di averti accanto. E prima che il destino si compia, prima che questa montagna sia ancora scenario di vita o di morte, devo fare una cosa e spero mi perdonerai- Fu un attimo, un lampo e fu certo di stare sognando: le labbra di Thorin erano appoggiate alle sue, in un bacio che non era volgare, ne violento.Sentì le sue mani forti appoggiarsi alle sue spalle e stringerlo,senza forza, solo col disperato desiderio di trasmettere quel sentimento doloroso. Erano morbide quelle labbra, ma fredde, prive della vita che avrebbe dovuto risiedere in quel corpo.

Si staccò, sentì il suo respiro sulla pelle e le guance del nano premere delicatamente sulla sua fronte.Non si guardarono, per vergogna o per dolore e Bilbo spiò la schiena di quel futuro re, ormai già lontano. Poteva essere vero? Era successo? Doveva dirgli cosa provava, abbracciarlo e urlargli di non uscire, ma di restare con lui, al suo fianco e amarlo per sempre.

 

Eppure, alla fine, riuscì solo a sussurrare

-Le aquile, arrivano le aquile-

Fine.



Spero che vi sia piaciuta! Ripeto, sono anni che non scrivo più queste cose e ogni consiglio è ben accetto!
Alla prossima :D
 

   
 
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