La odiava,
lei che lo aveva sedotto.
La odiava,
lei che gli faceva gli occhi dolci
Dalla sua finestra, Mia, poteva osservare tutto, nulla passava inosservato, come lo sguardo che l'americana, l'aiutante dello zio Yuri, Alice, rivolgeva al capo cosacco, suo padre, Boris Mickalov. Come osava, lei che era l'ultima arrivata, mostrarsi tanto disposta nei suoi confronti? No, non lo avrebbe mai accettato. Suo padre apparteneva a lei, a nessun'altra, per questo odiava le moine che anche sua madre mostrava a lui che, senza battere ciglio, spesso la lasciava fare, anche se mal volentieri.
Le odiava,
loro che erano pių grandi.
Le odiava,
loro che ottenevano i suoi sguardi.
Perchč le sue uniche attenzioni, se cosė potevano chiamarsi, erano rinchiuderle in una stanza, lasciarla lė, lontana da sguardi altrui e in attesa. In attesa di cosa? Del principe azzurro? No, lei avrebbe ottenuto i suoi sguardi in altri modi, con altre tecniche. Non lo avrebbe sedotto, come facevano tutte le altre, gli avrebbe dimostrato che sapeva essere come i suoi fratelli, un uomo, un cosacco, la prima cosacca dello zar.
Mia, dolce e piccola Mia,
tu che volevi attirare le sue attenzioni,
fino a che punto saresti arrivata?