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Autore: Kikkakokkole98    13/08/2016    3 recensioni
Un'altra poesia a caso, al fato, à la Heisenberg.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Poesia a caso n. 2 Poesia a caso,
ti scrivo nell'Ora del Silenzio, che è l'ora fra le due e le quattro
pomeridiane, quando tutti dormono sul sofà
davanti alla tivù accesa su programmi amorfi e stantii
(come la serie televisiva di Poirot, degli anni '90 mi pare).
Ti scrivo perché
viste le buone recensioni che ottenni la volta scorsa
tenterò anche stavolta di allunare lo sbarco
parlando apeironicamente.

Ieri
andai a ballare in discoteca; ci ballai
dal tempo della stella della sera,
dopodiché sbolognai e smodenai
al tempo della stella del mattino.
Fui sola
a ballare il Preludio di Taddeo il Carpentiere,
mentre poi gli altri sfollavano con quella musichetta là
in Fa Diesis minore
che fa: La-Sol#-Sol-Fa# Fa#-Sol#-La-Fa#-Fà#(8va), Fa#-Mi-Do#-Si Si-Do#-Si-La-Fà(-8va)# (insomma
non so come spiegartelo, che a scrivertelo non mi riesce bene,
ma se l'ascolti poi sicuramente te ne rammenti); insomma,
quella musichetta buona ad arrostire i polli.
E' una musica techno, una musica house,
è una musica techno-house (la quale tuttavia
non è buona a comprare gli immobili).

Insomma, dicevo,
ballai in discoteca; la discoteca
è una cosa, poesia mia, che si deve capire.
La discoteca
adiuva anzitutto alla conservazione della specie: in essa
si consuman fior fior di copulazioni
all'interno di cessi squattrinati,
le quali permettono
il rigenerarsi perpetuo e misterioso della Vita
che fanno dell'Uomo un'Eterna Creatura Immortale.

Processioni di giovani giovinette
similmente a tante piccole Vestali
serbano d'improvviso la Vita, e ne sono perciò
sorprese. Molte di loro, tuttavia, sentendosi inette al
gravoso compito di Madre dell'Uomo,
tentano di estirpare il bambinetto
ingurgitando del Rio Casamia
e sturandosi con uno sturatore
in sopra al Monte d'Afrodite.
Vedendo poi che tutto ciò non funge
(chi sa il motivo lo dica)
vanno dal clinico, ben tosto pronto
a fare a pezzettini e micropezzi
il frutto del ventre loro.
Ma ora sto divagando, poesia mia
(quando imparerai ad avvertirmi
quando divago?).

Dicevo, la discoteca
serve anzitutto per la conservazione della specie
e per il rimescolamento casuale e darwiniano dei geni,
il quale, più è mescolato e a caso, meglio è. Che infatti
gli antichi Fenici colonizzarono il Nordafrica
e corteggiarono, con la spada,
le donne inabitantivi,
allorché videro venir su figli flosci
per cagione dei geni affloscitisi
per cagione degli esorbitanti imparentamenti
(gente sì nobile e acuta, i Fenici).

Ma la discoteca
serve non solo a generare l'esistente
ma anche a distruggerlo.
Nelle discoteche
si accoltellano e si ammazzano orde di forestieri
(saracini, schiavoni, germani, sciti,
e chi più ne ha più ne metta),
i quali, senza parlar latino e senza patria,
ardiscon di venir a questa Taglia senza però
pensare che van rubando agli Taliani,
come dice Salvini. Salvini, mio duce
(il nome suo lo dice)
è Lui che salverà la nostra Taglia,
anche se all'inizio gli andava di salvar solo la Padania
(ma si vede che è magnanimo). Oh, Salvini...
...mi piacerebbe parlare di più di Lui, ma se inizio
poi non la smetto...ritorno al discorso principale.
Allora.

Poesia a caso, come dicevo,
stavo istruendoti sulla bontà e utilità
delle discoteche del tempo d'oggi; esse
servono a perpetuare la specie
tramite gli incontri casuali fra individui
e ad eliminare gli elementi più fallati
che infatti si ammazzano fra loro
con bottigliate, sparate di proiettili e di droghe.
Ma la discoteca serve anche
ad orientare le attenzioni dei giovani.

Senza le discoteche, i giovani
non saprebbero orientare i propri svaghi
e le proprie aspettative,
e devierebbero le proprie naturali pulsioni animali
verso mete a dir pochissimo inusate,
quali ragionare, discorrere e studiare.
Grazie alla discoteca
i giovani fanno esperienza del mondo
accompagnati da una buona Musa:
è la Musa techno-house,
che ti sussurra: "Fai quel che vuoi,
la vita è libertà di fare quel che vorrai.
Pensa ai tuoi diritti e a farti valere,
sii sempre sazio di tutti i tuoi bisogni.
Libertà libertà, in libertà vivrà
chi vorrà,
Hakuna Matata".

Insomma, ecco, poesia mia,
ti ho elencato appena appena tre motivi
validissimi per apprezzar la discoteca,
se tu me ne suggerissi di altri, certamente,
arricchiremmo questa nostra discussione
di ulteriori spunti e sviluppi...

...ma vedo che, essendosi fatta la notte,
tu sia piuttosto stanca.

Ti canterei una canzoncina, per farti dormire.
Conosci Super3? Era un canaletto meschino
che si vedeva nella regione Lazio,
con una conduttrice di programmi per bambini, Sonia.
Costei cantava una canzoncina della buonanotte
ogni notte
per fare addormentare ai piccirilli.
Diceva: "Notte, è notte, oramai!
Tardi, è tardi lo sai!
Dorme il cane, dorme il gatto!
Nell'acqua, i pesci rossi sbadigliano!
Tutti dormono già!
Dormono paesi e città!
Anche le nuvole! Angeli! Favole!..."

   
 
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