---Non
solo foto---
Simon
si era sempre chiesto quanti anni avesse
Raphael e lui non aveva mai voluto rispondere alle sue domande in
merito, ma una
volta acconsentì a mostrargli delle fotografie di quando era vivo.
Aveva un piccolo album dove conservava dei piccoli ritratti in bianco e nero e alcune altre foto. Non erano molte, meno di una ventina, e sembravano una nullità rispetto alle centinaia di foto che Simon aveva salvate sul suo computer, ma, forse per la gelosia con cui erano conservate, dimostravano un valore affettivo molto maggiore.
«Quando scoppiò la guerra» raccontò Raphael a Simon indicandogli una fotografia «Mia madre portò me e mio fratello a farci scattare una fotografia per poterci sempre ricordare come eravamo prima che le cose andassero male. Ovviamente l’ho conservata io»
«Quale guerra?» chiese Simon, ma l’altro non rispose, come se non avesse sentito la domanda. Doveva essere la Seconda Guerra Mondiale, si disse Simon, a giudicare dal tipo di foto.
Raphael voltò l’ultima pagina e chiuse di scatto l’album, impedendo a Simon di vedere l’immagine.
«Che cos’era?» chiese Simon, perplesso «L’ultima immagine, non l’ho vista»
«Non importa, non è niente di che»
«No, dai, voglio vederla»
«Se ti ho detto di no, niño, vuol dire di no»
«Ma perché no?»
«Porqué no» Simon aveva notato che quando Raphael era teso parlava spesso in spagnolo. Prese una decisione.
«Ok, non importa» disse. Raphael si tranquillizzò e Simon gli strappò di mano l’album.
«Tendrá que pagar por esto*» lo minacciò il capo-clan mentre cercava di riprenderlo. Simon rise e aprì l’ultima pagina. Rimase a bocca aperta.
«Raphael, questo…» sembrava non riuscire a capacitarsi di ciò che vedeva «Questo sei tu?»
«Ci puoi giurare» ormai non poteva più farci nulla.
«E sei… nudo»
«Evidentemente»
«È un ritratto. Hai… hai posato nudo per un ritratto?»
«No, l’artista si è immaginato com’ero. Ovvio che ho posato nudo, idiota»
«Sei…»
«Sei un ficcanaso»
«Sei… fantastico»
Aveva un piccolo album dove conservava dei piccoli ritratti in bianco e nero e alcune altre foto. Non erano molte, meno di una ventina, e sembravano una nullità rispetto alle centinaia di foto che Simon aveva salvate sul suo computer, ma, forse per la gelosia con cui erano conservate, dimostravano un valore affettivo molto maggiore.
«Quando scoppiò la guerra» raccontò Raphael a Simon indicandogli una fotografia «Mia madre portò me e mio fratello a farci scattare una fotografia per poterci sempre ricordare come eravamo prima che le cose andassero male. Ovviamente l’ho conservata io»
«Quale guerra?» chiese Simon, ma l’altro non rispose, come se non avesse sentito la domanda. Doveva essere la Seconda Guerra Mondiale, si disse Simon, a giudicare dal tipo di foto.
Raphael voltò l’ultima pagina e chiuse di scatto l’album, impedendo a Simon di vedere l’immagine.
«Che cos’era?» chiese Simon, perplesso «L’ultima immagine, non l’ho vista»
«Non importa, non è niente di che»
«No, dai, voglio vederla»
«Se ti ho detto di no, niño, vuol dire di no»
«Ma perché no?»
«Porqué no» Simon aveva notato che quando Raphael era teso parlava spesso in spagnolo. Prese una decisione.
«Ok, non importa» disse. Raphael si tranquillizzò e Simon gli strappò di mano l’album.
«Tendrá que pagar por esto*» lo minacciò il capo-clan mentre cercava di riprenderlo. Simon rise e aprì l’ultima pagina. Rimase a bocca aperta.
«Raphael, questo…» sembrava non riuscire a capacitarsi di ciò che vedeva «Questo sei tu?»
«Ci puoi giurare» ormai non poteva più farci nulla.
«E sei… nudo»
«Evidentemente»
«È un ritratto. Hai… hai posato nudo per un ritratto?»
«No, l’artista si è immaginato com’ero. Ovvio che ho posato nudo, idiota»
«Sei…»
«Sei un ficcanaso»
«Sei… fantastico»
Sto ridendo per la mia stessa
storia lol :D grazie di aver letto la storia e grazie a DonnieTZ per il prompt!