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Autore: Yuki Delleran    27/04/2009    8 recensioni
Qualcuno si ricorda di Horitsuba Festival? Bene, questo è il tanto atteso(?) seguito! L'allegra compagnia dell'Horitsuba Gakuen in gita sulla neve! Potrebbe essere l'occasione per ognuno per imparare qualcosa ma... possibile che fili tutto liscio?
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Horitsuba - White Week 01 Disclaimer: tutti i personaggi di Tsubasa Chronicle, XXXHolic e delle altre opere citate appartengono alle © CLAMP.
La fanart originale appartiene a © Lexi (www.lilikoi-dream.com)


Rieccomi! Qualcuno si ricorda di Horitsuba Festival? Bhè, questo è il seguito che mi è stato ispirato dalle nevicate di inizio anno (lo so, sono passati mesi e sono lenta, ma non mi azzardo mai a pubblicare una storia prima di averla finita). La trama è ambientata un mese dopo l'extra di San Valentino, quindi siamo a marzo. Penso che in teoria sia leggibile tranquillamente anche senza conoscere la fic precedente, ma se l'avete letta è meglio, vi saranno più chiare le relazioni tra i personaggi. Altro? No, non direi... Ah, sì! Buona lettura!
YUKI-CHAN



§§§*HORITSUBA*§§§
*White Week*

di
Yuki Delleran





*01*
***
Tutti in gita! - Diserzioni...


Quando quella mattina Kurogane notò la busta bianca fare capolino dalla casella della posta, la classificò come un problema ancora prima di vedere lo stemma dell’Istituto Clamp stampato sopra all’indirizzo. La aprì quando era già sul treno diretto a scuola e scorse velocemente il contenuto ignorando lo sferragliare delle rotaie e il continuo brusio della gente attorno a lui. Quando giunse alla fine poté affermare tranquillamente che sì, l’ennesima grana gli era piombata tra capo e collo. Del resto doveva aspettarselo, era da quasi un mese che la sua vita scorreva normalmente, non sarebbe potuto durare ancora per molto. Quello che più lo infastidiva era che la richiesta contenuta nella lettera arrivava direttamente dal direttore Nokoru Imonoyama, un modo carino per fargli capire che non esistevano possibilità di rifiuto. Dopotutto sapeva bene che il favore ricevuto da lui poche settimane prima, cioè la possibilità di rimanere ad insegnare all’Horitsuba Gakuen, gli sarebbe costato una sfilza di straordinari e supplenze. “Il giusto prezzo” lo aveva definito la preside Yuko Ichihara. Il punto era che Nokoru aveva avuto uno straordinario quanto pessimo tempismo nel richiedere la sua presenza all’Istituto Clamp proprio in quei giorni, anche se al momento la sua attenzione era più concentrata su qualcos’altro. Il vero problema sarebbe stato come dirlo a Fay.

Quando quella mattina Yuui notò la busta colorata fare capolino dalla loro casella della posta, intuì che sarebbe stata un problema ancora prima di scoprire che proveniva dall’Inghilterra. Con un rapido gesto la fece sparire nella propria borsa prima che il fratello potesse vederla e per tutto il tragitto fino a scuola ascoltò le chiacchiere allegre di Fay desiderando ardentemente perderla per sbaglio o che svanisse come per magia. Purtroppo questo non avvenne e all’intervallo del pranzo si rifugiò in sala professori per scoprirne finalmente il contenuto.
Era un invito dei suoi genitori adottivi per celebrare i cinquant’anni del ristornate di famiglia. Suo padre ne avrebbe approfittato per lasciare il posto di chef in favore di una più comoda pensione e Yuui sapeva bene chi avrebbe voluto come successore. Del resto lo doveva a lui se era diventato un cuoco, anche se in seguito aveva scelto di limitarsi a insegnare. La sua scelta non era neanche da discutere, ma con un invito del genere non poteva sottrarsi a quell’incombenza. Inoltre non vedeva i suoi genitori adottivi da anni ormai e non poteva negare che gli avrebbe fatto piacere incontrarli di nuovo. Quello che lo infastidiva era la pessima scelta dei tempi. Possibile che suo padre avesse urgenza di andare in pensione proprio in quei giorni? Il vero problema sarebbe stato come dirlo a Fay.

Fay Flourite, insegnante di chimica dell’Horitsuba Gakuen e responsabile di classe, era al settimo cielo. Lavorare alle dipendenze di uno dei fratelli che gestivano la più grande azienda del Paese aveva indubbiamente i suoi vantaggi. La Imonoyama Corporation vantava innumerevoli diramazioni in tutti i settori dell’economia, non ultimo quello del turismo, per questo le gite scolastiche organizzate dal direttore Nokoru erano sempre qualcosa di memorabile. La primavera precedente, al termine del festival scolastico, l’intera classe era stata invitata a trascorrere un weekend alle terme e ora, per la gita prevista il mese di marzo, sarebbero partiti tutti per uno dei nuovi impianti sciistici Imonoyama. Fay non stava più nella pelle. Lui adorava la neve e i giochi sulle piste, senza contare che erano secoli che non faceva un viaggio con suo fratello ed era il primo in assoluto con Kurogane. Si sarebbe divertito tantissimo!
Stava già pensando a cosa mettere in valigia quando proprio Kurogane entrò nella sala professori borbottando come una nube temporalesca.
«Kuropon! » esclamò Fay saltando su dalla sedia dove era seduto per corrergli incontro.
Notando la sua espressione corrucciata, invece di saltargli al collo come faceva di solito, si limitò a tiragli le guance.
«Cos’è questo muso lungo? » cinguettò. «Sorridi! Tra due giorni partiamo! Ci aspetta una splendida settimana bianca! Non sei eccitato? »
Kurogane staccò le mani del giovane che lasciarono sulle sue guance due evidenti segni arrossati.
«Piantala di fare lo scemo. » brontolò.
Fay lo fissò faticando a tornare serio.
«Perché fai quella facciotta imbronciata? C’è qualcosa che non va? »
«In realtà sì, un problema ci sarebbe. » cominciò Kurogane. «Spero che tu non la prenda troppo male…»
«Mi stai spaventando, Kurotan. È grave? » chiese Fay mentre il suo sorriso si spegneva.
«Dipende. Riguarda la settimana bianca. Io non parteciperò. »
Fay sentì tutto il suo entusiasmo colare a picco.
«Quell’orribile direttore ha richiesto una mia supplenza all’Istituto Clamp proprio in quei giorni. Sapevo che non me l’avrebbe fatta passare liscia. » continuò Kurogane. «Non fare quella faccia, non è la fine del mondo. Hai un cellulare, no? Vedi di non perderlo di nuovo. E poi ci saranno tuo fratello e Ashura-sensei. Per quanto non mi vada a genio che ti si avvicini in un raggio di almeno cinque metri, resta sempre una persona assennata che saprà arginare i tuoi disastri. Santo cielo, non stai andando in Alaska! »
Quell’ultima affermazione pronunciata a voce più alta sembrava indirizzata a rassicurare più lui stesso che Fay e il giovane non poté fare a meno di ridere.
«Sei così preoccupato per me, Kurochin? Hai ragione, ci saranno Yuui-chan e Ashura-sensei quindi ti prometto che non mi metterò nei guai. » disse tentando di mostrare più buon umore di quanto non provasse. «Ci sentiremo per telefono, così potrai raccontarmi gli ultimi gossip dell’Istituto Clamp! »
Quell’affermazione non sembrò convincere molto Kurogane, ma era meglio fare buon viso a cattivo gioco.
«Mm. Ok. Ora vado, ho lezione. Se per caso dovessi scoprire che ti stai deprimendo per questo, sappi che te la vedrai molto brutta. »
«Che adorabile minaccia, Kurorin! Si vede che ci tieni a me! » esclamò Fay facendo arrossire il collega. «Comunque tranquillo, non mi deprimerò per così poco, so bene che preferisci la mia compagnia a quella di Nokoru-san! »
Kurogane, ormai di tutti i colori, si precipitò fuori dalla stanza borbottando un: «Idiota! »

La lezione di chimica con una delle classi del primo anno si era appena conclusa e Fay stava uscendo dal laboratorio quando vide venirgli incontro proprio Ashura-sensei. Fino a poco tempo prima il solo vederlo lo avrebbe gettato nello sconforto, ora, ricordando le parole di Kurogane, lo salutò con un sorriso allegro. Quello poteva farlo anche a una distanza di cinque metri.
«Buongiorno, Ashura-sensei! »
«Oh, Fay, proprio tu! » esclamò l’uomo avvicinandosi. «Ti stavo cercando. Volevo parlarti della gita in montagna. »
«Ah, non vedo l’ora di partire! Ci divertiremo un sacco! »
«Sì… ehm… proprio a proposito di questo. Temo che dovrete fare a meno di me. Ho delle ferie arretrate che devono essere smaltite prima della fine dell’anno scolastico e la preside mi ha gentilmente concesso di sfruttare i giorni della settimana bianca. »
«Ah… Dove andrà di bello? » chiese Fay tentando di non sembrare troppo deluso.
Ashura sorrise.
«Alle terme Imonoyama. Quello stabilimento è l’ideale per rilassarsi. »
«Non ne dubito. Porti i miei saluti a Taishaku-san. »
Si stupì lui stesso di quell’uscita maliziosa, non se ne sarebbe mai creduto capace. Inoltre aveva messo in imbarazzo Ashura.
«Ehm… non mancherò. Comunque non preoccuparti per la gita. Al mio posto la preside ha reclutato Sakurazuka-sensei. Se ci fosse qualche incidente, come medico vi sarebbe indubbiamente più utile di me. Inoltre ci saranno tuo fratello e Suwa-sensei, sono certo che non ci saranno problemi.»
«Eh… già… » sospirò Fay guardandolo allontanarsi nel corridoio.

Durante il tragitto verso casa Fay non poté fare a meno di ripensare alle due diserzioni di quel giorno. Quando Kurogane gli aveva parlato della supplenza, ci era rimasto veramente male, ma del resto non poteva farci niente. Se quello era il prezzo per averlo vicino tutti gli altri giorni, avrebbe fatto volentieri a meno di lui per quella settimana. Se Kurogane avesse saputo che nemmeno Ashura sarebbe stato presente, forse ne sarebbe stato contento… o forse no. Non voleva farlo preoccupare per niente, avrebbe fatto meglio a tenerlo per sé.
«Fay, mi ascolti? »
«Cosa? » fece il giovane riscuotendosi.
«Parlavo della torta bruciata di Watanuki-kun. Non importa. C’è qualcosa che ti preoccupa? » chiese Yuui seduto accanto a lui sul treno.
«Si tratta della gita. Kurorin ha detto che…»
«A proposito della gita! » lo interruppe Yuui. «Devo dirti una cosa importante. »
Quelle parole bastarono per instillare in Fay un orribile presentimento.
«Non so come dirtelo… Stamattina è arrivata questa. » continuò Yuui mostrandogli una busta di chiara provenienza estera. «È dei miei genitori adottivi. Festeggiano i cinquant’anni del ristorante di famiglia e il pensionamento di mio padre. Mi hanno invitato formalmente, non posso mancare e poi sono anni che non li vedo. So che sentir parlare di loro ti intristisce ma…»
«Non mi intristisce affatto! È anche grazie a loro che Yuui-chan è la splendida persona che è! » esclamò Fay. «Solo, fammi indovinare, ti hanno invitato per i giorni della gita? »
«Fay, mi dispiace! »
Yuui aveva un’espressione talmente mortificata che Fay non osò esprimere un briciolo di dispiacere.
«Figurati, non preoccuparti! È giusto che tu vada da loro, sono la tua famiglia. »
«Tu sei la mia famiglia. » ribatté Yuui deciso. «Promettimi che starai attento, anche se ammetto che sapere che con te ci saranno Kurogane-san e Ashura-sensei mi tranquillizza. Ti chiamerò al cellulare, tienilo a portata di mano. »
«Va bene, mamma. » annuì Fay sorridendo.
«A proposito di Kurogane-san. Prima mi stavi dicendo che c’è qualcosa che ti preoccupa. »
«Ah… no, ehm… sai com’è Kurowan. Non ama le gite scolastiche e passa il tempo a brontolare. Pensavo a come farlo smettere. Tutto qui. »
Si preannunciava un viaggio complicato.


CONTINUA...


Next -> "Preoccupazioni"
(«Hai preso le aspirine? E la pomata per le scottature? Il sole è forte in montagna. Le bende? Le garze? I cerotti? Sciando si rischia sempre di cadere. Quanti maglioni hai messo in valigia? Hai la brutta abitudine di vestirti sempre troppo leggero. »)
   
 
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