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Autore: lclementi2    15/08/2016    5 recensioni
La morte sotto le mentite spoglie di una piscina.
In un caldo primo pomeriggio di fine Luglio del 1986, a Torri del Benaco, un paesino sul lago di Garda, un ragazzo adolescente di nome Francesco muore mentre stava giocando a fare le immersioni nella piscina di casa sua; Il tutto sotto gli occhi del unico testimone presente, ovvero il suo cuginetto di 6 anni, in vacanza dagli zii insieme ai suoi genitori presso questa villa piuttosto grande. Il bambino, voce adulta narrante di questa poesia, aveva appena pranzato quel giorno e sua mamma gli aveva proibito di fare il bagno così presto; perciò il tragico evento è stato osservato da una panchina posta qualche metro fuori dalla piscina. Appena resosi conto di quanto era appena successo, il bambino grida per avvisare della tragedia appena consumatasi.
Trent’anni dopo, Checco, nel cuore è ancora ieri!
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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SPORCA ASSASSINA
 
Nel blu, ti nascondi,
tra fresche, visioni,
e il buio, confondi,
quel tempo, imprigioni;
bugia, disegnata,
nel petto, cucita,
la sua, calpestata,
dal liquido, gioco,
tradita.
Ricordi, e lo neghi,
girandoci, in tondo,
lo sai, non la freghi,
la vista, sul fondo;
pretendi, il perdono,
spiegando, il passaggio,
ma il gesto, più buono,
la voce, che prende,
coraggio.
Nel turbine, inghiotti,
la luce, innocente,
portando, alle notti,
silenzio, invadente;
presenza, oculare,
che in gabbia, trascina,
stai pronta, a cantare,
mutevole, sporca,
assassina.
 
DA "L'AMORE TRADOTTO"
Luca Clementi
   
 
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