Cap. 1 "Alzati immediatamente!Devi andare a scuola! Guarda tu che mi tocca fare!"Urlò mia madre tirando un ennesimo pugno sulla porta per svegliarmi. "Mhm... Arrivo,arrivo,adesso scendo!" Risposi io ancora assonata.Mi alzai ed andai a vestir-mi. Mi chiamo Beth Kwon, ho 17 anni e abito insieme a mia madre e mia sorella gemella Hannah. Guardai l'ora '7:45' -Cavolo, sono in ritardo!- Scesi velocemente le scale e mi precipitai sulla porta d'ingresso, salutai mia madre ed mi incamminai verso scuola. Sarebbe stato il mio primo giorno nella mia nuova scuola, 4^ anno di liceo artistico , ed ero in un enorme ritardo. Ci siamo trasferiti a Seoul per il lavoro di mia madre. Sono molto felice di essermi trasferita, almeno mi potrei presentare come voglio io. Ad esempio "la ritardataria". Arrivai a scuola e chiesi le informazioni su dove si trovasse la mia classe in segreteria. Salì fino al secondo piano ed entrai in classe. Tutti gli sguardi erano rivolti a me. -Cavolo- pensai imbarazzata. "Signorina mezz'ora di ritardo" disse la professoressa dando un'occhiata all'orologio in fondo alla classe. "Ehm... Mi scusi tanto professoressa, ecco... Io... Be-" "D'accordo, vada a sedersi lì vicino al ragazzo in fondo la classe" Mi inchinai e andai verso il mio banco. Ancora quegli sguardi, quei terribili sguardi che stanno analizzando ogni mio centimetro. Notai che quattro banchi erano vuoti. Mi sedetti sulla mia sedia, tirai fuori il mio diario segreto ed incominciai a sfogliarlo. "Caro Diario, oggi mi sento vuota, sola come sempre, mia madre mi picchia e mi urla contro brutte parole.Mia sorella non mi aiuta anzi, mi prende in giro e se la ride pure.Dicono che non valgo niente e che nella mia vita rimarrò sola per sempre.Voglio scappare, voglio volare via..." Una lacrima mi scivolò sulla guancia ma io cancellai la sua scia, quelle parole che scrissi avevano qualcosa di vero. "Ehi, perché stai piangendo?" I miei pensieri vennero interrotti dal mio compagno di banco. "Eh? C-cosa hai detto?" "Perché stai piangendo?" Continuò lui. "Io... Ecco... No... Non è niente ... È solo... Qualcosa di personale" risposi io un po' nervosa, parlare di quell'argomento non mi piace, voglio tenermi tutto dentro anche se mi fa male. "D'accordo. Qual è il tuo nome?" Chiese ancora lui, "Mi chiamo Beth, tu?" " Chanyeol" mi tese la sua mano e mi sorrise, io gliela strinsi e gli ricambiai il sorriso. "Bene,bene ora che Beth Kwon e Park Chanyeol hanno finito di presentarsi possiamo adesso concentrarci sulla lezione." Disse la professoressa irritata. Abbassai la testa e divenni tutta rossa per l'imbarazzo. Arrivò l'ora della merenda. Io di solito mangio una merendina, ma quel giorno non avevo fame ero troppo persa nei ricordi. "Ehi Beth! Mangi con me?" Mi chiese Chanyeol, io li risposi con un cenno. "Non hai una caramella o qualcosa del genere? Se vuoi, ti posso dare la mia merenda?" Mi chiese lui notando le mie mani vuote. "Non ti preoccupare, non ho fame oggi... È solo che sono solo molto stanca." Per tutta la merenda ci siamo incominciati a conoscere meglio. Finché l'argomento stava arrivando a parlare della mia famiglia. "Allora hai dei fratelli? Sorelle?" "Ehm... Ecco... No no io ho-" Drin-Drin venni salvata dal suono della campanella. Due ore di storia dell'arte. Chanyeol mi continuava a mandare dei bigliettini sotto il banco. E io glieli restituii e gli sussurravo "Smettila, la prof ci metterà in punizione!". Detto questo per il resto delle ore mi lascio in pace. Suonata l'ultima ora, tirai fuori il mio cellulare. '40 messaggi non letti' - Chi è che mi cerca?- pensai un pochino stranita da questo fatto. Aprì uno dei tanti messaggi e fui scioccata nel leggere chi mi aveva mandato i messaggi. 'Baekhyun'. 'Messaggio da Baekhyun: Ehi tesoro , non abbiamo ancora risolto una cosa.' 'Messaggio da Baekhyun: Preparati sono sulla strada per arrivare a Seoul.' -Non è possibile... Non l'avevamo già risolto la situazione?- pensai io. *Inizio flash-back* Io 1 anno e mezzo fa, scappai di casa. Ero stufa di loro e delle loro parole. Così chiesi di essere ospitata a casa di uno dei miei compagni di classe ma, tutti rifiutarono. Rimase allora solo Baekhyun, lui mi metteva timore era troppo strano e aveva modi di fare molto possessivi. Lui accettò e in cambio mi chiedeva di fare ciò che lui voleva. Un giorno ero nella mia vecchia scuola a Busan. Hannah era fuori che mi stava aspettando vicino al cancello. 'Ehi tu, piccola str*nzetta!' mi disse lei prendendomi per l'orecchio. 'Sai nostra madre ha fatto molti sacrifici per te e tu la ringrazi così? Adesso ti riporto a casa, fai le valigie domani si parte per Seoul' 'Cosa? Dobbiamo partire per Seoul?! Perché? Io non posso, non voglio venire!' Risposi io. Mi tirò uno schiaffo e mi disse: 'Lo sai che non sopporto le tue domande, stai zitta e adesso tu vieni con me a casa. Vedrai a Seoul come cambieranno le cose.' Mi prese il braccio e mi trascinò con forza a casa. Sapevo già cosa sarebbe successo. Sarebbe stata una notte intensa per me... Quella notte, le urla di mia madre; le sue risate e di Hannah; le prese in giro; i miei lividi e le mie lacrime. Baekhyun alle 3 di notte mi inviò un messaggio con su scritto: 'Sei scappata via da me? Perché non sei a casa? Perché andrai a Seoul senza me? Non mi vuoi bene? Non mi ami?' gli risposi dopo 5 minuti 'Cosa? No, non sono scappata da te, mia sorella mi ha portato via e mi ha fatto tornare a casa mia! Come fai a sapere di Seoul?! Ho fatto tutto quello che volevi, adesso la questione è chiusa. Grazie per avermi ospitata a casa tua. Stammi bene Baek' Lui mi rispose un minuto dopo ' D'accordo. Vedrai...' Ero confusa da quel suo ultimo messaggio. *Fine flash-back* "Ehi chi è che ti ha mandato tutti quei messaggi?" Mi presi uno spavento nel sentire la voce di Chanyeol. "Uff, mi hai fatto prendere un colpo! Ah... È solo un mio vecchio compagno di classe. Byun Baekhyun" dissi io. "B-Baek... Baekhyun! Quel Baekhyun?!" I suoi occhi si erano trasformati in occhi pieni di terrore, il suo sorriso sparì nel sentire quel nome. Io confusa dal suo improvviso cambiamento gli chiesi" Lo conosci?" " E-ecco... Sì, ero il suo migliore amico finché da piccolo..."