Big Bang, 'The charmer' di MionGD su EFP Fanfiction

Note dell'autrice: Ho preso ispirazione per questa storia dal video di Fantastic Baby, dove gli scenari che occupano i ragazzi mi hanno aiutata a costruire pian piano il ruolo di ognuno di loro. Probabilmente, per quello che la mia mente aveva tirato fuori, avrei dovuto scrivere una long-fic, ma dato che non scrivo da un po' e sono leggermente arrugginita, ho preferito non cimentarmi in una cosa troppo grande ed ho così deciso di concentrarmi su un solo personaggio, ovvero G-Dragon, mettendolo nei panni di un consigliere magico di un Re, il quale è allo scuro del fatto che è proprio il suo consigliere ad essere a capo dei ribelli che da anni turbano la quiete del regno.
Vi auguro una buona lettura e spero che possa essere di vostro gradimento.

The Charmer

Le prime luci dell’alba si mostravano attraverso i motivi floreali delle tende che, insieme al resto dell’arredamento, rendevano la camera elegante e raffinata. L’incantatore, illuminato da quella debole luce naturale, aprì lentamente gli occhi, cominciando a stiracchiarsi qualche secondo dopo per poi mettersi a sedere guardandosi intorno, quasi come se stesse focalizzando l’ambiente intorno a sé.
Desiderava tanto restare a poltrire in quel letto regale per almeno altre quarantotto ore, ma c’erano desideri ben più importanti da far avverare. Si alzò indi velocemente, vestendosi in quasi tre secondi; data la sua fissa per l’aspetto esteriore, era inevitabile che avrebbe usato i suoi poteri anche per cose del genere.
« Impeccabile come sempre. »
Improvvisamente sorrise nel mentre si sistemava la giacca con ricami color oro. Era un sorriso soddisfatto e inquietante che avrebbe portato chiunque a credere che stesse tramando qualcosa, se non fosse stato per il fatto che affiancava il re da moltissimi anni.
Dopo essersi dato un’ultima sistemata, uscì dalla propria camera e si diresse nella grande sala del trono dove il Re e la Regina, ogni giorno, mostravano la loro autorità quasi come se volessero sottolineare il fatto che il regno, in confronto a loro, contava ben poco.
Fece un breve inchino e, con un’espressione che sembrava avere il potere di rassicurare chiunque, cominciò il suo solito discorso da perfetto consigliere.
« Sua Maestà, non si lasci incantare dall’apparente serenità di questa giornata. Mi è giunta voce tramite una delle mie fidate sentinelle che, proprio al calar del buio di questo nuovo giorno, i ribelli saranno pronti ad attaccare dal sud del regno. Tenga pronto l’esercito. »
Aveva una sorta di inspiegabile influenza del tutto positiva sul sovrano, per cui quest’ultimo non fece altro che accogliere la notizia con un semplice movimento del capo. Così, l’incantatore girò le spalle e con il semplice gesto dello schioccare le dita si teletrasportò sulla cima del ghiacciaio che ergeva verso nord al di sopra del regno.
Se il Re fosse venuto a conoscenza della sua presenza in quel posto, avrebbe sicuramente fatto in modo che la sua vita si riducesse al mangiare e dormire all’interno di una delle celle della prigione e no, non sarebbe stato affatto facile fuggire da lì, non sarebbe bastato un semplice schioccare delle dita.
Su quel ghiacciaio era stata esiliata una delle fate più potenti di quell’era, la quale per anni non aveva dato pace alla monarchia di quel regno, essendosi accorta di tutte le meschinità che c’erano dietro. L’incantatore sapeva quanto odio quella creatura conservasse per quel sovrano ed era per questo motivo che non poté far a meno di pensare ad un alleanza fra lei e i ribelli. Perché sì, era lui ad essere a capo di tutto ciò e mai nessuno lo aveva sospettato anche solo minimamente.
« L’incantatore è qui. » Urlò il giovane una volta entrato nella dimora della fata che, aspettandosi una sua visita, lo accolse seduta sul pavimento con fare da ragazzina.
« Ben arrivato. » Inarcò un sopracciglio « Incantatore. »
Passarono solo pochi secondi, durante i quali ci fu solamente un intenso scambio di sguardi che emanavano sicurezza da entrambe le parti.
« Bene, saprai già perché sono qui, vero? »
« A dir la verità no, saresti così gentile da spiegarmi tutto? »
Gli angoli della bocca del giovane si tirarono all’insù, andando a disegnare un sorriso sghembo sul suo volto « Fatina, questa volta la guerra non la farai da sola. » Poté giurare di aver percepito perfettamente tutta l’eccitazione proveniente dalla creatura delle nevi.
Con un piccolo movimento dell’indice, la fata mosse un po’ di vento, tanto leggero quanto gelido, che andò a scompigliare i capelli dell’incantatore, cosa che quest’ultimo odiava profondamente. « Quale sarà il mio ruolo? »
« Il re si aspetta un attacco dall’entrata sud, tu invece guiderai i ribelli da nord. »
« E tu cosa farai, invece? Non vorrei sporcarmi le mani da sola. »
« Io mi godrò lo spettacolo dal terrazzo della mia camera e vi aspetterò all’interno del palazzo. »
Entrambi sapevano che la vera battaglia sarebbe iniziata proprio nel momento in cui si sarebbero trovati tutti insieme e dalle loro espressioni si poteva capire quanto fremessero dalla voglia di cominciare.
Una nuova era sarebbe iniziata e mai più finita.