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Autore: Hoshi_Hime    15/08/2016    0 recensioni
L'universo è un continuo susseguirsi di avvenimenti: nascite, morti, creazioni e distruzioni.
L'universo è in costante equilibrio, il Creato si sviluppa e si espande, evolvendosi.
Stesso accade nei mondi opposti ai nostri, che sembrano tanto lontani ma allo stesso tempo sono più vicini di quanto si possa credere; una sorta di realtà a forma di clessidra: due mondi ai poli opposti, il nostro al centro, un Albero capace di generare delle vite a sorreggere il tutto.
In cima abbiamo lo Shallow World, la parte più "ricca", una monarchia, della quale i sudditi amano i regnanti, e i regnanti amano i propri sudditi come se fossero loro figli; nel mezzo, la nostra Terra, e, nel basso, il Deep World, colmo di rovine e quasi deserto, popolato solo dai Burattinai, i loro Burattini, e alcuni branchi di Keenan, creature presenti solo in quella zona.
Al centro di tutto, fonte della vita, l'Albero della vita, padre dei Bambini della Genesi.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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❧ Can we call this a first date?


L'interno della chiesa riusciva ad essere spettrale che rilassante allo stesso tempo. L'unica luce all'interno era prodotta dalle candele accese e dalla luce della luna che filtrava dalle vetrate, rendendola quasi del tutto buia.
Ebe si guardò attorno, mentre camminava per la navata, stando attenta ad non inciampare e chiedendosi se c'era qualcuno all'interno del luogo.
Forse avrebbe dovuto fare il segno della croce, anche se il cristianesimo non era la sua religione? Era stata cresciuta nel credere a miti e leggende su dei, mostri e ninfe come lei, quindi del crisitanesimo non sapeva molto.
Si fece luce con una fiammella, questa brillava azzurra danzando sul palmo della mano sinistra, mente con l'opposta tasastava la parete con le dita cercando una porta.
Quando questa fu trovata la ragazza l'aprì piano piano, sperando che fosse quella che portasse al campanile.
Si trovò davanti delle scale a chioccola e salendoci un passo alla volta si trovò dove sperava.
Osservò le campane, un po' spaventata se queste si sarebbero messe a suonare, di certo le sue orecchie non avrebbero giovato.
Con un sospiro la ragazza dai capelli azzurri lasciò la fiamma fluttuare per aria e mettere le braccia conserte sotto il seno.
Ora doveva solo aspettare quel ragazzo che l'aveva aiutata prima.
E a quel pensiero poggiò la schiena contro la campana più grossa, ma invece di sentire il metallo freddo contro la schiena come si aspettava la sensazione fu quella di un vuoto d'aria per poi finire a terra.

-O-Ouch!- Esclamò mentre si massaggiava la schiena, ma appena in piedi si sentì il vento sbatterle in faccia e guardandosi attorno per pochi secondi le bastò per capire che non era più dove si trovava neppure un minuto fà. Quel posto era la rovina di ciò che probabilmente era un altro campanile, ma il tetto mancava facendo entrare tutto il freddo all'interno della struttura quasi del tutto distrutta.
Dopo lo shock iniziale cominciò a fare mente locale e ringraziò tutto ciò che sapeva dei miti e magia arrivando alla conclusione che la campana funzionasse come una sorta di portale, per qualunque fosse il posto dove si trovava.
-S...Suppongo che mi basti toccare di nuovo la campana e tornerò dove ero prima...-

Mormorò tra se e se facendo per toccarla per essere bloccata da un rumore animalesco che attirò la sua attenzione.
Come aveva fatto a non notarlo subito era un mistero, ma quello che aveva a pochi metri di distanza era senza dubbio un lupo.
La pelliccia era argentata, pur essendo buio la luce della luna era abbastanza da farla riflette e gli occhi dell'animale era di un giallo vivo.
Ebe sperava che non avesse fame.
Ma per quanto non ne sapesse di lupi il modo con cui la guardava diceva altro.
Cautamente la ragazza fece qualche passo indietro, cercando di dirigersi verso le scale che l'avrebbero portata fuori dalla struttura, ma appena fece cenno al voler scappare l'animale cominciò ad avvicinarsi a passo veloce.
Ebe si lasciò scappare uno strilletto creando di nuovo scintille azzurre dalle mani cercando di spaventarlo.
Ma fu qualcos'altro a far assumere una posizione subbimissiva al lupo argenteo.
Nel mettersi tra questo ed Ebe fu un altro lupo, nero questa volta e la ragazza poteva vedere gli occhi di un famigliare verdeacqua.
Il lupo nero emise un ringhio e quello fu abbastanza per far scappare il secondo con letteralmente la coda fra le gambe...O zampe ad essere precisi.

Ebe non ebbe neppure il tempo per chiedersi perché l'avesse aiutata che l'animale cambiò forma in quella del più famigliare ragazzo con i capelli neri di prima, e questo pareva avere un espressione scocciata sul viso.
-Che parte di "non toccare nulla" non ha afferrato?-
Ebe si grattò la guancia. 
-S-Specificamente parlando non ho toccato nulla..E-E poi non puoi dirmi di andare in un campanile senza avvisarmi che l-le campane funzionano come portale per...Qualunque posto sia questo qui.-
Sbuffò in sua difesa. -C...Comunque sei un licantropo?- domandò poi inclinando un poco la testa.
-Keenan.- Corresse lui lasciando un espressione interrogatoria sul viso della ragazza.
-Non è molto diverso dai licantropi, ma senza quelle cazzate del ciclo lunare, diciamo che posso trasformarmi quando voglio. In più i Keenan vivono solo qui.-
-E qui dove sarebbe per la precisione?-
-Il Deep world, ovvero la cosa più vicina all'inferno se non guardi dove metti quei piedini.-
La ragazza assunse un espressione scocciata, ok che il ragazzo l'aveva salvata...Due volte, ma non serviva essere scortese!
Il ragazzo si lasciò un sospiro. 
-Non fare quella faccia, piuttosto muoviamoci prima che quei due arrivino qui.- 
-A-Ah sanno di questo posto?-
-Ci vivono qui. E ora muoviti.- Sbuffo afferandole la mano e trascianandola.
-E Stammi vicina si sta facendo notte.-
Ebe arrossì per poi guardarsì in giro, come poteva qualcuno vivere in un posto del genere? Era tutto completamente spoglio e coperto coperto da erbacce e macerie, un po' come una casa abbandonata, solo su grande scala.

-C...Comunque mi chiamo Ebe! Non ci siamo mai presentati se non erro!-
Esclamò la ragazza dopo qualche minuto di silenzio mentre camminavano per il posto. Non le piaceva lì, in più tutta quell'erba alta le aveva graffiato le calze visto che fra un po' le arrivava al ginocchio.
-No, non che ricordi. Comunque mi chiamo Eltanin.-

-E'..E' un bel nome.- Mormorò la ragazza più a se stessa che altro. -Forse sto facendo troppe domande ma posso sapere dove mi stai portando?-
-L'unico posto dove sono certo che quei due di prima non possano trovarci...Comunque siamo quasi arrivati.-
Aggiunse per rassicurarla notando che la ragazza sembrava un po' stanca.

-Sanno di questo posto?- Mormorò lei con tono preoccupato. 
-Ci vivono qui, sono burattinai, per la precisione il sovrano dei Burattinai e il suo burattino.-
Ebe corrugò le sopraciglia, sapeva chi fossero i burattinai e che averceli contro non era cosa buona, quindi beh adesso si sentiva meno al sicuro di prima.
E poi qualcuno poteva vivere in un posto del genere? Aveva visto solo erbacce da quando era lì...A parte il lupo che aveva tentato di mangiarla mezzora prima.
-Quindi controlli il fuoco mh?-
Domandò il ragazzo notandola sopra pensiero avvicinando la mano a una delle fiammelle che per tutto quel tempo erano state le uniche fonti di luce visto che era diventato buio pesto.
-Ah, Sì! Ma non sono molto brava, nessuno della parte di mia madre ha la pirocinesi, anzi diciamo che sia mia madre che zia e cugine controllano l'acqua, mentre mio padre è umano.-

-Sei una mezzo sangue?-

Ebe scosse la testa. -Mia madre è una ninfa, le ninfe sono tutte donne quindi quando uhm si...Sposano con un umano le loro figlie femmine sono ninfe a sua volta. C-Comunque sto divagando, scusa!-
-Tranquilla, mi piace la tua voce.-
-Uh?-
-Lascia perdere, comunque potrei aiutarti a controllare meglio la tua pirocinesi, sai?-
Lei fece un gesto con la mano -N...Non è necessario! C-Cioé non è che non mi piaccia l'idea ma sono lenta ad imparare e uh, ho un altra mia amica che mi sta già aiutando con queste cose!-
Si riferiva ad Amai visto che condivideva un tipo di potere molto simile.
-Oh...-
Ci fu un attimo di silenzio quasi imbarazzante da parte del ragazzo.
-Ah comunque eccoci...- Disse poi facendo un cenno in distanza.
Ebe assotigliò gli occhi notando quella che sembrava una cittadella.

Si lasciò un sospiro di solievo quando finalmente uscì dalle erbacce per toccare con i piedi il terreno serrato che portava alla città. Erano stati solo un quarto d'ora di camminata per le erano sembrate un infinità.

Il suo solievo fu smorzato quando notò che pure lì era quasi solo macerie.
Diede uno sguardo a Eltanin quando questo si fermò davanti ad uno degli edifici.
-Eccoci qui, è un po' lontano ma come ho già detto è l'unico posto sicuro.-
Dall'aspetto quello una volta sembrava un hotel anche se sembrava diroccato da anni.
-Umh, ti giuro che dentro è meglio che l'esterno.- Mormorò grattandosi la nuca per poi bussare.
Dopo una manciata di secondi la porta fu aperta dall'interno da un ragazzo che pareva avere qualche anno in più di loro, aveva un aspetto semplice, occhi e capelli castani e barbetta incolta.
-Alla buon ora Elta eh! Abbiamo cenato senza di te!-
Il ragazzo si limitò a roteare gli occhi.
-Ebe lui è Phil, uno dei pochi burattinai senza strane ossesioni-compulsioni per l'omicidio. Phil lei è Ebe, passerà la notte qui.- 
L'uomo più grande sorrise. -E' la ragazza della pasticceria?- 
Le guancie di Ebe diventarono leggermente rosse. 
-Uh...Sì?-
Phil fece un sorrisetto ma fu tagliato alla radice dal più giovane. 
-Non farti strane idee, è qui solo perché ha avuto problemi con quella testa di cazzo di Leonard e il suo lacchè, quindi ho pensato di portarla qui. Piuttosto vuoi farci entrare o dobbiamo congelare qui fuori?-
L'uomo scosse la testa ridacchiando spostandosi per farli entrare.
Per la gioia di Ebe la stanza era calda e illuminata, come detto dal ragazzo era molto carino all' interno, quella doveva essere la lobby del hotel. Per sua sorpresa all'interno vi erano altre persone, ognuna occupata con le proprie cose, chi chiaccherava, chi mangiava o chi semplicemente ascoltava la musica che proveniva dal jukebox nell'angolo della stanza.
Aveva un non so ché di disordinato, tutti i vari mobili sembravano provenire da diversi posti e nessuna dei tavoli o seggiole combaciavano fra di loro, la carta da parati della stanza era strappata in alcuni punti e si poteva vedere che molti dei posters di varie band erano sati messi a doc per coprire buchi vari nelle pareti. Nonostante ciò non  era sporco, si poteva vedere che pur qualche accaccio chi viveva li teneva cura del posto.
 Molti dei ragazzi all'interno del hotel non superavano la trentina d'anni e alcuni di questi salutarono il ragazzo dai capelli neri mentre questo dopo aver salutato a sua volta si mise a cercare con lo sguardo fino a bloccarsi davanti a una ragazza dai capelli rossi, palesemente tinti, e un enorme felpone nero con la stampa di un videogioco vintage.

-Ehy Lisa! Vieni qui un attimo!-

La ragazza, Lisa, fece cennò al gruppeto con cui stava parlando per poi avvicinarsi ai tre poggiandosi contro Phil e mettendogli un braccio attorno alla spalla, i due sembravano avere buona confidenza visto che questo in risposta le arruffò i capelli.
-Lisa, lei è Ebe starà qui stanotte, le puoi prestare qualcosa da mettere, umh, un pigiama e qulcosa per domani? Si è ritrovata in mezzo a dei burattinai ed è un po' frastornata.-
La ragazza dai capelli rossi annuì.
-Subito! Intanto sedetevi, non voglio sapere i dettagli ma pare che vi abbia messo sotto un camion e forse per te è normmale ma non credo per la ragazza, comunque vi porto qualcosa da bere!-

Eltanin fece cenno ad Ebe verso uno dei tavolini e lei si sedette finamente felice di poter riposare le gambe lasciandosi andare uno sbadiglio.
-Stanca?-

-Un po'...- Ammise la ragazza, stropicciandosi gli occhi. -Po..Posso sapere chi è tutta questa gente?
- Domandò poi sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Eltanin annuì sedendosi poggiando il gomito sul tavolo e la testa contro il palmo della mano. 
-La maggior  parte sono Keenan come me, siamo quello che potrebbe essere definito un branco. Anche se alcuni qui sono ex burattiai, come Phil e Lisa ad esempio o burattini che sono riusciti a scappare dal loro padrone. Diciamo che chiunque abbia Leonard o i burattinai in generale sul cazzo può restare qui.-
-Oh-
Sembrava una buona spiegazione, o almeno lei credeva. 


-Posso farti un altra domanda?-
Lui annuì - Certo, non serve che chiedi anzi mi pare normale che tu abbia qualche domanda dopo quel che è successo. Comunque spara!-
-Uhm, com'è che Leonard c'è l'ha con te? H-Ho capito che tra burattinai e Keenan..L'ho pronunciato ben giusto?, comunque che tra di loro non scorri buon sangue, ma arrivare fino a seguire me...Insomma hai afferrato, no?-
Il ragazzo scrollò le spalle.
-I burattinai sono molto possesivi dei loro burattini, sopratutto quando questi hanno poteri speciali, a me è toccato essere il Graal di una certa profezia riguardo qualcosa che succede dopo la morte dei dodici figli della genesi, tipini che nascono dopo cataclismi, Adam i tipo con i capelli striati che sta con Leonard è uno di loro, ironicamente ciò mi ha reso immune al controllo mentale quindi ho vissuto con i burattinai fin da piccolo, finché non me sono scappato e i Keenan mi hanno preso nel loro branco.

Ebe corrugò le sopraciglia, l'idea di essere cresciuti con un tipo come il biondo non era delle migliori. -A-Ah ma se hai detto che questi figli della genesi sono morti allora perché Adam non lo è?-

-E' una delle cose che voglio scoprire...Ah è tornata Lisa!-
Lisa poggiò il vassoglio con la cioccolata calda sul tavolo per poi passare degli abiti ad Ebe. 
-Ecco qui! Un pigiama e qualcosa di pulito per domani! non ringraziarmi! E Attenta alla cioccolata, brucia! Con permesso me ne torno da Phil!-
Esclamò sorridendo andandosene.
-Non fate troppo i piccioncini davanti a tutti!-
Rispose il ragazzo, ricevendo un dito medio dalla rossa. Ridacchiò appena e buttò giù in pochi sorsi il contenuto della tazza. 
Ebe fece lo stesso, il calore di certo non era un problema per lei, in più quella era la cioccolata più buona che avesse mai bevuto! Se non fosse stata così timida avrebbe chiesto a Lisa come farla così dolce!
Dopo ciò il ragazzo l'accompagnò in una delle stanze e dopo una doccia finalmente si buttò sull'letto con il pigiama prestato dalla ragazza. Le ci volle un po' per addormentarsi: Troppe cose e informazioni tutte in una volta, senza volerlo si era catapultata in qualcosa di pericoloso, di certo quella di qualche ora fa non sarebbe stata l'ultima volta in cui quel Leonard le avrebbe dato noia.

                               ~     ~     ~

Il pomeriggio dopo la strada verso casa le sembrò meno difficile ora che non era più buio, era un po' imbarazzata visto che il ragazzo si era offerto di accompagnarla verso il campanile. (ma ehy senza qualcuno si sarebbe persa!) 
-Basta che io tocchi la campana e tornerò in città vero?- Domandò per rassicuarsi, la sera prima era stato un incidente e non si era neppure accorta di aver attivato il portale.
Lui annui. -Se vuoi ti posso accompagnare.- 
Sorrise e le offrì la mano accompagnadola dall'altro lato. E di fatto i due si ritrovarono nella chiesa della città.
-Grazie!- Esclamò lei con le guancie rosse. 
-U..Umhh visto c-che è quasi ora di pranzo t--ti va...E-Ecco se non ti da fastidio ti andrebbe di venire a casa mia amnaigare qualcosa? M-Mi sembra giusto r-ridarti il favore...- mormorò a voce bassa la ragazzina con ormai il viso color pomodoro.
L'espressione di Eltanin si illuminò per qualche secondo per poi tornare seria come prima.
-Certo.-
-Benissimo! C-Cioé a-andiamo non è lontano...-
Sorrise e seppur l'imbrazzo continuò a tenere la sua mano mentre lo accompagnava al suo appartamento.

-Uh, sicura che ai tuoi non dispiaccia? Sei sparita una notte intera forse vogliono delle spiegazioni?-
Ebe alzò le sopracciglie aprendo la porta. 
-Oh, tranquillo vivo da sola!- spiegò al ragazzo invitandolo dentro.

Elta si guardò in giro, era un appartamento piccolo ma piuttosto accogliente, forse un po' troppo femminile per i suoi gusti, troppi ninnoli e pupazzetti in giro e seriamente troppo rosa.
-E' E' un po' in disordine scusa! C-Comunque fai come se fossi a casa tua!-
Esclamò lei, facendogli alzare un sopraciglio, annotandosi che se per lei quello era disordine meglio non farla mai entrare in camera sua.
-Figurati..- Si limitò a dir guardandosi ancora attorno per poi mettersi a sedere sul divano. Non era abbiutato ad essere invitato a casa di alti, non sapeva bene come comportarsi. -Come mai vivi da sola? Scuola?-
Ebe si mise a sedere sul lato opposto, iniziando a giocherellare con una ciocca di capelli.
-Umh...non proprio..- Borbottò a bassa voce, non voleva passare per quella che si lamentava, ma la sera prima il ragazzo le aveva parlato dei burattinai, quindi poteva anche lei spiegare qualcosa su se stessa, giusto? -...Non andavo molto d'accordo con mia madre, anzi per nulla...Così decisi di trasferirmi qui in Islanda da mio padre dalla Grecia...Però ecco, lui dopo il divorzio con mia madre si è risposato e la sua nuova moglie non sa nulla del suo precedente matrimonio...N-Non potevo sbucare così dal nulla e rovinare tutto! Q-Quindi mi ha pagato l'affitto di questo appartamento, così posso andare a scuola e a lavoro qui...C-Comunque non voglio annoiarti! P-Preparo qualcosa da mangiare ok?-
Esclamò tutta di fretta andando verso la cucina per preparare qualcosa, lasciando il ragazzo abbastanza confuso.
-..Vui una mano?- Non che sapesse cucinare ma era calato un silenzio un po' imbarazzante nella stanza.
-No grazie! Sei un ospite sarebbe maleducato! D-Dammi solo un paio di minuti!-
Esclamò lei per poi effetivamente tornare poco dopo con quello che era una via di mezzo tra colazione e prazo e poggiandolo sul tavolo non molto distante.
-S-Spero ti piaccia!-
In effetti era buono, anche se la ragazza avesse fatto tutto in fretta e furia per non farlo aspettare si vedeva che si fosse impegnata.
-Quindi non te la cavi solo con i dolci.-
Lei arrossì un pochino -F-Figurati, come ti ho detto prima vivo da sola quindi ho dovuto imparare a cucinare...-
Ebe sospirò tornando a mangiare, i cmpliemnti la rendevano nervosa così come parlare con chi non conosceva bene, e in quel momento stavano succedendo entrambe le cose.
A distrarla dai pensieri fu il bussare alla porta. -Oh, Vengo subito!- Esclamò andando ad aprire pe ritrovarsi Lyos davanti, immaginò che fosse preoccupato per essere sparita dal nulla la sera prima. Infatti era così.
-Umhh, allora hai solo saltato la scuola?-
Domandò il ragazzo mentre entrava. Come al solito era vestito pesantemente e la sciarpa gli copriva un po' il viso.
-Ho incontrato amai poco fa e mi ha detto di non averti visto a scuola, così sono venuto a controllare ma a quanto pare stai bene!- Sorrise e le tirò la guancia affetuosamente facendole strizzare un po' gli occhi.
-O-Ouch...-
-Oh...chi è il tuo amico lì?-
Ebe sbatté le ciglia per poi diventare rossa e senza dare tempo ad Eltanin di dire qualcosa aveva già iniziato ad andare il panico.
-A-Ah mi ha accompagnato a casa i-i-ieri sera! C-Cioé- Intendevo- I-Insomma c-c'è stata una rissa e mi ha aiutato a tornare sana e salva. N-Nn pensare male!-
Lyos alzò un sopraciglia. 
-non ho pensato nulla stai facendo tutto tu...-
-Oh! PERFETTO! C-Cioè...C-Comunque se ne stava andando, vero?-
E detto così trascinò il povero ragazzo fuori dall'appartamento con ancora il viso color pomodoro per poi chiudere si sbotto la porta con il fiatone. Lasciando il fantasma rimasto nell'appartamento a scuotere la testa in modo divertito.
-Guarda che mica mi arrabbio se frequenti qualcuno eh!-
-N-NON E' IL MIO FIDANZATO!-
-non ho detto questo, di nuovo...-
Il ragazzo si mise a ridere arrufandole i capelli. -Di certo però non sbatterlo fuori dalla porta non è la migliore staregia d'abbordaggio.-
-LA PIANTI?!- Strilacciò lei per poi coprirsi la faccia con un cuscino lasciandosi andare un urlo. 
-Ok,ok la smetto! non è colpa mia se sei divertente!- In risposta la ragazza gli tirò in faccia il cuscino. -Ehy ma non è mica quel ragazzo che viene a trovarti in pasticceria?- 
-Z-Zitto!-
Lui tornò a ridere e prenderla in braccio.
-La mia ebe diventa grande, awww, guarda che se mi ingori ora che hai il ragazzo ti mordo il naso e me lo mangio eh!-
Ebe non ci provò neppure a rispondere limitandosi a coprirsi il viso ancora rosso.
-Comunque come si chiama il fortunato?-
Lei si scoprì appena il viso.
-U-Uh..Eltanin..-
L'espressione sul volto del fantasma cambiò subito.
-Oh si è fatto tardi devo andare!-
E detto ciò si limitò a mollare la ragazza facendola candere sul divano.

                             ~     ~     ~

Il ragazzo con i capelli rossi stava dormendo come al suo solito, per poi essere svegliato da un bicchiere d'acqua buttato sul suo volto.
Si strusciò gli occhi ancora addormentato notando il fantasma, che pur appunto essendo un fantasma pareva avere il fiatone.
-...Tutto bene Lyos?-
Il secondo ragazzo si passo una mano tra i capelli riprendendo fiato.
-Credo di sapere dove si trova tuo fratello!-
-....Oh-
  
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