Finalmente... insieme
 
Dolore. Un gran dolore alla testa. Cercò di aprire piano gli occhi, sbattendoli debolmente per riuscire a mettere a fuoco ciò che lo circondava. Dov'era? Dove si trovava?
Provò a tirarsi su, ma il suo corpo non rispondeva. Era pesante. Così pesante da impedirgli di muoversi. Voltò lo sguardo, vedendo bianco. Pareti bianche attorno a sé. E poi... un odore pungente, disinfettante.
Arricciò inconsapevolmente il naso. Spostò poi lo sguardo poco più un là. C'era qualcosa di colorato. Fiori? Dei variopinti fiori di campo posti in un vaso sul tavolino di fronte a sè. Ma chi poteva averglieli portati?
Girò nuovamente lo sguardo alla ricerca delle risposte alle sue domande, ma qualcosa lo sorprese. Avvertì un improvviso e leggero tepore scaldargli la mano. La sensibilità stava lentamente tornando, così come la vista. Qualcosa di giallo era appoggiato alle lenzuola. No, era qualcuno. Una chioma bionda...
E in un attimo tutti i ricordi gli tornarono alla mente. Sword art online, Aincrad, il piano 22, le battaglie conto i boss... e lei. Una bellissima ragazza con una grinta e una forza d'animo eccezionali che l'avevano salvato da quell'aura di oscurità e morte in cui stava cadendo.
Una sola parola nella mente. Mavis...
La figura al suo fianco si mosse leggermente nel sonno, come se l'avesse percepito. Cercò di muovere il braccio, ma le flebo attaccate ad esso glielo impedirono. Chiuse per un attimo gli occhi per cercare quella forza che il suo corpo non aveva in quel momento. La forza per provare a stringere almeno solo un po' quella piccola e delicata mano, per pronunciare il suo nome...
-M...Ma...vis...- chiamò piano. La voce roca e secca.
La ragazza si mosse appena, per poi aprire lentamente gli occhi ancora assonnati. Chissà da quanto stava aspettando. Chissà da quante ore era lì a fargli compagnia, sperando che lui si svegliasse. Quanti giorni erano passati dal completamento del gioco? Per quanto altro tempo la sua mente era stata intrappolata da quel nerve-gear che adesso giaceva sul mobiletto lì vicino?
Mavis tirò su piano la testa, sbadigliando come una bambina e facendolo sorridere dolcemente. Nonostante il tempo, lei era sempre la stessa. La stessa ragazza che aveva conosciuto in quel gioco maledetto e che aveva iniziato ad amare. La vide cercare di stropicciarsi piano gli occhi, ma qualcosa le impediva di muovere una mano. Una stretta. Una debole stretta.
Mosse velocemente gli occhi smeraldini colmi di speranza nella sua direzione e lo vide. Capelli scuri e occhi neri come la pece. Finalmente aperti.
Si portò la mano libera al viso, mentre calde lacrime di felicità iniziarono a solcarle le guance già arrossate.
-Z...Zeref...- sentire pronunciare il suo nome così... in quel modo e dopo tanto tempo, scatenarono in entrambi un'infinità di sensazioni che non sapevano identificare.
-Sono tornato- pronunciò lui con il tono più dolce che quella voce roca gli permettesse.
-B...bentornato- sussurrò lei, sopraffatta dalle emozioni, per poi saltargli al collo.
-Stavolta è per sempre- una sola promessa prima di lasciarsi andare anche lui a lacrime di gioia. Era di nuovo lì, nel mondo reale. Finalmente, insieme a lei.




 
Nda:
È la mia prima crossover, non uccidetemi >. <
Non so nemmeno io come mi sia venuta una simile idea, ma è venuta fuori... rigorosamente di notte, perché solo allora mi viene l'ispirazione -.-"
E niente... spero che vi sia piaciuta, perché un dolce lieto fine a Zeref e Mavis, seppur in un altro universo, ci deve essere!!!
Spero mi lasciate qualche parere su questa coppia abbastanza trascurata sul fandom, ma che io adoro allo stesso modo della Gruvia.
Alla prossima ;)
Roby-chan