Serie TV > Criminal Minds
Segui la storia  |       
Autore: comefosseunchiodofisso    16/08/2016    3 recensioni
-Mh, Edith- incominciò Reid, verso la ragazza di fronte a lui -Colei...-
-...che lotta per la felicità- conclusero insieme. Lei gli sorrise, che si era fermato a guardarla, ovviamente non direttamente negli occhi. Spencer non era il tipo: "quelli come lui", così si descriveva egli stesso, restavano in disparte. Passavano inosservati, per lo più come acqua che scorre sotto i ponti. Silenziosamente, senza dare nell'occhio.
***
Come poteva lei? Cercava la felicità in ogni posto. Persino dove la perse. Persino dove gli avevano detto di non cercare. Spencer abbassò lo sguardo sui suoi occhi lucidi e nascose tutta la timidezza di cui era sottomesso e la strinse più forte che poteva, fino a sentirla dentro alle ossa. Fino a sentirla dentro al cuore.
***
Questa è la storia di Edith Anderson e Spencer Reid, due giovani introversi che si trovano a combattere insieme le difficoltà della vita. E tra sguardi, incomprensioni, sbagli, litigate, gelosie e intimità, i due si guardano negli occhi e capiscono cosa si prova ad amare veramente.
Spero vi possa piacere.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1

Era martedì. Un giorno come un altro. Tutta la BAU (Unità di Analisi Comportamentale), sentiva la mancanza di quella sagoma alta, potente, mascolina di Derek. Mancavano le sue occhiate complici, i suoi abbracci, le forti pacche sulle spalle che regalava. La sua derterminazione, quel sorriso bianco, smagliante e sincero, la corazza della squadra. Mancava quello scudo che li ha tenuti al sicuro per tanti anni.
Era da un po' che non c'era nessun caso su cui indagare, perciò erano giorni vuoti, monotoni in cui la squadra siedeva nelle proprie scrivanie in silenzio.
-Buongiorno a tutti- strillò Hotchner -Vorrei presentarvi una persona...- lasciò cadere la frase, si fece da parte e scoprì una ragazza dietro di lui. -Lei è Edith Anderson. Sarà la partner di Reid- disse tutto in un fiato, senza espressioni in volto, come suo solito esprimersi, lasciando tutti un po' scossi. -Ah, e... trattatela bene. Non fatela scappare subito con... i vostri soliti atteggiamenti.- disse con una punta di sarcasmo.
Tutti ridacchiarono. Sapevano di cosa parlava Hotch.
Edith era vestita molto curata: pantaloni rosa antico larghi in fondo, ma stretti in vita, con sotto dei tacchi a spillo beige chiaro, come la camicia a maniche lunghe che indossava e che aveva messo dentro ai pantaloni. I gioielli non erano esagerati, ne tantomeno il suo trucco. Mostrava un carattere molto calmo. In parte insospettì la squadra, ma dovevano comunque studiarla. 
Dentro quella sala si potevano percepire poche come: il mormorio degli agenti, i passi di Hotch allontanarsi e delle sedie strisciare sul pavimento. Si stavano tutti alzando, e le andarono incontro: c'è chi si presentò con una stretta di mano, ad esempio Emily e Rossi, mentre Garcia la abbracciò affettuosamente e Reid la salutò con un sorriso.
-Mh, Edith- incominciò Reid, verso la ragazza di fronte a lui -Colei...-
-...che lotta per la felicità- conclusero insieme. Lei gli sorrise, che si era fermato a guardarla, ovviamente non direttamente negli occhi. Spencer non era il tipo: "quelli come lui", così si descriveva egli stesso, restavano in disparte. Passavano inosservati, per lo più come acqua che scorre sotto i ponti. Silenziosamente, senza dare nell'occhio.
-Quei due hanno già trovato un argomento su cui parlare- disse divertita Emily a Rossi.
-Quella ragazza è... strana-
-Da cosa deduci questo?-
-Lei mi sembra poco forte per poter sopportare quello che viviamo noi. E poi di solito le ragazze si ammaliano subito di Reid e tutte le volte lui si trova con il respiro pesante e il cuore che batte forte se si tratta di ragazze. Invece con Edith...-
-Dobbiamo solo conoscerla Rossi, stai tranquillo-
-Ragazzi- iniziò Hotch. -Abbiamo un caso-
Edith sussultò; era d'altronde la sua prima volta. Seguì Reid nella sala principale e si guardò intorno.
Garcia informò gli agenti ed espose la foto di due adolescenti trovati senza vita in un cassone a Chicago. Si misero tutti sull'aereo e partirono, tranne Garcia che rimase, come sempre, a Quantico.

Andarono tutti sulla scena del crimine: quei due adolescenti, tra i diciassette e i venti anni, erano stati rapiti e uccisi nel giro di due settimane in quella cittadina. Karl Twin e John Faith, due vicini di casa. I due corpi sono stati trovati dentro ad un cassonetto della spazzatura. Hotch e Rossi restarono dove furono trovati i corpi, Emily e Jj si sarebbero occupavate delle famiglie mentre Spencer e Edith entrarono nella casa di uno dei due adolescenti per poter trovare degli indizi. Raggiunsero la stanza da letto dell'adolescente Karl.
-Che disordine- farfugliò Reid.
-Evidenti segni di un combattimento- iniziò Edith. -Karl non si è arreso-
Reid annuì a Edith, continuando a cercare qualche probabile indizio. C'erano piccole tracce di sangue sulla scrivania e sulla moquette, e subito ne presero dei campioni per farne un'analisi. 
-Edith!- chiamò Reid, che era chinato con le gambe di fianco al letto del ragazzo. 
-Ci sono due zaini- Reid si girò per guardare Edith. Uno lo guardò Reid mentre l'altro lo guardò Edith.
-Questo è di John- disse lei, con il mano la sua carta d'identità.
-Questo di Karl- rispose lui - Ma non c'è nulla che possa aiutarci-
Nel frattempo fuori, c'erano i genitori di Karl e John. Emily si stava occupando della famiglia di John, mentre Jj era con la famiglia di Karl.
-Salve- salutò, Emily, la famiglia Faith -Posso porvi delle domande?-
I genitori erano visibilmente scossi. Come biasimarli, ma annuirono e decisero di dare una mano. Prima lo facevano, prima si poteva prendere l'S.I.
-Vi ringrazio- disse dolcemente Emily -Vorrei iniziare col chiedervi com'era John. Le sue abitudine, le sue amicizie. Quello che vi viene in mente. Tutto quello che sapete ci è importante.-
-John...- iniziò il padre. -Era un ragazzo gentile, educato. Non ha mai avuto persone che lo odiassero. Non ha nemmeno mai avuto problemi di droga; faceva sport, precisamente rugby nella squadra del paese-
-Ultimamente ha parlato con qualcuno che non conosceva? Oppure ha litigato con qualcuno?-
-No- rispose il padre mentre che pensava. -Non che io sappia-
-Okay. E, come si è svolta la serata? Quando siete tornati a casa e tutto il resto.-
-Eravamo fuori a cena. Avevamo lasciato John a casa di Karl. Erano migliori amici. Volevamo passare una serata solo noi due. Ma appena siamo rientrati a casa...- la voce del padre era sempre più scossa, e le lacrime della madre non smettevano di rigarle il viso.
Emily ringraziò i genitori e raggiunse Reid e Edith dentro alla casa. Intanto Jj fece le stesse domande ai genitori di Karl, ricevendo le stesse risposte che ricevette Emily.

-Garcia ci sei?- erano tutti alla stazione di Chicago e Hotch chiamò Garcia per poter avere qualche informazione in più.
-Sempre qui capo-
-Cercaci Karl Twin e John Faith. Il loro passato, il loro presente. Studi, posti che visitavano. Tutto. Poi chiama quando scopri qualcosa.- poi si rivolse ai due partner -Cosa avete trovato in casa dei ragazzi?-
-Nella stanza da letto di Karl c'erano segni di lotta- iniziò Reid.
-E tracce di sangue- concluse Edith. -Abbiamo già mandato le fialette con il sangue in analisi.-
-C'erano entrambi gli zaini dei ragazzi, sono di là sul tavolo-
-Voi invece cosa avete visto dove c'erano i corpi?- chiese Emily.
-I due corpi erano abbracciati l'un l'altro, non sappiamo se accidentalmente oppure no- rispose Hotch.
-Sono stati uccisi con un'arma da taglio, probabilmente un pugnale- disse Rossi -I corpi li hanno portati via per poterli esaminare-
-Buon lavoro, ma continuiamo a indagare- disse Hotch serio.
-Andiamo a mangiarci qualcos...- 
Rossi fu interrotto da una chiamata-
-Garcia, dicci tutto- rispose Hotch.
-Ho notizie- disse la sua voce, che riempiva il silenzio alla stazione di Chicago. -John e Karl sono giocatori di Rugby. A scuola hanno avuto molti problemi ultimamente con i soliti bulli. Li hanno picchiati perchè... si stavano baciando- 
-Coppia omosessuale- sentenziò Hotch a Garcia.
-Bingo.-
-Grazie Garcia, ti...-
Emily sbattè il pugno sula scrivania.
-Ragazzi... vi ricordate di quel killer con disturbi di personalità, a causa di una grave confusione sessuale? Vi ricordate anche da dove veniva?- fece un attimo di pausa -Chicago.-
-Si Emily, ma è morto- rispose quasi sarcastico Rossi.
-Non suo fratello.-



Ciao a tutti! :)
Come state?
Beh, questo è il primo capitolo. Spero vi piaccia; è la prima volta che scrivo qualcosa di poliziesco ahah. Alcune cose: so che la squadra può non essere corretta, ma ho messo nella squadra coloro che formerebbero la mia "squadra preferita". Poi, ogni volta che descriverò come sono vestite le ragazze, allegherò qua sotto il link del mio set di Polyvore (app che consiglio a chi piace la moda), così avrete anche un'idea più limpida e definita. Non so che altro dirvi... spero vi sia piaciuto, e se è così, oppure se avete qualunque altra cosa da dirmi, ditemelo pure! Sono curiosa di sentire che cosa pensate!
Ciao bellissimiiii :))

set vestito polyvore
http://www.polyvore.com/wanna_lay_with_you_til/set?id=205652028 
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: comefosseunchiodofisso