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Autore: Alexiochan    16/08/2016    2 recensioni
Shirou con la febbre era un fatto piuttosto ricorrente in quel periodo. Il cambio di stagione aggrediva spietatamente il suo sistema immunitario e lo costringeva a letto per un giorno intero. Poteva consolarsi sapendo che durava relativamente poco rispetto alla norma. La temperatura corporea non superava i trentotto e ciò era ammirevole. Ma quel giorno si sentiva particolarmente debole...
[GouenjixFubuki] + Someoka
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Kevin/Ryuugo, Shawn/Shirou, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shirou con la febbre era un fatto piuttosto ricorrente in quel periodo. Il cambio di stagione aggrediva spietatamente il suo sistema immunitario e lo costringeva a letto per un giorno intero. Poteva consolarsi sapendo che durava relativamente poco rispetto alla norma. La temperatura corporea non superava i trentotto e ciò era ammirevole. Ma quel giorno si sentiva particolarmente debole: gli tremavano le mani, la testa girava pericolosamente e aveva una forte nausea. Si sedette sul divano ed accese la televisione nel tentativo di tenersi compagnia con le voci provenienti da essa. Era da solo nel suo appartamentino a Tokyo come al solito. A quell'ora sarebbe dovuto andare ad allenarsi ma aveva già scritto un messaggio a Gouenji dicendogli che non stava molto bene. Il biondo aveva premurosamente chiesto se voleva che restasse con lui ma il lupetto non aveva voluto sentir ragioni e, seppur a malincuore, il maggiore cedette. Così eccolo sul divano a rabbrividire di freddo nonostante fosse primavera e lui sentisse intensamente il caldo. Perché aveva caldo, ma sentiva freddo nelle ossa...è difficile da spiegare. Per un attimo pensò seriamente di essere mestruato come gli diceva Atsuya, anche se lui a quei tempi non sapeva cosa significasse. Scosse il capo cancellando quell'assurda idea, doveva stare davvero tanto male se pensava a cose del genere. Sospirò e in quel momento sentì una leggera stretta allo stomaco subito seguita da una nausea crescente. Corse in bagno e si buttò in ginocchio con le mani sui bordi della tavoletta, il coperchio alzato con un gesto fulmineo e la testa sporta all'interno. Vomitò tutto il pranzo, ma, anche dopo essersi svuotato dal cibo, le contrazioni del suo stomaco non accennavano ad abbandonarlo. Rimase lì per un tempo imprecisato, chino sul water ad aspettare che passasse quella sensazione orribile e fastidiosa. Poi sentì il campanello suonare e sobbalzò leggermente. Non si mosse, sforzandosi solo di cacciare la nausea pensando ad altro, di solito funzionava. Non voleva andare ad aprire in quelle condizioni, chiunque fosse. Stava male e sperava che se nessuno avesse aperto se ne sarebbe andato. Ma il campanello suonò ancora con piú insistenza. Sospirò, si alzò in piedi e barcollò fino alla porta, reggendosi ai vari mobili per mantenere l'equilibrio. Aprì la porta e si ritrovò davanti la figura imponente e severa del suo amico Someoka. Non fece in tempo a salutarlo o a mostrarsi sorpreso perchè dovette correre di nuovo in bagno. Il rosa rimase per un attimo interdetto e perplesso. Che avesse fatto fuggire Fubuki con la sola presenza? Poi sentì chiaramente un conato di vomito seguito da un piccolo gemito sofferente e scattò in avanti, richiudendosi violentemente la porta alle spalle con una spinta della mano. Si inginocchiò accanto all'albino e gli mise una mano sulla fronte per sorreggerlo. Sentì subito quanto fosse caldo di febbre. 
-Fubuki, resta qui. Non ti muovere.- detto ciò si mise alla ricerca di un termometro nel mobiletto sulla parete opposta del bagno. Shirou avrebbe voluto fargli notare che non si sarebbe potuto muovere neanche volendo dato che i legamenti delle sue gambe sembravano essere stati sostituiti da del budino rancido, ma preferì rimanere zitto. Anche perchè adesso aveva pure l'emicrania e faticava a tenere gli occhi aperti. Sussultò leggermente quando sentì la punta fredda del termometro sotto l'ascella a contatto con la pelle. Someoka gli stava carezzando le scapole con movimenti circolari per diminuire il senso di nausea e ci stava riuscendo bene. Gli era grato delle attenzioni, dopotutto non aveva fatto nemmeno in tempo a varcare la soglia che era già dovuto entrare in modalità "Someoka passione infermiere". Finalmente il termometro emise il suo tipico bip-beep finale e il rosa poté leggere sul display la temperatura: trentanove e tre. Sotto l'espressione preoccupata dell'amico, Fubuki si sporse e sbirciò il display a sua volta, arricciando il naso una volta scoperti quei numeri antipatici. 
-Devi metterti a letto subito. Hai ancora nausea?- domandò preoccupato l'infermiere. Fubuki poté solo scuotere debolmente la testa, accorgendosi di non avere voce per parlare. Someoka lo sollevò delicatamente in braccio e si diresse in camera del grigio. Era già stato nel suo appartamento altre volte per fare i compiti, guardare una maratona di Harry Potter o anche solo una merenda tra amici, quindi non fu difficile trovare la camera da letto. Lo stese delicatamente sopra e gli sistemò le coperte in modo di tenerlo al caldo. Gli porse un'Enterogermina e lo aiutò a berla a piccoli sorsi.
-Va un pò meglio?-
Fubuki annuì raggomitolandosi su se stesso, chiudendo gli occhi. Someoka non poté fare a meno di pensare che era dannatamente carino messo così, sembrava un adorabile gattino. Arrossì leggermente al pensiero, così si alzò e fece per uscire dalla stanza.
-No...Someokakun, rimani qui, per favore...- mormorò debolmente l'albino dal suo letto. Quando era piccolo e stava male i suoi genitori e suo fratello gli tenevano sempre compagnia, ma da quando erano morti doveva vedersela da solo e la cosa non gli piaceva affatto. La voce debole e spezzata di Fubuki fu particolarmente persuasiva alle orecchie del rosa, che non perse tempo e si sedette alla scrivania davanti al letto. Con quella presenza amica vicino, Shirou si addormentò dopo pochi minuti. 

Il nervosismo di Gouenji Shuuya poteva solo accrescere. Aveva chiamato il suo ragazzo per sette volte e neanche una che si degnasse di rispondere. Quella mattina aveva detto di stare male e lui era andato ad allenarsi lo stesso. In piú Someoka aveva terminato prima gli allenamenti dicendo di avere un impegno e tutti erano a conoscenza della cotta che aveva il rosa per il SUO fidanzato. Affiancato da Hiroto, Midorikawa, Kazemaru ed Endou salì le scale e tentò di aprire la porta dell'appartamento di Shirou con le chiavi di riserva che quest'ultimo gli aveva affidato. Ma la porta non ne volle sapere di aprirsi. Preso dalla frustrazione cominciò a dare delle spallate alla porta fino a quando,
grazie anche all'aiuto di Hiroto e Kazemaru, questa non cedette e si spalancò. Non aspettò nemmeno che i suoi amici lo raggiungessero che iniziò già a cercare il fidanzato, preoccupato.
-Shirou! Dove sei?-
-Gouenji? Hiroto? Ragazzi?- uno sbigottito e perplesso Someoka apparve sulla soglia della saletta dove si trovavano. Gouenji non fu piú in grado di trattenersi e gli saltò addosso.
-Che cazzo ci fai qui?! Dov'è Shirou?! Se gli hai fatto qualcosa giuro che ti ammazzo!- ringhiò il biondo. 
-Ma ti vuoi calmare? Non ho fatto niente a Fubuki, smettila di blaterare cose senza senso!-
-Senza senso un corno! La serratura della porta è stata bloccata dall'interno per non fare entrare nessuno!- s'intromise Hiroto, indignato. 
-Se gli hai fatto del male...- la minaccia di Kazemaru rimase sospesa per aria quando la figura esile di Shirou Fubuki apparve nella stanza. 
-Ragazzi...che ci fate tutti quanti qui?- domandò confuso, ancora convalescente dalla febbre. 
-Santo Terumi, Shirou!- Gouenji corse ad abbracciarlo.
-Ma sei bollente! Hai la febbre.- posò delicatamente una mano sulla fronte dell'albino per accertarsene. 
-Sì. Someokakun è venuto a trovarmi e si è preso cura di me.- 
Quella frase spiazzò tutti i presenti. -Si è...preso cura di te? Non ti ha fatto del male?-
-No! Someokakun è mio amico, non farebbe mai una cosa del genere.-
Shuuya borbottò a bassa voce la sua opinione al riguardo ma non obiettò.
-Ma allora come mai la porta era chiusa da dentro?- domandò Midorikawa.
-Credo sia colpa mia. Quando sono arrivato Fubuki ha avuto un attacco di vomito e sono corso ad aiutarlo sbattendo la porta. Forse il gancio è caduto nella serratura e si è bloccata.-
-E il telefono? Shirou ti ho chiamato sette volte.- disse Gouenji guardando il proprio fidanzato. 
-Hai ragione e mi dispiace tanto. Avevo la batteria scarica e Someoka mi ha messo subito a letto...-
-Per forza, ancora un pò e vomitavi il fegato!- protestò il rosa.
Gli altri annuirono, non faceva una piega il ragionamento. 
-Quindi Someoka non ha fatto nulla di male a Fubukichan, anzi, si è preso cura di lui. Possiamo rilassarci tutti adesso, giusto?- disse Endou sorridendo sollevato che la situazione non fosse sfociata in un litigio. Kazemaru sorrise: 
-Direi di sì.-
-È andato tutto per il meglio.- mormorò il pistacchietto sorridendo al fidanzato che ricambiò con un sorriso pervertito, beccandosi un bel pugno in testa. 
-Immagino di dovermi scusare con te...- disse imbarazzato Gouenji al rosa, in sottofondo le urla di rimprovero del turchese a Hiroto e Midorikawa che facevano sempre sceneggiate di quel tipo.
-Fa nulla.- brontolò Someoka di rimando. 
-Meglio che vada.- aggiunse il rosa dirigendosi alla porta.
-Someokakun.- Fubuki lo raggiunse barcollando leggermente e gli lasciò un piccolo bacio sulla guancia, bacio da interpretare come amichevole...almeno per il grigetto. -Grazie, Someokakun.- I due attaccanti della Raimon diventarono paonazzi in viso, uno per l'imbarazzo e l'altro per la gelosia. Someoka si affrettò ad uscire dall'appartamento, subito seguito dagli altri quattro amici, tutti visibilmente intimoriti dall'aura omicida che aveva circondato il biondo.

Tana del disagio

Sono tornata! *si para con lo scudo di Capitan America dagli oggetti volanti* duuunque, so che ci sono alcune persone che detestano Someoka come personaggio e devo dire che anche io ero di quell'opinione. Poi ho visto Someoka e Fubuki nella serie anime dopo secoli che non le ridavo uno sguardo e ho pensato di renderlo un pò "l'amico innamorato che si è rassegnato ma gli starà sempre accanto". È probabile che non tutti condividano il mio pensiero, ma ho voluto scrivere lo stesso questa fic perchè non voglio porre limiti alla mia fantasia. Le vostre recensioni, anche negative, sono come sempre bene accette, perciò...alla prossima!

Alexiochan 

   
 
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