Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: nattini1    16/08/2016    4 recensioni
Sono di carne. Di carne il cuore di Dean, di carne il cuore di Cas; e l'uno e l’altro sanguinano, il primo nel rifiutarsi di concedersi a quell'amore, l'altro nel chiedere di poterlo amare senza mai pretendere nulla in cambio. Prima fanfiction che pubblico. Finale di stagione 11x23, il mondo sta per cessare di esistere e Dean sembra aver perso le speranze. Destiel!
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questi personaggi non mi appartengono; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.



 

 

 

 

Il piano è fallito. L'improbabile alleanza di streghe, angeli e demoni si è rivelata un ultimo, folle, inutile tentativo e non sono riusciti a prevalere su Amara. Dio sta morendo. Il sole, la fonte di ogni forma di vita sulla terra, si sta spegnendo e, senza di esso, tutto quanto cesserà di essere.

Appena arrivati al bunker, trasportati da un'ultima scintilla del potere di Dio, tutti si guardano attorno confusi e tesi. È Cas che spezza il momentaneo silenzio, rivolgendo a Dean un: «E ora che cosa facciamo?».

Lui lo guarda per una frazione di secondo, poi non gli risponde, si dirige verso la cucina, apre il frigo e ne estrae l'immancabile confezione di birra; ne apre una e se la porta alle labbra. Il liquido amaro gli riempie la bocca dandogli una familiare sensazione di momentanea serenità.

È finita. Dean ha passato tutta la propria vita a sistemare casini, che non così raramente, deve ammetterlo, aveva provocato lui stesso, e ci fosse qualcuno a cui sparare, da combattere, da uccidere, anche a costo della vita stessa, lo farebbe. Ma non può aggiustare il sole.

Non c'è più nulla da fare, non c'è più un futuro, non resta che il momento presente con tutti i rimpianti a cui non vuole pensare. Non può cambiare quello che è stato e non può fare nulla per il futuro; poi un pensiero lo sfiora: c'è una cosa che… solo una…

L'implacabile bisogno di avere sempre il fratello con sé è sopito all'istante e lascia Sam, che ancora testardamente lotta per trovare una soluzione, senza esitazione, ignorando Rowena che gli propone una tazza di the (che assurdità!) e senza considerare minimamente Chuck e Crowley.

Una parte di lui vorrebbe prendere la mano del suo angelo e trascinarlo con sé, ma dice soltanto un semplice: «Andiamo Cas».

Senza meta, con il volante stretto tra le mani, la strada che scorre sotto la sua Baby e il suo angelo accanto dovrebbe sentirsi calmo. Ma dentro di lui sta agitandosi un mare in tempesta.

È l'unica cosa che può ancora cambiare, ma le parole stentano a prendere forma. Più volte il suo sguardo cerca e quello dell'angelo, più volte gli occhi verdi incontrano quelli blu, ma ancora le sue labbra restano incollate.

Poi esala un sospiro e inizia: «Come va stai bene? Insomma… questa storia di Lucifero…».

La sta prendendo davvero da lontano e forse non è proprio l'approccio giusto, ma Cas, come sempre, risponde serafico: «Sono stato uno stupido».

«No. – si affretta ad aggiungere il cacciatore – Avevi ragione a far prendere le redini Lucifero. Era l'unica cosa da fare e hai preso in mano la situazione».

«Ma non ha funzionato. Stavo solo cercando di rendermi utile». L'amara considerazione è seguita da un lungo silenzio.

«E ci aiuti. Tu sei sempre presente. Sei il migliore amico che abbia mai avuto». Lo dice in un sussurro, quasi timidamente, ed è la verità, ma non è che una briciola di quello che vorrebbe dire; ma Cas capisce e con un mezzo sorriso gli risponde: «Grazie».

Il mare in tempesta nella mente del cacciatore si agita ancora di più, il cuore è in tumulto.

Questa vita gli ha tolto tutto, l'ha spogliato di ogni legame con la normalità, e lui l'ha accettata; Cas gli ha dato tutto, l'ha aiutato persino a costo della sua stessa vita, e lui è rimasto spesso diffidente e scontroso. Cas gli fa paura. Il suo dono di sé gli fa paura, forse perché è un dono così insolito, così grande, e così poco esigente, considerando l'angolino che gli è bastato quando è entrato nel suo cuore.

Sono di carne. Di carne il cuore di Dean, di carne il cuore di Cas; e l'uno e l’altro sanguinano, il primo nel rifiutarsi di concedersi a quell'amore, l'altro nel chiedere di poterlo amare senza mai pretendere nulla in cambio. Sa che Cas non chiederà nulla per sé, che si farà bastare la parola «amico». Ma sa anche che sotto l'apparente tranquillità di quegli occhi di un azzurro impossibile si cela un animo indomito che piano piano ha conquistato brani di umanità.

Si dice che prima di morire vediamo la vita che ci scorre davanti; Dean questo dovrebbe saperlo bene, vista la quantità di volte in cui è morto e ora i ricordi si accalcano uno dietro l'altro. Ricorda (questo con con una punta di gelosia, lo deve ammettere) la passione con cui Cas ha baciato Meg; la furia con cui l'ha sbattuto contro il muro in un vicolo buio quando considerava di dire sì a Michele; l'imbarazzo (Dio, quanto si è divertito in quell'occasione!) di quando ha conosciuto Chastity; l'intensità con cui ha ripreso il suo vecchio e sgualcito trench dalle sue mani (in quel momento non erano servite le parole). Le immagini si rincorrono… alcune tristi, altre allegre, altre pervase da un'indefinibile sensazione… e alla fine si fondono in una distesa di blu. Finalmente la tempesta dentro di lui tace.

Può anche darsi che moriranno qui, ma prima o poi moriranno in ogni caso e definitivamente. Questo non si può negare. Se pensa a tutti i possibili modi in cui se ne può andare, questo è migliore di altri: insomma, finire la propria vita alla guida della sua adorata Baby accanto alla persona che ama, perché sa di amare Cas e ora riesce finalmente ad ammetterlo, non sembra troppo male.

Che vantaggio potrebbe dargli la paura, che beneficio potrebbe trarre dal rimorso, cosa guadagnerebbe a lasciare che la tristezza faccia presa su di lui quando il nulla li sta per abbracciare? Pensa alla sua vita come a una delle sue amate torte e sapere che non ci sarà nulla dopo non rende amaro l'ultimo boccone. No, l'ultimo boccone sarà dolce, il più dolce, perché sussurrerà due parole sulle labbra di Cas.

Dean frena bruscamente e non perde nemmeno tempo ad accostare la macchina. Si volta verso Cas, che ha atteso pazientemente che l'altro si decidesse a spezzare l'assordante silenzio dei propri pensieri. Hanno aspettato così tanto e ora ci sono solo loro, occhi negli occhi. Ora o mai più.

Lo squillo del telefono spezza l'incanto. Dean risponde. Si gira verso Cas: «Sam ha trovato qualcosa, dobbiamo tornare».

 

Il momento sembrerebbe passato, ma a Cas non servono le parole: sorride impercettibilmente e, prima che Dean si giri di nuovo e rimetta in moto, si sporge a lasciargli un bacio a fior di labbra. Nulla più di un tocco leggero, ma in esso possono sentire entrambi il sapore della speranza.

 

 

 

 

 

NdA

Stanotte ho sognato di essere un cacciatore di demoni (purtroppo, con mia grande delusione, nel mio sogno di Sam e Dean non c'era nemmeno l'ombra…), quindi ho deciso che la mia mente non poteva continuare a ribollire di idee su ipotetiche fanfiction, ho preso coraggio ed eccomi qui. Negli ultimi dieci anni non ho quasi più scritto (in compenso ho letto fiumi di libri per lavoro e non); siate clementi e, se potete, fatemi sapere cosa ne pensate!

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: nattini1