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Autore: Fandoms_Are_Life    18/08/2016    5 recensioni
La notte prima del Cell Game, Chichi lascia sfogare tutta la sua frustrazione, ripensando agli anni trascorsi accanto ad un marito che sembra non averla mai amata.
[Chichi/Goku]
[Storia partecipante al contest I fiori colorano il mondo (seconda edizione) indetto da Ayumu Okazaki sul forum di EFP.]
Genere: Angst, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nickname su EFP e sul forum: Fandoms_Are_Life.
Titolo: I Promise.
Fandom: Dragon Ball.
Personaggi: Chichi, Son Goku.
Pairing: Chichi/Goku.
Pacchetto (+ prompt scelto/i): Mimosa; Luogo: foresta./Situazione: A ama B, tuttavia pensa che il suo amore non sia ricambiato./Citazione: “Questa notte il cielo è di una limpidezza che non ricordavo da anni. La luna è una perla barocca, un gingillo che Dio ha gettato nella nostra direzione, per stuzzicare i mortali con domande senza risposta.” (Dal libro “La passione di Artemisia” di Susan Vreeland)
Introduzione: La notte prima del Cell Game, Chichi lascia sfogare tutta la sua frustrazione, ripensando agli anni trascorsi accanto ad un marito che sembra non averla mai amata.
Storia partecipante al contest I fiori colorano il mondo (seconda edizione) indetto da Ayumu Okazaki sul forum di EFP.
Note dell'autrice: Salve a tutti! Ecco a voi la mia seconda storia sul fandom di Dragon Ball, dedicata ovviamente alla coppia che mi ha rubato il cuore. So bene che il tema trattato da questa fanfiction è già visto e rivisto ma, quando ho letto i prompt presenti nel pacchetto Mimosa da me scelto, ho pensato che fossero semplicemente perfetti per descrivere la situazione vissuta da Chichi e Goku. Ringrazio Ayumu Okazaki per avermi dato la possibilità di partecipare al suo contest (il primo in assoluto per me) e spero che la seguente OS sia di gradimento per tutti coloro che decideranno di leggerla. Baci da Fandoms_Are_Life.

 

 

 

 

Socchiudo delicatamente la porta della camera di Gohan ed osservo il mio bambino dormire tranquillo. Non sembra affatto preoccupato per ciò che accadrà domani. Come vorrei esserlo anch'io.
Sospiro, ritornando sui miei passi, cercando di non emettere neanche un suono. Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio prima di abbassare la maniglia e spalancare la porta di casa. Un leggero venticello mi investe, invogliandomi ad uscire.
Faccio qualche passo fuori, dapprima esitante, poi sempre più sicura. Non accadrà nulla a Gohan se mi allontano solo per qualche minuto.
Mentre mi addentro nella foresta che si snoda lungo i Monti Paoz, sollevo lo sguardo per ammirare il firmamento.
Questa notte il cielo è di una limpidezza che non ricordavo da anni. La luna è una perla barocca, un gingillo che Dio ha gettato nella nostra direzione, per stuzzicare i mortali con domande senza risposta.
Fremo non appena quest'ultimo pensiero mi attraversa la mente. A pensarci bene, una domanda che corrisponde a quel requisito mi tormenta da anni, ma una parte di me ha sempre impedito che la ponessi alla persona da cui desideravo una risposta.
- Goku - mormoro con voce spezzata. - Dove sei?
Dopo cena, se n'è andato senza dire una parola. Gohan non è sembrato affatto disturbato da questo suo gesto, ed io ho soffocato la mia ansia a riguardo: l'ultima cosa che desideravo era mettere sotto pressione il mio bambino alla vigilia di un combattimento così importante.
Ho pregato più e più volte Goku di non lasciare che Gohan affronti quel pazzo di Cell, ma, nonostante le sue continue rassicurazioni, so bene che mi disobbedirà. Lo ha sempre fatto, del resto. Sembra che ciò che dico non conti nulla per lui.
Il cuore mi si stringe non appena termino questa riflessione. Effettivamente, colui che da ben dodici anni è ufficialmente mio marito non mi ha mai fatto capire di ricambiare il sentimento che io provo nei suoi confronti. Col tempo ha imparato a volermi bene, certo, ma da qui a dire che mi ama ce ne vuole…
Riprendo a camminare, stavolta più in fretta, quasi come a voler sfuggire ai miei stessi pensieri. Purtroppo, però, non funziona. Vengo assalita dai ricordi di tutti gli anni che abbiamo trascorso assieme, e mi rendo orrendamente conto che, a parte nostro figlio, non c'è assolutamente nulla che ci lega, in quanto io ho abbandonato le arti marziali per dedicarmi completamente a Gohan.
È troppo. Questa consapevolezza mi distrugge.
Crollo in ginocchio sul terreno illuminato dalla fioca luce lunare, attutita dalle foglie degli alberi che mi circondano, e lascio che le mani mi cadano in grembo.
Questo è il momento giusto per piangere. Domani dovrò dimostrarmi fiduciosa nei confronti dei miei due uomini. Posso lasciarmi andare solo ora.
Per alcuni istanti, non accade nulla. Dopo qualche istante, però, i miei occhi cominciano a pizzicare, ed inizio a sentire un nodo in gola. Stringo le labbra per non lasciar fuoriuscire neanche un gemito, mentre la prima lacrima solca la mia guancia, seguita a ruota da un'altra, ed un'altra ancora…
Alla fine, non m'importa più nemmeno di trattenermi, tanto qui non può sentirmi nessuno. I singhiozzi scuotono il mio corpo, ed io non faccio nulla per fermarli.
Perdo la cognizione del tempo. Potrei essere qui da una decina di minuti, oppure da intere settimane. Non m'interessa. Voglio solo sfogarmi, una volta per tutte.
- Chichi…
Sobbalzo lievemente. Non l'ho sentito arrivare. Deve essersi teletrasportato dopo aver captato la mia aura.
Volto lievemente la testa, senza però guardarlo negli occhi. - Cosa ci fai qui, Goku? Dovresti essere a casa a riposarti - dico con voce spezzata. Oramai è inutile nascondergli che sto piangendo.
- Che cosa è successo? Si tratta di Gohan? - domanda invece lui, ignorando bellamente il mio quesito precedente. Vedendo che non rispondo, si avvicina ancora di più, posandomi le mani sulle spalle. - Amore, ti prego, parlami!
Una risata amara sfugge dalla mia bocca. - Amore… Non hai nemmeno idea di cosa significhi quella parola. In tutti questi anni mi hai chiamato così solo per compiacermi. - Mi asciugo il viso, rialzandomi subito dopo, pronta a fronteggiarlo.
I suoi capelli biondi sono qualcosa a cui mi devo ancora abituare, proprio come i suoi occhi chiari, gli stessi che adesso mi stanno guardando con un misto di confusione e tristezza.
- Chichi, perché dici così? Cosa ti prende? - Si avvicina ancora di più, allungando una mano per accarezzarmi il volto, ma io mi scosto.
- Goku, ti prego… basta fingere. Io… ho compiuto un errore partecipando al ventitreesimo Torneo Tenkaichi per ricordarti quella sciocca promessa che ci siamo fatti da bambini. A quest'ora, tu ed io saremmo molto più felici se ti avessi lasciato la possibilità di innamorarti sul serio - dico, sapendo di mentire per quanto riguarda l'ultima parte. Io non sarei affatto felice. Mi sono innamorata di lui subito, quel lontano giorno, e so che nessun altro sarebbe stato in grado di farsi amare da me come l'uomo che mi sta di fronte.
Ho smesso di guardarlo. Il discorso che ho appena fatto mi ha prosciugato di ogni energia. La tristezza è tornata ad impossessarsi del mio animo.
C'è solo silenzio intorno a noi. Non capisco perché non si decide a darmi ragione una volta per tutte ed a concludere questa farsa.
- Chichi, io non ti capisco. Perché mi stai dicendo questo? Non ti rendi conto del male che mi stanno provocando le tue parole?
Aggrotto le sopracciglia e torno a posare il mio sguardo sull'uomo che ho sempre amato. Nei suoi occhi, ora, scorgo una guizzo di rabbia.
Sempre più confusa, faccio per ribattere, ma lui mi ferma. - Io ti amo, Chichi, e mi sembra assurdo che tu non lo abbia capito. Sì, è vero, è cominciato tutto con una promessa che ti ho fatto quando ero ancora un ragazzino completamente digiuno di questo genere di cose, ma tu mi hai cambiato. Da quando ho accettato di tener fede a quel giuramento, sono diventato un uomo migliore, e tutto questo grazie a te. Mi hai donato la vita che ogni uomo sogna: una bella casa, un figlio meraviglioso ed una moglie incredibile. Non sei perfetta, nessuno lo è, io per primo ammetto di essere pieno di difetti, ma tu hai avuto la pazienza di aspettarmi tutti questi anni, di capirmi, di combattere con me, sia fisicamente sia verbalmente. - Mi afferra per le spalle, inchiodandomi con uno sguardo intenso che non gli avevo mai visto in viso. - E, per riprendere il discorso che hai fatto in precedenza, io so benissimo che cos'è l'amore. È mettere il bene di una persona davanti al proprio. È sentirsi a casa quando si guarda chi si ama. È quella forma di amnesia che mi ha colpito facendomi dimenticare che al mondo esistono altri miliardi di individui quando, un giorno di tanti anni fa, ho capito di essermi innamorato di te. Quello che accadrà domani lo farò per tutta l'umanità, è vero, ma principalmente per te e per Gohan, perché, se un giorno mi chiedessero di scegliere tra voi due ed il resto del mondo, non esiterei un attimo a decidere. Tu e mio figlio siete le uniche persone per cui vale la pena vivere, e non ci penserei un attimo prima di sacrificarmi se vi vedessi in pericolo.
Mi porto una mano tremante sul cuore, non sapendo se stia per fermarsi o per esplodere.
- Goku… tu… sei sincero? - chiedo a fatica. L'emozione del momento mi permette a malapena di respirare.
L'intensità nel suo sguardo aumenta ancora di più. - Sì, Chichi, e scusa se non te l'ho mai detto prima o non te l'ho fatto capire. Non sono bravo coi sentimenti. Credo che sia a causa delle mie origini Saiyan. Credimi, sono pentito di averti fatto sorgere dei dubbi nei mie confronti. Ti amo, e ti prometto che cercherò di dimostrartelo in tutti i modi quanto tornerò dal Cell Game - afferma.
Un lieve sorriso si espande sulle mie labbra mentre gli getto le braccia al collo e lo stringo forte a me.
Dopo alcuni minuti, faccio per staccarmi, ma le sue labbra si chiudono sulle mie, e le sue mani arpionano i miei fianchi, impedendomi qualsiasi possibilità di fuga.
Rispondo al suo bacio, che si fa sempre più passionale, esigente. Ricordo tutti gli altri baci del genere che ci siamo scambiati, e so esattamente cosa sta per accadere.
Goku separa le nostre labbra solo per qualche breve istante, giusto il tempo di volare in direzione della nostra casa.
Una volta entrati, ci affrettiamo a dirigerci nella nostra stanza cercando di non fare alcun rumore per non svegliare Gohan.
Quando, finalmente, arriviamo a destinazione, riprendiamo da dove avevamo interrotto. I nostri baci si fanno più appassionati di prima. Ad un certo punto, le labbra di Goku abbandonano le mie per posarsi sul mio collo e scendere fino all'incavo dei seni.
Ci sbarazziamo delle barriere che impediscono ai nostri corpi di toccarsi per davvero e ci abbandoniamo l'una nelle braccia dell'altro come non succedeva da tanto tempo.
Non ricordavo nemmeno quanto era bello fare l'amore con Goku. Adesso, ad ogni spinta, mi do mentalmente della stupida per aver dubitato di noi due.
Non appena veniamo entrambi, lui crolla tra le mie braccia, esausto ed appagato proprio come me.
Ci infiliamo sotto le coperte e, dopo esserci scambiati un ultimo bacio colmo d'amore, ci addormentiamo abbracciati e sereni.
Mi fido di Goku, e so che domani compirà tutte le scelte giuste, sia nei mie confronti, sia in quelli di Gohan.

   
 
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