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Autore: mame_chan92    18/08/2016    1 recensioni
Quattro ragazze hanno deciso di intraprendere una nuova vita in una accademia di canto, ballo e musica. Mille emozioni in un solo anno accademico tra passione, incontri e prove.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Sono due giorni che non vedo Seungho ma ci sentiamo abbastanza spesso tramite messaggi. Dopo che ci siamo scambiati i numeri ci siamo sentiti abbastanza spesso, ogni tanto non risponde per via delle lezioni o altro ma di sicuro non lo costringo a stare incollato al display per me. Però oggi alla fine abbiamo deciso di uscire insieme, visto che era l’unico giorno disponibile per entrambi senza prove o lezioni. Ed eccomi qui davanti all’armadio spalancato non sapendo che cosa indossare, tipico problema femminile no? Sto rotolando ormai da venti minuti sul letto, fissando l’armadio nella speranza di un’illuminazione. Presa dalla disperazione rileggo il messaggio dove mi chiede se mi va bene andare in spiaggia il pomeriggio, e riprendo a fissare l’armadio per la milionesima volta. Siccome vuole andare al mare mi sono depilata le gambe quindi opto per dei pantaloni corti, una maglietta e degli infradito. Il costume non lo metto,visto che ha specificato che non andiamo per prendere il sole. Dopo aver litigato abbastanza con i capelli, decido di farmi una treccia laterale. ***************************************************************************************************************** Le ragazze hanno deciso di andare al centro commerciale insieme quindi io ora sto aspettando da sola che il ragazzo mi venga a prendere, come specificato nel messaggio, e presa dal’ansia dondolo le gambe seduta sul divano. Qualche minuto più tardi sento il campanello quindi mi fiondo davanti allo specchio per un ultima controllata e poi apro la porta “Ciao” “Ciao a te, sei pronta?” “si” annuisco ed esco di casa chiudendo la porta poi seguo il ragazzo che mi apre la portiera “prego””oh grazie” gli sorrido e salgo sulla sua macchina bianca perfettamente pulita ed impeccabile come se l’avesse pulita apposta per oggi. All’interno non c’è l ombra di un granello di polvere ed è tutto ben ordinato, alla radio passano canzoni a random non c’è nessun dispositivo connesso. Mi allaccio premurosamente la cintura di sicurezza, aspettando che il ragazzo faccia il giro della vettura e mi raggiunga. Una volta ripartito si inizia a sentire l’imbarazzo nell’aria che il ragazzo cerca di spezzare “ti sta bene la treccia” “oh grazie” sorrido timidamente e riprendo a guardare la strada di fronte a me. “Hai mai guidato un quod?” “eh? No mai” ridacchio a quell’uscita “beh oggi imparerai a guidarne uno” il ragazzo ridacchia divertito “davvero andremo su un quod?” “si e ti dico di più! ne avremo uno a testa” “oddio sembra una figata” il ragazzo sorride per la mia esclamazione e si dirige verso il parcheggio della spiaggia. Dopo che il ragazzo ha parcheggiato, scendiamo entrambi dalla vettura e lo seguo “però prima devo vedere come si guida” ridacchio piano “tranquilla facciamo il primo giro insieme” “oh va bene” entro con il ragazzo nella spiaggia e mi guardo intorno. “Trisha vieni” mi sorride e mi fa segno di seguirlo indicandomi i due quod sulla spiaggia. “intanto sali con me” il ragazzo sale sicuro sul quod rosso, si mette il casco e batte la mano sulla sella dietro di lui, “vieni” sorride e mi porge l’altro casco, poi salgo anche io mettendomi dietro di lui “non andare troppo veloce” “ma quello è il bello…tieniti forte a me” il ragazzo prende le mie mani e se le appoggia sulla pancia “va bene” stringo la presa per paura di cadere e mi appoggio sulla sua schiena notando quanto sia spaziosa. “sei pronta?” “diciamo di si” ridacchiamo entrambi quindi lui parte facendo quasi impennare il quod e, a quel sussulto improvviso, mi stringo di più a lui guardando oltre la sua spalla un po’ i comandi e un po’ la spiaggia davanti a noi. Il ragazzo procede lungo la spiaggia ad alta velocità sicuro di quello che sta facendo e io continuo a godermi il paesaggio. Ogni tanto mi volto guardando dietro il quod e lungo la nostra traiettoria appena percorsa, si innalzano delle nubi di sabbia più o meno dense. Divertita continuo a tenermi a lui e poco dopo il ragazzo ritorna nel punto di partenza accanto all’ altro mezzo blu. “Hai capito come funziona?” annuisco “si dai abbastanza” ridacchio mentre scendo e mi dirigo verso quello che avrei dovuto guidare io. “Ne sei sicura?” mi guarda preoccupato “si non preoccuparti ce la posso fare” sorrido e salgo sul mezzo, guardo tutti i comandi da vicino e metto in moto. “ok va bene” mi sorride più tranquillo sotto il casco e, anche se non vedo quel sorriso, lo percepisco guardando la forma che hanno preso i suoi occhi che assomigliano, appunto, ad un sorriso. “ci vediamo in fondo alla spiaggia” poco dopo riparte quindi decido di mettere in moto il quod e seguire il ragazzo facendomi scappare un urlo appena riesco a partire. Mentre lo seguo mi tengo leggermente spostata sulla destra per evitare la sua scia di sabbia e noto che ogni tanto si gira a guardarmi per assicurarsi di trovarmi ancora dietro di lui. Arrivati in fondo alla spiaggia ci fermiamo e ci togliamo il casco “Divertita?” “si da morire” annuisco sorridendo ancora seduta sul quod “ora torniamo indietro facendo una gara?” il ragazzo ghigna sapendo di avere la vittoria in pugno “ma così non vale vinci sicuramente tu” rido guardandolo “beh lo vedremo” così detto scende dal mezzo e con il piede traccia una linea sulla sabbia per fare la linea di partenza “partiamo da qui” annuisco e mi sistemo dietro la linea aspettandolo. Poco dopo anche il ragazzo è sistemato vicino a me “pronti….attenti…via!” urla il via e parte velocemente quindi parto anche io cercando di raggiungerlo subito e riesco ad affiancarlo, ma poco dopo riprende vantaggio e anche se tento di raggiungerlo alla fine arriva prima lui. “Ho vinto” si toglie il casco e sorride “te l’avevo detto” me lo tolgo anche io e scendo “io ho perso perché sono più prudente” gli mostro la lingua ridacchiando e appoggio il casco sul sedile. “che cosa stai insinuando?” “niente” sorrido e mi avvicino a lui “oh aspetta qui un attimo” corre verso la sua auto parcheggiata e poco dopo torna con in mano un asciugamano e due succhi di frutta. “sei attrezzato” sorrido poi lo aiuto a distendere l’asciugamano a terra ed entrambi ci sediamo uno di fianco all’altro. “si ho anche questi” mi sorride e mi porge un succo di frutta alla pesca fresco “hai un frigo in macchina?” “no una borsa frigo” ridacchia guardandomi mentre io mi sento stupida per la domanda che ho appena fatto. “tutto logico” sorrido e comincio a sorseggiare il succo “ti piace?” “si” annuisco “oh bene…non sapevo i tuoi gusti quindi ci ho messo un po’ a scegliere” sorride e beve anche lui il suo succo.”come mai hai scelto di andare in quod?” il ragazzo mi guarda “beh per fare qualcosa di diverso… visto che siamo vicino alla spiaggia ne ho approfittato” annuisco alle sue parole “ottima scelta” gli sorrido contenta. Con la coda dell’occhio vedo che il braccio del ragazzo è dietro di me e molto probabilmente ha la mano appoggiata dietro la mia schiena. “ti sei divertita vero?” “si molto” ci giriamo entrambi a guardarci in viso e noto che il ragazzo sta guardando le mie labbra e si sta avvicinando lentamente. Piano comincio ad avvicinarmi anche io ritrovandomi a pochi centimetri dal suo viso ma, ad un certo punto, un suono fastidioso ci fa sussultare e ci separiamo velocemente. “ma cosa?” ci giriamo dalla parte da dove proviene il suono e vediamo un gabbiano che continua a strillare in maniera rauca verso di noi. “un gabbiano” incomincio a ridacchiare coprendomi la bocca con le labbra mentre il ragazzo lo guarda in malo modo, come se da un momento all’altro lo volesse azzannare per averci interrotti. “aish…” sospira guardando il cielo e io non sapendo cosa dire giocherello con le dita sulla sabbia “ti andrebbe di andare a mangiare qualcosa?” alzo lo sguardo verso di lui “certamente… conosci un buon posto?” “qui sulla spiaggia c’è un ristorante che fa del buon pesce” “ok andiamo” sorrido e mi alzo sbattendomi di dosso la sabbia mentre il ragazzo recupera l’asciugamano e lo porta in macchina. Insieme ci dirigiamo poi verso il ristorante e prendiamo posto su un tavolo per due, all’esterno, sulla terrazza che da sul mare. ************************************************************************************************************************ Finita la cena il ragazzo paga il conto e si alza “potevamo pagare a metà” “non preoccuparti” mi sorride e mi fa segno di seguirlo fuori dal locale “ti va una passeggiata?” “si va bene”. Passeggiamo con molta calma lungo il bagnasciuga, tenendo le scarpe in una mano in modo da camminare anche nell’acqua. “allora hai deciso se partecipare al saggio finale della scuola?” “ci sto ancora pensando… ma mi piacerebbe mettermi in gioco una volta” sorrido guardando i miei piedi che ad ogni passo affondano nella sabbia bagnata. “tu partecipi?” “ogni anno partecipo” il ragazzo annuisce guardando dritto davanti a se “ma quest’anno vorrei partecipare con te” “con me?” lo guardo stupita “beh..ecco…non saprei da dove iniziare” alzo le spalle riabbassando lo sguardo “non preoccuparti…ho già mezza canzone fatta…devo aggiungere qualche arrangiamento, finire il testo ed è pronta” sento il suo sguardo su di me quindi alzo lo sguardo incrociando i suoi occhi “va bene….però voglio aiutarti ovviamente” sorrido “perfetto… allora ci dobbiamo tenere in contatto per quando incontrarci” “certamente”. Senza accorgercene siamo arrivati ad un molo di legno “andiamo sul molo?” annuisco e seguo il ragazzo camminando sempre scalza vicino a lui. Arrivati alla fine del molo ci sediamo facendo penzolare i piedi quasi sfiorando l’acqua,e l’aria fresca della sera che ci sfiora, mi fa rabbrividire appena “hai freddo?” “un pochino” mi stringo nelle spalle per cercare di scaldarmi da sola ma poco dopo il suo braccio caldo mi avvolge e mi stringe a se. “grazie” sussurro leggermente imbarazzata e alzo lo sguardo verso di lui notando che è molto vicino a me “prego” mi sorride, mentre io mi perdo a guardare i suoi occhi scuri con soltanto un piccolo riflesso bianco dovuto alla luna piena. Senza rendermene conto il ragazzo è già a pochi centimetri dal mio viso e senza pensarci mi avvicino pure io, fino a quando le nostre labbra non si sfiorano ed infine si uniscono in un dolce bacio. Chiudo lentamente gli occhi e mi lascio guidare da lui mentre le nostre labbra si muovono piano le une contro le altre, facendomi sentire quanto siano morbide e calde quelle del ragazzo nonostante il vento. Intorno a noi sembra che il tempo si sia fermato mentre piano il bacio si fa sempre più intenso, sento la sua mano calda sulla mia guancia, che mi tiene ancora contro di lui come se non volesse lasciarmi andare. Dopo un po’ sentiamo il bisogno di staccarci quasi senza fiato e in silenzio, ancora vicinissimi, ci guardiamo negli occhi. Passiamo svariati minuti a guardarci mentre piano la sua mano scivola via dalla mia guancia. “a-andiamo a casa?” il ragazzo interrompe il silenzio forse a causa del mio tremolio “mh meglio di si” annuisco “non voglio farti ammalare” mi sorride dolcemente e ci alziamo poi riprendiamo a camminare lungo il molo, verso la macchina. Durante il tragitto mi prende per mano e con questo gesto, assieme al bacio, capisco che non servono parole per definirci in questo momento perché lo sappiamo già entrambi. **************************************************************************************************************************** Ciauuuu a tutti… ;-; vi chiedo scusa per la mia assenza ma a causa dell’università questo semestre sono stata davvero impegnata. Vi ringrazio di cuore per aver letto anche questo capitolo e vi ringrazio anche perché state continuando a seguire questa fan fiction. A fine mese ho degli esami purtroppo ma da settembre dovrei ricominciare a scrivere abbastanza frequentemente (lo spero) x.x per miracolo sono riuscita a finire questo capitolo scrivendo qualche frasetta la sera tardi dopo lo studio e ,dopo due settimane di battitura, ce l’ho fatta a finirlo *^*. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia fatto feelsare come ha fatto feelsare me, mentre lo scrivevo….spero di avervi trasmesso i feels e spero di non aver fatto molti errori o di aver scritto come cani x.x vi prego solo di immaginarvi bene lo sguardo cattivo di seungho verso il gabbiano perché l’adoro come scena XD Continuate a seguirmi e a recensire le mie fan fiction! Vi voglio bene Mame
  
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