Bella come un campo di papaveri,
Di quelli selvatici.
Poco curati e molto ribelli.
Paglia gialla, secca,
Arrotolata in coperte,
Fatte di selci e foglie.
Lunghe falci passavano rasenti,
Sul suo corpo.
Ma lei fumava continuamente,
Se ne fotteva, aggiustandosi il reggiseno.
Sorrideva sorniona, sbadigliava malinconia,
E versi di pura sfida contro il mondo intero,
O tutte le istituzioni che odiava.
Colmava vuoti, sentendo zanzare ronzare,
Inseguiva i canti delle cicale,
E danzava con le falene,
Attorno hai lampioni stradali.
Una essenza rupestre, bella,
Terribile, naturale, popolare.
Magnolia, il suo nome.
Fuscello che il vento,
Portava lontano.
Aveva la capacità di farti impazzire,
Sfiorandoti la carne con una mano.