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Autore: RedV    18/08/2016    0 recensioni
Sistemò la cuffia una volta arrivata in piscina.
Qui vi regnava silenzio, rotto solamente dal rumore dell'acqua e...da uno stile libero nella vasca centrale.
Genere: Romantico, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Settanta percento.
 

Sistemò la cuffia una volta arrivata in piscina.
Qui vi regnava silenzio, rotto solamente dal rumore dell'acqua e...da uno stile libero nella vasca centrale.
Quasi sperò che fosse lui.
Una volta messi gli occhialini si tuffò dalla pedana, entrando elegantemente in vasca.

Mille pensieri le passarono per la testa mentre le mani falciavano l'acqua, iniziò a pensare alla gara, se fosse riuscita a qualificarsi, e nel farlo aumentava sempre di più l'andatura. Completò la vasca e riemerse alzando gli occhialini sulla fronte. In piedi, al bordo, c'era lui, sorridente, che l'aspettava.
« Ho bisogno del tuo aiuto » le disse speranzoso.
Alzò gli occhi al cielo, sperando di non doverlo cronometrare ancora.

Odiava farlo.

« Cronometrami, per favore » unì le mani in segno di preghiera sorridendole.
Sbuffò.
« E va bene, ma se fai un buon tempo... dopo ci sfidiamo»

Lui sorrise.
« Scommetteremo qualcosa? »
Questa volta fu lei a sorridere, ma il suo era più un sorriso canzonatorio.
« Certo, se vinco io ovviamente dovrai fare cose orribili »
« E se vinco io invece tu farai una sola cosa per me »

Nonostante la curiosità Rebecca decise di stare a quel sadico gioco che avrebbe sicuramente visto mettere in ridicolo uno dei due.
Gli porse la mano e i due le strinsero per indicare il patto appena suggellato.
Rebecca uscì dalla vasca prendendo il cronometro, tuttavia non potè proprio fare a meno di lanciare uno sguardo ad Elijah che si preparava a salire sulla piattaforma.
La pelle olivastra della schiena era imperlata d'acqua, così come le braccia e le gambe dai muscoli tesi.
Le sembrava quasi di osservare una struttura progettata dal migliore degli architetti, una statua scolpita dal più perfezionista fra gli scultori.
Le mancò un battito quando lui la destò dal suo rimirare.

« Pronta? »
« S-sì »

Lui si tuffò e lei schiaccò il pulsante appena fu in acqua.

Sembrava quella la sua vera casa, più veloce di una scheggia raggiunse la fine della vasca in pochissimo tempo e poi, dandosi una spinta con i piedi la completò, arrivando di nuovo dove si trovavano le pedane.
Fermò subito il tempo premendo di nuovo il tasto.
« Ottimo » Rebecca poggiò il cronometro lontano dal bordo vasca e rimessi gli occhialini si tuffò nella vasca adiacente.
Lui colse al volo la sfida riprendendo la corsa, verso la vittoria.

Voleva vincere certo, ma era anche curiosa della penalità che il sadico Elijah le avrebbe inferto. Provò a dare il meglio di sé fisicamente, ma la mente, per quanto complessa sia, la frenò nell'ultimo tratto, facendola completamente rallentare rispetto all'avversario e di conseguenza portandola alla sconfitta.
Quando uscirono dalla vasca non potè far a meno di sentirsi delusa da se stessa e dal fatto che, ancora una volta, si era fatta sconfiggere dai propri sentimenti.
Elijah uscì dalla vasca togliendo occhialini e cuffia, Rebecca stava per fare lo stesso quando lui le esclamò di stare ferma.

Lei si immobilizò.
« Ecco la mia penalità! » sorrise.
« Sei serio? » inarcò le sopracciglia per il dissenso, senza notare quanto pericolosamente Elijah le si stava avvicinando.
Giocherellò un po' con il suo viso, tirandole il naso e strapazzandole le guance, poi le sfilò gli occhialini e la cuffia, gettandoli in terra.
Rebecca era furiosa mentre osservava le sue cose buttate alla rinfusa, ma fu attirata nuovamente verso il ragazzo.

 

Le prese il viso fra le mani e la baciò.

Inizialmente incredula non potè credere al gesto dell'avversario, ma allo stesso tempo non potè far a meno che cedere. Le labbra di Elijah avevano un sapore fresco, dissetante. Avrebbe potuto continuare a baciarle per ore, pensò, mentre faceva attraversare le mani tremanti nei capelli del ragazzo.
L'acqua della piscina non le aveva quasi mai provocato brividi così forti dietro la schiena, complici forse erano state anche le dita di Elijah che gliel'avevano accarezzata per qualche secondo.

Si staccarono controvoglia contemporaneamente, per riprendere aria. Avevano entrambi le labbra gonfie e il fiato corto.
Rimasero fronte a fronte finchè Elijah non fu il primo a parlare.
« Siamo fatti del 70% d'acqua , sai? » esordì lui all'improvviso, quasi faticando.
Lei sorrise e lui provò a riprendere fiato nuovamente.
« ...e ogni singola molecola d'acqua del mio corpo è attratta dalle molecola d'acqua del tuo. »
Nonostante il fiato corto Rebecca non potè far a meno di ridere forte, la risata rieccheggiò in tutta la piscina.
« Strano modo per dire che ti piaccio, sai? E poi i legami della molecole d'acqua sono deboli e-»
« Al diavolo! »

La spinse in acqua cadendo insieme a lei.

 

 

Fine

   
 
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