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Autore: Lily_ Rose_Potter    18/08/2016    2 recensioni
Bentrovato popolo di Efp, questa sera vi propongo una one-shot scritta per un'amica molto speciale.
I protagonisti saranno Paolo Bianchi, una OC e ...ci vediamo dentro! ;)
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Paolo Bianchi/Fideo Ardena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BENVENUTA PICCOLA METEORINA



:-Hideko! Hideko!- Sofia chiamava a gran voce il nome di sua figlia, che da più di un'ora si era barricata in camera sua e non voleva saperne di uscire.
:-Santo cielo Hideko apri!- Il pancione di Sofia sfiorava la porta di vernice bianca.
All'improvviso, la serratura della porta di casa Bianchi scattò.
Dopo qualche secondo entrò un ragazzo sui venticinque anni, con i capelli castani e gli occhi blu color del mare.
Subito il suo sguardo si posò sulla moglie e da allegri, i suoi occhi assunsero un'espressione preoccupata.
:-Sofi! Che succede?-
:-Santo cielo Paolo, Hideko non vuole uscire!-
Subito Paolo provò a bussare alla porta della camera della sua bambina.
:-Hideko! Ehi piccolina apri! Sono Papà!-
Una vocina sottile si levò dalla stanza.
:-No! Andate via! Non vi voglio!-
:-Tesoro apri!-
:-Ho detto di no!-
Paolo sospirò, poi appoggiò la mano sul braccio della moglie.
:-Lasciamola sbollire, vedrai che più tardi avrà fame, è già ora di cena- Sussurrò Paolo all'orecchio della moglie.
Sofia si convinse, e insieme al marito, si recò in cucina.
Paolo aiutò la moglie incinta a sedersi, e le porse un bicchiere di acqua fresca.
Sofia inghiottì l'acqua in due grandi sorsi, appoggiò il bicchiere sulla superficie in granito del tavolo e sospirò. Intanto Paolo si inginocchiò davanti a lei.
:-Cosa è successo stavolta?-Chiese Paolo.
:-Non lo so...stavamo riordinando i vestiti per Gabriele nei cassetti e all'improvviso quando ho tirato fuori una sua vecchia tutina mi ha gridato che era sua e poi è corsa in camera ...Paolo che cosa c'è che non va, non capisco, sono giorni che si comporta così-
:-Forse...non lo so. Che sia gelosa di Gabriele?-
:-Ma...non è neanche nato!- Disse Sofia accarezzandosi la pancia gonfia.
:-Forse è preoccupata...magari pensa che una volta nato Gabriele non le vorremo più bene...-
:-Ma che sciocchezze, è la nostra bambina, la ameremo sempre!-
:-Si ma Sofi, è una bambina, è sempre stata figlia unica fino ad ora, non sa ancora cosa significa avere qualcuno con cui condividere le sue giornate... si sente minacciata-
:-Paolo... ho paura... e se non andranno d'accordo?-
:-Hideko è una bambina speciale, significa anche questo il suo nome ricordi? Scommetto che vorrà molto bene a suo fratello, e non lo abbandonerà mai-
:-Speriamo...-
:-Sarà così. Ti fidi di me no?-
:-Si Uccio, io mi fido di te-
:-E allora è inutile preoccuparsi ora-
:-Uccio-
:-Si?-
:-Ti amo-
La bocca di Paolo si schiuse in un grande sorriso.
:-Ti amo anche io-
E detto ciò depositò un dolce bacio sul naso di sua moglie.

Qualche ora dopo era già notte. Hideko non aveva voluto saperne di uscire e così sua madre le aveva lasciato un vassoio con un bicchiere d'acqua frizzante e un panino al prosciutto, in caso avesse avuto fame.
Paolo e Sofia erano nel loro letto, immersi già nel mondo dei sogni.
Improvvisamente, Sofia iniziò a girarsi e rigirarsi nel letto diverse volte e ad avvertire forti fitte nel bassoventre inoltre una sensazione umidiccia si fece strada dentro ai pantaloni del suo pigiama. Dopo qualche altra fastidiosa fitta, Sofia aprì gli occhi, confusa più che mai. Tastò il materasso sotto il suo corpo, all'altezza del fondo schiena e un brivido di paura le attraversò la spina dorsale. Delicatamente si alzò a sedere, poi iniziò a tartassare la spalla di suo marito di colpi, per costringerlo a svegliarsi. Dopo qualche secondo anche Paolo aprì gli occhi. Subito si alzò a sedere e con uno sguardo confuso guardò la moglie.
:-Sofi? Ehi! Che succede?-
:-Paolo...prendi le valigie...mi si sono rotte le acque...-
:-Eh? Cosa? Ma...la scadenza è tra una settimana...-
:-Paolo non è il momento di essere tecnici! Sbrigati!
:-Si...s-s-scusa mi sbrigo-
:-Aspetta! E...Hideko? Cosa facciamo?-
:-Portiamola con noi!-
:-Ma Paolo...io ti voglio con me in sala parto, non puoi non esserci! E qualcuno dovrà pur stare con la bambina-
:-Ehm...caspita...possiamo affidarla a qualche paramedico!-
:-Ma...-
:-Sofy non abbiamo scelta, i vicini sono in ferie, i tuoi genitori in Sardegna, mia sorella in Giappone e a mia madre mia figlia non la affido-
:-D'accordo...ma sbrighiamoci per favore!-
Nel giro di dieci minuti i coniugi Bianchi erano pronti. Mancava solo la piccola Hideko.
Paolo bussò con urgenza alla porta.
:-Hideko! Hideko!-
Dopo qualche secondo la porta si aprì, rivelando una bambina di circa quattro anni in pigiama. Aveva un visino paffuto, una zazzera di capelli castani in testa raccolti in due trecce che le ricadevano poco sotto le spalle, e due grandi occhi blu oltremare.
:-Spero che tu abbia una buona ragione per avermi disturbata- Disse la bambina assumendo un'espressione seccata.
Paolo restò interdetto per qualche istante, quella bambina, seppur avendo un viso angelico assomigliava tutta alla madre nel modo di fare.
:-Hideko non c'è tempo da perdere, tuo fratello sta per nascere!-
A quella frase gli occhi della piccola Bianchi si spalancarono.
:-Ora andiamo in ospedale d'accordo? Mettiti la giacca-
:-Dammi un minuto-
La piccola Hideko sparì per un istante nella sua cameretta, per poi uscire tenendo tra le braccia un orsetto di peluche.

Nel giro di altri dieci minuti erano in macchina. Sofia faceva lunghi e profondi respiri tenendosi la pancia, mentre Paolo bruciava quasi tutti i semafori rossi.
Arrivati in ospedale, Hideko fu affidata ad un paramedico di turno, mentre Paolo e sua moglie vennero scortati in sala parto.
Sofia aveva già le contrazioni e mentre boccheggiava cercava di restare calma, grazie anche agli incoraggiamenti di suo marito e dell'ostetrica.
Il parto non durò a lungo. Dopo solo un'ora e mezza, in quella stanza, venne alla luce il piccolo Gabriele Bianchi.
Subito fu portato fra le braccia della sua mamma, la quale, non appena le fu appoggiato sul petto quell'esserino, si commosse.
Era piccolo e indifeso, muoveva le manine e i piedini paffutelli in aria e piangeva, sulla testina aveva solo una manciata di capelli castani. Gli occhi erano ancora chiusi. Ma Sofia già sperava che avesse gli occhi color oceano del marito.
:-Paolo...-
:-Amore mio...è bellissimo-
Gli sguardi dei dei coniugi si incontrarono, entrambi avevano gli occhi lucidi. E anche se sotto lo sguardo dei medici, si scambiarono un lungo e tenero bacio.


Il giorno dopo, superate le visite di routine, il piccolo Gabriele era pronto per conoscere la sua sorellina.


La porta della camera centododici dell'ospedale si aprì, rivelando Paolo con in braccio la piccola Hideko.
Subito la piccola si divincolò, per scendere dalle braccia del padre.
Una volta scesa a terra, andò ad abbracciare la madre.
:-Oh Hideko bimba mia- Disse Sofia stringendola a sè.
:-Ho un regalo per te- Disse la piccola con la sua vocina squillante.
Prese il suo orsacchiotto dalla mano del padre, e aprì la cerniera che era cucita sul dorso. Ne estrasse una nutellina. Una di quelle da quindici grammi che si vendevano al supermercato. Subito la porse alla madre. Evidentemente la passione della madre per quella crema così gustosa al sapore di nocciola, non era sconosciuta alla giovane Bianchi. Sofia guardò commossa prima la figlia, e poi suo marito, il quale le sorrideva felice e divertito.
Improvvisamente, Hideko si fece timida e iniziò a borbottare qualcosa di incomprensibile.
:-Cosa dici tesoro?- Chiese Paolo confuso.
La bambina arrossì di colpo. Poi finalmente parlò chiaro.
:-Mi dispiace di essermi comportata male...scusate- Confessò la bambina piegando la testa.
:-Oh tesoro, vieni qui- Disse Sofia allargando le braccia. Braccia nelle quali Hideko si catapultò immediatamente.
:Io...non voglio che vogliate più bene a lui che a me- Disse singhiozzando e indicando la culla poco distante.
Paolo raggiunse la moglie e la figlia, guardando la prima con la tipica espressione da "te lo avevo detto". Seguita subito dallo sguardo seccato che la moglie gli rivolse.
:-Hideko, amore mio ascoltami. Noi ameremo sempre e nello stesso modo tutti e due. Non ci sarà mai uno migliore dell'altro. Avrete entrambi pregi e difetti. Ma saranno proprio quelli ad unirvi e completarvi a vicenda, facendo di voi due bambini straordinari. Noi sappiamo che puoi farcela! Sai perché ti abbiamo dato il nome Hideko?-
:-Perché mamma è ossessionata da quel posto dove vivono zia Nenè e zio Shawn?-
:-Ehm...no...cioè...anche, ma non solo per questo. Hideko in giapponese vuol dire "bambina speciale". Ed è vero bimba mia. Tu sarai una grande donna. E aiuterai sempre tuo fratello, qualsiasi cosa accada-
:-Tuo padre ha ragione Hideko. Ti vorremo sempre bene-
:-Davvero?-
:-Davvero tesoro-
:-Allora vi credo- Disse Hideko sorridente.
:-Però voglio tutti i giorni pane e nutella per colazione-
Paolo scoppiò a ridere,
:-Sei proprio tua madre!-
:-Ma...ehi!- Disse Sofia tirando una gomitata a Paolo.
:-Ahia, io scherzo- Disse continuando a ridere l'uomo.
:-Anche se la piccolina qui è un po' troppo orgogliosa per aver preso dal padre- Continuò Paolo alzando gli occhi al cielo.
:-Oh, ma dal padre ha preso la modestia-
:-Ovvio, oltre a due bellissimi occhi blu-
Sofia e Paolo si guardarono negli occhi e poco dopo, scoppiarono a ridere.

Intanto, la piccola andò vicino alla culla del fratellino.
Gabriele era minuscolo. Hideko rise guardando il fratellino che agitava le manine paffute per aria. Poi, appoggiò l'indice sulla mano di quell'esserino, il quale, strinse forte il dito della sorella con la manina. La maggiore sorrise, poi adagiò l'orsacchiotto vicino al suo fratellino.
Lo baciò sulla testina coperta da un cappellino azzurro e gli sussurrò dolcemente: benvenuta piccola meteorina.




ANGOLO AUTRICE

Hello...it's me :D...okay la smetto.
Allora...so che devo continuare l'altra mia fanfiction, ma il richiamo dell'ispirazione era troppo forte u.u
Comunque...questo orrore lo dedico alla mia migliore amica Sofia alias "coleicheamalanutella".
Ti voglio bene Zofy mia! Tanto tanto *-*
E scusa se tutto ciò fa molto schifo ;-;
Perdonate anche tutti gli eventuali errori. Ce l'ho messa tutta per scrivere qualcosa di decente.
Ricordo che gli OC per questa storia sono:
1. Sofia Deledda
2. Hideko Bianchi
3. Gabriele Bianchi
4. Nenè, alias Elena Bianchi (che zono io u.u)
E che dire...forse mi vedrete presto con qualche nuova storia. *faccina pervertita*
Tutti: DEVI CONTINUARE L'ALTRA TUA FANFICTION, TESTA DI PIGNA!
Me: Zi ztate tranquilli ;-;
Approfitto di questo, che dovrebbe essere un angolo autrice serio ma...ehm...anche no, per salutare le mie migliori amiche qui sul sito: Le sclerate per caso! (Andate a leggere le nostre storie, zono molto pelle u.u)
E come ultima cosa...RECENSITE ANCHE NEGATIVAMENTE IO NON MI OFFENDO :)
Anzi mi offendo se non lo fate :(
Io ci tengo alla vostra opinione. Molto. Moltissimo.
Ora mi dileguo.
Tutti: Ed era anche l'ora! ;-;
Me: cattivi :(
Un bacio a tutti quelli che leggeranno questo ehm...schifo.
Ora mi dileguo sul serio.
Zaoh
*vola via con la sua Firebolt*
*va a sbattere contro un albero*





 






   
 
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