19/08/2016
1 recensioniTitolo: Semplicemente bella
Fandom: Emma, una storia romantica
Personaggi: Al, Kelly Stowner
Parole: 684
Note: perché alle due del mattino divento molto creativa ú.ú (sicura?) ed anche perché non so voi ma nell'anime (così anche nel manga) li ho trovati adorabili - semplice opinione personale - chiunque legga chiedo scusa se i personaggi -sopratutto Al- possono essere OOC.
~ Semplicemente bella ~
È bella nella sua apparente freddezza.
Kelly è come l'acqua per un viaggiatore del deserto. Affascinante ed irraggiungibile.
Può far notare però, il vecchio Al, che l'acqua, una volta bevuta dal viaggiatore, in quest'ultimo la sete va via, scemando come il fumo di Londra -la grigia Londra, aggiungerebbe- alla prima violenta folata di vento fresco.
Ma, lui non sarà mai sazio di Kelly, continuerà ad abbeverarsi alla stessa fonte finché potrà, perché la vita è imprevedibile e loro non sono più fanciulli, nel fiore del loro splendido vigore. Sono vecchi e stanchi, per loro tutto questo potrebbe avere fine anche subito.
La trova bella anche adesso: le lucide ciocche bionde sostituite da quelle fini e venate di grigio - come il fumo di Londra, perché é l'unico grigio che Al abbia mai visto e non può smetterla di paragonarlo ad esso- ed il viso piegato dai segni indelebili dell'età e contratto in una maschera di gelida indifferenza.
"Bellissima…" mormora piano, ma non abbastanza per sfuggire all'orecchio attento ed allenato di Kelly.
La signora Stowner gira di scatto il capo, posando lo sguardo ceruleo sulla figura malconcia di Al, appoggiato allo stipite della porta del salotto.
Chiude con evidente stizza, il libro tra le mani e che fino a poco prima aveva catturato completamente la sua attenzione, provocando un tonfo secco dallo sbattere delle pagine ingiallite.
"Non hai niente da fare, Al?" gli domanda con voce distaccata, alzando gli occhi al cielo e lasciandosi sfuggire dalle labbra troppo sottili, un sospiro esasperato.
Non è una domanda, e lo sa molto bene.
È solo un velato invito a levarsi dai piedi.
La cara Kelly non gli avrebbe mai detto un esplicito "Vattene", e la spiegazione non era che fosse una signora perbene, ma semplicemente non era mai stata capace -e mai lo sarebbe stata, Al era sicuro anche di questo- di sbarazzarsi di lui.
Rimane in silenzio -ogni parola sarebbe inutile e vuota, solamente discorsi all'aria- abbassandosi la visiera del cappello floscio che era ormai onnipresente, sistemato sul suo capo, in un chiaro cenno di saluto, artigliando la cassetta degli attrezzi, e dirigendosi alla porta dove Emma, sorrideva, stranamente troppo contenta.
Non è passato molto, e pensa che aveva ragione: sono vecchi e stanchi, e la morte li vorrà presto tra le loro braccia, ma sembra che quest'ultima abbia voluto portarsi via prima Kelly.
A rimpiazzarla, c'è solo una fredda lapide, in un cimitero che se non ci fossero le altre mille ad adornarlo, sarebbe paragonabile ad una landa desolata.
Il cappello non è più calcato sulla fronte: adesso è stretto al petto, in un tacito segno di rispetto, e butta con mal grazia - non ha mai potuto vantare una certa eleganza, cavolo, è un uomo di strada -
il misero bouquet vicino alla fredda croce in ferro battuto - non si è potuto permettere qualcosa in più, cinque sterline per ogni fiore, ha dovuto litigare con il fioraio per fargli abbassare il prezzo - gli occhi chiari sono fissi sul terriccio umido, dove adesso riposa finalmente in pace.
Non sa dove Kelly adesso si trovi - non crede di certo alla favola degli angeli che l'abbiano portata in paradiso, non è un poppante a cui è morto un parente che nemmeno si ricorda, e non è neanche un ligio uomo di chiesa - ma spera soltanto che lo stia aspettando, magari con Doug sottobraccio, e con il sorriso splendido che sfoggiava da giovane, perché sa che la sua fine non è lontana come si augura a parole, e presto potranno ufficialmente ridare inizio all'inseparabile trio che formavano una volta.
Si ricalca il cappello in testa, scuotendo quest'ultima con rassegnazione.
Si trova più scoraggiato del solito, ed a tratti anche patetico.
"Ah Kelly Stowner… sei bella anche nella morte" dice, questa volta ad alta voce, in un non riuscito tentativo di farsi sentire da lei.
A rispondergli, sono solo le fredde folate di vento che scacciano il grigio fumo di Londra.
Una Londra senza Kelly.