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Autore: thanksfornothing    19/08/2016    2 recensioni
Non è mai semplice vivere quando ci si sente solo una persona a metà. Ma quando la metà di Brittany troverà quella di Santana, riusciranno a legarsi o l'essere state delle semplici metà per troppo tempo renderà impossibile la loro unione?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Puck/Quinn
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Santana’s Prov

*Click click*

Santana inserì la chiave nella serratura di casa sua ed apri lentamente la porta, quasi con gli occhi socchiusi.

Nella sua testa, mille scenari diversi dell’inferno che avrebbe potuto trovare aldilà di quelle assi di legno.

Ti prego fa che sia ordinata, ti prego fa che sia pulita. Ti chiedo solo questo, null’altro.

Aprì prima un occhio per controllare.

Era pulita.

Non era possibile. Non ci credeva. Quello zoticone di Puckerman aveva finalmente imparato ad essere civile.

Quello spettacolo era degno di essere gustato con entrambi gli occhi.

Aprì anche l’altro occhio e, no, non era stato tutto frutto della sua disperata immaginazione. La casa era pulita.

LA. CASA. ERA. PULITA. Santana realizzò.

“Siiiiiii” quasi urlò esultando!

“Ehm.. Santana? Va tutto bene?” sentì la voce stranita di Brittany alle sue spalle richiamarla.

Diavolo Santana! Che pessima figura! Potevi guadagnare almeno 5 punti con la casa così ordinata, ma ora ne avrai persi minimo 10!

“ehm.. certo Britt. Scusa, ero solo.. beh non importa, entra pure” disse Santana super imbarazzata.

Non appena Brittany entrò e Santana chiuse la porta, la bionda venne assalita dalle coccole di una felicissima e dolcissima palla di pelo

“Ehi Lucy! Cucciolona!” Brittany si inginocchio ed iniziò a farle le coccole “anche tu mi sei mancata”

Santana rimase immobile, incantata davanti a quella scena. Sembrava una cosa così intima.. così familiare.

Non aveva mai invitato nessuna ragazza a casa sua, beh, a parte per fare quello insomma, ma si trattava sempre di una notte e via. Lucy non si era comportata così con nessuna di loro.

Ma Brittany era speciale. In cuor suo Santana già sapeva che quella ragazzina le avrebbe dato dei grattacapi.

“Ah Lucy, è così che alla prima bella biondina ti dimentichi della tua adorata padrona?” disse Santana rimproverando per scherzo il suo cane.

Ci fu un istante di silenzio, poi Santana si ritrovò distesa a terra. Lucy le era saltata inaspettatamente addosso leccandole tutta la faccia. Santana scoppiò a ridere.
Un suono basso e profondo, ma gioioso.

Un suono bellissimo alle orecchie di Brittany che fece sorridere anche lei.

Santana riuscì a vederla di sfuggita e il fiato le si mozzò letteralmente in gola dalla bellezza naturale di quella ragazza.

Iniziò a tossire rovinosamente rompendo tutta la magia del momento.

Lucy subito si spostò per far respirare la sua padroncina e Brittany corse in cucina alla ricerca di un bicchiere d’acqua.

Quando ritornò da Santana che si stava appena riprendendo seduta sul pavimento, non si accorse di un giocattolo di Lucy a terra e vi poggiò il piede sopra. Oscillò leggermente, muovendo le braccia per stabilizzarsi.

Fortunatamente lei non cadde, ma il bicchiere d’acqua.. beh, il bicchiere d’acqua si rovesciò totalmente su Santana.

“oh mio Dio, scusami tanto” Brittany s’inginocchiò mortificata accanto a Santana.

Ma la sua faccia desolata resistette solo per pochi secondi. Santana era troppo divertente in quel momento, quindi scoppiò a ridere senza ritegno.

Dapprima Santana la guardò con aria offesa, ma non resistette e scoppiò a ridere anche lei.

“Ah ragazzina, questa me la pagherai” disse Santana mimando la voce di una vecchietta. E subito iniziò a farle il solletico facendo stendere Brittany a terra dalle risate e sedendosi sul suo bacino.

Brittany ormai era in preda ad una crisi di ilarità.

Rideva come una bambina, quasi aveva le lacrime agli occhi.

E a Santana tutto quello piaceva.

Adorava vederla ridere.

Adorava l’idea che era lei a farla ridere.

Adorava le due fossette che si formavano sotto gli occhi di Brittany quando rideva.

Adorava le sue guance che si arrossavano facendo risaltare le poche lentiggini cosparse sul suo naso.

Adorava la sua voce melodiosa, il modo in cui le chiedeva scusa e le implorava di smettere.

Il modo in cui diceva “San”

“San.. ahahhah ti prego smettila hahaha non riesco a … a respirare ahhah”

Brittany continuava ad agitarsi sotto di lei e provava a bloccarle le mani, ma Santana riusciva sempre a liberarsi.

“San..tana ahahha per favore”

“per favore, cosa?” domandò Santana volendosi sentire potente dalla sua posizione dominante

“ahhahah per favore ahhaha potresti smet-tere di farmi il hahahh solletico?” rispose Brittany tra una risata e l’altra

“Mmmh” Santana finse di pensarci un po’ su lasciando a Brittany il tempo di respirare “potrei…” si portò l’indice al mento e vi picchiettò su, mentre si guardava intorno pensando “.. ma cosa riceverei poi in c-AMBIO. BRITTANY!”

Brittany aveva approfittato del momento di distrazione di Santana per ribaltare le posizioni.

“beh.. potrei liberarti!” rispose Brittany con una linguaccia e ripagando Santana con la stessa tortura.

“No, no,Brittany ahahhaha scusa, pietà ahahaha”

“Ah! Santana Lopez che implora pietà! Questo si che è oro per le mie orecchie! Potresti ripetermelo per favore?” chiese Brittany facendo la sbruffona e sbattendo le sue lunghe ciglia.

Santana si perse un attimo nell’oceano dei suoi occhi prima di riflettere sulla sua richiesta.

Implorare pietà?!  Come no!

Sogna sogna ragazzina!

Santana riprovò a reinvertire le posizioni, ma inaspettatamente Brittany si rivelò un osso duro e nella lotta finirono entrambe a terra

“che dici, la consideriamo una parità?” propose Brittany mentre porgeva una mano a Santana per aiutarla a rialzarsi

“Mmmh.. affare fatto!”poi Santana riflettè un attimo “Ah, Brittany?” la richiamò

“Si, San” rispose

“Considerati fortunata. Nessuna incappa in Santana Lopez e può dire di esserne uscita quasi vincitrice” le disse facendole un occhiolino e superandola si diresse ancheggiando nella sua cucina.

Brittany si fece d’un tratto tutta rossa in viso.

Rimase lì, ferma nell’atrio, boccheggiante alla ricerca di una risposta da dare. Aveva di certo capito il doppio senso che aveva voluto dare Santana a quella frase e la cosa un po’ la intimidiva ma allo stesso tempo, la incoraggiava.

Immagini di una sensuale Santana in diverse occasioni e .. posizioni.. le bombardarono la testa. Questo non aiutava a far diminuire il rossore sulle sue guance.
“Brittany, posso offrirti qualcosa da bere?” domandò dolce Santana dalla cucina

“Uhm..” Brittany deglutì rumorosamente “U-un bicchiere d’acqua per favore” la sua voce uscì leggermente stridula.

Santana sorrideva sorniona tra se e sé. Si congratulò con se stessa per aver fatto una grande uscita di scena nonostante quei primi attimi decisamente… insoliti!
Non aveva ancora perso il suo smalto da stronza.

“Dai Brittany! Che fai impalata all’entrata! Accomodati pure!”

Però forse doveva andarci un po’ più piano con la biondina.. aveva notato che bastavano veramente poche parole per mandarla un po’ in difficoltà e farla arrossire.
Vide Brittany torturarsi un po’ le mani

“veramente io.. uhm.. pensavo che mi facessi fare un tour della tua casa. Insomma.. tu hai visto la mia..” disse in tono insicuro

Santana non era mai stata colpita da tanta dolcezza in così poco tempo. Quasi le si sciolse il cuore.

Ma quella richiesta mandava un po’ in difficoltà Santana.

Non aveva mai mostrato casa sua a qualcuno. Puck non contava, lui era di casa. Lui sapeva ogni cosa.

Brittany era solo una ragazzina, un’estranea.

Stava veramente permettendo ad una estranea di entrare nel suo mondo?!
Andiamo Santana! È solo una casa! Non devi dirle nulla. Devi solo aprire un paio di porte senza neppure parlare. Brittany è abbastanza intelligente da riuscire a dedurre dall’arredamento che stanza le stai mostrando!

Non è solo una casa. Lo sai.
E se si sofferma su qualche particolare? Voglio dire.. qualche particolare non.. mio.

Se si dovesse soffermare su qualche particolare “non tuo” come dici, inventi o tergiversi. Non è la prima volta che racconti balle ad  una ragazza.

Hai ragione, non è la prima volta. Ma Brittany..

Cosa?! Brittany non è solo una ragazza?

Esattamente!

Santana lo so. Ma andiamo. Guardala. No dico?! Hai visto come ti sta guardando, come ci sta guardando! È adorabile! Sembra un cucciolo di cerbiatto. Come fai a dirle di no?!

Cervello?! Tutto..ok?! non eri tu quello che doveva tenermi con i piedi per terra?!

Eh?! Si certo. Hai ragione, scusa. Ma andiamo… è così cariiiiinaaa.

Ok ok.  Questa conversazione deve finire qui. Più tardi ricordami che dobbiamo discutere su quest’atteggiamento. Non puoi perdere anche tu il controllo quando c’è lei nei paraggi. Altrimenti possiamo dichiararci ufficialmente andati!

Ricevuto capo! Ora dalle una risposta!
 
“Dai Saaan, mi fai fare un giro?” ridomandò Brittany con la voce ancora più da bambina

“Ahahah andiamo curiosona!” le disse battendo l’indice sul naso di Brittany. Un gesto dolce e insolito di cui neanche lei riuscì a spiegarsi l’esigenza “ti faccio vedere la casa.. anche se poi non è poi così interessante. Beh, non è così interessante come me” disse con atteggiamenti altezzosi

“Mmmh.. non pensi sia il caso che questo debba stabilirlo io?” disse Brittany

“cosa?” domandò Santana un po’ stranita da quella risposta, ma molto incuriosita dalle capacità di Brittany di metterla leggermente in difficoltà “che la mia casa sia poco interessante?”

“No. Che tu sia più interessante della tua casa” disse Brittany schietta.

Santana rimase interdetta. La biondina l’aveva messa decisamente in difficoltà.

L’aveva smontata praticamente in un secondo. Nessuno l’aveva mai fatto. Pendevano praticamente tutti dalle sue labbra, non l’avrebbero mai messa in discussione.

E poi, parliamoci chiaramente, lei non aveva mai colloquiato così tanto con le ragazze a cui era interessata.

Fatta eccezione per un unico caso. Ma quello non contava più.. era passato troppo tempo ormai.

“mmmh.. vedremo se in futuro non concorderai con me” rispose Santana. Felice di essersene uscita bene.

 
Brittany’s Prov.

Santana non deve sentirsi molto a suo agio nel mostrare la propria casa. L’ho notato quando ho fatto una domanda su alcuni quadri esposti. Non sembravano certo gusti di una ragazza di 20.. oserei dire più di sua nonna, ma comunque non mi ha detto molto.

Non riesco a capire se il disagio lo prova con me, o è una cosa in generale.

Beh perché con me è stata spesso molto sfacciata su certi argomenti, quindi dubito di metterla così in difficoltà.

Infatti quando mi ha mostrato la sua camera da letto, non ha avuto problemi nello sfilarsi sensualmente gli indumenti bagnati ed indossare qualcosa di pulito. Non ha neanche provato a fingere imbarazzo!

Certo bisogna anche dire che non lo ha fatto proprio davanti a me. Si è cambiata nella cabina armadio.. ma ha lasciato la porta socchiusa, quindi non cambia molto!!
È vero, ha lasciato la porta leggermente aperta per facilitare la nostra conversazione.. ma non è colpa mia se inevitabilmente, parlando parlando e guardando la camera, i miei occhi si siano poggiati proprio sulla porta della cabina armadio socchiusa. Più precisamente sulla brasiliana nera di pizzo che indossava Santana in quel momento.

Fortuna che era di spalle, così non mi ha vista.

Anzi! Doppia fortuna! Così ho potuto assistere meglio a quello spettacolo!

Ma forse dovrei tenere quest i pensieri più audaci per me..

 Comunque, andando oltre quella cabina armadio, adoro questa casa!

È grande. Mooolto grande per una persona sola.

3 camere da letto comprese di bagno e cabina armadio, 2 bagni, un immenso salotto ed una cucina open space con penisola. Ha persino un caminetto e un giardinetto! Per la precisione, dalla camera di San si può accedere al giardino interno attraverso la porta finestra.

Chissà quanto le costerà vivere qui.

“Allora curiosona, ora che abbiamo finito il tour della casa, posso offrirti qualcosa?” mi domandò giocosa Santana

“mmh.. dipende. Cos’hai di buono da darmi?” le rispondo guardandola sensuale.

Lei deve aver capito la conversazione a doppio senso a cui ha appena dato vita, infatti si passa la lingua sulle labbra ed improvvisamente nei suoi occhi si accende una strana luce, non so dire se di desiderio o di divertimento.

Punta i suoi occhi nei miei e roca mi risponde “posso darti tutto ciò di cui hai bisogno”

Ok.

Brittany respira.

Non arrossire e respira.

Ti ricordi come si fa? È facile.

Inspira e espira.

Per tutti i folletti! Non ero preparata a questa risposta.

Quinn aveva ragione! Santana è davvero una pantera. Non si lascia sfuggire alcuna opportunità.

Si avvicina lentamente nella mia direzione. Si ferma a pochi centimetri dal mio volto.

“cosa vuoi Brittany?” soffia sulle mie labbra.

E non so se è il suo splendido profumo che inebria il mio cervello e ne impedisce il corretto funzionamento, o la sua avanzata sexy, o la sua voce bassa e roca, o tutto insieme.. ma qui fa improvvisamente molto caldo.

Decisamente troppo!

“Io..” deglutisco “ehm..i-

*KEEP HOLDING ON

“Dios” sento Santana imprecare sottovoce, visibilmente frustrata “scusami solo un secondo Britt, devo rispondere, ma sarò veloce, promesso” detto questo prende il telefono dalla tasca e risponde.

Wow! Il tempismo del suo telefono non è mai stato più perfetto.

Posso almeno prendere tempo per respirare.

Per quanto sia dannatamente sensuale, non posso permetterle di prendere velocemente il sopravvento su di me. Ho un’età.

Il mio cuore non regge!

Brittany portò una mano al petto e provò a contenerne il battito accelerato mentre osservava Santana discutere al telefono .

Era così bella. Anche in tenuta da casa, i capelli leggermente arruffati dalla pioggia e il trucco un po’ sbavato. Era bellissima.

Era adorabile il modo in cui teneva un braccio sotto il seno a mo’ di appoggio per l’altro che sosteneva il telefono lievemente allontanato dal suo orecchio per non sentire, gli occhi che ogni tanto andavano al cielo e il piede che ticchettava .

Evidentemente la conversazione le dava noia, o aveva fretta di riattaccare.

Sembrava quasi un’adolescente che è costretta ad attendere impaziente altri pochi secondi in casa prima di uscire con gli amici perché i genitori devono farle le solite raccomandazioni che puntualmente sanno che i propri figli non ascolteranno.

Era così buffa, ma in egual modo affascinante.

Brittany si ritrovò ad immaginare una piccola Santana che magari sgridava i suoi genitori e puntualizzava su qualcosa che avevano fatto male. Le venne da sorridere.

I suoi genitori..

Ora che ci pensava,non aveva visto molte foto della sua famiglia.

Alcune foto sembravano risalire quasi ai tempi della guerra,erano quasi tutte in bianco e nero, ma di foto recenti quasi nessuna.

Chissà perché!

Non ci fu più tempo per fare assurde teorie.

Santana aveva finalmente staccato.

“Allora.. dove eravamo rimaste?” chiese nuovamente sensuale

“Al punto in cui mi offrivi una birra” rispose stavolta preparata Brittany

“Una birra in pieno pomeriggio?! Mmh audace ragazzina. Ma dopo devi guidare.. e poi è presto! Quindi ritenta, sarai più fortunata” rispose Santana facendole l’occhiolino

Brittany trovò quella specie di ramanzina molto dolce. Santana si stava mostrando attenta nei suoi riguardi?! Sembrava di si. certo aveva dei modi un po’ contorti, ma d’altronde parliamo di Santana Lopez. Lei non ha nulla di ordinario!

“Ma dai? Fai sul serio?” domandò quasi incredula Brittany. La situazione era a dir poco ironica.

“Serissima. Facciamo una cedrata e non ne parliamo più” rispose autoritaria mentre si muoveva agile nella sua cucina versando un bicchiere di cedrata per entrambe

“va bene. Tanto adoro la cedrata. Hai del ghiaccio, vero?” chiese Brittany.

“ovvio! Ma quanti vizi, eh ragazzina?” disse scherzosa Santana

“punto primo non sono viziata. E secondo.. non chiamarmi “ragazzina”. È fastidioso. E poi non abbiamo tutta questa differenza d’età!” rispose Brittany lievemente alterata dall’atteggiamento da superiore di Santana

“Ehi, stavo scherzando. Non essere permalosa” e detto questo le sorrise dolcemente mentre le poggiava sull’isola della cucina la sua cedrata con ghiaccio.
Finirono col parlare del più e del meno, sedute una accanto all’altra sul divano nel salotto. A raccontare aneddoti stupidi. Santana ne aveva un vasto repertorio, specialmente compiuti da Puck quando erano ancora al liceo.

Brittany rise tanto, quasi da farle formare alcune lacrime agli angoli degli occhi.

Sentì il suo cuore farsi molto più leggero. Lo stress della mattinata era ormai svanito.

Si sentiva felice. Felice come non lo era da un po’. E non si sentiva neppure in colpa per esserlo.

Si sentiva bene. Santana la faceva sentire bene. Di un bene che ormai da troppo non provava più.

E così non ci pensò due volte.

Si avvicinò al volto di Santana e la baciò.

Qualcosa di inaspettato per entrambe, eppure, nessuna delle due sarebbe riuscita a trovare un momento migliore.

Quello di Brittany fu un tocco leggero. Le labbra di Santana erano davvero soffici e quasi desiderava potervi affondare i denti per costatarne la pienezza e la consistenza.

Santana sembrò leggerle nel pensiero poiché le mise una mano dietro la testa ed approfondì il bacio.

La passione e la tensione accumulata con tutti quei giochetti finalmente era esplosa.

Intrapresero una danza con le loro lingue, mentre ognuna percorreva con le mani impaziente il corpo dell’altra.

Fu un bacio ricco di passione e allo stesso tempo dolce.

Le due sembravano non volersi mai lasciare. Quasi quel contatto fosse loro necessario per vivere.

Si allontanarono solo quando il bisogno di respirare fu irrimandabile, ma non furono mai del tutto lontane.

Santana appoggiò la fronte su quella di Brittany. Restarono così a guardarsi.

Occhi negli occhi.

Nero pece che si perdeva nel blu cobalto.

Quasi come se un pezzo di cielo fosse stato rubato per darlo alle tenebre per renderlo più luminoso. Ed un pezzo di oscurità fosse stato ceduto di rimando per rendere il cielo più colorato.

Respiri e profumi che si mescolavano.

I cuori che insieme ritrovavano il battito.

Mani intrecciate e sorrisi ritrovati all’unisono.

Fu pura magia.

E Brittany ne era sicura, lo stesso era anche per Santana.

 
Santana’s Prov

Oh ragazzina, cosa mi stai facendo!




Friaria's corner.

Ehi! allora come stanno andando le vostre vacanze? avete staccato un po' la spina?

beh spero l'abbiate riattaccata per leggere questo nuovo capitolo, perchè ho veramente bisogno di tante recenzioni per ricaricarmi un po'! 


ci ho messo un po' per scriverlo, è vero. Ma sono veramente contenta di averlo fatto. Non volevo che il loro primo bacio risultasse qualcosa di banale. D'altronde Brittany e Santana non lo sono mai state.

Dunque spero che per voi sia valsa la pena aspettare.

Ma non per questo mancheranno le mie scuse per il ritardo e per eventuali errori di battitura.

Anzi! Mi prosto umilmente e chiedo perdono.

Spero di sentire presto le vostre opinioni e suggerimenti.

Alla prossima ;)

Sempre vostra serva XD

Bacioni :*

F.

 
   
 
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