Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: merlot    20/08/2016    14 recensioni
{ Storia ad OC } { Iscrizioni ancora aperte -- per informazioni vedere prologo e primo capitolo } {AU}
«Chernobog» sibilò dolcemente e, docili come gattini, i grossi volatili planarono sul suo braccio. Le sue mani abili ci misero poco ad attaccare le pesanti buste di pergamena alle loro secche zampe grigie «Luison. Nga. Ogbunabali. Whiro. Eingana. Tuoni»
Non appena ebbe finito, portò le dita alle labbra e un acuto fischio perforante sgorgò dalle sue labbra. In un unico, preciso starnazzo, lo stormo di corvi si alzò in volo, una pioggia di piume bere e vorticanti attorno alla figura imponente e cupa di Ereshkigal.
Ali oscure, oscure parole, rifletté Dark, mentre il fruscio delle ali svaniva nell'oscurità e i volatili scomparivano ai quattro angoli del mondo per portare i loro messaggi di morte e dolore.
Scosse il capo, irriverente.
Poi alzò il volto e sorrise alla dea.
E l'oscurità gli sorrise di rimando.

♔ ♔ ♔
Una misteriosa scuola di assassini persa nelle pieghe del tempo. Uno stuolo di nuovi adepti, pronti a tutto per raggiungere i loro scopi.
Genere: Angst, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Kageyama Reiji, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

empire of shadows

Ascoltami, Ereshkigal. Ascoltami, o madre.

Questa carne, il tuo banchetto.

Questo sangue, il tuo vino.

Questa vita, questa fine, quest'anima,

la nostra offerta per il tuo sodalizio.
Tienila stretta.



 

 

 

prologue

she laughs

 

 





N

on sarebbe stata un'alba gradita.
Nonostante le stelle brillassero ancora nella pelle scura della notte
gli occhi bramosi della dea che lo osservavano, assaporando ogni suo passo Ray Dark poteva già sentire l'alba di un nuovo giorno scivolargli sulla pelle; certo, non che la solennità della cupa Cattedrale delle Ossa fosse mai stata sfiorata dalle dita pallide del sole.
Dark non poteva mai smettere di meravigliarsi: ogni volta che le pesanti porte istoriate di ebano ed argento si chiudevano alle sue spalle con un boato, un senso di angoscia sembrava posarsi come un manto di farfalle sul suo petto. La struttura della cattedrale era pura magia ed eleganza, i blocchi d'osso bianco impilati sulle preghiere e sul dolore dei suoi predecessori. Correvano voci, sulla Cattedrale
sulle scene di tortura e di omicidi alle pareti, sull'alternanza viola-rosso del complesso mosaico di vetri della cupola, sulle ordinate e spartane panche, scevre di qualsiasi ornamento. Si diceva che Dedalus, l'architetto che aveva concepito una tale mostruosità di pietra e affreschi profani, non avesse usato la malta per cementare le ossa dei giganti, ma bensì il sangue di vittime assassinate, i cui spiriti ancora infestavano il luogo.
Dark non era il tipo da lasciarsi impressionare da storie del genere e, in dieci anni che aveva dominato i ranghi dell'Ordine, non aveva mai avuto un... diciamo, incontro spiacevole con entità soprannaturali.
I suoi passi risuonavano tombali e sicuri sul marmo rosso e brillante della pavimentazione, uno specchio vermiglio che sembrava decuplicare lo spazio all'interno del luogo. Le slanciate ed eteree colonne tortili nere si innalzavano verso l'alto, costole cupe e coperte di spirali di lettere e parole
i nomi incisi di tutti coloro che avevano sostenuto l'ordine, assassini senza volto, le loro memorie incise nella pietra immemore.
L'intera navata su perdeva nell'oscurità più completa, le ombre  di esseri che sembravano scivolare in silenzio sulle travi, osservando, valutando, bramando.
E, sprezzante al centro del presbiterio semicircolare, pelle diafana criselefantina ed occhi dorati, stazionava l'enorme statua di Ereshkigal, la Misericordiosa,  Nostra Signora dello Sconforto.
Anche sotto la luce rossa e viola delle enormi vetrate, la figura umanoide sembrava quasi prendere vita nel calore delle ombre, le enormi ali di pece aperte attorno a sé e quegli occhi immoti, imperscrutabili e crudeli che scindevano il giusto dallo sbagliato. Il bene dal male.
Il suo simbolo, l'occhio scarlatto, sembrava contemplarlo con disprezzo dalla collana sul petto della Dea della notte, degli omicidi e dei tradimenti.
Davanti alla scultura vi era un'enorme gabbia argentata, la casa dei corvi sacri che, appollaiati, lo scrutavano silenziosi con i loro intelligenti occhi rossi.
«Nostra Signora dello Sconforto, guida la mia mano, sii i miei occhi nell'oblio, la mia voce che grida nel vento. Liberami da ogni indugio, concedi la pace ai miei tormenti. Sono l'ombra nella notte, il sussurro sulle labbra dei morenti, le tue dita che puniscono i peccatori. Amen» detto questo si inginocchiò, portando il pugno chiuso alle labbra con aria solenne. Se non fosse stato una persona eccezionalmente razionale, Ray Dark avrebbe potuto giurare di aver visto le labbra della Dea atteggiarsi in un ghigno nella luce sinistra delle candele di incenso.
Con un altro inchino cerimonioso, Dark si alzò in piedi raddrizzandosi gli occhiali. Non c'era certo tempo da perdere.
Presto l'Ordine avrebbe avuto bisogno dei nuovi adepti e l'invio delle lettere era stato posticipato fino all'ultimo nell'attesa delle pacate istruzioni dell'augure, che aveva letto i nomi dei ragazzi nel sangue.
Ogni istante che perdevano era sangue prezioso, tempo sprecato è mai più utilizzabile, perciò doveva agire in fretta e con cautela finché poteva.
Oh, il loro era un gioco molto pericoloso, fatto di bugie e polvere, sangue e segreti.
Delicatamente infilò la chiave argentata ed affusolata nella serratura arrugginita della gabbia, che si aprì con un perforante 'clack' che inondò la chiesa perfettamente silente. I corvi lo scrutavano, algida curiosità nei loro occhi vivaci.
Era da anni che venivano utilizzati per le comunicazioni ufficiali e, certo, forse erano un po' all'antica, ma avevano un certo stile inquietante.
«Chernobog» sibilò dolcemente e, docili come gattini, i grossi volatili planarono sul suo braccio. Le sue mani abili ci misero poco ad attaccare le pesanti buste di pergamena alle loro secche zampe grigie «Luison. Nga. Ogbunabali. Whiro. Eingana. Tuoni»
Non appena ebbe finito, portò le dita alle labbra e un acuto fischio perforante sgorgò dalle sue labbra. In un unico, preciso starnazzo, lo stormo di corvi si alzò in volo, una pioggia di piume bere e vorticanti attorno alla figura imponente e cupa di Ereshkigal.
Ali oscure, oscure parole, rifletté Dark, mentre il fruscio delle ali svaniva nell'oscurità e i volatili scomparivano ai quattro angoli del mondo per portare i loro messaggi di morte e dolore.
Scosse il capo, irriverente.
Poi alzò il volto e sorrise alla dea.
E l'oscurità gli sorrise di rimando.

Duuuuuunque. Come avete capito, al solito sono una persona molto poco impegnata, che non fa altro che inventare roba arrandom(?).
Lo so, non ammazzatemi >___<
È che sono particolarmente gasata per Fate/Zero e poi ieri ho finito di leggere Nevernight di Jay Kristoff (il mio libro più anticipato dell'anno!) e davvero, gentlefriends, non potevo non scriverci qualcosa *si scherma da possibili attacchi aerei*
Thiago: come darti torto, dopotutto è una storia dedicata a me *wink*
Ange: *palmface*

Comunque, partiamo spiegando bene il prologo! *rullo di tamburi*

Innanzitutto, Ereshkigal è, nella mitologia accadica/sumera/babilonese la Dea dell’oltretomba che io ho molto poco cerimoniosamente preso per la storia. In realtà è che dopo tre giorni di Fate/Zero ininterrotto sono allucinata e ormai so tutta la mitologia sumera a menadito grazie ad un certo re sbrilluccicoso che non menzionerò.

Poi, ali oscure, oscure parole è ovviamente degna citazione di game of thrones, awww. In più, i nomi dei corvi di Ray sono tutti nomi di divinità della morte in varie culture! Cioè, mi piaceva l’idea(?).

E, niente, visto che ho quasi finito di scrivere marionnette e sono a metà dell’epilogo, ho pensato: perché no?

Thiago: *thumbs up dall’angolo*

Detto questo, spero che prologo ed impaginazione vi siano piaciuti. Ora, partiamo con un po’ di burocrazia:

un oc a testa.
la storia è ambientata a fine '800!
se fosse possibile, non vorrei tutte femmine. i maschi sono caldamente incoraggiati *wink*
accetto het, shoujo-ai, shounen-ai, pan, bi... il mondo è bello perché è vario!
quando lasciate la recensione, scrivete il sesso del vostro oc e, possibilmente, pure la nazionalità.
come al solito, discuterò la cosa dei ragazzi/relazioni romantiche con i proprietari degli oc scelti(?). se farò selezioni.
visto che mi sento buona, accetto altri due OC, un maschio ed una femmina, rigorosamente. magari di nazionalità non gettonate, tipo asiatiche/latine o italiani. oh, chessoio... neozelandesi? lasciate una recensione al prologo per info^^

grazie per l’attenzione!

 

ora, passiamo alla parte divertente: la scheda ad oc. Vi prego di chiedere se non capite, in recensione o via messaggio privato. Per il soprannome, c’è un fantastico generatore qui, nel caso non abbiate idee.
ready, steady... go!

scheda oc


» nome:
» cognome: (opzionale e coerente col nome, pls)
» soprannome: (non il soprannome per gli amici, ma il soprannome da assassino, tipo ‘il ragno’, ‘shadow walker’, ‘lo spettro’… chiedete se non capite)
» sesso ed orientamento sessuale:
» età: (17-20. se mi arriva qualcuno di più giovane non rispondo delle mie azioni)
» data di nascita: (basta solo mese e giorno)
» nazionalità: (NON tutti americani/inglesi! siate creativi!)
» aspetto fisico: (coerente con nazionalità)
» carattere:
» arma: (NO katane, pls. Non possiamo tutti essere Yuu Kanda. sbizzarritevi! se scegliete una spada, approfondite)
» perché vuole diventare un assassino?: (non un poema in pentametri giambici, spiegazione ridotta all'osso, pls)
» segni particolari: (tutto ciò che non avete scritto prima. sbizzarritevi: una benda sul volto, cicatrici particolari, nei, orecchini, abitudini strane, ossessioni, segreti inconfessabili...)
» prestavolto: (opzionale ma molto gradito! ;D)

 

E anche questa è fatta. Mi raccomando, partecipate!

Se ci sono alcuni di voi che seguono Mar con fervente fervore(?) e hanno sempre voluto partecipare ad una mia storia… è la vostra chance ~

Thiago: partecipate e basta!

Ange: tu si che sei convincente…

Se mi cercate, sarò nell’angolo a farmi di anime e serie TV ~

ange



p.s. ho bisogno di un po' di bourbon. lol.

  
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: merlot