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Autore: Rondiiiii14    20/08/2016    0 recensioni
A Genova un'altra giornata sta per volgersi al termine. La ventenne Claire può godersi finalmente una serata di riposo, ma non sa che la sua vita sta per prendere una svolta definitiva, un'altra volta.
Inizia con uno strano e spaventoso incontro.
Paura
Ansia
Il passato sembra non lasciarle via d'uscita mentre il futuro colorato per cui tanto sta lottando sembra sbiadire sempre di più.
"Ma chi è lui? Cosa vuole da me!?"
Una guerra incombe e tu da che parte ti schiererai?
Genere: Dark, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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L'incontro






Il sole stava calando e con lui un'altra giornata passava tra la frenesia delle persone troppo occupate per rendersi conto dello scorrere del tempo. La luce man mano scemava, lasciando spazio all'oscurità che da lì a breve avrebbe inondato le strade di quella Genova tanto storica quanto noiosa. Almeno questo era quello che pensava Claire al riguardo mentre con la mano sinistra cercava freneticamente le chiavi della propria auto parcheggiata a pochi passi da lei. Era riuscita trovare uno spazio per la propria Opel Corsa tra un cassone della spazzatura ed un semaforo e anche quella sera si ritrovò a ringraziare il cielo per non aver trovato una multa al suo ritorno. Salì e mise subito in moto diretta al suo appartamento. Abbassò automaticamente il finestrino lasciando che l'aria le scompigliasse i lunghissimi capelli biondi mentre gli occhi celesti rimanevano inchiodati sulla strada, nonostante la stanchezza. 
Ammiccò un lieve sorriso pensando che anche quella giornata stava per volgersi al termine e che, almeno per quella sera si sarebbe potuta godere la propria solitudine. Erano due settimane che Claire lavorava senza sosta in un ristorante situato proprio al lato opposto del famoso acquario di Genova. Il fatto che fosse ubicato proprio lì, faceva si che il locale fosse quasi sempre molto popolato e la ragazza era obbligata a passare la maggior parte della giornata tra le mura di quel luogo, ma non quella sera poichè Andrea aveva deciso di lasciar riposare la propria dipendente. 
<< Sicuro che non ci saranno problemi se non verrò stasera? >> domandò mantenendo quell'aria innocente che ormai la caratterizzava.
<< Ma certo, vai a casa a riposarti, te lo meriti >> rispose Andrea sorridendo e tornando a pulire il bancone. Anche se erano passati solo sei mesi da quando Claire lavorava lì, Andrea le si era affezionato molto e le voleva bene. La considerava come la migliore tra i suoi dipendenti e questo perchè prendeva il lavoro molto seriamente: era sempre la prima a entrare e l'ultima a uscire. 

Claire impiegò poco più di una decina di minuti a raggiungere il parcheggio dell'appartamento. Uscì dall'auto, oltrepassò il portone per poi far ruotare le chiavi nella serratura della porta, la spalancò e sorridendo disse: << Finalmente a casa. >> 
Era felice di abitare al piano terra. Poteva usufruire di un piccolo giardino che lei utilizzava per far crescere rose e altre piante che il padre le regalava quando l'andava a trovare. L'appartamento dì per sè era piccolo, ma grande abbastanza per far si che la ragazza potesse viverci serenamente. All'ingresso vi era subito il salotto, arredato con un grazioso divano rosso acceso, un tavolo in cui solitamente Claire si godeva i propri pasti solitari (quando i turni lavorativi lo consentivano), l'immancabile televisore appoggiato su un mobile ereditato dal padre, il quale aveva pensato di donarglielo al seguito dell'acquisto di mobili nuovi ed infine una libreria: l'angolo di casa più amato dalla ragazza. Pensò di estrarne uno, aveva voglia di immergersi in una storia che la rapisse magari fino a tarda notte. A causa del lavoro non aveva più molto tempo da dedicare al proprio hobby preferito. Si stava già per avvicinare alla libreria quando però il suono del brontolio del suo stomaco la bloccò. Aveva fame, erano già le venti e l'ultima volta che aveva addentato qualcosa era all'ora di pranzo al ristorante. 
<< Torno subito >> disse rivolta ai libri per poi dirigersi in cucina. 
Aprì il frigorifero e rimase profondamente delusa quando lo trovò vuoto. Era ovvio che non ci fosse nulla dentro, insomma, i pasti li consumava principalmente a lavoro ed era da parecchio che la ragazza non andava a fare la spesa. Decise che avrebbe fatto un salto veloce al mini-market situato a pochi minuti dall'appartamento. Uscì con solo qualche soldo nella tasca dei jeans e le chiavi di casa: a piedi ci avrebbe messo appena una manciata di minuti. 
Mentre camminava osservava i passanti: bambini con le madri che rincasavano dopo un pomeriggio tra i vicoli di Genova, persone che portavano il cane a spasso, ragazzi e ragazze della sua età che si chiedevano in quale discoteca passare la serata e fu allora che Claire si chiese quando fosse stata l'ultima volta che aveva passato una serata in compagnia di amici. Ora era sola, in una grande città. Sola a badare a sè stessa, ma non era sempre stato così. Fino ad appena due anni prima abitava con la sua famiglia in un piccolo paesino affacciato sul mare ed era circondata da amici e parenti che le volevano bene. Ricordava i lunghi pomeriggi al mare, le serate sotto le stelle, l'odore della colazione che la madre le faceva trovare pronta tutte le mattine. Pensò che essere indipendenti fosse meraviglioso, ma la verità era che aveva nostalgia. 
<< E pensare che ho rovinato tutto con le mie mani >> disse silenziosamente a sè stessa. 
Senza neanche rendersene conto fu dentro il mini-market: non c'era praticamente nessuno.
<< Buonasera! >> salutò solare la commessa. 
<< Buonasera a lei >> rispose a sua volta Claire, sorridendo. 
Non voleva lasciarsi abbattere da pensieri negativi, voleva vivere la vita serenamente e aveva scelto Genova per rincominciare. 
Cominciò a guardarsi intorno. Non aveva voglia di cucinare, perciò optò per il reparto surgelati sperando di trovare qualcosa di pronto da scaldare velocemente in padella. Si avvicinò ai frighi, cercando un pasto veloce e sfizioso. 
"Avrei potuto ordinare cinese" pensò tra sè e sè immaginandosi un delizioso piatto di riso alla cantonese o di spaghetti di soia. 
Il suono di un barattolo frantumato al suolo la riportò alla realtà costringendola a voltarsi. Vide subito un barattolo di acciughe sott'olio rotto sul pavimento e ad un solo passo da esso si ergeva la figura di un ragazzo giovane e abbastanza minuto. Era alto, con capelli neri come la pece, pelle così pallida che Claire si chiese se avesse mai visto qualcuno con quella carnagione e quando incrociò i suoi occhi, il fiato le mancò per diversi istanti, bloccato in gola. C'era il ghiaccio in quelle iridi e Claire provò stupore ed una sensazione di freddo percorrerle la colonna vertebrale. Lo guardò per svariati, infiniti secondi dritto negli occhi, come ipnotizzata. Notò che però il ragazzo non la guardava con lo stesso stupore, o almeno non vi era solo quello. Era uno sguardo carico di odio, disprezzo ed un velo di disgusto. Gli occhi di Claire si andarono poi a posare sulle sue labbra. 
<< Ti ho trovata >>




Note dell'autrice: ciao a tutti! Questa è la prima storia che pubblico e spero che possa piacere a chi la leggerà. La scrivo con l'aiuto di mia sorella e insieme uniamo le idee. Spero di ricevere consigli utili, specialmente sul modo in cui scrivo e sulla correttezza dell'italiano ahah! 
Ci aggiorniamo al prossimo capitolo. 
Grazie a chi è arrivato fin qua, un bacione! 
  
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