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Autore: GELI93    28/04/2009    2 recensioni
[Salvate il soldato Ryan]
Dopo il successo di "salvate il soldato Ryan" una nuova ed emozionante avventura sta per iniziare.
Il soldato Ryan finalmente è tornato a casa sano e salvo dalla madre, superati i primi momenti difficili e i dolorosi ricordi della guerra James riesce a ricondurre nuovamente una vita da ventenne normale.
Ma la tranquillità viene presto interrotta,il Capitano John Miller,l' uomo che è riuscito a salvarlo a cui lui deve la vita,è stato catturato dai tedeschi.
Ryan non riesce a ignorare questo fatto e a scacciare i fantasmi del passato,sente il richiamo dei campi di battaglia.
Insieme al sergente Horvath,al soldato Caparzo,al cecchino Jackson, al caporale Upham,al doct.Wade a Mellish e al mitragliere Reiben intraprendono il viaggio alla ricerca del Capitano,ma...... senza la loro guida,senza Miller,....le cose si dimostrano più complicate di quello che sembrano all'inizio.....
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"James,tesoro,il bagno è pronto..adesso devo uscire a fare la spesa,starò via tutta la mattina. Preparati da solo il pranzo,non credo di fare in tempo a tornare a casa per mezzogiorno". Da quando il figlio era tornato a casa Catherine era tornata a sprizzare energia da tutti i pori,nonostante la morte degli altri figli l'unica cosa che poteva fare ora era rallegrarsi per James,almeno lui era sopravvissuto. James sentì la porta sbattere,sua madre era uscita...finalmente,si alzò di controvoglia ed andò in bagno,proprio come aveva detto la madre...la vasca era riempita di acqua calda,ne poteva percepire il calore fin dalla porta. Sorrise,acqua calda....non ci era più abituano... Scosse subito la testa a quel pensiero,no,non poteva tornare indietro e ricordare,troppe erano le cose che cercava di dimenticare. si immerse nell'acqua calda,si era dimenticato quella sensazione piacevole e rilassante che si provava,chiuse gli occhi contro la sua volontà, e la mente iniziò a vagare...... Non sarebbero mai riusciti ad uscire vivi da quell'inferno, le munizioni erano contate e i tedeschi erano ormai vicini...se si concentrava riusciva a sentire i loro passi e il rombo del Panzer..anzi..dei Panzer in avvicinamento,un rombo continuo,minaccioso. Sapeva che sarebbe morto, sapeva che non avevano alcuna via di fuga. Era consapevole che,anche se fossero scappati ora era troppo tardi. Eppure lui non aveva paura,non voleva scappare....a suo fianco c'era il Capitano pronto a combattere e a difenderlo,e lui avrebbe fatto lo stesso. Il rombo ormai era vicinissimo..10..15 metri al massimo. Il fucile pronto,il dito nel grilletto,pronto a sparare. Fuoco. "NOOOOOOOOO!!!" James apre gli occhi urlando,di scatto si alza ed esce dalla vasca,le mani passano rapide il viso e il capelli,cerca di calmarsi,ascolta per vari minuti il suo respiro affannato. Riesce a tranquillizzarsi soltanto quando il suo respiro torna regolare,che sciocco era stato.... aveva giurato di non ricordare ed era cascato in un tranello così semplice. Non doveva più succedere,non sarebbe più successo. Con la mente vuota si diresse nella sua camera,si vestì quasi senza rendersene conto. Nonostante quel piccolo momento i giorni precedenti erano passati quasi senza incovenienti e la vita se possibile andava avanti quasi normale. Fuori c'era il sole,i raggi illuminavano i campi di grano che circondavano tutt'intorno la casa,Ryan si arrampicò nell albero di mele dietro al fienile. Lo facceva sempre da piccolo con i suoi fratelli,giocavano a chi riusciva a trovare la mela più bella. I suoi fratelli...Fritz,tom e John... John..era anche il nome del capitano Miller. Ryan scosse con più violenza il capo,di nuovo...di nuovo.. già nella testa stavano iniziando a raffiorare immagini,riuscì a scacciarle ancora prima che esse iniziarono ad apparire distintamente. In quel momento sentì la madre tornare,aveva fatto presto,più di quanto aveva detto. Sospirò di sollievo,almeno adesso avrebbe avuto altro a cui PENSARE...quelle poche volte che lo facceva. Il suo motto era:pensa il minimo indispensabile. Molti nel villaggio vicino lo credevano diventato demente per via di tutto quello che aveva vissuto in guerra..molti faccevano quella fine,sua madre sosteneva che era solo questione di tempo,James si doveva solo riabituare. Nessuno capiva come stavano in realtà le cose,nessuno lo avrebbe capito,a mala pena lui se ne rendeva conto. Non si poteva aspettare che ben presto.......
  
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